LETTERA APERTA ALL'ONU DI RAMSEY CLARK

(ex ministro della giustizia Usa).

"Fermate Clinton"

C aro ambasciatore Richardson, sono appena tornato dalla Serbia dove ho potuto constatare la presenza di vittime civili e di gravi danni alle strutture civili. Gli obiettivi scelti dagli Usa e dalla Nato al di fuori del Kosovo sono stati scelti con l'obiettivo di terrorizzare la popolazione civile e di bloccare la vita del paese come è già avvenuto nel 1991, e come avviene ancor oggi in Iraq. Eppure l'uso della fame come arma è proibito dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e dalla Convenzione di Ginevra. Gli attacchi contro la Jugoslavia degli Stati uniti e della Nato costituiscono degli atti di guerra che violano la Carta delle Nazioni unite e le leggi umanitarie fondamentali. Essi sostituiscono gli obiettivi di mantenere la pace delle Nazioni unite con la forza militare dei paesi ricchi... comprendendo tra questi tutte le potenze coloniali, passate e presenti, che hanno sistematicamente represso e sfruttato i paesi poveri e sottosviluppati. Gli attacchi alla Serbia al di fuori del Kosovo in realtà non possono avere alcuna influenza sul conflitto in quella regione per mesi, se non di più. La strategia degli Stati uniti e della Nato ha portato ad una dramamtica esclation del conflitto in Yugoslavia. L'uso criminale dell'arma aerea da una parte ha ucciso molti civili e distrutto città come Pristina, o dall'altra ha portato ad un drammatico aggravamento del conflitto interno senza alcuna speranza razionale di bloccarlo, o piani di sorta per aiutare i rifugiati, una prevedibile conseguenza degli attacchi. Enorme è il rischio che il conflitto si espanda coinvolgendo l'Albania, la Macedonia, il Montenegro, la Bosnia, la Croazia, la Grecia e la Turchia. Il militarismo Usa è fuori controllo. Esso colpisce dove e quando vuole. L'industria farmaceutiva Shifa distrutta da 21 missili Tomahawk nell'agosto del 1998 produceva il 50% delle medicine a disposizione del popolo sudanese. Le sanzioni imposte dagli Usa contro l'Iraq continuano ad impoverire una popolazione malnutrita e malata. Diverse centinaia di esseri umani muoiono ogni giorno come conseguenza diretta delle sanzioni. Gli Stati uniti bombardano costantemente l'Iraq uccidendo e distruggendo a loro piacimento. Nelle prime due settimane del marzo 1999 hanno attaccato l'Iraq con 195 missioni di bombardamento e con 511 nel sud del paese. Centinaia le vittime. L'obiettivo principale è stato quello di bloccare le capacità dell'Iraq di trasportare e vendere il petrolio sotto la risoluzione "Oil for food" in modo da privare la popolazione di cibo e medi

cinali. L'assalto degli Usa contro gli Slavi e i Musulmani sembra volerli spingere ancor più a combattersi in modo da controllare entrambi. E' essenziale che il Consiglio di sicurezza chieda immediatamente la fine degli attacchi Usa alla Jugoslavia e all'Iraq e ponga fine alle sanzioni contro le loro popolazioni.

Ramsey Clark

 

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