Roncesvalle - 
Puente la Reina

Sto aspettando un piatto di maccheroni al pomodoro nell'ostello per i pellegrini in bicicletta di Puente La Reina. Dopo due giorni ho capito che viene sempre data precedenza ai pellegrini a piedi negli ostelli più comodi, giustamente per loro sarebbe più difficile fare qualche chilometro in più per un letto. Poco male, l'ostello anche se organizzato in una camerata unica è tenuto bene, ha delle docce e si può pure mangiare il tutto a sole 1500 pesetas. Oggi posso dire di essere fiero di me stesso, perché sono riuscito a recuperare la strada non percorsa ieri, pedalando per ben 74 Km. Non è stato facile, per il sole cocente e la stanchezza accumulata ieri, ma sono riuscito a superare ben tre colli nell'arco della giornata. La mattina dopo esser disceso per un lungo tratto da Roncesvalle, ho scalato l'Alto de Merquiz e l'Alto de Erro, giungendo a Pamplona non prima di aver ammirato un ponte medioevale e qualche paesaggio suggestivo. Verso le 12.30 ero già seduto su una panchina da cui si scorgevano le torri della cattedrale di Pamplona, la città teatro della fiera de S.Fermin, ovvero la sagra dei tori discutibile ma sempre suggestiva che la rende famosa in tutto il mondo. Dopo aver mangiato, digerito ma sopratutto percorso la strada dove la settimana scorsa correvano liberi una moltitudine di tori, verso le 15.00 ho inforcato la mia bicicletta e mi sono diretto verso l'Alto de Perdon (famoso per l'impianto eolico, uno spettacolo vedere questi giganteschi "ventilatori" schierati in cima al colle), un'altra salita e la più dura della giornata. Una decina di chilometri con una pendenza regolare ma resa più dura dai 50 km sulle spalle, non vedevo l'ora di scollinare. Giunto in cima mi sono lanciato in discesa (ci sto prendendo gusto) su una strada molto più sicura di quella di ieri e in un batter d'occhio sono arrivato a Puente la Reina. Ora sono a tavola e vi lascio perché sono arrivati i miei maccheroni e perché ho due amici ospiti al mio tavolo.

DOPO CENA
Ho conosciuto degli amici spagnoli ed è stato bello condividere con loro la mia esperienza (seppur sono solo all'inizio) di pellegrinaggio, ma anche le nostre culture, le nostre usanze, fino a scoprire che Augustin è un amante del cinema e della letteratura italiana e Carlos, che studia la nostra lingua ha avuto una relazione con una ragazza sarda. Sono tutte persone gioviali e gentili, spero che domani si possa pedalare insieme, anche se a vederli e a sentirli parlare dovrebbero correre un pò più forte di me (pensano di arrivare entro 10 giorni a Santiago).