Testo & musica di Adam F. Duritz
Album di origine: This desert life, 1999
Durata: 7' 46''
Traduzione di Gianni Festa

 

Mrs. Potter's lullaby

Well I woke up in mid afternoon
Cause that's when it all hurts the most
I dream I never know anyone at the party
And I'm always the host
If dreams are like movies
Then memories are films about ghosts
You can never escape,
You can only move south down the coast
Well I am an idiot walking
A tightrope of fortune and fame
I am an acrobat swinging trapezes
Through circles of flame
If you've never stared off into the distance
Then your life is a shame
And though I'll never forget your face
Sometimes I can't remember my name

Hey, Mrs. Potter, don't cry
Hey, Mrs. Potter, I know why
But, hey, Mrs. Potter, won't you talk to me

Well there's a piece of Maria
In every song that I sing
And the price of a memory
Is the memory of the sorrow it brings
And there is always one last light to turn out
And one last bell to ring
And the last one out of the circus
Has to lock up everything
Or the elephants will get out
And forget to remember what you said
Oh and the ghosts of the tilt-o-whirl
Will linger inside of your head
And the ferris wheel junkies
Will spin there forever instead
When I see you, a blanket of stars
Covers me in my bed

Hey, Mrs. Potter, don't go, I said
Hey, Mrs. Potter, I don't know, but
Hey, Mrs. Potter, won't you talk to me?

Well all the blue light reflections
That color my mind when I sleep
And the lovesick rejections
That accompany the company I keep
All the razor perceptions
That cut just a little too deep
Hey, I can bleed as well as anyone
But I need someone to help me sleep
So I throw my hand into the air
And it swims in the beams
It's just a brief interruption
Of the swirling dust sparkle jet stream
Well I know I don't know you
And you're probably not what you seem
But I'd sure like to find out
So why don't you climb down off that movie screen

Hey, Mrs. Potter, don't turn
Hey, Mrs. Potter, I burn for you
Hey, Mrs. Potter, won't you talk to me?

When the last king of Hollywood
Shatters his glass on the floor
And orders another
Well, I wonder what he did that for
That's when I know that I have to get out
Cause I have been there before
So I give up my seat at the bar
And I head for the door. Yeah.
We drove out to the desert
Just to lie down beneath this bowl of stars
We stand up in the Palace,
Like it's the last of the great Pioneer Town bars
We shout out these songs
Against the clang of electric guitars
Well, you can see a million miles tonight
But you can't get very far
Aw, you can see a million miles tonight
But you can't get very far

Hey, Mrs. Potter, I won't touch and
Hey, Mrs. Potter, it's not much but
Hey, Mrs. Potter, won't you talk to me?
Hey, Mrs. Potter, won't you talk to me?
Hey, Mrs. Potter, won't you talk to me?

Ninna-nanna della signora Potter

Mi sono svegliato a metà pomeriggio
perché è allora che tutto fa più male:
sogno di non conoscere mai nessuno alla festa,
e io sono sempre il padrone di casa.
Se i sogni sono come film,
allora i ricordi sono film sui fantasmi.
Non si può mai scappare,
ma solo dirigersi a sud verso la costa.
Io sono un idiota che cammina
su una corda tesa fra fama e fortuna.
E sono un acrobata che oscilla sui trapezi
fra cerchi di fuoco.
Se non hai mai fissato in lontananza
allora la tua vita è una vergogna.
E anche se non dimenticherò mai una faccia,
qualche volta non riesco a ricordare il mio nome.

Hey, signora Potter, non piangere.
Hey signora Potter, io so perché, ma,
signora Potter, non vuoi parlare con me?

C'è un pezzo di Maria
in ogni canzone che canto.
E il prezzo di un ricordo
è il ricordo del dolore che si porta dietro.
E c'è sempre un'ultima luce da spegnere
e un ultimo campanello da suonare,
e l'ultimo fuori dal circo
è quello che deve chiudere tutto a chiave.
O gli elefanti verranno fuori
e scorderanno di ricordarsi ciò che hai detto.
E i fantasmi dell'ottovolante
bighelloneranno nella tua testa,
mentre i fanatici della ruota panoramica
li faranno girare per sempre, invece.
Quando io ti vedo, una coperta di stelle
mi copre nel mio letto.

Hey, signora Potter, non andare.
Hey signora Potter, non lo so, ma,
signora Potter, non vuoi parlare con me?

Tutti i riflessi di luce blu
che mi colorano la mente quando dormo,
e i rifiuti da mal d'amore
che accompagnano la compagnia che tengo,
tutte le percezioni da rasoio
che tagliano un po' troppo in profondità.
Hey, io sanguino proprio come tutti gli altri,
ma ho bisogno di qualcuno che mi aiuti a dormire.
Così lancio la mia mano nell'aria
e lei fluttua nella luce solare.
È solo una breve interruzione
nella scintillante danza del pulviscolo.
Beh, io so di non conoscerti
e che probabilmente tu non sei quella che sembri,
ma di certo mi piacerebbe scoprirlo,
così, perché non ti cali giù da quello schermo?

Hey, signora Potter, non voltarti.
Hey signora Potter, io ardo per te,
ma, signora Potter, non vuoi parlare con me?

Quando l'ultimo Re di Hollywood
fracassa il suo bicchiere sul pavimento
e ne ordina un altro,
be', io mi chiedo perché lo abbia fatto.
È allora che so che devo uscire
perché ci sono già passato.
Così lascio il mio posto al bar
e mi avvio alla porta.
Abbiamo guidato nel deserto
per starcene sotto questa volta di stelle,
e ce ne stiamo al Palace
come fosse l'ultimo dei bar della grande Città dei Pionieri.
Urliamo queste canzoni
contro il clamore delle chitarre elettriche.
Be', puoi vedere un milione di miglia stanotte,
ma non puoi andare molto lontano.
Puoi vedere un milione di miglia stanotte,
ma non puoi andare molto lontano.

Hey, signora Potter, non toccherò nulla.
Hey signora Potter, non è tanto, ma,
signora Potter, non vuoi parlare con me?
Signora Potter, non vuoi parlare con me?
Signora Potter, non vuoi parlare con me?

 

 

Significato

"Ero andato a vedere un film, e mi venne la fantasia di innamorarmi di qualcuno del grande schermo. E pensavo a quanto fosse ridicolo che la nostra vita potesse essere così legata a queste persone che non esistono davvero". Nelle prime interviste Adam si mostra stranamente restìo a svelare chi possa essere la vera signora Potter, nonostante si mormori già il nome di Monica Potter, che ha recitato al fianco di Robin Williams in 'Patch Adams'.

Curiosità

Il tastierista dei Counting Crows Charlie Gillingham ha dichiarato che "Mrs. Potter's Lullaby" sarebbe stato il primo singolo tratto da 'This Desert Life' se non fosse stata così lunga. Assieme al bassista Matt Malley, Gillingham considera "Mrs. Potter's Lullaby" la miglior cosa scritta da Duritz ad oggi. Al tastierista ha fatto eco Malley, che ha sottolineato la "naturalezza" con cui Duritz l'ha scritta: "Adam era sdraiato sotto il pianoforte", ha ricordato Matt, "sapeva che la canzone stava arrivando e se ne stava tranquillamente sotto lo strumento a scriverla. Se la cantava nella testa finché tutte le parole non furono scritte a matita su un notes. Quindi Adam riemerse dal pianoforte con la canzone".

Per favorirne la programmazione radiofonica, i Crows hanno voluto pubblicare "Mrs. Potter's Lullaby" su singolo, ma sono stati costretti a spezzarla in due data la sua lunghezza (ben sette minuti). Era dai tempi di 'Another Brick In The Wall' dei Pink Floyd, il brano più famoso dell'album 'The Wall' (1979), che una canzone non veniva spezzata per essere pubblicata come singolo.

Le 4 "canzoni dell'Ohio"

"Ho scritto il ritornello [di Mrs. Potter] dopo aver visto un film. Stavo vivendo la mia solita infatuazione senza speranza per un'attrice. Andai a casa e tutti stavano lavorando, così entrai nella sala del piano e cominciai a scrivere. Iniziai con la musica e le parole del primo ritornello. Poi mi fermai e mi dissi: 'Come posso scrivere un'intera canzone su qualcuno che nemmeno conosco? Non mi porterà a niente, è un vicolo cieco. È automaticamente trito e falso'. Ma ero affascinato dall'idea, così mi chiesi cos'altro potessi fare. Beh, se volevo incontrare una persona che non conoscevo, avrei prima di tutto dovuto presentarmi. Così pensai che avrei scritto una canzone su tutto quello che mi era passato per la testa negli ultimi mesi: tutti i modi in cui mi ero sentito, com'era la mia vita, tutte le possibilità… e tutta quella sorta di romanzo che mi frulla in mente anche adesso. E ho centrato tutto intorno all'idea di parlare a qualcuno che fosse su uno schermo. Ho finito di scrivere la canzone e l'ho suonata per un mio amico. Il caso volle che lui conoscesse un amico di questa attrice e che gli parlasse di questa cosa. E un giorno, credo fosse un lunedì… la sera avremmo dovuto registrare 'Mrs. Potter'… quel giorno ricevetti una telefonata del mio amico che mi chiedeva se mi sarebbe piaciuto cenare con lei ed un altro quella stessa sera. 'Ti vuole incontrare, è totalmente affascinata dalla cosa della canzone, ma ti vuole vedere in una situazione confortevole'. Così noi quattro ce ne andammo a cena quella sera, e fu bizzarro. Andavamo perfettamente d'accordo: lei è davvero una gran ragazza. E mi disse: 'Così, com'è la storia con questa canzone?'. Ed io: 'Ho qui un nastro di me che la suono al piano. Però, se davvero ti va di sentirla, stiamo proprio per registrarla, ed è a solo mezzo miglio da qui'. Infatti dovevo cenare nelle vicinanze per poter tornare presto al lavoro. Non appena fossi tornato avremmo cominciato. E così lei, il suo amico, il mio compare e io entrammo nello studio, ed io dissi a tutti: 'Hey, questa è la signora Potter. Incideremo la canzone adesso!' Loro mi guardarono come fossi matto, perché non sapevano ancora le loro parti, ma io dissi a tutti di star zitti e incominciammo. E in principio tutti entrarono insieme nella stanza e la suonammo per la prima volta come una band. Finii di cantarla e andai a parlare con Dennis. Gli chiesi: 'Dov'è…?'. 'È fuori che piange'. Lei mi disse: 'Questa è la cosa più carina che qualcuno abbia mai fatto per me. Ma non voglio ascoltarla qui fuori. Posso venire nella sala del piano con te? Mi sento strana a sedere fuori, di fronte a tutta questa gente'. Così venne al piano con me e continuammo a suonare, ed era terribile: tutti stavano suonando per conto proprio. In seguito, lei stette fuori città un paio di giorni [Monica era andata in Ohio a trovare la famiglia], e io scrissi Colorblind a casa, pensando a quanto fortemente volessi essere tirato fuori da me stesso da qualcuno, credendo che ormai fossi pronto per qualcosa di diverso. Poi, non la sentii per quattro giorni, e scrissi Four days sul sentirsi male, sul volere che accada qualcosa di meglio e sul calmarsi per non crollare. E alla fine lei chiamò, e facemmo questa lunga chiacchierata, ed io mi sentii come se avessi avuto sedici anni. Così le dissi: 'Questo non ti ricorda quelle telefonate di quando avevamo sedici anni ed eravamo così eccitati mentre parlavamo con qualcuno distesi sul letto?'. Io stavo giusto lavorando a una canzone, e dissi alla band che ce l'avevo, sapevo come avrebbe dovuto suonare, e ogni cosa era già al suo posto nella mia testa. Andai al piano e scrissi Kid things, nascosta alla fine dell'album, che parla proprio di queste cose. E questa fu l'ultima canzone che scrissi per il disco. Un po' di tempo dopo stavamo lavorando su Mrs. Potter, e sembrava proprio merda. All'epoca la stavo vedendo, ma la canzone 'Mrs. Potter' puzzava. Tutte le sovraincisioni che avevamo fatto e il resto, era tutto cattivo. Ero a casa sua un giorno, e lei stava ascoltando una registrazione di questa canzone, ed io la trovavo stupenda. Quando le chiesi dove l'avesse presa mi disse che la prima volta che era venuta, nell'andar via Dennis le aveva dato la cassetta di una delle incisioni di quella sera. La estrassi, la guardai: era l'incisione numero quattro. La feci ascoltare a tutti e ci meravigliammo di aver dimenticato di averla registrata. Ci stavamo arrovellando con il sound in ogni stupido modo, snaturando la canzone. Ci bastò fare il master con questa piccola cassetta, mettere qualche sovraincisione da altre tracce e lasciare che Dan ci suonasse sopra le armonie… Ed essenzialmente era l'incisione numero quattro!". - A.D.

 

INDICE delle CANZONI

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