Dal sito: http://www.brescia.net/abaco/comuni/Passirano/storia.html



Passirano - Storia

Palazzo Giordani a Camignone - costruito nel '600 dalla famiglia Coradelli, ha nella facciata interna un portico con gli archi profilati in pietra di Sarnico.


Dal sito: http://www.castellomalvezzi.it/malvezzi/storia.html

Famiglia di origini nobili e antichissime, i Malvezzi sono famosi per aver ricoperto a lungo la carica di cancellieri della Municipalità bresciana per conto della Serenissima Repubblica di Venezia.

Nel sedicesimo secolo Paolo, uno degli ultimi discendenti, ha sette figli dalla moglie Donna Marta Coradelli, figli che si aggiungono ad altre due bimbe nate da un precedente matrimonio e ad una figlia naturale. Marta, con dedizione religiosa, si impegna a risollevare le disastrate finanze familiari, quasi presagendo la futura dissoluzione della casata, stremata dalle liti per l’eredità fra i numerosi figli.


-- Ricerche su Internet hanno dato: Dal "Libro de canzoni da sonare a quattro voci", canzon settima dedicata al S. Pompeo Coradello, del musicista Bresciano Florentio Maschera (1540 o 1541 / 1580 o 1584). (...11 delle 21 canzoni del libro, edito nel 1584, secondo una consuetudine molto in voga, hanno per titolo un nome ricavato da quelle di alcune famiglie di Brescia, città dove Florentio Maschera lavorava).

-- Nel libro "Storia di Brescia" del conte Treccani, vengono nominati in alcune note a piè di pagina vari Coradello/Coradelli:

- Gerolamo, Cancelliere di Brescia nel 1516.

- Bertolino, console dell'Università del lanificio, chiamata poi anche "dei Drappieri"; verso la metà del 1400.

- Gian Francesco, avvocato del comune nel 1527.

- Angelo, carmelitano; insegnò alla Sorbona ed a Bologna. Scrisse tre libri ed una orazione di benvenuto a Luigi XII in occasione del suo ingresso a Brescia nel 1509.

- Giorgio, chirurgo, ucciso dal figlio prete il 24 Giugno 1648.

- Giovanni, sacerdote, tra i primi membri della comunità di Angelo Parisi (1517 - 1595).

- Giovan Maria, morto nel 1609, seguace di Alessandro Luzzago (1551 - 1602).

- Marco, nobile, assassinato in contrada S. Antonio da Pietro A. Porcellaga nel 1645.

Per mancanza di dati si ignorano i legami di parentela tra queste famiglie e quelle residenti a Terlago (già dal 1535) ed a Castelnuovo (già dal 1548) e tra i due rami Trentini.

L'origine della famiglia Coradello/Coradelli sembra essere nel paese di Trenzano (Brescia); da qui si espanse a Travagliato, altro paese nelle vicinanze ed infine anche a Brescia.

Alcuni autori fanno derivare il ramo dei Coradello già nel '400 dalla nobile famiglia Ducco; famiglia che dai primi decenni dell'800 per eredità divenne Catturich - Ducco ed esiste attualmente.

Anche la famiglia Coradelli alla fine del '700 si estinse.



Dal libro: La chiese ed il convento di S. Francesco d'Assisi in Brescia
Banca S. Paolo di Brescia - 1994
Valentino Vita - Pier Vigilio Begni Redona - Rossana Prestini - Ivo Panteghini
pag. 337:

1609 - Il diarista Bianchi informa: " Passa da questa a miglior vita il S.r. Giovanni Maria Coradello in concetto di santità. E veramente il tenore di sua vita fu tale che ben poteva andar pari con la vita di qualunque più perfetto religioso. Fu con onorate esequie sepolto in San Francesco in particolar deposito che si vede e dall'iscrizione sovrappostavi ben si può comprendere a qual grado di religiose virtù egli arrivasse quantunque ei non fosse che semplice gentiluomo secolare ". (Bianchi S. d. tra 1600 e 1630 trascrizione di P. Guerrini 1930 pag. 77)

La memoria epigrafica del Coradelli, ancora in loco, recita: D.O.M. / IOANNI MARIAE CORADELLO / SERVO DEI / IN NOBILITATE HUMILI / IN SEMPLICITATE PRUDENTI / IN SECULO RELIGIOSO / OBIIT CUM OPINIONE SANCTITATIS / ANNO DNI M DC IX DIE XXX MAI / PATRVO OPTIM. MERITO / IVLIA CORADELLA P.

" Nel pavimento innanzi al medesimo monumento " è già preparato il sepolcreto per i fratelli Francesco e Girolano Coradelli. (G. Gelmini 1859-1862 BQB ms F VIII-4 f. 21 V; P. Guerrini 1925 pag. 112-113.

Francesco Coradelli, arciprete della cattedrale, dopo aver tenuto per molti anni, fino al 1605, il ruolo di canonico, muore nel 1613.

L'elegante pietra tombale, recuperata nel 1949 e attualmente collocata a parete nella controfacciata, a sinistra entrando reca l'epigrafe M TUM REV.DI D. FRANCISCI DE / CORADELLIS CATHEDRALIS CANONICI AC HIERONIMI EIVS FRATRIS / ET SVCCESSORVM MONVMENTVM.