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(21 marzo 2013, link CRM 114)



Trovata un'auto-intervista di Campanella

Eccezionale documento d'epoca

Esattamente il giorno in cui ha rilasciato la prima intervista ufficiale (ieri ndr) dopo la clamorosa affermazione elettorale, durante la quale ha commentato questi dodici anni come un periodo difficile per l'Italia, abbiamo scovato un'auto-intervista che il neo-eletto Presidente nascose ai tempi della censura dell'informazione. Rileggiamo questo eccezionale documento:


Furto forse è una parola grossa
Vorrei che fosse così: può benissimo essere accaduto che qualcuno le abbia trovate per caso ed attenda per qualche strano motivo a restituirle; ma la probabilità che la sparizione delle firme due giorni dopo aver saputo che c'era una settimana in più per raccoglierle, il sito deviato su pagine pornografiche od oscurato, i messaggi e-mail mandati a nome mio siano tutti scherzi secondo me è molto bassa. E non contiamo la denuncia al Garante ed il rifiuto da parte dei consiglieri di presentarsi ad autenticare le firme.

Allude ad episodi passati già raccontati sul vostro sito; ma in questo caso lei ha commesso un'ingenuità
Sicuramente c'è anche una parte di responsabilità mia in questa storia; ma pensavo che se erano riusciti ad entrare di notte in Comune potevano benissimo entrare in qualunque momento a casa mia, visto che non ci sono quasi mai. Troppo tardi mi hanno raccontato che alle scorse provinciali il partito che ha subito il furto aveva "perso" 300 sottoscrizioni su 1300 ottenute (e ne bastavano 1000): per cui qualcuno vocifera che se le siano auto-sottratte per ricavarne pubblicità. Qualcuno ha voluto applicare a me il medesimo ragionamento, dimenticando che a me sono sparite il 100% delle firme e che per questo ho rinunciato alla candidatura. Se non avessi saputo del furto e non ci fossero stati gli episodi passati, forse non avrei cercato un nascondiglio e non sarei stato paranoico.

Vuol dire che si sentiva seguito
Prendevo alcune precauzioni ed una volta sola ho avuto un sospetto: a mensa universitaria un ragazzo mi ha fissato per dieci minuti e dopo una telefonata da lui fatta mentre continuava a guardarmi, è andato via.

Il mondo universitario ritorna sempre nelle sue avventure
Io studio Ingegneria a Pisa e quindi quello è il mondo che frequento maggiormente ed uno di quelli che conosco meglio.

Però è un mondo che l'ha tradita
Assolutamente no: non credo che ci siano degli studenti universitari dietro le varie peripezie; per questo motivo non vorrei che trapelasse il nome del pensionato in cui è avvenuto l'ammanco: i suoi ospiti sarebbero ingiustamente al centro dell'attenzione e parzialmente privati della serenità che hanno genuinamente costruito.

Sembra che abbia paura di trovarsi in qualcosa più grande di lei
Sin dall'inizio, anche se non sono mai stato solo, eravamo in un ambito più grande del nostro; ma questo non era un ostacolo, anzi uno stimolo: il nostro è sempre stato un progetto ambizioso, perché se manca l'ambizione non si va da nessuna parte! Tuttavia prima aveva un traguardo parallelo comprensibile (la candidatura in Parlamento); ora effettivamente ho paura che la gente non capisca per quale motivo vogliamo andare avanti.

O che pensi che c'è un sottile disegno sotterraneo
Sono in tanti quelli che pensano che io non avessi alcuna possibilità di arrivare in Parlamento e che ho chiesto 100 per avere 10, tipo un posticino in qualche consiglio comunale; ma il nostro progetto è portare una testimonianza e questa deve arrivare in ambito nazionale; le amministrative e le politiche sono due universi distinti per me e quindi non barattabili. In ogni caso la gente che ha lavorato con me mi conosce: se avessero avuto questo dubbio mi avrebbero abbandonato. Infine mi è stato già proposto un posto di consigliere alle prossime amministrative (in provincia di Pisa a maggio si vota in qualche comune) che ovviamente ho rifiutato ed ho anche scritto una lettera al Presidente Ciampi in cui chiedevo cosa posso fare per il Paese e spiegavo cosa non voglio fare (volantinaggio e fotocopie per tre anni in cambio di un posto di consigliere comunale).

Tracciamo un bilancio e non faccia il politico vecchio stile che in ogni situazione trova un motivo per vantare una vittoria
Perfetto, ammettiamo la sconfitta: il traguardo parziale (candidatura uninominale a Pisa) ormai è un ricordo. Sebbene non fosse l'obiettivo primario sarebbe stato bello poter rappresentare a Montecitorio tutti quelli che mi hanno sostenuto e che hanno espresso la necessità di altri episodi come il mio per il bene della politica: potenzialmente sono tra il 16% ed il 33% della popolazione e non hanno un solo portavoce in Parlamento! Ci tenevo (non per soldi: avevo promesso la restituzione dell'indennità in caso di elezione senza riconferma alle politiche successive) e non mi sembra più raggiungibile. Però mi faccia comunque registrare la soddisfazione di aver smosso i "piani alti" con il primo tentativo di politica non auto-referenziale.

Il rammarico maggiore?
La coalizione che volevo aiutare ha rifiutato, quella che non appoggiavo ha cercato di usarmi (anche se non c'è riuscita).

Ci racconti i prossimi passi
L'unica scelta rimane quella di continuare l'impegno politico della lista come testimonianza di un nuovo modo di fare politica, basato sulla concretezza, sulle poche risorse economiche, sul riavvicinamento dei cittadini alle istituzioni, rinunciando alla candidatura nel collegio uninominale di Pisa per le prossime politiche; ma contemporaneamente evitando l'accusa di aver strumentalizzato la vicenda per fini propagandistici. Per questo abbiamo aperto un laboratorio di politica ed annunciato altre iniziative. Poi abbiamo in programma qualche sorpresa. Tutti i particolari su www.campabene.org