Castel del Monte

la Piramide di Keope  &  il Computer di Antikithera

Dario Dell’Aere

 

Nel capitolo 3° abbiamo dimostrato l’esistenza di  una possibile relazione fra Castel del Monte e la grande piramide di Keope, ed è proprio su queste basi che diventa necessario analizzare nello specifico la struttura geometrico-matematica della più antica costruzione sin’oggi conosciuta.

Da quanto abbiamo visto, sappiamo che in entrambi i Siti il SOLE ha assunto la funzione di primordiale Architetto, ma non dimentichiamo il suo naturale opposto complementare rappresentato dalla LUNA, che attraverso i suoi cicli periodici, sembra aver giocato anch’essa un ruolo fondamentale nella costruzione.

Analizzando il CICLO SINODICO LUNARE in relazione al rapporto Aureo 1,618033989 ci accorgiamo che diventa possibile costruire un modello di una Piramide che rispetta nelle sue misure metriche le stesse proporzioni della grande piramide di Keope.

Ma prima di entrare nel vivo di questo magnifico Tempio Astronomico, è necessario esporre alcuni dati piuttosto elementari che riguardano il nostro satellite. ( la LUNA )

Poco prima  abbiamo accennato al  CICLO SINODICO LUNARE, ed è bene precisare che con questo termine si intende la ormai nota Congiunzione mensile LUNA-SOLE, che per l’esattezza si verifica  ogni 29,53058796 giorni dall’ultima congiunzione precedente. 

Pertanto da quanto sopra, risulta evidente che un ANNO SINODICO LUNARE è composto da 354,3670556 giorni.

Ebbene, se dividiamo questo valore per 1,618033989 ( Rapporto Aureo )

Otteniamo con estrema precisione il valore di  219,0108848 che, se espresso in metri, risulta essere lo stesso valore del lato A  della grande Piramide di Keope.

A questo punto diventa estremamente facile costruire una Piramide in rapporto Aureo ( 1,618033989 )  partendo dai dati succitati, in modo cosi’ da avere le stesse misure matematiche riscontrabili anche nella grande Piramide egiziana.  ( vedi valori geometrici nella Fig. in basso )

 

Inoltre dividendo per 1200 l’area F di una delle 4 facciate triangolari della piramide, ( F = 21450,94315 mq.) ritroviamo esattamente il valore in metri della lunghezza del cortile interno di Castel del Monte :

21450,94315 : 1200 = 17,87578…  ma vi è di più, la longitudine attuale ove sorge la grande piramide è di 31°09’00” a EST del meridiano di Greenwich;  ebbene, se sommiamo il valore del CICLO SINODICO LUNARE di 29,530587…giorni al rapporto Aureo di 1,618034 ritroviamo guarda caso lo stesso identico valore della longitudine che interessa la piramide : 29,530587..+ 1,618034 = 31°08’55”04.  Interessante vero?

Ma ancor più interessante, è il fatto che il valore di 0° gradi in longitudine è stato assegnato a Greenwich solo molto tempo dopo l’epoca delle Piramidi, e per l’esattezza, intorno alla seconda meta’ del XIX° secolo DC dalla convenzione sui Fusi Orari, a cui parteciparono i più importanti paesi del mondo, che stabilirono sul meridiano di Greewich il punto origine delle longitudini terrestri.  ( una coincidenza? )

Per quanto paradossale, ci siamo chiesti per un attimo se questa straordinaria coincidenza non sia il frutto di un caso, bensì una scelta voluta. Ci piace poter immaginare qualcosa di sovrumano, magari gestito da un antico gruppo di Iniziati costruttori che attraverso riti particolari riuscivano a stabilire un reale contatto con gli eventi futuri, tanto da poter determinare il momento in cui il punto origine delle longitudini sarebbe stato rappresentato dal meridiano di Greenwich. ( messaggio ai posteri )

Ma vi è un’altra ipotesi decisamente più probabile,  forse questo meridiano era già conosciuto all’epoca delle Piramidi, in quanto rappresentativo di un altro sito storico di notevole importanza ormai andato perduto nel tempo.

E comunque, si griderebbe volentieri AL CASO se non fosse che anche a Castel del Monte succede qualcosa di analogo;  infatti l’area del cortile interno è di 264,725 mq. Ebbene, basta fare una semplice Radice Quadrata di quest’ultimo valore per ritrovare esattamente la longitudine attuale di Castel del Monte: RQ: 264,725 = 16°16’13”34. a EST del meridiano di Greenwich, con uno scarto minimo dal valore effettivo di 16°16’00”.   ( solo dei fortuiti casi ? )

Si, forse sono solo dei casi, ma da quanto abbiamo visto finora, appare evidente che questi 2 siti rispettano comunque un posizionamento al suolo non certo casuale come dimostrato nei capitoli precedenti, e quanto sopra, viene ulteriormente confermato dal rapporto di MEDIA geografica che interessa i siti in questione. ( vedi Fig. in basso )

 

Come si può notare dalla figura in alto, la MEDIA dei valori delle latitudini e delle longitudini indicherebbe un punto specifico nell’isola di Creta, e per l’esattezza la spiaggia del golfo di KISSAMOS  adiacente la punta di Capospada.

Abbiamo validi motivi per pensare che un eventuale controllo archeologico sul posto Potrebbe portare alla luce un sito non meno importante dei precedenti, ma data la sua posizione, l’ultima parola spetterebbe all’archeologia subacquea, in quanto il punto stimato

( lat. 35°32’00”  long. 23°42’30” ) indicherebbe un punto nel mare a circa 300 metri dalla riva.

E comunque, a riprova di una intensa attività legata alla sapienza, e alle conoscenze astronomiche che interessarono la zona in questione, pensiamo sia importante porre l’accento su quanto segue:

Nel 1900 un gruppo di pescatori di spugne greci scoprì il relitto di una nave al largo della piccola isola di Antikythera, fra la Grecia e l’isola di Creta, fra i vari reperti archeologici presenti nel relitto fu rinvenuto uno strano meccanismo che in prima approssimazione sembrava riprodurre nella sua struttura il movimento meccanico di un antico orologio. ( vedi riproduzione nella Fig. in basso ) ma un ulteriore indagine più approfondita, mise in evidenza un frammento del meccanismo che riportava un iscrizione scritta nel I° secolo A.C.  la parte più completa dell’iscrizione risulto’ poi simile ad un calendario astronomico che per l’esattezza fu datato dagli esperti intorno all’anno 77 A.C.

 

Nel 1975 il mistero fu risolto;  il prof. Derek de Dolla Price, dell’università di YALE, dopo lunghi studi sull’oggetto affermo’ che il meccanismo fu probabilmente realizzato intorno

all’87 A.C. e che in particolare serviva a calcolare i movimenti

del SOLE della LUNA e dei PIANETI. 

( simile nella sua funzione al nostro moderno astrolabio )

Successivamente, le prove al RADIO-CARBONIO eseguite sull’oggetto hanno confermato appieno quanto Derek de Dolla Price aveva precedentemente stabilito.

Pensiamo che questo ritrovamento possa essere la prova inconfutabile della presenza di una tecnologia astronomica fortemente avanzata.

Se poi consideriamo il fatto che il meccanismo di Antikithera fu rinvenuto proprio sull’antica via marittima che collega l’Egitto alla Puglia, viene logico dedurre che l’antica sapienza mediterranea seguiva percorsi e luoghi ben prestabiliti, che dalla grande Piramide di keope passava per l’antico faro di Alessandria, attraversando cosi’ l’isola di Creta, per poi approdare in Italia meridionale.

Una sorta di linea immaginaria, dritta a NORD-OVEST

verso Castel del Monte; l’antica rotta della Sapienza.

 

d.dellaere@inwind.it

 

 

 

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