10-11-02  "Ciampi è stato ingannato"

La delegazione che ha incontrato il presidente non rappresentava i lavoratori di Arese, chiederemo al presidente un incontro con i lavoratori dell'Alfa Romeo».
Strascico polemico all'incontro di ieri tra il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e una delegazione di rappresentanti sindacali di Fiom- Fim e Uilm.
A sollevare le proteste sono i sindacati di base, Slai Cobas e FlmUniti, che nello stabilimento del Biscione rappresentano la maggioranza delle tute blu.
«Noi non siamo stati nemmeno informati, lo abbiamo saputo dai giornali, è un fatto gravissimo, mi dispiace che il presidente sia stato preso in giro - spiega Carlo Pariani del Cub
-. Era successa la stessa cosa tempo fa con il cardinale di Milano: Tettamanzi, prima ha incontrato i confederali milanesi, poi su nostra richiesta ha visto tutti i rappresentanti sindacali aresini.
Lunedì faremo una lettera per chiedere al presidente un incontro».
Polemiche a parte, il sindacato di base apprezza le parole di Ciampi, ma come ha già chiesto a tutte le isituzioni, «servono fatti concreti. Se i lavoratori restano in fabbrica si può anche avere fiducia, ma se vengono sbattuti fuori non va bene. Per questo il provvedimento di cassa integrazione deve essere ritirato».
Sulla stessa lunghezza d'onda anche il commento di Paolo Milani, della Fim-Cisl, «ci fa piacere che la massima autorità dello Stato si occupi di questa vicenda, la sua voce è certamente autorevole, ma poi è necessario mettere in campo tutti gli strumenti per difendere produzione e posti di lavoro - spiega Milani - il paragone con quello che è successo al gruppo petrolchimico di Ravenna mi spaventa, perchè i tempi in quel caso sono stati molto lunghi. Per Fiat e Alfa Romeo se aspettiamo ancora tra otto mesi saremo in piazza a dare l'ultimo saluto al settore automobilistico, perchè non ci sarà più niente da fare».
Soddisfatta invece Maria Sciancati, delegata Fiom-Cgil. «Il capo dello Stato ci ha detto di conoscere la situazione e ha ribadito la sua attenzione al problema - spiega l'esponente sindacale -: inoltre ha espresso la necessità che si ripristini un tavolo di trattative. Ha chiesto per Fiat un piano industriale che salvaguardi l'occupazione e il settore automobilistico, molto importante nel nostro Paese».

di Roberta Rampini
Il Giorno, 10-11-2002

cobasalfaromeo,10-11-02