Montagna, casere e bivacchi


Libro di vetta

Scarponi in vetta


"Chi togliendosi una volta alle abitudini uguali della vita, desidera ritemprare le forze della mente e del corpo, vada sull'Agnèr e là assiso ai piedi dell'ometto di pietra da noi costruito il 18 agosto 1875, spaziando lo sguardo nello stupendo panorama che gli si offre tutto all'intorno, potrà godere delle sensazioni profonde e deliziose."

Cesare Tomè


"La vita vissuta è solo quella conquistata. Perciò la vita è difficile e deve essere difficile, come un'ascensione che non può essere bella se non è anche difficile. Ove non c'è difficoltà, non c'è lotta; ove non c'è lotta non c'è conquista.
Perciò la vita è lotta."

Ettore Castiglioni


Instantes - Istanti

Si
pudiera vivir nuevamente mi vida.
En la próxima trataría de cometer
más errores.
No intentaría ser tan perfecto, me relajaría más.

Sería
más tonto de lo que he sido,
de hecho tomaría muy pocas cosas
con seriedad.
Sería menos higiénico.

Correría más riesgos,
haría más viajes,
contemplaría más atardeceres,
subiría más montañas,
nadaría más
ríos.

Iría a más lugares adonde nunca he ido,
comería más helados
y menos habas,
tendría más problemas reales y menos imaginarios.

Yo fuí una de
esas personas que vivió sensata
y prolíficamente cada minuto de su
vida;
claro que tuve momentos de alegría.

Por si no lo saben, de eso está
hecha la vida,
sólo de momentos; no te pierdas el ahora.

Yo era uno
de esos que nunca
iban
a ninguna parte sin un termómetro,
una bolsa de agua caliente,
un
paraguas y un paracaídas;
si pudiera volver a vivir, viajaría más
liviano.

Si pudiera volver a vivir
comenzaría a andar descalzo a principios
de la primavera
y seguiría
descalzo hasta concluir el otoño.

Daría más vueltas en
calesita,
contemplaría
más amaneceres,
y jugaría con más niños,
si tuviera otra vez la vida por delante.

Pero ya ven, tengo 85 años y sé que me
estoy muriendo.

Jorge Luis Borges

(Se potessi vivere di nuovo / la mia vita. / Nella / prossima cercherei di commettere più errori. / Non cercherei di essere / così perfetto, mi rilasserei di più. / Sarei più sciocco di / quanto non lo sia già stato, / di fatto prenderei ben / poche cose sul serio. / Sarei meno igenico.
Correrei più / rischi, / farei più / viaggi, / contemplerei più / tramonti, / salirei più / montagne, / nuoterei in più / fiumi.
Andrei in più luoghi dove / mai sono stato, / mangerei / più gelati e meno fave, / avrei più problemi reali, e meno problemi immaginari.
Io fui uno di quelli che / vissero ogni minuto / della / loro vita sensati e con profitto; / certo che mi sono preso / qualche momento di allegria.
Ma se potessi tornare / indietro, cercherei / di / avere soltanto momenti buoni. / Chè, se non lo sapete, di / questo è fatta la vita, / di momenti: non perdere l'adesso.
Io ero uno di / quelli che mai / andavano / da nessuna parte senza un termometro, / una borsa dell'acqua / calda, / un ombrello e un / paracadute; / se potessi / tornare a vivere, vivrei più leggero.
Se potessi tornare a / vivere / comincerei ad / andare scalzo all'inizio / della primavera / e / resterei scalzo fino alla fine dell'autunno.
Farei più giri in / calesse, / guarderei più / albe, / e giocherei con più / bambini, / se mi trovassi / di nuovo la vita davanti.
Ma / vedete, ho 85 anni e so che sto morendo.)



"Del resto non voglio assolutamente asservirmi alla logica: la ricerca di bellezza, di avventura, di selvatichezza, o di altro, possono portare a scelte personali in montagna che gli altri non possono capire. Mi ha sempre infastidito chi non mostra rispetto per questa ipotesi. "

Franco Michieli


"Qualche felicità c'è, anche in questo mondo. Va bene che si tratta sempre, tutt'al più, di leggére ebrezze che un poco ci allontanano, appunto, da questo mondo, e ce lo fanno scordare; ma insomma c'è. E chi è savio sa ritrovare la felicità sua, confacente alla sua natura e ai suoi gusti; e così anch'io, che sono savio, la mia. E la mia, finché dura, è questa: sacco su le spalle, grosse scarpe ferrate, pipa tirolese; e andare in giro per le Alpi. Più su, e meglio è; più solo, e meglio è...."

Manara Valgimigli


"La sosta è certo uno dei capitoli più belli della vita alpina. Si potrebbe scrivere tutt'un libro e illustrarlo con le immagini più gradite. Vi sarebbe accolta la prima sosta, quella della colazione già in alto sul versante della montagna, la sosta ansiosa prima dell'attacco decisivo, quando con occhio fermo si misura il nemico e si raccolgono le forze del corpo e dello spirito in una tensione d'acciaio, la sosta beata sulla vetta e la grande sosta alla discesa e, volgendosi indietro, l'occhio raggiante riguarda il trionfo. E così si potrebbe seguire tutta la vita movimentata di un alpinista, da una sosta all'altra, fina all'ultima, sotto la croce che sorge in silenzio dalla zolla erbosa."

Julius Kugy, "Dalla Vita di una alpinista".


"Sulla vetta aerea c’era un ometto con un palo nel mezzo. Nei momenti di felicità è prepotente in noi il bisogno di espandersi in tenerezza verso qualcuno. Nella gioia indicibile della vittoria, in quella prima ora passata sulla vetta dello Jalouz, la mia attenzione e la mia tenerezza si volsero all’ometto di pietre. Lo costruii più alto, e anni dopo lo andai a trovare più volte. Per noi alpinisti l’ometto è la vetta e la vittoria, Lo mettiamo lassù, come un monumentino delle nostre gioie, un pegno del nostro amore, un segnacolo, un po’ di noi stessi. E là ci aspetta, solo per anni e anni, avvolto nella nebbia, squassato salle bufere, sotto la minaccia dei lampi, sotto il peso soffocante delle nevi, come un soldato fedele al suo posto di pericolo. Col tempo bello è raggiante di gioia nell’azzurro e guarda contento sul mondo. Una volta ho sentito perfino cantare un ometto – ma questa è una storia che racconterò più tardi. Spesso lo vanno a trovare i nostri pensieri. Dalle laboriose fatiche di ogni giorno, dalla pena delle ore d’angoscia, dalle notti in affanno ci rifugiamo in lui. Non è facile la sua esistenza, e noi abbiamo parecchio da imparare da lui; da lui che può darci conforto e fiducia in noi stessi. Nell’ora del dolore pensa a lui e al suo posticino lontano dal mondo! Ecco, quando torni lassù e lo cingi col tuo braccio… il desiderio ti arde, si placa, il tuo cuore batte più calmo, ciò che ti sembrava difficile è ora semplice e piano, cure e affanni, fatiche e delusioni sono dimenticate, e la tua anima si libra di nuovo libera e leggera sopra tutti i mali abissi della vita terrena."

Julius Kugy, "Dalla Vita di una alpinista".


La montagna
si impara a conoscerla davvero
quando ci si dorme sopra.

Julius Kugy


La donna, che è bella per natura,
nella montagna, nella parete, nell'arrampicata
trova la sua logica corrispondenza

Spiro Della Porta Xidias


Ogni volta che sono andato in montagna ho potuto verificare la profondità dei miei sentimenti per lei. Tu non hai mai pensato di portare una donna con te? Sono convinto che ti sarà capitato almeno una volta. E quando un alpinista immagina di portare con se una donna in montagna, è perché con lei hai una relazione intima e l’amore che prova per lei è puro. Io, credimi, sono anni che sogno di portare con me Minako. Anche tu, il giorno che amerai veramente una donna, vorrai portarla lassù.

Yasushi Inoue “La corda spezzata”


Dov’è il vento quando non soffia?

Proverbio Tibetano


Algo me han dicho
la tarde y la montana.
Ya lo he perdido.
(Qualcosa mi han detto la sera e la montagna. Ma io l’ho perduto)

J.L. Borges


"Da giovane, le mie ali erano forti e instancabili,
ma non conoscevo le montagne.
Da vecchio conoscevo le montagne,
ma le mie ali stanche non potevano tenere dietro alla visione –
il genio è saggezza e gioventù. "

Spoon River “Alexander Throckmorton”


"E quando verrà il momento,
se magari ci imbattessimo in un’altra famiglia del mulino bianco
salveremmo almeno gli scarponi muovendogli incontri i nostri residui passi ancor più liberi."

Luca Visentini


"Comunque io amo condividere le cose,
non le tengo per me:
anche l'esperienza in montagna
mi piace condividere,
comunicare"

Ignazio Piussi


"In the mountains,
there,
you fell free."

Thomas Stearns Eliot


"Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri:
dentro vi sono la mia educazione,
i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine.
In montagna non porto il meglio di me stesso:
porto tutto me stesso, nel bene e nel male."

Renato Casarotto


"Rocce e amici saldi e costanti
di fronte a me,
per sempre. "

canto degli indiani Navajo