La Chiesa di San Ponziano

Fu il Cav. Ovidio Pitzurra, commissario prefettizio di Serbariu, nonché dell'erigenda Carbonia a comunicare a Monsignor Giovanni Pirastru, Vescovo di Iglesias, la decisione di costruire la Chiesa parrocchiale nella "città nuova". Il parroco di Serbariu chiese al Vescovo la benedizione e la posa della prima pietra della nuova chiesa, per il 29 gennaio 1938. Non disponendo di un numero sufficiente di sacerdoti, Mons. Pirastru si rivolse all'O.N.A.R.M.O. (Opera Nazionale per l'Assistenza Religiosa e Morale degli Operai), e ottenne l'apertura di un centro direttivo ONARMO ad Iglesias, di cui fu delegato Don Mario Chiga. Assieme a Don Chiga giunse alla fine del 1937 Don Vitto Sguotti, della diocesi di Padova. Nel 1938 Mons. Pirastru nominò Don Vitto Cappellano Curato di Carbonia.

La città era un immenso cantiere, dove arrivava gente da tutte le parti d'Italia, i disagi iniziali erano notevoli, persone sradicate dalla propria terra e trapiantate in un ambiente dove tutto era ancora da impostare e organizzare, questo era il campo dell'apostolato di Don Vitto, ma nonostante le difficoltà la sua opera si rivelò intensa sia sul piano religioso che sociale.

Il 18 dicembre 1938, giorno di inaugurazione della città fu benedetta e aperta al pubblico anche la chiesa, nell'ottobre del 1939 arrivò anche la statua lignea di San Ponziano; Mussolini offrì alla parrocchia un parato pontificale rosso completo. Altre opere degne di nota sono racchiuse nella chiesa: la statua di Santa Barbara (1938), opera di Gavino Tilocca, in marmo bianco di Carrara, dal 1994 custodita nel chiostro a destra della chiesa; e la Via Crucis in legno (1938) di Eugenio Tavolara.

Il 9 giugno 1943 un bombardamento danneggiò le statue di San Ponziano e di Santa Barbara, ma ancora più grave fu la distruzione del rosone originale, creato su disegno del pittore Filippo Figari.

La facciata è di forma rettangolare, con la parte alta in trachite. Alla sinistra della chiesa si trova il campanile, anch'esso in trachite, suddiviso in cinque piani e con la parte terminale coronata da una cuspide in mattoni rossi. Nella parte inferiore del campanile vi è una lapide dedicata ai caduti in guerra, ricorda come la torre sia costruita su modello di quella in stile romanico di Aquileia.

Le altre chiese di Carbonia sono: Gesù Divino Operaio (1953); Beata Vergine Addolorata (1953); Cristo Re (1965); San Giovanni Bosco (1965); Santa Barbara (Bacu Abis, 1938); Sacro Cuore di Gesù (Cortoghiana, 1957); Nostra Signora delle Grazie (Barbusi, 1957); San Narciso (Serbariu 1860-63).

Piazza Roma con la Chiesa di San Ponziano


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