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CENNI STORICI SU FALERNA

Falerna è un COMUNE della provincia di Catanzaro ubicato sul versante tirrenico della Calabria, a nord di Capo Suvero e a sud della foce del fiume Savuto. Il suo territorio si estende per 23,85 Kmq., confina con Nocera Terinese, Gizzeria e Lamezia e si colloca nella parte settentrionale del Golfo di Sant'Eufemia.

Sede del primo svincolo sul mare in direzione sud dell'autostrada Salerno Reggio Calabria, la cittadina ha conosciuto un notevole sviluppo urbanistico ed economico a partire dai primi anni Sessanta, prima per effetto delle rimesse degli emigrati e poi a seguito del miglioramento della rete viaria e della linea ferrata. Ed è proprio attorno alla stazione ferroviaria che è nato un insediamento costiero cresciuto rapidamente e diventato un vero e proprio centro abitato. Oggi il comune conta 3.596 abitanti, concentrati in tre principali nuclei urbani: il Capoluogo, Castiglione Marittimo e Falerna Marina.

Falerna Marina: lungomare La COSTA si sviluppa per cinque chilometri, mentre l'entroterra si estende a cuneo passando da quota zero sul livello del mare a quota 1.328 sul Mancuso, un episodio montuoso che è stato definito l'area di maggior pregio naturalistico dell'intera dorsale del Gruppo del Reventino, settore sud occidentale della Sila Piccola. Lo sbalzo di quota si realizza attraverso una successione di gradoni di origine quaternaria che si manifestano su cinque ordini e che costituiscono vere terrazze dalle quali si domina un vastissimo panorama. Le balze sono raccordate tra di loro da pendici ripide, coperte di vigneti e di ulivi, lecci, sugheri fino all'abitato di Falerna e di faggi, ontani, querce e castagni nella montagna, mentre le conifere ricoprono le quota più alte di un territorio sul quale si possono osservare reperti disseminati che testimoniano la presenza di antichi insediamenti umani.

Torre Lupo: Bocca di leone TORRE LUPO, Schipani, Pian delle Vigne, Timpa delle Vigne, Palazzolo e Posto del Bosco sono alcune fra le più importanti aree archeologiche di Falerna, ed è qui che sono stati ritrovati numerosi chopper, l'utensile più antico dell'umanità, di pietra, scheggiato e tagliente per essere usato dai cacciatori paleolitici come ascia a mano e dalle donne come arnese di lavoro.

Le terre di Falerna, infatti, risultano abitate dagli uomini preistorici che hanno lasciato testimonianza di industrie litiche, e quando i Greci colonizzano la Calabria, nelle vicinanze sorgono Temesa e Terina, che con i loro porti determinano lo sviluppo agricolo dell'intera zona. Attraversata dalla strada consolare romana denominata Via Popilia, Falerna è scelta per l'insediamento di un complesso rustico ubicato a mezza costa sul pianoro di Pian delle Vigne, ed i resti della villa romana sono oggi affiorati e recintati. Punto di incontro di rotte marittime e di strade terrestri, il territorio è attraversato nei secoli da eserciti di soldati, da mercanti e da viaggiatori. Quando cessa il dominio bizantino della Calabria, i Normanni costruiscono a Castiglione un poderoso castello, ed intorno alla fortezza nasce il primo importante nucleo urbano del comune.

Castiglione Marittimo: castello La FORTEZZA DI CASTEL LEONE, eretta nel 1062, è stata per importanza la principale opera del circondario, e quando gli Angioini conquistano il regno di Napoli ponendo fine alla dominazione sveva, la famiglia d'Aquino entra in possesso del territorio, infeudato nel 1303, ed il dominio dei principi di Castiglione dura ininterrotto fino a tutto il Settecento, quando i Francesi aboliscono la feudalità. Sotto gli Spagnoli la Calabria è circondata da torri di guardia poste sulla costa contro le incursioni di Turchi, Arabi e Barbareschi, e sul territorio di Falerna sorge Torre di Rupe (detta oggi Torre Lupo), che si collega verso sud con la Torre dei Cavalieri di Gizzeria e verso nord con la Torre del Piano di Terina a Nocera.

Nella prima metà del Seicento i d'Aquino, per arrestare l'esodo della popolazione da un territorio colpito da terremoti, pestilenze e miseria economica, edificano alle falde del monte Mancuso un nuovo villaggio, e così sorge Falerna, in posizione più elevata rispetto a Castiglione, che col tempo perde la sua autonomia. Quando i Borboni ritornano a Napoli dopo la sconfitta di Napoleone a Waterloo, a Falerna viene riconosciuto il ruolo di Comune e Castiglione decade al rango di frazione. Il Comune partecipa ai moti risorgimentali per l'Unità d'Italia. I suoi volontari prendono parte alla battaglia dell'Angitola nel 1848 e più tardi si uniscono alla spedizione dei Mille e seguono Garibaldi fino al Volturno.

Falerna: Monumento ai Caduti FALERNA è collegata con Gizzeria da un lato e con Nocera e San Mango dall'altro con una strada costruita nel 1876, mentre una carrozzabile unisce, qualche anno dopo, Castiglione al Capoluogo. Il telegrafo con l'alfabeto Morse ed il passaggio della linea ferroviaria Battipaglia Reggio completano il sistema delle comunicazioni sul finire dell'Ottocento ed il territorio comincia ad aprirsi ai centri circostanti. Di particolare rilevanza sociale, in quel periodo, l'opera svolta dalla Chiesa Evangelica, che a Falerna conta una presenza storica, favorita dall'arrivo di un missionario che risulta essere tra i primi ad utilizzare la linea ferroviaria e che arriva nella cittadina nel 1898.

Nel nuovo secolo l'emigrazione comincia a colpire sia Falerna che Castiglione, ma la vivacità economica espressa da un circondario bonificato dalla malaria sotto il fascismo e l'azione di richiamo esercitata dalla ferrovia attenuano le perdite demografiche, ed attualmente il numero dei residenti è leggermente inferiore a quello riscontrato nel censimento del 1951. Il doppio binario della ferrovia, la strada Tirrena inferiore e l'autostrada favoriscono la nascita del nuovo insediamento in Marina e le costruzioni, esauriti i suoli sul litorale, sono spostate verso l'interno, più a monte, in una zona a metà strada tra il mare e l'antica Castiglione.

Falerna Marina: panorama L'insediamento sorto a FALERNA MARINA è oggi il più dinamico dal punto di vista economico e commerciale, e dopo i centri storici di Castiglione e di Falerna capoluogo, rappresenta il terzo nucleo abitato del Comune.

 

(liberamente tratto da "Castiglione e Falerna" di Armando Orlando, Calabria Letteraria Editrice).

 

 

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