da St. Jean Pied de Port a Santiago de Compostela | ||
SANTIAGO |
PELLEGRINO |
Questa avventura nasce dalla voglia di vivere un'esperienza forte di fede
e di vita, un'idea non realizzabile senza fatica, dovendo affrontare le difficoltà che un
percorso simile indubbiamente cela nei suoi complessivi quasi 800 km. Io, Alessandro
(da molti conosciuto come Gazza ovvero l'ideatore e realizzatore di questo sito),
con l'incoscienza di chi è desideroso di affrontare questa splendida esperienza,
sia dal punto di vista sportivo che da quello spirituale, non mi sono fatto "pregare"
e mi sono gettato a capofitto nell'organizzazione del pellegrinaggio.
L' ITINERARIO
L'itinerario percorso in bicicletta per giungere al traguardo, Santiago de Compostela
è lungo ma di grande interesse sia culturale che naturalistico. A Santiago in Galizia, all'
estremità Ovest della penisola Iberica, è situata una delle mete più
importanti dei pellegrini d'Europa e del mondo. Fin dal Medioevo infatti
Santiago vede giungere alle sue porte (non solo dalla Spagna, ma anche dalle
vicine Francia, Portogallo,Germania e Inghilterra) migliaia di cristiani speranzosi di riuscire a pregare
sulla tomba di S.Giacomo. La via che ho scelto è il cammino Francese o
"Chemine di S.Jacques" che si sviluppa per quasi 800 Km partendo dai
Pirenei al confine con la Francia e attraversando tutto il nord della
Spagna, caratterizzato da borghi medioevali e paesaggi che spaziano dai boschi
pirenaici ai vigneti della Rioja, dalla "caldissima" Meseta al verde della Galizia.
Prima della partenza, avevo suddiviso il percorso in 14 tappe, con una
percorrenza di circa 50-60 Km al giorno, tenendo conto che non avevo esperienze di pedalate così lunghe e purtroppo non
avevo avuto il tempo per allenarmi a dovere. Poi giorno dopo giorno, con l'aiuto anche dei miei
compagni di viaggio, mi sono reso conto di poter arrivare prima a Santiago e
alla fine ho compiuto l'intero cammino in 12 tappe.
Un consiglio : se non siete dei veri atleti, abituati a delle impegnative
escursioni in mountain bike, evitate la prima tappa da St.Jean a Roncesvalle o
perlomeno passate per la strada asfaltata che svalica più in basso e non per il
cammino. La notte ho dormito negli ostelli, che si trovano quasi in
ogni paese dove passa la via del pellegrino. Importante è stata, proprio per
essere ospitato negli ostelli, la Credencial del Pellegrino che viene rilasciata
lungo il percorso o può essere richiesta preventivamente al Centro Studi Compostelliani di
Perugia. Questa Credencial oltre all'ospitalità negli ostelli permette di
ottenere la certificazione dell'avvenuto pellegrinaggio. Infatti all' Officina
del Peregrino di Santiago verificheranno che riporti il
timbro di almeno due ostelli al giorno e che abbiate percorso almeno 200 Km di
cammino prima di rilasciarvi la Compostela, ovvero il documento che attesta il
vostro pellegrinaggio a Santiago.
COME ARRIVARE A ST.JEAN PIED DE PORT ?
Questa decisione non è stata affatto facile, ed è
stata il frutto di doverose riflessioni. In principio mi
ero orientato decisamente verso il viaggio in treno, per la possibilità di
riposarmi nelle ore del trasferimento, ma rivoltomi alle F.S. sono rimasto
alquanto spiazzato quando mi è stato comunicato che solo poche linee hanno il
servizio "trasporto cicli". Il servizio informazioni mi proponeva di
acquistare una delle apposite sacche, dove imballare la mia bicicletta, in questo
modo si può salire su qualsiasi treno pagando l'apposito supplemento. Il
percorso più veloce rimaneva pur sempre un viaggio di minimo 20 ore ad un costo
elevato e con ben 4 cambi, non troppo agevoli con una bici in spalla. (per informazioni sui treni di tutta Europa vi
consiglio il sito delle ferrovie tedesche, il più completo e veloce nelle
ricerche, www.bahn.de)
A questo punto ho iniziato a considerare l'ipotesi di un viaggio in auto
fino al confine Francia - Spagna, rendendomi conto che con circa 500.000 £ per
l'andata e altrettanti per il ritorno riuscivo a coprire la spesa per il
carburante, i pedaggi autostradali e un eventuale parcheggio dell'auto. Cartina
alla mano ho scelto Bayonne come meta del mio viaggio in auto, infatti
la città francese si trova a circa 40 km dal confine, è un centro abbastanza
grande da aspettarsi dei parcheggi custoditi e sopratutto esiste una linea
ferroviaria che la collega a St.Jean Pied de Port in poco meno di un'ora. Per il ritorno,
da Santiago esiste un collegamento tramite
corriera
con Irun (il sito della compagnia, la ALSA è www.alsa.es)
, che dista solo una quarantina di km da Bayonne (ho pensato che se non vi fossero
ulteriori collegamenti si può sempre pedalare fino alla macchina).
L'ALLENAMENTO
Indubbiamente per affrontare un viaggio in bicicletta
di 800 Km, su un terreno non sempre agevole e con pendenze considerevoli,
bisogna allenarsi per arrivare alla partenza con un adeguata preparazione
fisica. Personalmente, avendo deciso solo un mese prima di lanciarmi in
quest'avventura, non ho avuto troppo tempo a disposizione. La soluzione è stata
percorrere quotidianamente i 25 Km da casa al posto di lavoro e viceversa in
bicicletta, per un totale di 50 km al giorno (se la matematica non è
un'opinione). Con il passare dei giorni ho provato ad aumentare la media della
velocità e iniziare a caricare le borse, che mi sono servite per portare lo
stretto necessario sino a Santiago de Compostela. I risultati sono stati
positivi, poiché i dolori al fondoschiena sono col passare dei Km diminuiti e
le mie gambe hanno cominciato a rispondere meglio alla fatica di pedalare più
giorni di fila. Purtroppo non sono mai riuscito (per impegni di lavoro e di studio)
ad affrontare una salita vera e propria. Soprattutto questo è stato un problema,
perché tutto il cammino è un continuo saliscendi e vi sono almeno tre tappe di pura montagna.
LA BICICLETTA
Ebbene si, non mi sono lasciato sfuggire l'occasione, e
con il Pellegrinaggio a Santiago è arrivata una nuova bicicletta. Dopo aver
visto svariati telai, analizzando bene il percorso da affrontare e tenuto conto
della disponibilità nelle mie tasche, mi sono deciso nell'acquisto di una
mountain bike . L' ho preferita alla bici da cicloturismo sopratutto per la
robustezza del telaio in alluminio (considerando anche il peso delle borse) e
per la presenza nel tracciato di tratti di sterrato e di ripide salite dove le
ruote più larghe e il cambio più duttile sono degli ottimi alleati. Inoltre ho
escluso l'ipotesi di una forcella ammortizzata, poiché in salita mi avrebbe
sicuramente creato dei problemi il giogo del manubrio (ci sono anche quelle
regolabili ma il prezzo sale e non di poco) . Infine al posto dei copertoni
tipici delle mountain bike dal profilo alto, ho scelto dei copertoni ugualmente
larghi, ma con un profilo nella parte centrale più basso, per favorire la
scorrevolezza sui tratti d'asfalto (si tratta infatti di un percorso misto).
Naturalmente ho fatto montare un solido portapacchi, e a distanza di qualche
giorno ho acquistato delle borse (due laterali e una valigia che poggia sopra)
della Vaude, una garanzia per gli esperti di cicloturismo. Come tocco finale ,
ho recuperato i pedali con fermapiede della bici da corsa di mio padre,
utilissimi quando si sta in sella a pedalare per tanti Km. Col senno di poi,
devo dire che quasi tutte le scelte sono state azzeccate, anche se :
- con i copertoni misti ho forato due volte, mentre
i miei amici spagnoli che avevano quelli alti non hanno mai forato;
- la forcella ammortizzata sarebbe servita in alcuni tratti di sterrato;
- Dovevo fare più attenzione nel montaggio del portapacchi. La staffa di
supporto non ha retto alle sollecitazioni del cammino e si è spezzata.
IL BAGAGLIO
Per quanto riguarda il vestiario, mi sono procurato :
- tre culotte da ciclista, ovvero adeguatamente rinforzate nelle parti basse
;
- dei guanti rinforzati, per evitare i calli alle mani ;
- un paio di occhiali da sole, dalla forma avvolgente ;
- un giubbino impermeabile contro la pioggia ;
- il caschetto di mio padre, non si è mai troppo prudenti ;
Per il resto il bagaglio è composto da calzettoni e biancheria a volontà,
un costume da bagno (speravo di fare una capatina a Capo Finisterre sulla costa
atlantica), un paio di scarpe di ricambio (ho deciso di pedalare con delle
scarpe normali, con i fermapiede a gabbietta non ho grossi problemi), una
decina di T-shirt, due paia di pantaloni lunghi, i prodotti per l'igiene
personale, degli asciugamani e qualche indumento pesante (una felpa ci vuole,
visto che si arriva fino ai 1500 metri di altitudine). Opps! mi stavo
dimenticando che si deve anche dormire, e quindi ci si deve portare anche uno
stuoino. Da non dimenticare sono una borsetta dei medicinali (solo quelli più
comuni), un Kit di riparazione per la bici (avevo con me 2 camere d'aria, 1 cavo
del freno e un cavo del cambio, 1 pompa e le chiavi adatte ad effettuare le
sostituzioni) e la boraccia (è vitale per vincere il caldo della Meseta). Forse
alla fine si può risparmiare un pò di peso lasciando a casa qualche maglietta,
in quasi tutti gli alberghi del pellegrino c'è la possibilità di lavarsi gli
indumenti.
Questi sono i links ai siti da cui ho attinto le maggiori informazioni per realizzare il mio viaggio:
- http://www.xacobeo.es/
il sito ufficiale del cammino di Santiago, c'è anche la traduzione in italiano
ma qualche link non funziona a dovere quindi vi consiglio la versione in
castigliano;
- http://users.iol.it/lunense/
il sito di Luciano, il suo pellegrinaggio a piedi è finito lo scorso 10 Giugno;
- http://www.coccarelli.it/santiagoinbici/
il sito di tre amici, che l'anno scorso hanno affrontato il "camino"
in bicicletta partendo da Pamplona;
- http://www.unipg.it/~sdf/link/compos/santiago.htm
il sito del Centro Studi Compostelliani di Perugia, dove si può richiedere la
Credencial del Pellegrino.
Last Updated :
14/11/2001
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