Con te per sempre 

(3° e 4° parte)

 

Di Dany -Ayla- (aylaluna@tin.it)

 

 

Terza parte

 

Spike aveva passato una serata infernale, di quelle che mai e poi mai avrebbe voluto rivivere..

Rivedere Dawn era stato come ricevere una pugnalata al cuore.. e ancor piu’ terribile, fu dover fingere che nulla fosse accaduto, ed occuparsi della ragazza che aveva vicino, e con la quale avrebbe dovuto passare la notte..Il pensiero di Dawn era troppo forte da soffocare, in un solo istante gli aveva riacceso dentro tutte le sensazioni abilmente represse negli ultimi giorni.. e avrebbe urlato, ucciso, bevuto.. se fosse servito a qualcosa, ma non era così purtroppo, ed ora aveva anche quella fanciulla da accontentare..

Poi una parte relegata da molto tempo riaffiorò tempestivamente, i suoi pensieri iniziarono a farsi più forti..

“in fondo lui era pur sempre un vampiro! E avrebbe potuto ucciderla, quindi che stesse buona dov’era accontentandosi di quei brevi momenti e rallegrandosi d’esser ancora viva!”

Con una scusa che già non ricordava più la salutò, e si incamminò nel buio della notte, fiero per l’espressione delusa che ne derivò..

Se solo fosse stato così anche con lei.. spietato, opportunista, il vecchio Spike insomma.. tutto sarebbe stato più facile, ma lei no.. lei era diversa.. lei era Dawn..

Ed ora poco lontano dalla sua cripta la rivedeva, seduta tra quelle lapidi, le mani che le coprivano il volto, piangeva.. ed anche quei singhiozzi sommessi, per lui erano musica.. 

..come si era ridotto..

Rimase ad osservarla per un po’, poi stanco dalle troppe emozioni vissute, decise di avvicinarsi..

Spike:<<E tu che ci fai qui a quest’ora?!?>>

La ragazza ebbe un sussulto, proprio non si era accorta del suo arrivo.. <<..la..lasciami in pace, Spike>>

Spike:<<Ti lascerò in pace, solo quando  avrai risposto alla mia domanda!!>>

Alzò il viso pieno di lacrime, e lo guardò.. <<sono affari miei! E tu? Non dovresti essere con la tua amichetta? Avete fatto presto!>>

Spike:<<Questi non sono affari che ti riguardano! E visto che non mi sembri in vena di chiacchiere, alzati che ti accompagno a casa..>>

Dawn:<<Spike… ti ho chiesto, di lasciarmi IN PACE! Poi.. non ho alcuna voglia di tornare a casa!>>

Spike:<<Bene…>> così dicendo la afferrò per un braccio, costringendola ad alzarsi.. <<Ora signorina, smetti di fare i capricci e vieni con me! Ti riporto a casa!>>

Dawn oppose resistenza con tutta la forza che aveva, la rabbia e la frustrazione, per i modi con cui lui la trattava erano ormai al limite.. gli si rivolse quasi urlando.. <<TI HO DETTO CHE NON CI VOGLIO ANDARE!!! LASCIAMI E VATTENE!!!>> riuscì a liberarsi, ma lui ormai infuriato, fu più veloce, e afferratola per le spalle iniziò a strattonarla..

Spike:<<Si può sapere che diavolo ti prende??!? Non puoi restare qui! E’ pericoloso!!!>>

Le lacrime che era riuscita a frenare per un po’, ripresero a fluire, con disperazione crescente… avrebbe voluto dirgli che lo amava, che non sopportava di essere trattata a quel modo.. ma non riusciva ad emettere un solo suono.. 

nel modo più strano e impensabile, sentiva quel momento prezioso..  ..prezioso perché gli era vicina.. perché tutto sarebbe stato meglio che non vederlo.. e questa considerazione le fece paura…

Spike la vide tremare, allentò un minimo la presa e le si avvicinò dolcemente.. <<perché non vuoi andare a casa?..è successo qualcosa?>>

Vederlo così vicino, e con quello sguardo preoccupato, la calmò.. avrebbe voluto baciarlo, così chinò il capo per non guardare quelle labbra tanto vicine da farla impazzire.. <<no.. ma, non mi va di andarci.. vorrei stare un po’ da sola..>>

 

Spike:<<Anche senza di me?>>

Dawn:<<Soprattutto… senza di te>> lo guardò ancora.. era così bello.. e quello sguardo interrogativo.. si sarebbe persa dentro i suoi occhi…

Spike:<<Prima quando ti rifiutavi di parlare con gli altri…   …beh… almeno io potevo starti vicino…>>

Dawn:<<Beh, lo hai detto tu, le cose cambiano!>>

Spike:<< si, ma…>> la sua voce sempre più triste <<pensavo che almeno questo sarebbe rimasto..>>

Il silenzio…

..come non ci fossero più parole per esprimere ciò che entrambi provavano..

Spike continuava a guardarla, mentre Dawn cercando di evadere il suo sguardo, stava nuovamente per arrendersi a quelle lacrime, che almeno sembravano portar via un po’ del suo dolore..

Poi si decise a rompere quel silenzio, che iniziava a farsi pesante… <<Spike… io… ti amo…>> gli occhi fissi al suolo… 

Dall'altra parte nessuna risposta, il ragazzo visibilmente sconvolto da quella inattesa dichiarazione, cercava in tutti i modi di trovare qualcosa da dire, qualcosa da pensare, ma in testa c'era solo il vuoto, scandito ritmicamente da quelle tre magiche parole... "Dawn mi ama.."

 

La ragazza intanto continuava come parlando a se stessa, gli occhi fissi al suolo, il tono della sua voce sommesso, quasi impercettibile... <<i..io lo so che può sembrarti una pazzia, per te sono la bambina di sempre.. ma non è più così.. sono cresciuta..>>

Spike:voce bassissima..<<lo so>>

Dawn:<<Ormai sono adulta e.. anche i miei sentimenti sono cambiati.. e.. mi dispiace, ma non potrà più essere come prima..>> adesso aveva alzato lo sguardo <<mi dispiace Spike, ma non sopporto di vederti con le altre non...>> <!!!>

 

Le labbra di Spike sulle sue... un bacio intenso, dolcissimo... il vampiro non era più riuscito a mantenere i propositi fatti ed ora la stava stringendo con tutto l'amore che aveva in corpo.. Dawn sentiva il cuore scoppiarle.. 

"allora, forse, in modo diverso ma pur sempre importante, anche lui provava qualcosa.. la stava baciando", e neppure nei sogni più belli avrebbe mai immaginato qualcosa di così dolce..  .."una piccola parte di immenso.. 

e di indescrivibile.. come le nuvole, che anche guardandole dal cielo mantengono sempre una parte infinita 

del loro mistero, si lasciano ammirare, ma non puoi sfiorarle.. gli sei vicino come non mai.. ma loro sono sempre oltre, reali ed impalpabili, enormi ed invisibili...   Anche l'amore era questo?"

Lentamente le loro labbra si scostarono.. ..silenzio.. ..gli sguardi parlavano per loro..

Dawn:<<..Spike..>>

Spike:<<D..Dawn, io.. io non posso... perdonami..>>

Dawn:<<Che... che vuol dire? n..non capisco..>>

Il ragazzo ora stringeva i pugni, ancora una volta doveva ribellarsi contro i propri sentimenti, lui, che per tutto quel tempo ne aveva fatto volentieri a meno, dimenticandoli per sempre...

Quel sempre che adesso sembrava essere finito...

E quella sensazione indefinita, quel calore al cuore, che lo facevano sentire vivo...

doveva ripudiare tutto ancora una volta, no... non si sarebbe lasciato andare ai sentimenti, poteva dominarli, come aveva fatto in tutti quegli anni, e sarebbe stato per sempre così.. perché era un vampiro, e non poteva amare, non un umana, non la "chiave" e sorella della cacciatrice, no.. lui non aveva un anima..  e non l'avrebbe mai avuta, quindi che agisse di conseguenza, smettendola una volta per tutte di interpretare il vecchio William...

gia'... sembrava esserne convinto, ma dentro il dolore era insopportabile..

la ragazza sembrò risvegliarlo da quei pensieri... <<allora..che vuoi dire?>>

Spike:<<non dovevo baciarti, e tu devi dimenticarmi, perdonami...>> gli occhi fissi al suolo, per non guardarla, per paura di cedere dinanzi quegli occhi lucidi, testimoni del dolore che le stava causando...

Dawn:<<Ma...perché?!?>>

Spike:<<Perche' non ha senso... tu non puoi amarmi, perché io sono morto e... sono un vampiro... senza anima...e...>>

 

Dawn:<<Ed io sono la chiave! Non sono umana, esattamente come te!>>

Spike:<<Si che lo sei, forse non come gli altri, ma ti hanno dato sembianze umane, e sai benissimo di essere come Buffy, Willow e tutti gli altri!>>

Dawn:<<Appunto, e loro... ti sembrano persone normali loro??? Una cacciatrice, due streghe, un demone, devo continuare? Loro sono come me, e te...>>

Spike:<<VOI SIETE VIVI!!! maledizione... come fai a non capirlo, a non vedere questa differenza... io sono morto Dawn... 

non cel'ho più una vita da vivere...>> le lacrime ormai gli bagnavano gli occhi... "perche' provare tutto questo senza poterlo avere, se tutto fosse rimasto come un tempo.. se fosse ancora l'odio il mio filo conduttore, ora non proverei tutto questo... 

non desidererei morire, ... io che lo sono gia'...."

Era raro vederlo piangere, e le spezzava il cuore, lo strinse a se in un abbraccio pieno di calore.. 

non sapeva piu' cosa dire, o pensare, provava solo una gran pena, per quel vampiro che pur senza anima era capace di azioni che solo pochi umani avrebbero compiuto, e per se... così giovane e gia' così vicina al dolore, e la sofferenza..

aveva scoperto di essere realmente viva solo dall'eta di quattordici anni, aveva subito perso quella madre che il destino le aveva dato, ed ora l'unica persona che era sempre riuscita a capirla, l'unica che l'aveva fatta sentire normale, la rifiutava perché non era abbastanza diversa...

Sollevò il capo e lo guardò intensamente...

 

Spike:<<ti riaccompagno a casa, vuoi?>>

La ragazza annuì... erano entrambi troppo stanchi per continuare quella resistenza reciproca... <<noi... ci rivedremo poi?>>

Spike:<<Si... solo, cercheremo di essere come prima...ok?>>

Dawn:<<Ma....io, non riesco a vederti con le altre e>>

Spike:<<shh....non preoccuparti di questo...>> detto questo la prese per mano incamminandosi verso casa della ragazza...

Dawn:<<rimarrai con me fin quando non mi sarò addormentata?>>

Spike:<<ok..>>

Dawn:<<E...non sparirai dalla mia vita?! Ti...ti rivedrò domani?>>

Il vampiro sospirò un si rassegnato... la ragazza si tranquillizzò lasciandosi condurre verso casa... non si sarebbe arresa, lo avrebbe convinto, avrebbe trovato il modo, ed avrebbero finito con lo stare insieme, ne era certa, lo sentiva dentro, e quella sicurezza, per quanto strana ed inspiegabile la rese notevolmente serena...

..Una serenità che purtroppo non era destinata a durare..

Quella notte Spike rimase al suo fianco fin quasi l'alba, la contemplò dormire, lasciando che quel sentimento così forte e a lui sconosciuto, lo invadesse fino a fargli male.. poi lentamente si allontanò, fece piano..  per non svegliare Buffy ed Angel, nella stanza accanto.. non si accorse che la sua vecchia rivale era perfettamente sveglia a fissare il vuoto, persa tra chissà quali pensieri.. e se ne andò, quasi fuggendo i primi raggi del sole..

Qualcun'altro però la fissava da sotto le coperte, con aria preoccupata, qualcuno che la conosceva meglio di chiunque altro, meglio della sua stessa anima... "domani parlerò con il signor Giles, devo sapere..ad ogni costo"..

Angel ormai aveva deciso, si fece una lunga doccia, quasi volendo fare un pieno di energie, poi scese a preparare la colazione..  ...Una giornata difficile stava per cominciare..

Era passata poco più di un ora, aveva preparato un abbondante colazione, che accompagnò con un biglietto

"esco a sbrigare alcune cose, ci vediamo più tardi, ti amo... A." , poi uscì piano per non svegliarla e si recò al magic box. Il negozio era ancora chiuso, così rimase lì ad aspettare...

Giles ed Anya furono stupiti di trovarlo ad attenderli a quell'ora del mattino...

Giles:<<E'....successo qualcosa? Buffy sta...>>

Angel:<<Va tutto bene, solo... dobbiamo parlare.... di Dawn!>> l'espressione seria, di ghiaccio, che non lasciava posto ad alcuna scusa...>>

Giles evidentemente imbarazzato si tolse gli occhiali e iniziò a pulirne le lenti, pensando al da farsi, poi rivolgendosi ad Anya <<pensaci tu al negozio, noi saremo sul retro, e chiamami solo in caso di effettivo bisogno...>> si voltò verso Angel.. <<seguimi... e' una storia lunga, sara' meglio mettersi comodi..>>

 

 

Quarta Parta

 

Il retro bottega sembrava immerso in un alone denso e cupo, dove non vi era spazio per nulla all'infuori di loro..

Giles era seduto con aria assorta, un paio di grossi fascicoli facevano la loro figura sul tavolo che aveva davanti e che lo separava da Angel, che era rimasto in piedi, poggiato ad una parete con un fazzoletto tra le mani, che andava pian piano logorandosi per i continui stropicciamenti che gli infliggeva... sembrava solo attendere che l'osservatore iniziasse a parlare..

D'altra parte anche Giles era stanco di quella situazione, aveva detto più volte a Buffy che non trovava giusto nascondere la verità e che sarebbe stato meglio renderne partecipi anche gli altri, prima tra tutti Dawn.. ma la ragazza si era sempre opposta, e lui non era per niente bravo a tenerle testa..

Ora però era giunto il momento di parlare, e forse Angel era l'unico che sarebbe riuscito a farla ragionare...

Si tolse gli occhiali e con lo sguardo perso nel vuoto iniziò a raccontare.. <<vedi Angel, il motivo per cui ho accettato di raccontarti tutto è perché vorrei che tu provassi a convincere Buffy dell'assurdità del suo silenzio... Dawn, ecco... 

sapete ormai tutti che lei è la chiave e che i suoi poteri sono di gran lunga superiori a quelli di qualunque demone o mostro... o vampiro...  così come sapete che in realtà nonostante i ricordi di noi tutti, lei è nelle nostre vite solo da pochi anni...>>

Angel era un pò spazientito.. <<Si Giles questa storia la conosco gia... ma è il resto che mi interessa, e vorrei saperlo prima che arrivi Buffy..>>

Giles:<<mmh si hai ragione, forse mi sto dilungando un pò troppo... ecco, brevemente.. Durante il viaggio, abbiamo scoperto tramite alcune approfondite ricerche, che il potere di Dawn è in continuo aumento..  quando i monaci protettori della "chiave" decisero di darle sembianze umane affidandola alla cacciatrice, scelsero questa soluzione perché tale sembianza le avrebbe regalato del tempo prima che i suoi poteri tornassero a galla... il fatto è che Dawn non è, e purtroppo non potrà mai essere una ragazza normale, e più passa il tempo più i suoi poteri si faranno vivi, e forti...>>

Angel iniziava a capire il dolore di Buffy... <<si ma, in cosa consisterebbero poi, questi poteri..>>

Giles si rimise gli occhiali, prese uno dei due enormi volumi impolverati ed iniziò a leggere.. <<si dice che la chiave possa tra le varie cose attirare a se, chiunque ne sia interessato, per questo motivo è nel suo destino la costante persecuzione delle forze del male... così come sarà destino per chi le sta accanto, quello di proteggerla, anche a costo della propria vita... la Chiave è un entità eterna ed immortale, la sua essenza potrà essere tramutata, ma mai eliminata, essa potrà essere usata per far male o bene, potendo aprire entrambi i portali, si esaurirà ma tornerà presto sotto nuova essenza, al servizio di chi ne prende il potere..>> ......... chiuse il libro e riprese a parlare, <<capisci ora il perché Glory avesse tanta fretta? Se avesse agito subito forse Dawn sarebbe morta, almeno per un pò.. ora invece i suoi poteri stanno già riapparendo e non credo sia più possibile eliminarla, ma sono molti i demoni cui fa gola, e non esiteranno a farsi vivi, con l'unico scopo di usarla per dominare il mondo... Tra breve, il suo processo di crescita si arresterà definitivamente, e manterra' sembianze umane, ma non potrà unirsi ad altri, perché metterebbe in serio pericolo la loro vita... e la sua sanità mentale... Dawn, crede di essere come noi, e di avere una "vita" ormai... e più tempo passerà più sarà dura l'accettazione di questo destino e..>> 

D'improvviso un rumore li destò da quella triste conversazione.. Buffy era lì immobile che li guardava, le buste della spesa sparse sul pavimento, gli occhi pieni di lacrime... 

<<p...perché...AVEVO DETTO DI NON DIR NULLA A NESSUNO!!!!!>>

Giles:<<ma...stiamo parlando di Angel..>>

Angel:<<Buffy.... sono stato io a chiedergli di dirmi la verità, perché non sopportavo più di vederti così preoccupata senza poter far nulla e..>>

Buffy:<<E adesso invece puoi fare qualcosa?!? Eh? Sai...Sapete come cambiare le cose???>> si lasciò cadere su una sedia, la testa tra le mani, ed iniziò a piangere...

Angel le andò vicino, si piegò sulle gambe ed iniziò a parlarle con voce dolce e ferma... <<Buffy, tesoro.. so come ti senti, e credimi se ti dico che lo so... ma non si può cambiare il destino e tu dovresti saperlo, anzi sono certo che lo sai, o non saresti così disperata adesso...>>

la ragazza sollevò un minimo il capo, quel tanto sufficiente per guardarlo negli occhi... riusciva sempre a toccare le corde più intime del suo animo, quelle che neppure lei sapeva raggiungere...

Angel capì di poter continuare..<<So che non vorresti mai darle un simile dolore, noi tutti sappiamo quanto sia forte il tuo amore per lei, ma non sarà così che l'aiuterai, lo capisci, vero? Per quanto tu possa proteggerla, non sarà sempre così, arriverà il giorno in cui non potrai più far nulla, e quel giorno lei dovrà essere pronta per potersi difendere da sola, per proteggere l'intera umanità... ogni giorno che passa è solo in illusione in più che le renderà sempre più dura l'eternità che le resta da vivere, e credimi se ti dico che nulla è più terribile dell'essere immortali, specie quando ami qualcuno e sai con atroce durezza che gli sopravviverai, e dovrai assistere impotente alla sua morte...>> gli occhi del vampiro erano ormai pieni di lacrime... tutto il dolore che normalmente riusciva a tenere relegato dentro di se, era riemerso con una potenza devastante... ma era l'unico modo per convincerla, e dunque non se ne pentiva...

Buffy asciugò le sue lacrime e annuì, <<si, credo di aver capito... sono stata una sciocca, anche io non sopporterei di non sapere ciò che mi aspetta... come ho potuto...>>

Giles:<<non cominciare a darti contro adesso... non hai alcuna colpa, hai solo agito nel modo che ritenevi migliore...>>

Buffy:<<ma che alla fine non lo era....>>

Angel:<<resta di fatto che non hai colpe... in amore non ci sono cose giuste o sbagliate, non universalmente almeno, ognuno di noi e' chiuso in un suo mondo di ideali ed attese, e crede o cerca di capire e conoscere il mondo di chi ama, ma non sarà mai così, e per questo non ci si può addossare colpe se un azione a fin di bene si è poi rivelata la meno adatta... se in quel momento era giusta per noi, avremo agito in buona fede, e non ci sarà mai nulla che possa dimostrare il contrario... Dawn è come noi tutti un mondo a se, che potrai amare, conoscere attraverso qualche barlume della sua anima... ma sarà sempre Dawn, e spesso neppure lei saprà cosa desiderare per se stessa... quindi smettila di addossarti colpe che non hai, e sii forte, perché avrà bisogno di te, ora come non mai...>>

Buffy:<<Oh Angel>> per un breve istante tornò a sorridere..<<grazie..>> ....... <<sarà meglio avvisare gli altri, in modo da starle tutti vicini, poi le parleremo, tutti insieme, ho bisogno di voi stavolta...>>

Angel:<<si, ti capisco..>> le andò vicino stringendola in un caldo abbraccio...

Giles chiamò i ragazzi, si sarebbero visti nel pomeriggio a casa di Buffy,quando Dawn era a studiare da un amica, naturalmente anche Spike fu avvisato, tra tutti era quello che aveva maggiore influenza sulla ragazza.. e se era riuscito a farla ragionare riguardo la sua vera identità forse sarebbe stato in grado di aiutarla anche in questa situazione, se possibile ancora piu' difficile..

 

Alle sei del pomeriggio erano tutti in salotto, abbastanza incuriositi e ansiosi per via di quell'improvvisa riunione, tutti tranne Spike che arrivò dopo qualche minuto avvolto nella solita coperta bruciante..

Xander:<<Alla buon ora!>>

Spike:<<Senti moccioso non cominciare a stressarmi con le tue battutine, intesi!?>>

Xander:<<Come hai osato chiamarmi? Ripetilo se ne hai il coraggio!!>>

Buffy:<<Piantatela voi due, abbiamo già perso fin troppo tempo!>>

Xander:<<Non certo a causa mia!>>

Buffy lo fulminò con lo sguardo, e finalmente ristabilitasi un po' di calma, iniziò a parlare... <<Ascoltatemi, vi ho fatto chiamare così all'improvviso perché dietro insistenza di Giles ed Angel ho riflettuto su Dawn e credo sia il caso di parlarle, ma prima vorrei mettervi a conoscenza della verità, perché avrà bisogno di tutto il nostro appoggio..>> Si girò verso Angel che come suo solito era lì, pronto a sostenerla, anche solo con lo sguardo..

Willow:<<ma... tu...tu avevi detto che non era una cosa grave..>>

Buffy:<<non sono stata del tutto sincera, Will...>>

Willow:<<Ah....>>

Spike:<<Senti, non puoi dirci subito di cosa si tratta? Insomma sarà al massimo qualche altro mostro che vuole Dawn e che noi uccideremo come abbiamo sempre fatto, cos'altro ci potrebbe essere?!>> l'espressione

alquanto preoccupata..

Buffy:<<Vedi Spike, non e' così semplice purtroppo...c'è... c'è dell'altro... e non si tratta di una bella notizia...>>

Si girò verso Giles, era troppo dura per lei.. <<Glie lo spieghi lei, io.. non me la sento...>> così tornò a sedersi vicina ad Angel che ora le teneva una mano nel vano tentativo di trasmetterle un pò di forza..

Giles che aveva portato con se il libro, raccontò, come aveva fatto quel mattino con Angel, tutto quel che avevano scoperto, leggendo passo passo ciò che l'antico volume riportava...

Al termine di quella sconvolgente rivelazione, nella stanza scese un pesantissimo silenzio... 

Willow stringeva nervosamente la mano di Tara, che sembrava quasi ipnotizzata, con lo sguardo serio e fisso sull'osservatore, Xander ed Anya erano semplicemente ammutoliti, e Spike... continuava a tenersi la testa tra le mani, aveva l'aria sconvolta, e presto il suo insolito silenzio attirò gli sguardi di tutti...

Buffy:<<Spike... noi avremmo pensato di dirle tutto stasera, e vorremmo che tu le stessi vicino, come quando si trattò di farle accettare la sua identità di "chiave".... insomma tu sei quello che riesce a parlarle meglio...>>

 

Spike alzò il suo sguardo colmo di tristezza su Buffy... <<E cosa dovrei dirle, che la sua vita neppure iniziata è già finita? Che vivrà per secoli senza sapere nulla di cosa significhi veramente sentirsi vivi? che non potrà mai innamorarsi? Cosa... cosa dovrei dirle Buffy, di non troppo terribile, in modo che lo possa accettare?!>> 

Buffy abbassò lo sguardo, gli occhi lucidi... <<io... non lo so...>>

 

Seguirono alcuni minuti di silenzio... Xander piangeva per quella povera ragazza così sfortunata, anche se cercava di non darlo troppo a vedere gli era davvero molto affezionato...

Anya:<<Povera Dawn, è così sfortunata la sua esistenza, proprio ora che sembrava stesse iniziando a vivere in maniera normale... come farà, sempre in pericolo, ad essere ancora felice, sola e senza nessuno che la possa amare liberamente...>>

Nel salone regnava un atmosfera pesante, tutti erano assorti nei propri pensieri, qualcuno gli dava voce, altri si lasciavano andare alle lacrime... nessuno si era accorto di lei, fino a quel momento...

Poi Willow girò il capo lentamente.. <<oh...  mio Dio!>> pallida in volto...

Dawn era in piedi dietro la porta, da chissà quanto tempo, il viso contratto, ferma, immobile, scossa solo da qualche fremito...

Buffy:<<D..Dawn..>>

La ragazza sembrò riprendersi da quella specie di trance... <<Voi... voi volevate tenermelo nascosto, come sempre vi siete presi il diritto di decidere per la mia vita!!>> sembrava infuriata, la sua voce era dura come non era mai stata..

Spike si alzò di scatto facendo cadere la sedia, e le andò incontro.. <<Dawn, ascolta!>>

Dawn allungò un braccio facendogli segno di fermarsi <<non osare avvicinarti!!! Tu, tu lo sapevi, sei anche tu contro di me, ed io che credevo... ti odio! VI ODIO TUTTI!!!>> 

poi si girò e scappò via, come una furia..

Buffy cadde sulle ginocchia e scoppiò in lacrime... Spike le si avvicinò.. <<vado a cercarla, voi restate qui nel caso decida di tornare, mi faro' sentire io..>> e scomparve anche lui, in cerca della ragazza...

Fuori era ormai buio, lasciandosi trasportare dai suoi sensi di vampiro, Spike chiuse gli occhi cercando di individuarne l'odore, e iniziò a correre dirigendosi verso il cimitero... d'un tratto la sentì urlare, un urlo acuto, tanto acuto da poter risultare addirittura impercettibile per l'udito umano, ma non per il suo...

Corse in direzione di quel suono che ora era quasi insopportabile.. la trovò in uno stato come di ipnosi, circondata da diversi demoni, che cercavano invano di ripararsi dal bagliore accecante che Dawn sembrava emanare..

poi tutto cessò ed il vampiro fece appena in tempo a prenderla tra le sue braccia, svenuta e pallida, le labbra tirate, come se tutte le energie le fossero state succhiate via da quella manifestazione di eventi mai visti ...

Tutto lo stress di quegli ultimi giorni lo aveva indebolito parecchio, ed ancora una volta dopo oltre un secolo in cui i suoi occhi avevano conosciuto solo il deserto, si lasciò andare al pianto, tenendola stretta e disperandosi per quell'assurda situazione.. poi Dawn si svegliò...

Quasi non ricordava nulla, la sua mente era vittima di un groviglio di ricordi sconnessi e mal delineati...

vide Spike piangere e ripensò all'ultima percezione di cui era stata consapevole, un enorme calore, una luce accecante, poi più nulla, ed infine quelle braccia forti e sicure tra le quali si era risvegliata..

Poi pian piano il groviglio sembrò sciogliersi portando via anche la nebbia che le impediva di pensare..

Ricordò di aver udito quasi senza volerlo Giles che leggeva di lei, ...era tornata prima per cambiarsi ed uscire un po', ma sentendosi nominare non potè fare a meno di appiattirsi contro la porta ed ascoltare...

Ricordò di come d'improvviso la testa le sembrò scoppiare dal dolore, e di come una forte nausea si impadronì di tutto il suo essere, poi Willow che la vide ...urla, confusione, delusione, dolore...

Non ricordava quali fossero i suoi pensieri durante quella corsa a per di fiato, ma aveva ben chiaro come quei demoni le si fossero presentanti, circondandola in un attimo, con lo scopo di portarla dal loro capo, poi qualcosa invase la sua mente, qualcosa che proveniva da lei stessa ma che era davvero difficile da contenere, si lasciò andare a quell'urlo carico di tutte le sensazioni represse fin ora, poi vi si unì anche la luce, e dopo un pò tutto svanì..

Doveva essere svenuta, perchè ora non vi era più traccia di alcun mostro.. il cimitero era tornato calmo, e la notte fredda e buia come sempre, evidenziava la fine di quel qualcosa che lei stessa aveva provocato..

Ora era tra le braccia di Spike, quel vampiro che tanto amava, ma che sembrava averla tradita, anche se inspiegabilmente stava piangendo, talmente assorto dal suo dolore da non accorgersi del suo risveglio...

Dawn:<<S..pike...>>

Il giovane trasalì e alzò piano il viso incredulo, poi il suo sguardo si illuminò, e la strinse a se con più forza..

Spike:<<Dawn... piccola, come... come stai?>>

La ragazza lo guardò intensamente, incerta se rispondere... poi la troppa stanchezza l'ebbe vinta sulla sua rabbia..

<<mi sento debole>> 

Spike:<<ricordi qualcosa di ciò che e' successo?>>

Dawn:<<vagamente...>>

Spike:<<capisco... ti riporto a casa, sono tutti in pensiero per te, e lì potrai riposarti..>>

Dawn si irrigidì subito, non voleva tornare a casa, non dopo quello che aveva sentito... tutto il suo mondo le era crollato addosso, insieme alle certezze e ai suoi sogni di ragazza. Tutto era svanito, e loro, le avrebbero nascosto la verità, se lei non fosse arrivata in tempo per scoprirla da sola, come sempre..  <<io non ci torno a casa, voi mi avete mentito e non voglio più vedervi, vi odio tutti, e odio anche te..>> si voltò contro il suo petto e calde lacrime le inondarono il viso..

Spike la accarezzò dolcemente, asciugando quel dolore che negli ultimi giorni sembrava aver invaso le vite di tutti..

Poi quando i singhiozzi diminuirono, cercò di spiegarle tutto con tono pacato.. <<Dawn tu sai che non ti mentirei mai, non l'ho mai fatto e non inizierei certo ora, ed in questa circostanza per giunta. Ti giuro che fino a questo pomeriggio ne io, ne gli altri sapevamo nulla, Buffy non aveva il coraggio di dirlo a te, come a noi, probabilmente perche' non riusciva a capacitarsene..>>

Dawn:<<lei non ha il diritto di decidere sulla mia vita, non puo' farlo!>>

Spike:<< lo so, e ha sbagliato, non lo nego... ma prova a metterti al suo posto, sarebbe facile rivelare a chi ami una realtà così dura? Anche lei e' sconvolta, perchè inconsciamente si sente in colpa, per non riuscire ad evitarti tutto questo... non odiarla, avete bisogno l'una dell'altra... Tutti noi abbiamo bisogno di stare vicini adesso...>>

La ragazza sembrò calmarsi, tornò a guardarlo, l'odio sembrava essere scomparso, nei suoi occhi solo un enorme tristezza.. Il vampiro si alzò tenendola tra le sue braccia e lentamente si avviò verso casa..

Non sapeva come sarebbero andate le cose, ne quale sarebbe stato l'atteggiamento di Dawn da quel momento.

Ma era certo che il destino avesse ancora in serbo le sue carte, e che presto le avrebbe scoperte...

...potevano solo attendere, e sperare....

 

Continua...

 

 

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