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La guerra per risollevare le Borse

Negli ultimi anni gli Usa e - anche se in minor misura - alcuni paesi dell'Europa si sono enormemente arricchiti derubando la maggior parte dei paesi del mondo.

Dal 1992 ad oggi la Borsa di Wall Street ha avuto una continua progressione. Alcuni milioni di americani si sono abituati a vedersi raddoppiare i soldi ogni anno, giocando in Borsa col computer dalla poltrona di casa.

Mega-speculatori e finanziarie americane (ed europee), manovrando masse sempre più imponenti di denaro, hanno fatto saltare i sistemi finanziari (ed economici) di mezzo mondo. Dopodichè decine e decine di Stati alla bancarotta hanno dovuto sottostare ai diktat del Fondo Monetario Internazionale, dominato dagli Usa : prestiti che li strangolano, con l'obbigo di tagliare i servizi sociali e di "liberalizzare" l'economia svendendo alle multinazionali (con le "privatizzazioni") le materie prime e i settori produttivi fondamentali.

Ma le mega-speculazioni provocano anche mega-fallimenti.

A settembre '98 negli Usa è saltato un mega-fondo speculativo (Ltcm), e nell'ultimo anno c'è stato un nuovo tracollo in Asia, compreso il Giappone, e ultimamente è stata la volta anche di Russia e Brasile.

In questi ultimi mesi - per evitare il crack dei mercati finanziari e di tutto il sistema capitalistico mondiale - il presidente della Banca Federale Usa (in barba al liberismo) ha tappato i buchi (privati) con un mare di soldi pubblici, il governo giapponese ha regalato un milione di miliardi di lire (!) alle banche private, il Brasile ha ottenuto dal FMI un mega-prestito di 45 miliardi di dollari (oltre 80.000 miliardi di lire).

Così a novembre le Borse, tanto care ai nostri padroni e ai sindacalisti di Stato per il business dei fondi pensione, si sono riprese. Fino al prossimo crollo, che sarà peggiore dei precedenti.

Ma quando le Borse "riprendono", non tutto è come prima. Questa enorme massa monetaria che gli speculatori spostano da una parte all'altra del mondo a ogni "crisi" di borsa fa più ricchi i ricchi e butta nella povertà e nella miseria miliardi di persone, non solo nel Terzo Mondo ma anche all'interno di Usa, Europa e Giappone.

"Il sistema capitalistico globale sta cadendo a pezzi" (IlSole24ore,16-9-98), dichiarò il capo degli speculatori Soros sei mesi fa, e quattro mesi fa ha precisato che "la prossima crisi finanziaria colpirà il cuore del sistema" (IlSole24ore,3-2-99).

La guerra di aggressione della Nato contro la Jugoslavia è fatta per cercare di impedire questo crollo : chi non accetta i diktat del FMI., delle multinazionali e delle finanziarie, chi non paga i "debiti" a Lorsignori, chi si rifiuta di diventare servo degli Usa e dell'Europa sappia che rischia di essere sterminato con le bombe e i missili. Le Borse dei paesi della Nato sono aumentate dell' 8 % durante il primo mese di guerra, e gli "esperti" temono un crollo di Wall Street se non ci sarà la resa della Jugoslavia.

La storia ci insegna che il capitalismo, quando ha l'acqua alla gola, non esita per salvarsi a scatenare le guerre, usando lavoratori e popoli come carne da macello.

Ed è esattamente quello che stanno facendo Lorsignori, i quali hanno approfittato fino in fondo del crollo dei regimi dei paesi dell'Est - che da molti decenni non avevano più nulla di socialista e men che meno di comunista - per far dilagare l'ideologia capitalista del liberismo, delle privatizzazioni, dei fondi pensione privati.

Sta ai lavoratori e ai giovani reagire alla dittatura capitalistica, lottando al fianco di tutti i popoli oppressi per una società egualitaria e non più basata sullo sfruttamento dell'uomo sull' uomo.

cobasaIfaromeo, 3-6-99

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