16-10-01 "Alla cortese attenzione dell' 
ASSESSORE REGIONE LOMBARDIA MASSIMO ZANELLO"

A seguito dell’incontro del 12-10-01, siamo a riprecisarLe nostre posizioni.

Da un comunicato di Fim-Fiom-Uilm di Arese abbiamo appreso che in data 31-7-01 si è tenuto un incontro presso la Regione “sullo stato di attuazione dell’Accordo di Programma”.

Oltre che a protestare per la ormai consueta abitudine di non convocare le sottoscritte organizzazioni sindacali, ne tanto meno le nostre RSU, come se gli accordi li verificano solo i soggetti che li firmano, vi rammentiamo che la nostra rappresentanza ad Arese in parecchie unità produttive è superiore al 50% tra i lavoratori.

Il documento presentato da cgil-cisl-uil della Lombardia in data 15/5/2001 non è da noi condiviso e non è stato neppure posto alla votazione dei lavoratori di Arese.

Per quanto riguarda l’area Craa:

Non riteniamo in linea con gli accordi, la decisione di vendere l’intera area alla AIG-LINCOLN, in quanto le attività del polo logistico non sono “coerenti con la tradizionale vocazione di alta qualificazione tecnica dello stabilimento”.

Anche l’insediamento di Caris società di cernita e smaltimento rifiuti e la Rotanfer società che gestisce la rottamazione e discariche sono a nostro avviso non in regola con le finalità e gli impegni presi. La Rotamfer con impianti a Sesto S.Giovanni e a Verona posti nei mesi scorsi sotto sequestro dalle ASL locali per inquinamento ambientale, il 7 luglio scorso ha licenziato 52 lavoratori.

La Rotamfer, si trova quindi nella situazione di aver comprato aree ad Arese a tassi agevolati con l’impegno di assumere operai mai effettivamente assunti, stipendiati con i soldi della collettività (cigs) fino al 7 luglio scorso, ultimo giorno di cigs ed ora senza stipendio.

Le ricordiamo inoltre che l’Intersider acciai società già operante ad Arese ha dato in appalto l’area all’Isa, mentre la BRB società che ancora deve completare l’inserimento, sta già provvedendo a vendere parte dell’area in suo possesso.

Inoltre il 30-9-01 nel comprensorio di Arese sono stati licenziati 9 lavoratori della Satiz, senza nessuna ricollocazione presso il Craa come prevedono gli impegni.

La Satiz è una società che opera al Centro Direzionale, ed ha acquisito attraverso la terziarizzazione lavorazioni Fiat. Tutti questi lavoratori sono a ridotte capacità lavorative ed alcuni invalidi.

Siamo quindi a richiedere un suo intervento nella sua veste di controllo sugli accordi per la reindustrializzazione di Arese.

Per quanto riguarda l’area occupata da Fiat:

A differenza di quanto comunicatole dalle organizzazioni sindacali all’incontro del 31-7-01, la situazione di Arese è ormai arrivata ad un punto critico che prefigura la natura stessa della presenza di Fiat ad Arese.

A nostro avviso la Fiat si appresta a non produrre più vetture e motori ad Arese.

Tutto questo dopo decine di impegni e finanziamenti ricevuti dalle istituzioni su auto ecologiche, elettriche, ibride ed a ridotto impatto ambientale.

Accordi per il mantenimento ad Arese di una produzione di vetture sportive, ecc. ecc.

La situazione quindi a nostro avviso non può essere trascurata.

Per questo chiediamo alle istituzioni Lombarde ed alla regione in particolare, una presa di posizione ed un sostegno attivo, perché la Fiat rispetti le delibere e gli accordi firmati dalla casa torinese all’atto dell’acquisto dell’Alfa Romeo.

Arese 16/10/2001

                         FLMU-CUB                                            SLAI-COBAS

 

cobasalfaromeo,16-10-01