FINALITÀ DI CARATTERE GENERALE

Nell’individuare le finalità di carattere generale verso cui la nostra scuola deve orientare la sua azione educativa non si può prescindere dalle indicazioni dei Programmi - 85 che prescrivono:

"La scuola elementare ha per suo fine la formazione dell’uomo e del cittadino", deve cioè mirare alla formazione della personalità dell’individuo nelle dimensioni cognitiva, affettiva, e relazionale.

La prima (dimensione cognitiva), definita "alfabetizzazione culturale", comprende:

  • la formazione dei quadri conoscitivi, concettuali e di abilità relativi

    • ai diversi linguaggi

    • alla comprensione del mondo naturale, umano e artificiale

    • alla espressività

  • lo sviluppo della disponibilità ad apprendere

    • del pensiero riflesso e critico

    • della creatività.

La seconda (dimensione affettiva) definita come "consapevolezza di sé" comprende:

  • la conquista di autonomia di giudizio

  • l’acquisizione di capacità di iniziativa, autodecisione, responsabilità

  • lo sviluppo di una positiva immagine di sé

La terza (dimensione relazionale) definita "educazione alla convivenza democratica" è declinata come:

  • accettazione e rispetto dell’altro

  • disponibilità al dialogo

  • partecipazione sempre più consapevole alla cultura e alla vita sociale

  • motivazione a operare costruttivamente

  • interiorizzazione e rispetto delle regole.

Il complesso delle indicazioni programmatiche menzionate ha bisogno di una semplificazione per diventare un quadro di riferimento verificabile per tutta l’azione educativa degli operatori della scuola, pertanto in esso vengono individuati quattro "aspetti chiave" "trasversali a tutte le discipline" e comuni a tutti i docenti, centrali per tutta l’azione educativa e didattica:

  • lo sviluppo della consapevolezza di sé

  • la partecipazione attiva alla vita sociale della scuola

  • lo sviluppo della disponibilità ad apprendere

  • l’educazione alla convivenza democratica in senso specifico.

  • Per la concretizzazione dei predetti "aspetti-chiave" il corpo docente promuove-rà e favorirà iniziative di arricchimento e di ampliamento dell’offerta formativa, av-valendosi anche dell’apporto di altri enti territoriali. Tali progetti saranno realizzati in modo coerente con gli obiettivi generali ed educativi determinati a livello nazionale, ma tenendo conto del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale.

    Il progetto di "Invito alla lettura", in particolare, inserendosi nel piano delle attività aggiuntive, intende vivificare negli alunni il piacere gratuito per la lettura e, con il tempo, far sì che esso si trasformi da fatto episodico ed occasionale in interesse specifico e permanente. Solo in tal modo troverà piena attuazione uno dei traguardi formativi basilari dei vigenti programmi ministeriali: l’alfabetizzazione culturale.

    In merito alla realizzazione del "Laboratorio multimediale", c’è da dire che esso verrà attuato in nome di una consapevole e concreta comprensione degli svariati codici comunicativi che oggi la società ci offre e di una formazione educativa che tenga conto dei nuovi mezzi e sussidi tecnologici ed informatici.

    Merita ancora un cenno, nell’ambito delle attività aggiuntive, la presenza del "Coro", costituito già nel precedente anno scolastico con l’intento di arginare situazioni di svantaggio socio-culturale. Ora s’intende portare avanti tale iniziativa attribuendo ad essa una finalità più prettamente specialistica (valorizzazione delle doti canore e musicali degli allievi) oltre a quella più esplicitamente orientata alla promozione del principio di convivenza democratica.