7-11-01 GUERRA : Cub e Slai cobas in piazza.
Anche contro la Finanziaria.

 Questa mattina è stata presentata alla stampa l’inziativa promossa per venerdì 9 novembre a Roma.

I lavoratori scenderanno in piazza per dire 'no' alla guerra e alla Finanziaria nell'ambito dello sciopero nazionale generale indetto da Cub, Slai-Cobas, Usi e altre realtà' del sindacalismo di base.

E’ la prima astensione del lavoro in Italia per i bombardamenti in Afghanistan.

Lo sciopero e' in una giornata di paga e costa a chi vi prende parte e che si autofinanzia anche il viaggio nella capitale. Non e' la scampagnata/guerrafondaia del Presidente del Consiglio di chi manda i figli degli altri in guerra. A New York come in Palestina e in Afghanistan i signori della guerra hanno massacrato la nostra gente dimostrando ancora una volta cosa sia in concreto la pratica della guerra il cui unico effetto per i lavoratori, i disoccupati, i ceti popolari, è la riduzione delle libertà politiche, civili, sindacali, è l’imposizione di una unità del mondo “occidentale” che porta vantaggio solo ai padroni del mondo.

 Non esistono guerre giuste, ne tanto meno rappresaglie di guerra giuste.

 Ma un altro tema e' al centro del corteo, che parte alle 9.30,  da piazza della Repubblica :
la sentenza di assoluzione per i dirigenti del Petrolchimico di Porto Marghera definita ''ignobile'' perché legittima l’omicidio e la devastazione ambientale in nome del profitto.
Proprio per dare spazio alla vicenda un rappresentante delle parti civili parlera' dal palco, in piazza Santissimi Apostoli, al termine della manifestazione.

 Il sindacalismo di base - e' stato spiegato in conferenza stampa - contesta totalmente l'impianto della Finanziaria e la logica della guerra.
'Non solo questo conflitto e' un orrore ma mangia quelle risorse che vengono negate per la sanita', la scuola pubblica, le pensioni, i rinnovi contrattuali del pubblico impiego, e per ridurre le tasse su salari e pensioni''.

 Gli organizzatori hanno anche denunciato ''l'illegittima decisione della Commissione di Garanzia di impedire la partecipazione allo sciopero ai dipendenti della scuola e agli addetti ai servizi aeroportuali''. Una nutrita delegazione di lavoratori della scuola e degli aeroporti prenderà parte, comunque, alla manifestazione.

 Alla manifestazione a Roma prenderanno parte anche associazioni No Global e pacifiste come la Lega per l'obiezione di coscienza.

 Al termine della manifestazione si terrà un presidio al Ministero del Lavoro dei lavoratori dell’ Alfa Romeo di Arese che intendono incontrare il Ministro Maroni affinché intervenga sull’ipotesi di smantellamento prospettata dalla Fiat.

 7.11.01

 

cobasalfaromeo,7-11-01