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Il Folklore : Feste e Sagre
 
LE FESTE
La festa di S.Bachisio
Processione di S.BachisioE' la festa più importante e viene celebrata due volte l'anno: 8 - 9 - 10 maggio (l'11 è dedicato a S. Isidoro) per ricordare la consacrazione dell'attuale chiesa avvenuta nel 1597;
la vera festa si svolgeva, per tradizione, nei giorni 5 - 6 - 7 ottobre.
Caratterizzata da canti e balli tradizionali in piazza, mostre di artigianato e di prodotti tipici, manifestazioni religiose con ritualità immutate da secoli che il popolo bolotanese rivive con compostezza e senso del sacro.
La celebrazione di questo santo ha la sua origine nel periodo bizantino quando in Sardegna era presente la Chiesa greco-ortodossa di culto orientale, fino a poco dopo il mille, e al pari di tanti altri, come S, Costantino, Sant'Elena, S. Pantaleo, S. Basilio ecc... non figura nel martirologio della chiesa cattolica di Roma.

Processione di S.BachisioLa festa ha il suo culmine il giorno 11 maggio, dedicato a Sant'Isidoro, ma parte
integrante della festa, quando viene fatta la processione di auto, moto, trattori ecc... dal
paese fino alla pianura per la benedizione dei campi: in origine erano i carri trainati dai buoi
i protagonisti della sfilata verso i campi di grano per augurare un raccolto abbondante.
Molto importanti sono le manifestazioni religiose del 10 e dell'11 quando una gran folla,
giovani in costume, cavalieri e componenti del comitato delle congregazioni religiose partecipano alle processioni accompagnando il simulacro di San Bachisio e Sant'Isidoro.

Oggi le manifestazioni civili vengono organizzate nella piazza del Popolo e nel Bastione San Pietro, ma fino alla fine del 1800, secondo quanto viene tramandato dagli anziani, si svolgeva per intero all'interno del recinto sacro della chiesa di San Bachisio e vedeva la partecipazione di una folla di fedeli e di pellegrini provenienti da tutto il circondario ed ospitati nelle "muristenas" per tutto il periodo delle novene.
Inoltre si correva l'ardia dalla chiesa di Bonucaminu, andata in rovina negli ultimi decenni, fino a quella San Bachisio, in una gara di audacia e ardimento che non aveva uguali nella zona, superiore per partecipazione di cavalli e per importanza a quella di
San Costantino di Sedilo.
Oggi il culto per il nostro santo ha perso quella centralità che ha avuto per secoli nella zona proprio a vantaggio di quest'ultimo.
La festa di S.Basilio
Organizzata dagli abitanti dell'omonimo rione dove è ubicata la chiesa, il 31 agosto e il 1 settembre, questa festa dal fascino antico è diventata la manifestazione degli emigrati che rientrano per le ferie. Folk, canti sardi a chitarra, musica etnica ed esibizioni degli artisti locali sono le manifestazioni più ricorrenti di queste serate di fine estate.
La festa di S.Antonio
Si festeggia il 16 e 17 gennaio e culmina con l'accensione dei falò nella piazza principale e in tutti i rioni del paese, rito suggestivo e ancestrale che trova le sue radici in una religiosità pagana che il cristianesimo ha dovuto, in qualche modo accogliere nella sua liturgia.
Il Comitato distribuisce vino e carne arrosto (purpèdda di maiale) per tutti.
La festa di S.Giovanni
24 giugno, è una festa rionale prevalentemente a carattere religioso con novene e messe nella chiesa dedicata al Santo.
Distribuzione di carne di pecora bollita a tutti i fedeli che partecipano alle funzioni.
La festa di S.Pietro
La chiesa di S.PietroSanto patrono di Bolotana, si celebra il 29 giugno con balli folcloristici e teatro
in lingua sarda.
A tutti i presenti viene distribuito il pesce arrosto.
 
LE SAGRE
La sagra di "Sas Màscaras de Caddu"
La sagra delle "maschere a cavallo" è una rappresentazione dell'antico Carnevale Bolotanese consistente in una gara di abilità da parte di cavalieri mascherati che, lanciato il cavallo a corsa sfrenata, cercano di strappare il collo di un gallo appeso a testa i giù a una certa altezza. Nella tradizione il gallo era vivo e la gara assumeva un aspetto particolarmente cruento, che oggi non è più ammissibile, per cui si preferisce utilizzare un pollo fatto di stoffa che dà garanzia di spettacolo evitando inutili sofferenze agli animali. La serata si conclude con la distribuzione di fave con lardo a tutti.

Fino alla seconda guerra mondiale si svolgeva in due giorni distinti: la domenica ed il martedì di carnevale nei rioni di San Salvatore,
con partenza dalla Carrela Mazore (attuale via Brigata Sassari) e nella Piazza del Popolo con partenza dall'attuale via Stazione.
Anche l'Angius menziona questa gara di abilità come una espressione genuina e molto sentita dalla gente di Bolotana.
La sagra della Montagna
OrtachisSi festeggia nel giorno di ferragosto a Ortachis, suggestiva località della montagna a 1000 mt. d'altezza ricca di boschi e di acque sorgive. Vengono organizzate corse di cavalli, pariglie, rappresentazione dei giochi antichi, balli sardi, gruppi folk e complessi di musica moderna, il tutto per allietare il soggiorno delle migliaia di persone che si riversano nelle località più suggestive per consumare il porcetto arrosto o la pecora bollitta e le abbondanti bevute di vino rosso.
Molti i giovani, ma anche le famiglie che approfittano di questa festa per campeggiare nelle radure, in prossimità delle fonti, o negli ovili di parenti e amici per una o due settimane.

Anche le manifestazioni religiose sono molto sentite e culminano con la messa solenne, che vede una grande partecipazione di folla, celebrata ai piedi della statua della Madonna, proprio sotto il nuraghe di Ortakis, la mattina del giorno di Ferragosto, e con la processione tradizionale per le vie del paese nel pomeriggio per tutti coloro che non sono potuti andare sul monte.
 
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