26-1-2000 Agnelli: dai "difficili" anni '70 ad oggi ha nascosto la cassaforte a New York

"... Intorno al 1973, con l’attribuzione dell’Imo, una finanziaria immobiliare francese ..., e con un apporto di altre attività internazionali ..., nacque con circa cento milioni di dollari di capitale l’Ifint".
"la missione era chiara: ... negli anni di piombo, l’avvocato Gianni Agnelli e Gianluigi Gabetti, allora amministratore dell’Ifi, decisero in modo informale di diversificare ... delle attività all’estero e in particolare negli Stati Uniti".
«Erano anni difficili, incerti, non dimentichiamo che, oltre ad avere tensioni in Italia e attacchi contro la legittimità del profitto, ci trovavamo nel mezzo di due crisi petrolifere — ricorda Gianluigi Gabetti, durante una conversazione con «Il Sole-24 Ore» —. La decisione di fare qualcosa di strutturato all’estero è maturata nel corso di colloqui molto informali con l’avvocato Agnelli. Spesso durante dei viaggi. L’Avvocato aveva ottimi contatti in America e siamo partiti».

"Il primo ufficio fu aperto (a New York) da Lazard Frères, guidata .. allora da ... André Meyer. Fra gli interlocutori "amici" c’erano David Rockefeller e Warren Buffet. Fu Meyer però a suggerire di imboccare la strada aggressiva e anticonformista del leverage buy out", cioè la speculazione di alto bordo tipo Hedge fund, con compravendita -a soli fini speculativi- di "partecipazioni di minoranza o di controllo" di finanziarie e di aziende di tutti i tipi, e con speculazioni sulle valute, lira compresa.

" I giovani finanzieri italiani incaricati di gestire le operazioni del giorno per giorno a New York erano Alberto Cribiore e Mario Garraffo. Alberto Vitale fu invece incaricato di seguire l’investimento nella Bantam ... Presto al gruppo si sarebbero aggiunti altri, come Andrea Geisser, Claudio Elia, Andrea Botta, Galeazzo Scarampi, Enrico Benaglio, Peter Ruiss, e a Parigi, dove si aprì un altro ufficio dell’Ifint, Rui Brandolini".

"Nel ’93 l’Ifint viene riorganizzata in Exor dopo la lunga e difficile operazione in Francia per l’acquisto della Perrier, ceduta poi alla Nestlé. L’Exor aveva nel frattempo avvicendato alcuni dei giovani che avevano intrapreso altre carriere. Andrea Geisser andò a lavorare in un altro fondo; Alberto Cribiore andò prima alla Time Warner e poi alla Clayton Dubilier dove divenne uno dei partner anziani e oggi gestisce a New York la sua finanziaria, Brera, un fondo con una dotazione di circa 500 milioni di dollari. Garraffo è passato prima alla guida della Lazard in Italia e poi all’incarico di amministratore delegato dell’Ina".
"La ristrutturazione del ’93 creava tre aree operative: a New York sotto la guida di Andrea Botta, a Hong Kong sotto la guida di Galeazzo Scarampi e a Parigi sotto quella di Rui Brandolini".

A fine '99 "si è chiusa l’avventura americana di Exor, la finanziaria della famiglia Agnelli, un’organizzazione che ha accumulato negli anni straordinari profitti, che ha formato un’intera generazione di finanzieri italiani ... in territorio americano ...".
"Complessivamente, in venticinque anni il tasso di ritorno interno è stato calcolato nel 20% e tra il ’93 e il ’99 il ritorno è stato di circa il 30 per cento".

"I cento milioni di dollari iniziali ... sono diventati tre miliardi di dollari (senza tener conto del pagamento dei dividendi alla famiglia ogni anno). Circa un miliardo di dollari resta investito nelle attività francesi che includono fra l’altro Château Margaux". Altri "quasi quattromila miliardi di dollari" sono stati "fatti confluire nella Giovanni Agnelli".

"Andrea Botta, l’ultimo responsabile delle attività americane, .. oggi lavora alla Morgan Stanley, alla guida di Princess Gate, un fondo da un miliardo di dollari, una sorta di club di grandi investitori che include oltre alla famiglia Agnelli anche Michael Dell e Bill Gates. Scarampi invece, che ha chiuso l’ufficio a Hong Kong, è rimasto in Oriente, dove si occupa ora degli interessi della famiglia Wallenberg".

Gli uffici del ventunesimo piano del Seagram Building di NEW YORK sono stati ceduti, ma "alcune attività restano, ad esempio la partecipazione nel Rockefeller Center".

 

 

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