FERMIAMO LA GUERRA

 

Dopo oltre un mese di bombardamenti la guerra della Nato in Jugoslavia ha provocato migliaia di morti, criminali distruzioni civili catastrofi ambientali, e ha ingigantito l'esodo del profughi e rafforzato le tendenze nazionalistiche e xenofobe aggravando le atrocità, i disastri e i lutti tra le popolazioni civili,

A fare le spese della guerra è principalmente la popolazione Civile come dimostrano bombe e missili che hanno preso come bersaglio inermi uomini, donne e bambini. L'impiego delle bombe a grappolo, proibite dalle convenzioni internazionali che colpiscono indiscriminatamente nel raggio di 200 metri sì spiega con il deliberato proposito dl colpire la popolazione civile.

Hanno colpito un treno passeggeri, diverse colonne dl profughi kossovari, numerose abitazioni civili, uccidendo come a Surbulica dodici bambini, un autobus a Luzane con decine di morti. Il 9 e 12 aprile i missili Nato hanno colpito e devastato la fabbrica dl automobili Zastava ferendo e ammazzando numerosi operai che la presidiavano e reso precario il futuro per le loro 38.000 famiglie.

L'utilizzo criminale di proiettili all’uranio impoverito che rende radioattivo il territorio dove dovranno tornare i profughi kossovari provocherà morti per leucemia o cancro.

La cosiddetta "ingerenza umanitaria" per salvaguardare i diritti umani attuata con i bombardieri e i missili sta producendo risultati opposti a quelli dichiarati e nasconde le reali motivazioni della guerra che vanno ricercate nell'obbiettivo di stabilire con la violenza e i massacri il dominio militare, economico e politico da parte della Nato,

Il controllo e la manipolazione dell'informazione attuata come sempre da chi scatena le guerra tende ad occultare i reali obbiettivi della stessa.

Non una vita non un soldo per la guerra della Nato

La guerra costerà parecchie migliaia di miliardi solo per l'Italia. Il clima dl emergenza creato dal governo D'Alema che ha portato l'Italia in guerra stracciando la Costituzione, giustificherà l'accentuazione delle politiche contro i ceti popolari, dal taglio dei salari e pensioni, alla disoccupazione, al taglio degli investimenti sociali, alla limitazione del diritto di sciopero ed all'aumento delle spese militari La guerra è sempre contro gli sfruttati e i proletari mai dalla loro parte. La guerra è sempre contro i lavoratori, che hanno tutto da perdere dalle guerre.

Le Nato, incurante dei massacri, ha deciso l'escalation dei bombardamenti su tutti gli obiettivi civili a lo strangolamento della Jugoslavia mediante l'embargo totale, mentre diventano operativi i piani per l'invasione via terra che farebbe deflagrare iI conflitto nei Balcani e in Europa.

Ggil-Cisl-Uil che hanno sostenuto la guerra della Nato considerandola una "contingente necessità", sono Impegnati a favore della sottoscrizione per la "Missione Arcobaleno", rendendosi complici della guerra e dell'ipocrita azione umanitaria rei confronti di una parte della popolazione civile ridotta in condizioni miserabili dalla guerra portata da aerei che partono dalle 28 basi Nato presenti In Italia.

13 maggio '99

SCIOPERO GENERALE

con manifestazioni in tutte le regioni

  • Il sindacalismo di base si rivolge ai delegati delle RSU, alle lavoratrici ed ai lavoratori, alle organizzazioni dei precari e dei disoccupati, degli studenti, della lotta per la casa, dei giovani degli spazi sociali, della tutela ambientale, della solidarietà internazionalista, egli intellettuali e agli artisti Impegnati conto la guerra affinché lo sciopero generale e le manifestazioni segnino l'inizio di una nuova e più incisiva lotta contro la guerra.
  • Confederazione Unitaria di Base (CUB), Slai-Cobas, Sindacato di Base, Sin-cobas, Cobas (Confederazione dei comitati di base), USl/AIT, USI Sanità.

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