18-2-2000 La banda del buco
a SVILUPPO ITALIA ?

"L’industriale napoletano Umberto Di Capua, presidente di Abb-Italia e vicepresidente dell’Assolombarda, sarà il nuovo numero uno di Sviluppo Italia (la società, al 100% del Tesoro, che doveva far ripartire lo sviluppo nel Sud)". (IlMessaggero, 17 Febbraio 2000).

Nel consiglio entrano anche Vincenzo De Bustis, amministratore della Banca del Salento (da poco assorbita dall'Mps di D'Alema), e Giuseppe Vita, (Deutche Bank), presidente della Sharing di Berlino.
"A questi si aggiungerà poi, con una

Sviluppo Italia
E' la nuova "Cassa del Mezzogiorno" voluta da Bertinotti per dare l'ok alla legge Treu sul lavoro in affitto e alla finanziaria da 100.000 miliardi, organizzata da Ciampi, nominata da D'Alema appena dopo la caduta di Prodi.

speciale deroga alla norma istitutiva che lo vietava, un rappresentante del Dipartimento Sviluppo del ministero del Tesoro.
Restano al loro posto invece gli amministratori Dario Cossutta (figlio di Armando) e Carlo Borgomeo (ex-segretario della Cisl)".
Nei giorni scorsi si erano dimessi il presidente di Sviluppo Italia, Patrizio Bianchi, prodiano, il vice presidente della Confindustria ed ex-dirigente Fiat Carlo Callieri (papabile per il dopo-Fossa), e ancor prima Mariano D'Antonio.
  • Umberto Di Capua
    è presidente di Asea Brown Boveri (Abb) Italia, gruppo elettromeccanico svizzero-svedese, e fino a un mese fa ne era anche l'amministratore delegato.

    _____ Di Capua
    , che assieme al nuovo incarico "pubblico"
    manterrà quello di presidente di Abb, ha recentemente sollecitato il governo a privatizzare e deregolamentare "tutti i settori (dall'energia elettrica ai telefoni al gas) in maniera molto determinata" (IlSole24ore,22-12-1999), insistendo in modo particolare sulle centrali dell'Enel.
    _____ Non a caso "Abb Italia aveva manifestato nei mesi scorsi un interessamento per la dismissione delle centrali elettriche dell'Enel, nell'ambito del processo di liberalizzazione del mercato"...
    "Di Capua ha stigmatizzato ... i tempi lunghi del procedimento, ma ha ribadito l'interessamento
    per le centrali di Piacenza e Casella" (IlSole24ore,9-4-1999).

____ Umberto Di Capua e' stato ininterrottamente amministratore delegato di Abb dal settembre 1990 al 13-1-2000, e ora ne è il presidente. precedentemente era stato per dieci anni a capo della Itt industrie riunite e ancora prima alla Sgs, alla Fiat e alla Ercole Marelli, dove e' stato amministratore delegato.

____ Umberto Di Capua, in "quota" ai prodiani, è uno dei firmatari dell'appello pro-Romiti dopo la condanna per tangenti inflitta all'ex-presidente della Fiat dal Tribunale di Torino;
durante tangentopoli Di Capua, chiamato in causa dal vice presidente di Abb Ivo Braglia, fu arrestato (1993), ma ne uscì indenne. Abb in alcuni processi patteggiò con i giudici il versamento di alcuni miliardi: per la MM, ad esempio, se la cavò con 1miliardo e 924milioni (L'Indipendente,15-3-96).

Mazzette
Confindustria e Sviluppo Italia

."Le imprese a capitale estero che operano in Italia sono disponibili ad aiutare Sviluppo Italia" (IlSole24ore,14-8-99).

Presidente di questi "benefattori", riuniti nel "Comitato Tecnico Imprese Multinazionali di Confindustria", è Domenico Ferraro, vice presidente di Alcatel Italia.
"Ecco le proposte del Comitato: accompagnare i vertici di Sviluppo Italia ... in tutte le sedi mondiali dove vengono date le indicazioni al grande capitale su dove investire ..." (IlSole24ore,14-8-99).

Il 28-5-1993 Lomoro Giuseppe, braccio destro di Parrella, confessa a San Vittore di aver ricevuto da varie aziende 60 miliardi di mazzette, finite poi nelle tasche dei partiti di tangentopoli, e fornisce a Di Pietro anche gli estremi delle operazioni bancarie. Tra gli altri (Pirelli, Olivetti, Sirti, Italtel, Aet, Marconi, Siemens, Ericson, Fatme, ..) parla di "Alcatel in persona di Ferraro prima e Gulemani poi complessivamente la somma di circa 7 miliardi con versamento estero su estero oltre a una parte in Italia", e di "Telettra in persona di Palieri e Viola complessivamente la somma di circa 3 miliardi e 300 milioni".
Palieri, interrogato a Torino dal PM dott. Sandrelli il 27-1-'96, confermò mazzette a Lomoro in Svizzera per 5 miliardi.

La Telettra nel 1990 è passata dalla Fiat all'Alcatel, ove Ferraro era amministratore delegato e Palieri presidente (dal '91 al posto di Mattioli).

  • Domenico Ferraro attualmente è membro della Giunta della Confindustria e presidente dell'Associazione nazionale telecomunicazioni dell'Anie (vice presidente è Salvatore Randi che a suo tempo come Italtel versò a Lomoro "la somma di 3 miliardi e 800 milioni").
    Ferraro ad aprile '99 è stato nominato "tesoriere dell'Anie, con delega specifica per il coordinamento degli affari finanziari del sistema Anie" ( ! ).

  • Raffaele Palieri dal '91 al '95 è stato presidente dell'Anie, l'associazione nazionale delle industrie elettrotecniche ed elettroniche della Confindustria che ha sede presso la Fiera di Milano; vice-presidente era Umberto Di Capua

  • Moltissime aziende dell'Anie erano coinvolte in tangentopoli, tanto da far pensare (mazzette Enel, FS, telefoni, ecc..) a un vero e proprio sistema pianificato dall'alto.

 

è a capo del consiglio di amministrazione della Schering, multinazionale farmaceutica tedesca, presso la sede centrale di Berlino. Manterrà tale incarico.

____Vita, nato a Favara (AG) nel 1935, e' entrato nell'allora gruppo chimico Schering nel '64 e non lo ha piu' lasciato salendo tutti i gradini della gerarchia aziendale. Diventò presidente del gruppo Schering (nel giugno del 1989, dopo aver diretto la filiale di Milano) e amministratore delegato.

____ Giuseppe Vita nel maggio del 1998 è stato nominato presidente della Deutsche Bank in Italia;
è inoltre diventato membro del consiglio di sorveglianza della Continental Ag (pneumatici), della Bewag Ag (elettricita' di Berlino), e della Herlitz. E' stato anche membro della beirat (comitato di esperti dei vari settori industriali) di Commerzbank Ag, a Francoforte;
nel '90 è stato nominato Cavaliere del lavoro da Cossiga.

  • Vincenzo De Bustis

Vincenzo De Bustis, dirigente romano, è dal '94 direttore generale della Banca del Salento, assegnata 3 mesi fa al Montepaschi di Siena (controllato dai DS) dal "libero" mercato comandato da Re Fazio (governatore della banca di Lorsignori) nel quadro della spartizione tra Fiat, Cuccia-Romiti, Bazoli, Unicredit, Banca di Roma e MpS.

  • Carlo Borgomeo

Napoletano, 52 anni, dal 1986 è presidente dell' Ig spa, societa' pubblica per l'imprenditorialita' giovanile, istituita sempre nel 1986 da De Michelis e da De Vito per gestire la legge 44 (agevolazioni per la nascita di nuove imprese promosse da giovani tra i 18 e i35 anni);
oggi si occupa anche della legge sul "prestito d'onore", oltre a iniziative di "sostegno" alle piccole e medie imprese.

Borgomeo è -con Cossutta- amministratore delegato di Sviluppo Italia con la delega alla gestione del personale.

Deutche Bank Italia

Deutsche Bank Spa (Italia) e' nata nel '94 dopo che la Banca d'America e d'Italia (acquistata nell'86) ha rilevato il controllo della Banca Popolare di Lecco, che e' stata incorporata. Deutche Bank Spa ha comprato nel '95 Finanza e Futuro, società che gestisce fondi (anche pensione), e ha poi creato una serie di societa' operanti in Borsa, come la Sim della banca, nei fondi immobiliari e nel ramo vita.

Giuseppe Vita -che ne era già vice presidente- nel '98 è stato nominato presidente di Deutche Bank Italia, con Carl von Boehm-Bezing vice presidente e Gianni Testoni amministratore delegato.

La tedesca Deutche Bank, con presidente Rolf Breuer, è la prima banca del mondo dopo l'acquisto con 20.000 miliardi di lire della Bankers Trust (ottava banca americana), e recentemente ha costituito la Db Investor a cui fanno capo partecipazioni azionarie del valore di 42.000 miliardi di lire (19.000 miliardi per il 12% di Daimler-Chrysler della quale è prima azionista, 13.000 miliardi per il 9,4% di Allianz, 7.000 miliardi di lire per il 10% di Munich Re); è nel patto di sindacato della Fiat, mentre -pur avendo una grossa presenza in Comit- è esclusa dalla gestione di Banca Intesa perchè ora, insieme ad Agnelli, si contrappone a Cuccia.

Il consigliere del presidente del Consiglio D'Alema per la finanza e la multimedialità è Davide Corritore,
amministratore delegato di Deutsche Bank Fondi fino al maggio '98.

_____ Dario Cossutta da più di 10 anni è direttore della "banca d'affari" della Comit di Cuccia e Romiti (e ora di Bazoli): compravendita di aziende e di pacchetti azionari a fini speculativi, collocamento di società in Borsa, privatizzazioni (tra le altre, è il regista della privatizzazione di Seat-Pagine Gialle, ora inglobata dalla Telecom di Colaninno: alla Seat solo i profitti del 1999 sono superiori al prezzo di "vendita" di due anni fa !!);
quand'era Pillitteri sindaco, è stato consigliere a Palazzo Marino prima per il PCI e poi per Rifondazione.

"Sviluppo Italia, è tempo di chiudere", titolava IlSole24ore il 10-2-2000. Roberto Perotti, professore alla Columbia University di New York, scriveva:
"Finora tutti i programmi di Sviluppo Italia sono rimasti sulla carta. Ma non sempre saremo così fortunati ... i suoi dirigenti potrebbero decidere finalmente di fare qualcosa. E allora sarebbero veramente dolori per tutti".

Il giorno stesso Patrizio Bianchi si è dimesso da presidente di Sviluppo Italia, facendo ritorno all'Università di Bologna e alla Nomisma di Prodi.

Il ministro del Tesoro Giuliano Amato ha fatto capire che «è giunto il tempo di un Cda più manageriale, più legato alle imprese». Nel secondo ciclo, ha spiegato, «prenderà corpo» la missione di Sviluppo Italia «che è quella di elaborare progetti, venderli alle imprese e portarle nel Mezzogiorno per realizzarli». Ecco perciò la nomina di Di Capua, De Bustis e Vita per i quali secondo Amato non c'è incompatibilità con gli attuali incarichi privati !!

La "pubblica" Sviluppo Italia, che già lo scorso anno è stata gestita -tra gli altri- dal vice-presidente della Confindustria Callieri, è ora del tutto una filiale di Lorsignori.

cobasalfaromeo,18-2-2000

 

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