ANIME

 

(Terza Parte)

di Manuelle (e-mail: io-venere@virgilio.it)

 

 

Disclamer: tutti i personaggi, ad eccezione di Dalila, appartengono a Joss Whedon, alla WB e alla UPN, l'autore scrive senza scopo di lucro e per puro piacere personale.


 

Sunnydale

Erano tutti riuniti al Magic shop, Giles li aveva chiamati poco dopo le due, immaginando che la loro ospite serebbe arrivata presto. Sui loro volti si leggeva apprensione, ma Giles non se la sentiva di cominciare prima dell’arrivo di Dalila… avrebbero fatto molte domande a cui lui non avrebbe saputo rispondere.

L’atmosfera era tesa, ma i ragazzi tentavano comunque di sdrammatizzare ed era chiaro che si stavano rilassando. Ultimamente non c’erano state molte occasioni di averli lì tutti insieme, e probabilmente questa riunione straordinaria li aveva allarmati.

Giles era molto nervoso; Buffy e Spike non l’avrebbero presa bene, certo per motivi diversi, ma la situazione non prometteva altro che guai… e quando fosse arrivato Angel sarebbe andata anche peggio! Buffy non avrebbe accettato che l’avesse chiamato senza prima consultarla e il gruppo si sarebbe diviso, ma ormai li conosceva… potevano mettere tutti da parte le divergenze se questo significava il bene comune.

Spike – Giles, cosa sono tutti questi misteri? Ho altro da fare!

Giles – Certo Spike, non ho dubbi. Se vuoi va via. Potresti fare una bella passeggiata… c’è una giornata così luminosa! E’ un peccato sprecarla all’ombra…

 

Xander – Mi dispiace ammetterlo, ma Spike ha ragione… cosa ci facciamo qui senza dover spulciare libri?

Giles non rispose. Poteva solo sperare che lei arrivasse presto e che non si innervosissero ancora di più. Il campanello dell’entrata suonò ed una ragazza si avvicinò al bancone

-     Spero che questo sia l’unico magic shop della città…

Il suo accento sembrava europeo e, a dir la verità, pensò Giles, era molto carina. Il particolare non sfuggì nemmeno a Xander e Spike , che si lasciarono sfuggire qualche commento… A Giles tornò in mente Glory e quando era apparsa la prima volta lì, come un’innocente ragazza… non era il momento do pensarci! Le si avvicinò

 

Giles – Ho paura di si, è l’unico, ma al momento siamo chiusi…

Anya – Per l’inventario

-     Allora lei dev’essere Mr. Giles…

 

Giles – Si, ma le ripeto…

-Credo di aver sbagliato a non presentarmi, io sono Dalila. Angel mi ha spiegato la situazione, spero di poter dare una mano!

Mio Dio - pensò Giles – non così!  Aveva detto tutto davanti agli altri e non c’era più modo di indorare la pillola! Angel gli aveva mandato un’altra ragazzina… quanti anni poteva avere? Venti? Forse qualcuno in più, ma che differenza faceva?

Giles si aspettava una donna con dell’esperienza, non certo la fragile ragazza che stava di fronte a lui!

Buffy – Giles, cosa sta succedendo? E cosa c’entra Angel?

Giles – Io ho pensato che avessimo bisogno d’aiuto…

Buffy – E lo ha chiesto ad Angel? Proprio lei? Questo è un colpo basso! Comunque vedo che non ha accettato l’invito…

Giles – Buffy, la situazione richiedeva un intervento… non potevo fare altro

Buffy – Ohoh si che poteva… poteva parlarmene!

Calò il silenzio nella stanza e Giles studiò attentamente tutti quanti. I loro visi erano contriti e sembravano molto diffidenti… avrebbe fatto meglio a parlarne prima… avrebbe fatto meglio a non dare ascolto a Spike! Ma ormai non si poteva tornare indietro.

Giles – Se mi deste l’opportunità di spiegare, vi sarebbe tutto più chiaro!

Buffy – Sto aspettando!

Giles – Credo che voi tutti vi rendiate conto che sono tempi difficili , che più di una volta abbiamo rischiato il peggio e succederà ancora… Spike ci aiuta, tuttavia non è sufficiente…

Spike – Avanti Giles, la prego, lo dica a tutti, mi manca un po’ di puro terrore!

Buffy – Chiudi la bocca, idiota!

Giles – Grazie Buffy, ma Spike non sbaglia… La cosa non vi piacerà, ma il chip si sta disattivando e non possiamo rischiare di rimanere senza una copertura decente mentre Buffy combatte Glory.

Buffy era senza parole… Perché non ne avevano parlato? In fondo era lei la cacciatrice! Era lei che avrebbe dovuto risolvere la faccenda… come sempre era stato!

Buffy – Signor Giles, mi faccia capire bene… chiamare i rinforzi equivale a chiamare Angel? Cos’è diventato, un Pronto Intervento?

 

Giles – Almeno per ora non verrà, ma la signorina è qui per aiutarci…

Xander – Ci risiamo! Un’altra cacciatrice! Buffy, sei morta di nuovo?

Dalila – Non sono una cacciatrice!

Buffy – Allora?

Giles – Dalila è…

Buffy – Non l’ho chiesto a lei Giles! Chi sei tu? La nuova fidanzatina? Il nostro Angel, l’ultima volta che è stato qui non mi ha detto niente… ma lo sappiamo quanto è riservato, no?

Dalila – Non usare questo tono con me! Io non sono la fidanzatina di nessuno… niente attacchi di gelosia, ok?

Buffy – Allora cosa vuoi?

Dalila – Angel ha salvato qualcuno a me molto caro… e gli devo un favore… ho dei poteri che potranno contenere i danni fino al suo arrivo.

Giles – Quello che cercavo di dire è che Dalila è una Donatrice di Anime… Avevo letto molto a proposito di questa stirpe, ma non ne avevo mai conosciuta una… sinceramente sono sorpreso…

Buffy si alzò di scatto. Quella era la goccia che faceva traboccare il vaso! L’avevano tradita, sottovalutata… e ora anche ingannata! Le avevano detto che non c’era modo di… Perché non le aveva parlato prima di qualcuno con simili poteri? Giles lo sapeva e non le aveva mai accennato nulla! Aveva le lacrime agli occhi e non riusciva a smettere di fissarla!

Buffy – Adesso basta! Ho sentito anche troppo e io non la voglio qui! E lei Signor Giles, perché non me l’ha mai detto? Io ho sofferto… io mi sentivo così impotente… Noi potevamo fare qualcosa… Perché ora? Perché non prima che tutta quella gente morisse per un mio errore? Perché non prima che Miss. Callender morisse?

Giles rimase ammutolito. Come aveva fatto a non pensare a questo? Era prevedibile che Buffy si sarebbe fatta queste domande

Dalila – Buffy non è così semplice…

Buffy – Non lo è mai! Cosa ne sai tu? Cosa credi di poter fare qui? Credi di poter schioccare le dita e, come nelle favole, tutti i vampiri della città saranno felici e contenti e buoni e pentiti e… suicidi! Voi siete tutti pazzi!

Buffy corse fuori senza che nessuno potesse fermarla. Nessuno disse nulla.

Dalila – Mi spiace… io sapevo che sarebbe andata così; io non posso semplicemente dare l’anima… se fosse così non ci sarebbero vampiri…

Fino a quel momento Spike non aveva detto una parola. Era sconvolto. Cosa aveva in mente Giles? E quella ragazza era così forte! Sentiva la sua forza dall’altro angolo del negozio, non gli si doveva avvicinare! Lo spaventava!

Spike – Giles, questo non era nei patti! Le avevo suggerito di chiamare Angel, non di chiamarmi il dottore!

Dalila – Un dottore? Io non lo sono affatto! Rilassati, io non posso darti nulla a meno che tu non lo voglia davvero…

Spike – Allora non pensarci nemmeno bambola, non ho bisogno di una dannata anima! Finalmente questo chip si sta disattivando e non ho nessuna intenzione di finire dalla padella alla brace!

Giles in quel momento si accorse che, tranne Buffy e Spike, nessuno dei presenti aveva fatto commenti e notò con piacere che Willow e Tara sembravano incuriosite dalla nuova arrivata… o dai suoi poteri comunque.

Giles – Non volevo che andasse a finire così… qualcuno di voi vuole saperne di più? Perché, che a Buffy piaccia o no, da oggi lavoreremo insieme! E devo ammettere che anche io so pochissimo di te, Dalila

Dalila – E’ comprensibile che Buffy abbia reagito così … Ma, come dicevo prima, io non ho il potere di dare l’anima a tutti i vampiri… loro devono desiderarla davvero… e nel caso di Angelus… bhe, non credo che ne avesse nostalgia.

Willow – Si, ma perché dovrebbero volerla? Insomma… loro sono cattivi!

Dalila – E gli esseri umani non lo sono? I vampiri possono provare sentimenti… ed in modo molto più forte di noi. Certo, non provano sensi rimorsi, ma rimpianti si, ed anche un’infinita tristezza… cosa sono loro in fondo? Ne demoni, ne umani…

Spike – Ma cosa otterremmo con un’anima? Solo un’eternità di sofferenza!

Dalila – Lasciate che vi spieghi una cosa: definirmi donatrice di anime è riduttivo… io non restituisco semplicemente un’anima… ma anche la forma umana… è una nuova vita e con la sofferenza e il rimorso si impara a convivere… gli uomini lo fanno ogni giorno.

Giles – Mi rendo conto che potrò sembrarti offensivo… ma allora il tuo aiuto qui in cosa consiste?

Spike – Giles, lei non può sentire la sua forza… è accecante! E’ luce allo stato puro! Fino a quando starà con voi e i vampiri sentiranno quello che sento io… non oseranno avvicinarsi. – poi rivolto a Dalila – Hai  ragione a dire che forse non siamo nulla, la maggior parte sono poveri derelitti ignoranti che verrebbero accecati da te senza rendersi conto che sei una comune mortale e che potrebbero ucciderti… come forse farei io se non mi stessero a cuore queste persone… ma sta attenta… Potrei diventare molto lunatico!

Il sole era calato e Spike approfittò per andarsene, ma non prima di aver lanciato un occhiata di sfida a Dalila, che però sembrava non cogliere le provocazioni.

Dalila – Spero che le cose si aggiustino, ma prima vorrei parlare con Buffy, lei deve sapere… ma non so dove trovarla…

Willow – Io e Tara stavamo per andare… possiamo cercarla insieme… da qualche tempo c’è un posto dove va spesso a riflettere.

Dalila – Grazie, io mi sento in dovere di spiegarle…

Giles – Va pure… ma state attente!

Willow, Tara e Dalila si incamminarono.

Dopo essere corsa via Buffy aveva camminato per più di un’ora senza una meta, senza riuscire a pensare coerentemente. Le domande le si affollavano in testa, ma nessuna risposta sembrava essere vicina… Niente aveva senso, niente poteva darglielo… Avrebbe voluto tornare a casa, ma non aveva voglia di sedersi a far nulla, sarebbe stato anche peggio. Così aveva continuato a vagare per Sunnydale, guardando la gente normale camminare serenamente, le coppie normali, mano nella mano, passeggiavano… i loro unici problemi? Dove andare a cena? Nessuno di loro sapeva, nessuno di loro voleva sapere… la verità era sempre stata sotto i loro occhi, ma una spiegazione razionale l’avevano sempre trovata e sempre l’avrebbero fatto. Si sentiva così indifesa nei loro confronti…e pensare che lei era la Cacciatrice, aveva poteri che nessuno di loro immaginava, eppure sembravano tutti immensamente più forti in quel momento. Guardando un’altra coppia le venne da pensare a quanto avrebbe voluto essere al loro posto, con Angel accanto di giorno, di notte, sempre… perché era così che avrebbe dovuto essere… giornate a ridere, passeggiare, litigare, vivere… e la sera… fare l’amore, oh Dio, le veniva da piangere , oppure a fare piccoli pick-nick sul letto e poi parlare, stare abbracciati… come una ragazza normale che si addormenta tra le braccia del suo ragazzo normale…Strano era come se quei momenti che stava immaginando fossero davvero stati vissuti e quell’ultima frase come se davvero l’avesse detta… Che pensieri assurdi! Era andata in tuttaltro modo! E perché spiava quella gente? Loro non l’avrebbero mai ringraziata di aver sacrificato una vita normale per poterli proteggere… non sarebbe stato giusto sbattergli in faccia la verità? Metterli di fronte alla persona che non avrebbe mai potuto vivere come loro? Certo una cacciatrice non poteva rassegnare semplicemente le dimissioni ed andare in pensione… l’unico modo era la morte e fino ad ora sembrava che nemmeno quella avesse funzionato… chissà, forse ci sarebbe riuscita Glory… Forse Spike aveva ragione, forse avrebbe perso anche lei la voglia di vivere e di lottare, e sarebbe morta… Già adesso si sentiva nessuno… un’ombra opposta alla felicità degli della gente con una vita vera… aveva perso l’unica persona che poteva dirle che anche lei era nata e viva, che l’aveva sentita crescere dentro di se, che poteva essere una persona normale… si, la mamma non aveva mai perso la speranza, e non aveva mai smesso di incuterne, persino quando era lei stessa ad averne più bisogno… ma adesso lei non c’era più e sentiva di stare perdendo pian piano tutti gli altri… ci si era messo anche Giles, che aveva lo stesso posto di suo padre nel suo cuore… non si era fidato abbastanza di lei da parlarle apertamente… Perché avrebbe dovuto? Una cacciatrice che vorrebbe morire non serve più a niente, non è così? No! Non sarebbe stato più così… aveva ancora qualcosa per cui combattere… aveva ancora degli amici, e aveva Dawn!

Non si rese conto che camminando era arrivata nell’unico posto che ultimamente la facesse sentire a casa. Il cimitero… lì c’erano le cose più importanti della sua via… la mamma che avrebbe ascoltato, il suo dovere di Cacciatrice e sotto quell’albero c’era il suo angelo custode… poteva ancora sentirlo, anche se era stato lì solo poche ore, era come se fosse ancora accanto a lei… 

Vi si sedette sotto e, con un paletto in mano per ogni evenienza, guardò la tomba della madre ed immaginò di essere ancora accanto ad Angel…

Aveva solo bisogno di riposare la mente e riordinare le idee… poi sarebbe tornata da Giles e avrebbe chiesto tutte le spiegazioni di cui aveva bisogno.

 

 

TO BE CONTINUED...

 

 

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