IL DONO

(Seconda Parte)

 

Di Spiky -Paola La Bianca- (2bimba2@deejaymail.it)

 

 

Questa è la mia prima fanfiction su Buffy, abbiate pietà di me e perdonatemi le varie imprecisione… 

Grazie grazie e buona lettura.

 


Riassunto: Continua la ricerca dei doni da parte di Paola…

 


 

 

“Si si… lo dicevo io!!” sbottò Wes.

“Ah… che è? A tu!! Non bisognerebbe sbraitare quando c’è qualcuno che dor…, ehm che sta pensando intensamente!!” si destò Pao. Anche Cordelia si svegliò bruscamente… “Ma che succede??? Uffy! Stavo sognando che ero ricca e vivevo… ma lasciamo perdere… allora Wes spara…!” Invece Angel era immerso nel suo mondo…

“Allora… mi sono concentrato bene… Buffy mi ha fatto capire che…”

“Che…” ripeterono in coro le due ragazze, rose dalla curiosità.

“…che non bisogna ostentare troppo ciò che si sa e nemmeno essere sicuri di tutto, ogni tanto si deve avere qualche dubbio…!” terminò l’ex Osservatore.

“Che cosaaa?!?” fece Pao. In uno scatto d’ira si scagliò contro l’uomo, per fortuna Cordy la fermò in tempo: infatti, un altro cadavere ci sarebbe stato nella città degli angeli.

“Wesley Wyndham Pryce… io all’inizio ti avevo detto se, forse, era quello che Buffy ti aveva donato e tu… uuuuhh! Cordy tienimi altrimenti…”

Dopo questo scontro verbale tragicomico e trovato l’elemento di cambiamento di ognuno dei tre investigatori, il quartetto si preparò a partire: destinazione Sunnydale.

 

 

SULL’AUTOSTRADA CHE COLLEGA L.A. A SUNNYDALE

h 01.13 a.m. 06/06/01 

Wesley e Cordelia stavano dormendo come due angioletti sui sedili posteriori, Paola guidava, guardando attentamente la strada ed Angel… sempre taciturno ed immerso in chi sa quali pensieri. Quindi… nell’auto regnava un silenzio tombale.

“Uff… non c’è la faccio più con questo mortorio… vampirotto sei proprio di grande compagnia devo dire!!! Ah… che parlo a fare… meglio ascoltare un po’ di musica… vediamo che mi sono portata da casa” parlò la guidatrice. 

Mentre guidava, stava dando un’occhiata a vari cd. “Proviamo questo” si disse.

Prima canzone: Truly, madly, deeply dei Savage Garden…

“I’ll be your dream

I’ll be your wish

I’ll be your fantasy

I’ll be your hope

I’ll be your love

Be everything that you need

I’ll love you more…”

“Ehehe… meglio cambiare, non voglio che il bel vampirotto mezzo addormentato si strugga troppo per la sua amata…”

Seconda canzone: Turn back time degli Aqua…

“Give me time to reason

Give me time to think it through

Passing through the season

Where I cheated you

I will always have a cross to wear

But the bolt reminds me I was there

So give me a strength

To face this test of mine

If only I could turn back time

If only I had saved what I still had

….”

“Ma nooo… che ‘sta canzone l’hanno scritta prevedendo il futuro? Ma perché proprio in ‘sto cd dovevo metterla??? Ultimo tentativo…”

Terza canzone: Until the time is through dei Five

“Now and forever

Until the time is through

I can’t believe it

I don’t know where to start no baby

So many questions deep inside my heart

Give me a moment before you go

…”

“Ma che è?!? E ti pareva che beccavo il cd da para… devo dire canzoni per nulla inerenti alla tua situazione, eh… Ciccio?!”

“Eh? Cosa?” uscì dal suo mutismo Angel.

“Bentornato sul mondo dove si vive e non – si – vive!! Ahahah… le mie battute me la capisco sempre io!! Uff” ribattè Pao.

“Eh?!” fece Angel che non stava capendo niente del parlare della guidatrice.

“Lascia perdere…” detto questo Angel tornò sul suo pianeta “… cambiamo cd, vuoi? Che ti parlo a fare… “ così cambiò cd… il lettore cominciò a suonare It’s raining men di Gery Halliwell.

“OOOhh!! Finalmente si ragiona!!” dichiarò la Cacciatrice. Così iniziò a cantare e a seguire il ritmo, Angel, tornato definitivamente sulla Terra, la guardò allibito: Questa non ha proprio NIENTE di normale!!

Dopo qualche minuto…

“Paola… stavo pensando…” disse il vampiro con l’anima.

“Wow… veramente? Credevo che stessi compiendo una qualche fattura contro qualcuno…” ribattè la guidatrice.

“Sto parlando seriamente… stavo pensando a quello che mi hai detto nel mio ufficio”

“Cosa? Che non è sensato struggersi così tanto?” chiese lei.

“No… che tu dovresti essere più distrutta di me perché hai ucciso il tuo grande amore… se non sono troppo indiscreto, che cosa ti ha portato a fare quel gesto?”

“Ah… se ti va ti racconto tutto, ma è un po’ lunghetta la faccenda” replicò Pao.

“Ok… non ho da fare nulla ora, quindi….”

“Va bene… allora, lui si chiamava DJ (Damian Joseph). Lo conobbi tramite un’amica comune nel novembre di tre anni fa. Per qualche tempo eravamo nella stessa compagnia di amici e flirtavamo qualche volta, ma niente di più. Poi litigai con Elena, la nostra amica comune, e così persi di vista tutta l’intera compagnia - che per dirla tutta in quel gruppo conoscevo bene solamente DJ, Elena, ed un altro ragazzo – quindi anche lui. Era raro che ci incontravamo. Ma un sabato sera di maggio dell’altr’anno, mi trovavo con alcuni miei amici a Sistiana – è una località sul mare, racchiusa dalle montagne, dove ci sono dei chioschi dove si può bere, ascoltare buona musica e guardare le onde illuminate dalla luna – e lì lo incontrai dopo più di un anno che non ci si vedeva. Ci scambiammo ben poche parole. La settimana dopo, ci incontrammo nello stesso posto, io, però, ero sola, perché quelle testine dei miei amici… ma lasciamo perdere…. Mi offrì da bere e parlammo per tutta la sera, ricordando i vecchi tempi e l’interesse che avevamo l’uno per l’altra. Così iniziammo a frequentarci… ad agosto eravamo ormai coppia fissa. Ovviamente, non gli avevo detto tutto sulla mia vita, avevo, di fatto, tralasciato tutta la storia su che dovevo diventare un Osservatore, ma che ero anche una Cacciatrice “a riposo”. Una sera avevo rifiutato di uscire assieme a lui, perché dovevo fare la ronda, lui invece pensava che io avessi un altro. Mi seguì…”

“E tu per sbaglio lo hai impalato” tentò di indovinare Angel, con un tono alquanto ironico.

“Ma che spiritosone!! No… mi vide impalettare un vampiro e rimase un pochetto schockato!!! Gli spiegai tutta la storia… in un primo momento era titubante, ma quando un altro vampiro lo prese alle spalle e io lo polverizzai, mi prestò fede!! Da quella sera in poi mi faceva compagnia nelle ronde. Intorno a novembre ebbi la notizia che un vampiro molto pericoloso, conosci Lestat, sì? Bè… aveva preso sede in un’abitazione disabitata nella mia città. Quindi ero sempre allerta. Vedendomi tesa e nervosa, DJ mi portò in un lussuoso ristorante. Passai una bellissima serata. Tornando a casa, fummo attaccati da un gruppo di vampiri. Io fui bloccata e tramortita. Poco prima di svenire, vidi che DJ veniva portato via. Mi risvegliai in ospedale, i medici mi spiegarono che alcuni teppisti mi avevano colpita per rapinarmi e che il mio compagno era stato rapito. Tutta la polizia si mobilitò, ma un paio di giorni più tardi, mi ritrovai davanti lui. Era strano e più bello del solito, ma non ci feci caso, in quel momento ero solamente contenta di vederlo. Per festeggiare mi portò a casa sua, stranamente non c’era nessuno, e nemmeno in quel caso ci diedi bada. Iniziammo baciarci, fino a che non cominciammo a fare l’amore. D’un tratto sentii un forte dolore sul collo… ‘sto carogna non mi stava mordendo?!? Lo scacciai, occorgendomi che il suo volto si era trasfigurato. Era diventato un vampiro!!! Lottammo per una decina di minuti. Infine lo gettai su un tavolino, che si ruppe in varie schegge e…

“E una di quelle lo colpì al cuore” finì la storia Angel.

“Esattamente, ‘na rogna… da quel giorno, però, non mi do pace, mi sento in colpa… ma vado avanti… lui vorrebbe questo, lo so…”

“Capisco ora perché detesti tanto i vampiri… ha poi scoperto chi lo ha trasformato?”

“Ovviamente!! Appena DJ si polverizzò davanti ai miei occhi, sentì dietro di me una presenza e indovina chi era? Quel bast… bè… era Lestat. Mi derise, dicendomi che non potevo essere una Cacciatrice, ero troppo incapace nell’adempiere i miei compiti e mi chiese, poi, se la sua sorpresina mi piacque…

“La sorpresina era la vampirizzazione di DJ?” domandò Angel.

“Già già… anche se non mi piace essere una Slayer e non mi interessa esserlo, quelle parole riuscirono a ferirmi profondamente. Ero talmente inferocita che potevo scuoiare un intero leone. Mi avventai contro di lui, sebbene fossi stata consapevole che lui era più forte di me. Comunque, si vede che quel giorno, in un modo o in un altro, la mia buona stella mi stava proteggendo, Lestat, per il mio colpo, barcollò, scontrandosi contro una statua - i genitori di DJ erano dei collezionisti d’arte – raffigurante un soldato romano che impugnava una lancia … Ti devo dire che quella lancia era particolarmente appuntita, … mi salvò… infatti, Lestat si sbriciolò davanti ai miei occhi. È una storia non assurda, di più… lo so già da me… però è così.”

Paola non appena ebbe finito tutta la sua storia sentì piagnucolare. Lei guardò nello specchietto retrovisore ed Angel si voltò. Cosa videro? Wes e Cordy che versavano dei grossi lacrimoni.

“Ma voi due non stavate dormendo?” parlò Pao.

“Si… poi la musica ci ha svegliati… Ooh Paola… che storia straziante, che tristezza… ci dispiace tanto” bofonchiò Cordy.

“Che dolore… che sofferenza… “continuò l’ex Osservatore, fissando la Cacciatrice con gli occhi pieni di lacrime.

Paola, per un attimo, alzò gli occhi al cielo: Ma perché tutti i tipi strani mi devono capitare?? Sempre tutto a me!!! Sono alquanto dispiaciuta di avervi fatto rattristare… ve lo giuro mi tocca il cuore tutto ciò” disse, ironicamente. Intanto Angel osservava i suoi due ‘colleghi’: Ci deve essere un qualche disegno divino che voglia che loro siano così, perché è impossibile che loro due si devono far sempre riconoscere!

Il momento fu interrotto dallo squillare del cellulare di Paola. Allora lei accostò, facendosi dare il cambio da Angel.

< Pronto? >.

< E’ lei Paola La bianca? >

< Si, potrei sapere invece chi è LEI? >

< Sono l’agente Riley Finn, ho saputo che lei mi stava cercando, anzi che mi ha ordinato di rientrare a Sunnydale. Io le rispondo: nemmeno per idea. In quella cittadina non ci rimetterò più piede. E poi lei che potere ha per darmi degli ordini? > disse Riley, con un tono sprezzante.

A Paola, sentendolo parlare, ribolliva il sangue, ancora di più di quando si scontrò con Angel. In una frazione di secondo si calmò, doveva stare tranquilla.

< Senta… non voglio iniziare a discutere, perché non sono in vena. Comunque in campo militare non ho alcun potere, ma in quello demoniaco penso di essere uno dei massimi esponenti. Dal momento che lei combatte contro i demoni, penso che potrei darle degli ordini. Ora… credo che lei non sappia nulla di ciò che sia successo in quella città, vero? >

< Una domanda: ma lei chi è? Insomma, che legittimità ha nel campo demoniaco… per quel che ne so, c’è una Cacciatrice, Buffy Summers… aspetti, se lei mi dice di venire a Sunnydale… è successo qualcosa a Buffy, vero? >

< Glielo chiedo per favore, può raggiungermi a Sunnydale, alla 46esima Boulevard? Odio parlare di cose serie per telefono, ok? >

< Me lo dica?? >

< Le dico solo che io sono la nuova Cacciatrice… >

< Cosa?!? No, non è possibile… cosa è successo? Quando? > Al ragazzo quasi cadde la cornetta telefonica.

< Mi raggiunga a Sunnydale, la prego. >

< Va bene, tra qualche ora sarò lì > così Riley, visibilmente sconvolto, terminò la comunicazione.

 

 

SUNNYDALE – 46ESIMA BOULEVARD – VILLA DEL CONSIGLIO

 

h 03.50 a.m. 06/06/01

“Eccoci qui… fate come se foste a casa vostra… ora vi mostro le vostre stanze” invitò così Paola i suoi ospiti ad entrare. “Angel… che fai sulla porta, ops… pardon… ti invitò ad entrare”

“Grazie… accetto molto volentieri”

La padrone di casa accompagnò i suoi ospiti nelle loro rispettive camere. Dopo pochi minuti, tutti caddero in un lungo sonno, si presume, ristoratore. Purtroppo, Paola non riuscì a chiudere occhio, così decise di far visita alla sua ex collega.

Dopo qualche minuto di cammino, la ragazza si ritrovò nel cimitero che ospitava la tomba di Buffy Summers. Stranamente di vampiri non ce n’erano.

Gironzolando, finalmente trovò la lapide della ex Cacciatrice. Si mise ad osservarla e lesse: "Buffy Anne Summers. Amata Sorella ed Amica Devota. Molte volte ha salvato il mondo". Iniziò a meditare, chiedendosi se veramente stava facendo la cosa giusta, se veramente era opportuno riportare alla vita quella ragazza, ricondurla in questo mondo pieno di dolore e difficoltà. Passarono, forse, quaranta minuti da che lei era arrivata, quando Pao sentì dei rumori molesti. Si girò verso la fonte del suono. I cespugli si stavano muovendo. Aveva già messo mano al suo paletto portafortuna, nascosto nella tasca interna della sua giacca. Qualche istante dopo si ritrovò davanti un individuo con un lungo cappotto nero di pelle. La bianca luce della luna piena non gli illuminava il volto, allora la ragazza non riusciva a visualizzare il viso di chi gli stava di fronte. Paola sentiva che era un vampiro, lo percepiva.

Fu proprio lui ad interrompere lo strano silenzio che si era creato: “Oh oh! Finalmente posso sgranchirmi un po’… peccato che tu sia una ragazza… bè, pazienza… ma sta sicura che ti ucciderò con delicatezza.”

Quella voce. Quella voce l’avrebbe riconosciuta tra 1000. Era Spike!

“Ah, si? È così che si dà il benvenuto ad una vecchia amica, Spiche!” ribattè Paola “Bravo, proprio bravo… non mi sarei mai aspettata che ti saresti dimenticato di me, eri troppo impegnato a pensare al tuo chip, eh?…” continuò, in tono sarcastico.

“Spiche?!? Solo una persona mi chiama in questo modo… Oddio Paola… sei tu” fece un passo in avanti, vedendo che aveva ragione “non ci posso credere… principessa!!”. Il vampiro corse ad abbracciare l’unica umana, dopo Buffy, che riusciva a tenergli testa a suon di frecciatine.

“Ah, ok! Adesso va meglio!”

“Principessa, che ci fai qui?” chiese Spike.

“Non lo riesci ad immaginare? Ripensa al nostro ultimo incontro e a quello che tu predissi…”

Dopo qualche secondo…

“No, non mi dire che…”

“… che sono la nuova Prescelta, la Cacciatrice in carica, la Slayer ufficiale… Ciccio, mi hai portato una gran sfiga. Ad ogni modo lo sarò ancora per poco tempo!” finì la frase Pao.

“Princi… mi dispiace… aspetta… che significa ‘ancora per poco tempo’ ?”

“Ehehe… sono qui per riportare in vita la tua Cacciatrice prediletta. Ora, sono venuta qui, in cimitero, per farle visita, come ben vedi” si rivolse, allora, verso la tomba di Buffy.

“C – cosa?” balbettò il non – morto. “Allora c’è una possibilità? La strega Rossa e Mr. Biblioteca non si danno pace, leggono e traducono centinaia di libri per trovare il modo per farla tornare. Loro lo sanno?”

“No… sono appena arrivata. Tu non dovrai dire nulla, sarò io a farlo, ok?” e il vampiro annuì. “Ora, mio caro, devo andare a dormire e a ‘studiare’ ”

“ ’Studiare’ ?“

“A tempo debito saprai tutto” detto ciò, diede un fraterno bacio sulla guancia al non morto con il chip, posò una rosa bianca sulla tomba di Buffy e se ne andò.

Spike rimase interdetto.

 

 

CUCINA DELLA VILLA

 

 

h 10.05 a.m. 06/06/01

“Uaooo… come ho dormito bene… oh! Buongiorno Paola… da quanto sei sveglia?” salutò Cordy, entrando in cucina.

“Buongiorno a te Cordelia. Mi sono svegliata proprio cinque minuti fa… vuoi tè o caffè per la colazione?”

“un bel caffettino nessuno me lo toglie”

“Arriva!”

Mentre facevano colazione, le due ragazze iniziarono a parlare del più e del meno, per poi, però, toccare l’argomento ‘Buffy’, anzi ‘Angel – Buffy‘.

“Accipicchia… deve aver fatto un gran sforzo per lasciarla. Io non avrei mai fatto un’azione del genere.” fece Paola.

“Da quel giorno, so per certo, che una parte di lui è rimasta qui a Sunnydale. Non manca momento che lui non pensi a lei. Ha tentato di andare avanti, ma il ricordo di Buffy era sempre lì, nella mente e nel cuore. Anche se non batte, il suo cuore vive. Comunque, nemmeno io avrei agito come lui, se avessi avuto un amore come quello che c’era tra lui e Buffy.”

“Si sente in colpa per la sua morte, vero?”

“Ogni secondo si chiede perché non sia rimasto qui. Altro che in colpa… preferirebbe morire altre mille volte, piuttosto che lei perdesse la vita. Purtroppo, il destino è quello che è.”

“No… ti sbagli. Il destino viene costruito da noi stessi, con le nostre azioni e sono più che sicura che niente e nessuno ce l’ha scritto. Siamo noi il nostro destino! Io sono riuscita a non seguire il mio fato… bè più o meno… ad ogni modo quell’incantesimo è la dimostrazione di tutto ciò che ho detto. Una morte precoce può essere sconfitta e una vita non voluta potrà non essere vissuta!”  sciorinò Paola il suo punto di vista.

Intanto, anche Wes si svegliò e si unì alle due.

“Di che si parla?”

“Di tutto e di niente… comunque, dormito bene?” fece Cordelia

“Come un bebè…”.

Tutti e tre sorrisero. L’ex Osservatore, poi, iniziò a informarsi meglio su tutto ciò che dovevano compiere.

“… quindi, dopo che tu avrai trovato i doni di tutti i cari di Buffy, l’incantesimo potrà essere attuato. Ma dove avrà sede?” domandò l’uomo.

“Qui, in questa casa… non guardatemi in quel modo indagatorio … seguitemi” spiegò Paola, alzandosi e dirigendosi verso la taverna della villa.

Scesa una scala a chiocciola, i tre arrivarono in una stanza, dapprima al buio, poi, con un battito di mani di Paola, illuminata da piccole candele sparse qua e là.

“Che?!” in coro Cordy e Wes.

“Ehehe… piccolo giochetto magico che mi ha insegnato il mio maestro. Ecco, qui avverrà l’atto magico. Vedete quel cerchio rosso dipinto a terra? Lì ognuno di voi dovrà prendere posto. Al centro ci sarò io e il cadavere di Buffy e poi tutti noi inizieremo a recitare alcune formule. Ci sarà poi molto fumo, luci… e altri effetti speciali che non vi voglio svelare…”.

Esaminata ancora un po’ la stanza, i tre ritornarono in cucina per terminare la colazione e per parlare su cosa avrebbero affrontato quel giorno.

“Per oggi staremo qui, tranquilli, tranquilli… anzi voi, perchè io dovrò parlare con Mr. Savana, se arriva. E meno male che aveva detto ‘arrivo tra qualche ora’! Domani, invece, dobbiamo andare al Magic Shop, per avvertire i principali interessati di tutta questa faccenda.” la Cacciatrice in tal modo descrisse le loro future azioni poi s’informò: “Ragazzi, ma Mr. Vampyr dorme sempre fino a tardi?”

“Bè… per lui è ancora notte, dato che lui vive dal tramonto all’alba, ma per essere sicuri che stia bene, andiamo a sbirciare…” ribattè Cordy.

“Ma dai! È come spiarlo, anzi è spiare!”

“Noi lo facciamo sempre, vero Wes?” e l’ex Osservatore annuì con il capo “… è divertente vederlo dormire, sembra morto, anzi è morto… bè, il bello è vederlo svegliarsi… fa uno strano rituale…”

“Ok… andiamo!” fu convinta Pao, la cui curiosità è sollecitabile con poco.

I tre salirono pian piano le scale che collegavano il piano terra con il primo. La stanza di Angel era sulla destra della rampa. La porta della camera era socchiusa. Tutti e tre si avvicinarono e iniziarono a sbirciare. Il vampiro era disteso sul letto, se non si sapeva che era un non morto, sarebbe parso vedere un cadavere che si rotola sul letto.

“È divertente…” ammise Pao.

“Aspetta che si svegli…” in coro gli altri due spioni.

Passarono pochi secondi…

“Cordelia, sei pericolosa… contagi tutti con la tua curiosità! E ora andate… potrei avere un po’ di intimità… dovrei cambiarmi.”

Tutti arrossirono spaventosamente, soprattutto Paola che si lamentò “Che vergogna… e io scema che vi ho ascoltato!”

 

 

SALA RIUNIONE DELLA VILLA

 

h 03.08 p.m. 06/06/01

Il quartetto stava studiando e analizzando il diario del 1327 e altri codici. Tutti, quindi, erano impegnati in propri compiti, quando si sentì un rumore molesto provenire dal giardino fronte stante alla sala.

“Che può essere? Spero non un mostro… sono in ferie!” ruppe il silenzio Cordelia.

“Non può essere… ho fatto un incantesimo di protezione sulla villa, quindi se si avvicinasse un demone o altro, verrebbe fulminato all’istante.” diede spiegazione Paola.

“Allora… non dobbiamo preoccuparci, sarà stato un gatto” tranquillizzò Wes.

Sfortunatamente, il rumore continuò.

“E no… qui non va! Vado a vedere… state buoni e bravi, ok!” decise la Cacciatrice.

Angel volle obbiettare, ma la ragazza gli fece notare che il sole era ancora alto. Per farlo stare tranquillo, lei si armò per bene.

Uscì dalla porta – finestra della stanza e si avvicinò alla fonte del rumore. Proveniva da dietro un pesco, era come se qualcuno stesse camminando di sottecchi per poter analizzare l’ambiente. Paola, pian piano, si appostò dietro all’albero incriminato, ma fu colta alle spalle.

“Oh! Caspita… ci casco sempre… cadi male bello, qui di cose di valore non ce n’è!” apostrofò la ragazza.

“Non sono un ladro… sono stato invi… bè… mi hanno ordinato di venire in questa villa” parlò l’intruso.

“Allora buon pomeriggio agente Finn… ma lei non poteva suonare alla porta come le persone normali? Nooo… troppo difficile…” ironizzò Paola, che si voltò, vedendo che l’estraneo era proprio Riley.

“Pensavo che fosse una trappola… mi perdoni! Presumo che lei sia Paola La Bianca” si scusò il ragazzo.

“Presume bene… ora entriamo… ci aspetta una lunga conversazione.”

Così si recarono nella sala riunioni, dove i tre investigatori stavano attendendo la ragazza.

“Si può sapere cos’era?” chiese Cordy.

“Chi era… anzi chi è!” corresse Pao. “Ecco a voi… Riley Finn!”

Ad Angel venne un colpo, Wes non si interessò più di tanto, riprendendo la sua lettura di un tomo, Cordelia s’incuriosì, voleva proprio conoscere l’ “antagonista”, in amore, del suo boss e Riley rimase schockato, non avrebbe mai immaginato che si sarebbe ritrovato faccia a faccia con quel vampiro.

“Ma che bella sorpresa… il soldatino esotico è tornato alla civiltà.” diede il suo benvenuto Angel.

“Ah… vampirotto taci e lascia correre, ok? Non ho voglia di vedere una lotta tra testosterone demoniaco e umano.” azzittì Paola il non – morto e rivolta al nuovo venuto “Riley… ti voglio presentare Cordelia Chase e Wesley Wyndham Pryce, vecchi amici di Buffy e Co. Ragazzi… bè sapete chi lui sia…”

“Piacere di conoscervi… oh! Angel… invece non è per nulla un piacere rivederti… come vedo ti sei rammollito un po’… ti riesci far zittire da un’altra ragazza…” sogghignò il soldato.

“Eh no! Riley… quello che ho detto al vampirotto vale anche per te… non penso che questo né sia il momento né il luogo per i vostri scontri verbali e/o fisici. La cosa più importante è stare calmi e collaborare tutti assieme perchè la mia collega defunta possa ritornare su questo mondo! Ora seguimi… ti devo spiegare l’intera situazione…” e in questo modo fece tacere anche l’altro ex di Buffy.

CUCINA DELLA VILLA

h 03.18 p.m.

“Vuoi qualcosa da bere?… Penso che per te la storia sia più lunga rispetto a tutti gli altri” propose la padrona di casa.

“Un caffè… credo proprio che la mia Buffy sia stata sconfitta dalla sua ultima nemica…” ipotizzò il ragazzo, con un tono tra il disperato e lo sconfortato, tenendo, sempre, bene d’occhio Paola, poiché, sebbene gli offrisse un senso profondo di sicurezza, lui era pur sempre un soldato speciale, che doveva sempre stare allerta, in qualsiasi momento.

“Eh si…” e, in tal modo, Paola iniziò a raccontare l’intera avventura della ex di lui, ma soprattutto come avvenne la sua morte.

Fin dalle prime parole, il ragazzo tratteneva a stento le lacrime. In tutto quel tempo, in cui lui aveva combattuto nella giungla per dimenticarla e per cancellare il suo dolore, la sua amata stava soffrendo le pene dell’inferno.

Dopo la dettagliata descrizione dell’ultimo scontro di Buffy (ovviamente tutto quel fatto era ben documentato nei dossier che possedeva Paola), la nuova Slayer spiegò la sua avventura per trovare l’incantesimo.

“Bene… fin qui nessun intoppo… ora… sto riunendo tutti coloro che furono vicini a Buffy perché la guida di tale atto magico dovrà trovare i cosiddetti doni” vedendo la faccia dubbiosa del ragazzo, Paola si spiegò meglio “allora… per farti comprendere: ogni persona possiede qualcosa ricevuto da un proprio caro che lo ha cambiato nell’intimo. Di conseguenza, anche Buffy avrà infuso in voi l’elemento di cambiamento… io sono qui per scoprirlo, essendo la guida… parlami un po’ di te e Buffy, così ci faremo un’idea sul suo dono per te”

“Un dono? Di lei per me? Non credo che ci sia… io sono solo stato il sostituto del bel vampiro con l’anima… mi avrà voluto bene, forse, ma non mi ha dato nulla di lei… “ replicò Riley, che si stava “sciogliendo”, ovvero aveva smesso i panni del soldato all’erta.

“Non essere così pessimista… ce l’ha persino Wes!!! E poi non sei stato un sostituto, non pensarlo mai!

Magari ci sarà qualche interesse che ti ha trasmesso? Qualche pensiero filosofico profondo? Su… sforzati… io ritengo che ci sia… allora, vediamo se riesco a fartelo venire fuori… so tutto della tua vita, fatti, azioni… ma posso solo immaginare i vostri sentimenti. EH! Un sentimento, una sensazione potrebbero essere il suo dono… l’elemento di cambiamento non sempre è una cosa piacevole, a volte può essere qualcosa che ha fatto soffrire”

“Lei parecchie volte mi ha fatto soffrire… i primi mesi furono fantastici, soprattutto quando scoprimmo le nostre vere identità… avevamo una cosa che ci univa… ma quando l’Initiative ha chiuso i battenti e io ho perso l’influsso delle droghe datemi dalla Walsh, lei mi ha sempre trattato come un inferiore… non provai mai una sensazione del genere… essere trattato come un qualcosa di inerme, privo di forze… è riuscita a farmi diventare una persona fragile e a volte insicura delle mie forze…”

“Eccolo…” quasi urlò la nuova Cacciatrice.

“Cosa? Che succede?” si allarmò il ragazzo. Credeva che fosse entrato qualcuno. Si guardò in torno, ma non vide nessuno. “Ma ‘sta qui perché non può essere normale, senza far prendere un colpo a nessuno? Ok che le Cacciatrici sono individui speciali, ma chi l’ha scritto che devono essere anche strane??

“Si, si… il dono di lei per te, lo hai appena detto… la fragilità e l’insicurezza… questo, purtroppo, Buffy ti ha “regalato”, anche se realmente tu non lo sei… capperi, tu sei un soldato!” rispose la ragazza, non accorgendosi dell’espressione incerta, anzi quasi titubante di Riley, timoroso che Pao potesse comportarsi ancora più in modo strano, poiché, mentre parlava, gesticolava in modo alquanto anomalo. In un primo momento credette che lei stesse compiendo una strana magia.

“S - si sono un soldato… “ balbettò lui, poi inquadrò Paola, vedendo che lei, più calma, aspettava la continuazione della sua risposta, e riprese a parlare ”… ma non sai quante volte, per colpa della mia insicurezza, ho rischiato che la mia squadra si facesse ammazzare…”

“Perché è lei che te lo ha fatto percepire… se guarderai dentro di te, però solamente quando sarai pronto a capire ciò che sei veramente, scoprirai qualche novità…” Paola rincuorò il soldato, che, dopo tanto tempo, riuscì a sorridere, sinceramente. Notò che la ragazza si era tranquillizzata. Ora poteva parere normale: infatti, non gesticolava più con foga. In fin dei conti, non era poi male, lo trattò come se fossero da sempre stati amici: lei la spalla su cui piangere e lui l’amico che si doveva sfogare e che cercava appoggio.

“Ok… e un altro tassello è stato localizzato… se vuoi riposare per il viaggio, penso che tu sia stanco, vero? Ti mostro la tua camera… “ disse quasi amorevolmente lei “un avvertimento, però: sta lontano da Angel, non voglio risse o simile qui, in questa casa… altrimenti prendi e vai in albergo!”

“Grazie… si, non preoccuparti… tutta questa situazione mi ha spinto a meditare, quindi di scocciatori non ne voglio, per adesso!"

I due sorrisero di intesa. Lei gli mostrò la sua stanza, poi si dileguò.

 

 

 

CIMITERO DI SUNNYDALE

 

h 07.45 p.m. 07/06/01

“Ma perché siamo qui? Non dovevamo solo studiare, avvertire gli altri e compiere l’incantesimo?” si lamentò Cordelia.

“Shhh… non parlare così forte, non voglio che ci sentano i bei personaggi di questo luogo! Siamo qui per trovare Spike per poter avvertire gli altri… sicuramente è da queste parti sia per sorvegliare la tomba di Buffy sia per fare la ronda.” rispose Paola.

“Ad ogni modo non occorreva che venissero tutti… bastavamo io e te, Paola, per questa faccenda!! Il bel soldatino è di troppo…” disse Angel.

Riley stava quasi per saltargli addosso, quei due erano peggio dei bambini! Per fortuna, la Slayer sistemò il tutto: “Non incominciare vampirotto, ok? Ricordati che ti posso mandare all’altro mondo in un nanosecondo. Ci dobbiamo essere tutti perché, perché… perché è così e basta… qui decido io! E Riley sta buono anche tu… altrimenti ti stendo con un destro!”

I due sembravano due scolaretti appena rimproverati, sebbene continuassero a guardarsi in cagnesco.

Ad un tratto si sentì un rumore proveniente da dietro una cripta. Il quintetto si preparò alla lotta, ma non servì. Il guardiano non morto del cimitero (ovviamente è Spike!) sbucò fuori.

“Oh oh! Siamo in gruppo… bene… che volete? Disseppellire qualche morto o aspettate che si svegli un vostro compagno?”

I cinque si guardarono con aria interrogativa. “Spiche… sarebbe meglio che tu andassi da un oculista… la tua vista fa un bel po’ di cilecca!” parlò Pao.

“Ooh! Ciao Principessa… sai devo fare lo spaccone… altrimenti ho poca credibilità!” si scusò il vampiro.

“Spiche?!? Principessa?!?” in coro gli altri quattro.

“Si… che c’è? Tra amici ci si da dei soprannomi, o no?” si difese la Cacciatrice.

“Amici?!?” nuovamente in coro.

“Che barba!!  Mica siete il coro della basilica di Saint Andrew? Io e Spike ci conosciamo da qualche anno…” spiegò lei.

“Già… lei è la mia spalla su cui piangere…” rimarcò Spiche.

“Non è vero… altrimenti ti saresti fatto sentire quando il Governo ti impiantò il Chip in quella tua testa dura!” replicò Princi, imbronciata.

“Eheh! Hai ragione… purtroppo ho avuto tante cose da fare!”

“Tante cose da fare …” s’intromise, facendo il verso a Spike, l’altro vampiro presente.

“Questa voce la conosco… il nostro bel tenebroso è tra noi! Ma aspetta aspetta… chi abbiamo qui? Nooo… c’è anche il bel soldatino… non sapevo che c’era una rimpatriata degli ex di Buffy… perché non mi avete chiamato?”

“Perché tu non sei un’ex di Buffy, sei… eri solo il suo tirapiedi…” sogghignò Angel, come Riley. Wow… qualcosa in comune ce l’avevano: odiavano Spike.

“Ok, ok, ok… ora basta… Spike riunisci tutta la rimanente Scooby Gang al negozio di Mr. Giles al più presto, al massimo tra un ora li voglio tutti là!” ordinò Pao.

“Va bene… così almeno capirò qualcosa di quello che mi hai detto ieri notte. E che cosa dovrò dire? Non mi danno molta retta…”

“E lo credo…” disse Riley, ma fu fulminato con gli occhi da Paola.

“Dì che hai visto al cimitero Angel, Wes, Cordelia e Riley, accompagnati da una ragazza di tua conoscenza, che ti ha esplicitamente ordinato di riunirli perché devono venir a conoscenza di alcune cose!”

Il vampiro, allora, si dileguò nella notte del cimitero, mentre Paola accompagnò i quattro sulla tomba di Buffy. Per varie ragioni, nessuno di loro fu presente al suo funerale.

Davanti alla lapide, Cordelia iniziò a piangere sommessamente e Wes tentava di coccolarla un po’ sia per fare stare meglio lei sia se stesso. Angel chiuse le mani a pugno per la rabbia e il rimorso, mentre le lacrime stavano solcando il suo volto. Riley aveva un viso imperturbato, sembrava quasi che non provasse alcun sentimento. Ma era tutta finzione: infatti, le sue mani stavano tremando, molto probabilmente anche lui per la rabbia. Si voltò di scattò, verso gli alberi dietro a lui, per cercare qualche fiore per porlo sulla tomba. Trovò alcune margherite, fiori semplici, come lo era stata la sua Buffy. Intanto, Paola si era messa in disparte perché consapevole di non appartenere a quel momento di raccoglimento dei suoi quattro compagni. Li guardò attentamente e capì… capì che tutto ciò che stava facendo era giusto. Quella ragazza era di importanza vitale per quelle persone… e se era grande il loro dolore, era inimmaginabile quello di coloro che le furono vicine nei suoi ultimi momenti di vita.

Nel frattempo, Spike, quasi come un fulmine, arrivò al Magic Shop.

 

 

MAGIC SHOP

 

h 07.55 p.m.

Nel negozio non c’era alcun cliente. Anya era dietro al bancone, intenta a sistemare alcune fatture; al tavolo rotondo, c’erano Giles, Willow e Tara, che stavano accuratamente analizzando dei vecchi codici di magia.

“No, no, no… qui proprio non ci siamo… non c’è, non esiste nessun incantesimo… ma ero sicuro che ci fosse… una volta lo lessi… ma dove, dove!” proruppe Mr. Giles, ormai stanco e molto provato per la continua ricerca.

“Su… si calmi Giles… se sa che c’è basterà solo cercare meglio… ma non si danni, per favore, ok?” rincuorò, con un tono molto dolce, la Rossa strega.

L’Osservatore guardò la ragazza con uno sguardo quasi paterno per ringraziarla.

D’un tratto, entrò di colpo Spike con il fiatone: “Ho delle novità…”

“Oh… chi non muore si rivede… che cosa c’è di così importante per scapicollarti in questo modo?” chiese Giles.

“Non faccia tanto l’ironico… ho appena visto al cimitero il bel tenebroso di Los Angeles, con i suoi tirapiedi, il tarzan dell’esercito e una ragazza di mia conoscenza…” si spiegò il vampiro.

“Cosa?!? Angel e…” disse sbalordita Will.

“Riley…” continuò Tara

“Insieme?” finì Anya.

“Esattamente… la ragazza, bè… Paola mi ha ordinato di riunire qui tutta la Gang, perché ha bisogno di parlarvi… quindi richiamate alla base Briciola e Mr. Falegname” precisò Spike.

“E quando saranno qui? E chi è Paola?” s’informò l’Osservatore.

“Tra meno di un’ora lo scoprirà!”

h 08.50 p.m.

Il campanellino della porta del negozio suonò. I presenti si voltarono per vedere chi fosse. Per primo entrò Angel, seguito a ruota da Riley, Wesley, Cordelia e Paola.

“Buonasera…” ruppe il silenzio il vampiro.

“Salve Angel, Wes, Cordy… Riley, bentornato… e…” salutò Giles.

“Paola… Paola La Bianca… sono la sostituta di Buffy Summers” si presentò Pao.

“Ah!” l’uomo rimase, per un attimo, senza parole, poi ripresosi dalla sorpresa continuò ”… qual buon vento vi porta qui? Il nostro Spike ci ha informati che volevate parlarci…”

Anche Will, Tara e Anya a quella risposta della ragazza rimasero schockate. Allora la loro Buffy era già stata dimenticata?

“Si… ma, per non ripetermi, preferirei che ci fossero anche la piccola Dawn e Xander Harris” precisò la Cacciatrice.

La parte della Scooby Gang presente si guardò: come conosceva i nomi di Dawn e Xander?

Intanto, parlando del diavolo…

“Ehilà… noi siam qua!” disse entrando Xander “Ohoh! Ma quanta gente… eh? Angel? Riley? Wes? Cordy? Sconosciuta? Qualcuno mi può spiegare che succede?”

“Xander che strilli… ti si sente fin fuori …” parlò Dawn, che, entrata “Ah! Ora capisco…”. Anche se non sapeva perché fossero lì, Dawn era sia felicissima che Angel e Riley fossero tornati sia inviperita perché quei due non fecero nulla per sua sorella … si, una cosa fecero: l’abbandonarono. Tutto ciò che provava traspariva dal suo volto ed entrambi gli uomini di Buffy capirono, abbassando il capo per il senso di colpa.

“Bene… ora siamo al completo!”. Allora Paola si avviò nella lunga spiegazione, ormai ripetuta all’incirca quattro volte.

Sentendo quelle parole, alla Scooby Gang si riapriva una nuova strada di speranza per riavere la loro Cacciatrice, la loro Buffy.

L’intero racconto durò quasi un paio d’ore.

“Ecco… questo è tutto” concluse Pao.

“Lo dicevo io che esisteva quell’incantesimo e anche svelato il mistero della tua conoscenza di Dawn e Xander. Ma in quanto tempo sono stati scritti quei dossier?” Giles, forse, era il più sorpreso, ma anche il curioso di tutto ciò che aveva appena saputo.

“Bè… non saprei, so che più o meno sono stati scritti in “tempo reale”, ovvero giorno per giorno…” rispose la Cacciatrice

“Capisco… e da come dici, Quentin Travers come al solito non si è smentito. Accidenti… qualcuno gliela dovrà far pagare”.

“Non si preoccupi di Travers… c’è già qualcuno che sta risolvendo la situazione… ma tutto si risolverà quando Buffy ritornerà in vita.”

“Spiegati meglio…” s’intromise Angel.

“Come al solito vi dico: a tempo debito conoscerete tutto!”

“Ok… una domandina per saperne di più: questi doni sono fisici? Ossia sono degli oggetti che Buffy ci ha regalato, che so per Natale, Compleanno…” s’informò Xander.

“Come vi ho detto, il dono è l’elemento di cambiamento profondo, quindi non è ‘fisico’, ma è un qualcosa di spirituale… solo scandagliando e parlando sulla vostra vita assieme a Buffy, si potrà scovare il dono!” delucidò Pao.

“Ah!” esclamò Harris, che non aveva capito un gran ché.

“Allora si inizierà domani. Ora è tardi e domani Dawn deve andare a scuola” disse Giles

“Uff!! Non vedo l’ora di finire la scuola, non ce la faccio più.” Si lamentò la ragazzina.

Tutti le sorrisero amorevolmente. A poco a poco tutti si diressero verso le loro abitazioni e… cripte. Al negozio rimasero Paola, i suoi ospiti e Giles.

“Ragazzi andate pure, vi raggiungerò più tardi…” si rivolse, a bassa voce, Paola agli altri, poi appena furono usciti, all’Osservatore: “Mr. Giles… come sta? Voglio dire, veramente… con tutti i dossier che ho letto, posso solo immaginare cosa provate!”

“Oh! Ci sei ancora… io sto come che sto… devo essere forte… sono l’unico adulto tra quei ragazzi, devo dimostrarmi sicuro, altrimenti le loro flebili e poche certezze cadrebbero come un castello di carte… in ogni caso sono distrutto e stanco di cercare e di essere forte, per fortuna che siete arrivati tu e gli altri perché non avrei resistito ancora per molto!” confessò l’uomo.

“Come al solito posso solo immaginare… mi racconti un po’ di lei e Buffy… amava molto quella ragazza, vero?”

“Si, con tutto me stesso… era la figlia che non ho mai avuto, sapeva leggermi dentro e darmi, a modo suo, tanto affetto… quando la vidi per la prima volta, pensai subito che era una di quelle solite ragazzine viziate, che pensavano solo alla moda, al make up e ai ragazzi… poi conoscendola… quelle cose poteva solo invidiarle alle sue coetanee. Io, invece, non capivo, ero solamente intento al mio compito: osservare e allenare la Cacciatrice. Com’è riduttivo il ruolo dell’Osservatore! Il Consiglio crede che il Watcher debba essere un individuo privo di sentimenti che deve solo assolvere al suo dovere…”

“Ah, come la capisco…” interruppe Pao il monologo dell’uomo “ops… mi scusi… vada avanti”

L’uomo sorrise, poi riprese: “ Con Buffy… tutto cambiò. La sua energia e vitalità sono veramente contagiose, bè… io ho sempre la mia solita flemma inglese, ma un po’ meno rigida! Stando insieme a lei, sono cambiato… sono, per così dire, un po’ più sciolto. Spesso, infatti, faccio alcune azioni, senza che pensi alle conseguenze… le faccio e basta.”

A Paola si illuminò il volto e sorrise.

“Cos’hai? Sembra che ti brillino gli occhi” chiese preoccupato l’uomo.

“Sono orgogliosa di affermare di aver trovato un altro dono della Cacciatrice! Ora la lascio, è meglio che vada a controllare i due stalloni… quei due sono pericolosi assieme. A  domani… riposi, e anche molto… perché serviranno ancora molte forze!!” e così Paola se ne andò, lasciando a bocca aperta l’Osservatore.

 

 

VILLA DEL CONSIGLIO

Atrio

 

h 11.20 p.m.

“Se tu non te ne fossi andato, lasciandola al suo destino, lei sarebbe qui sul mondo e non a marcire sotto due metri di terra” ringhiò Riley.

“Io ho dovuto mantenere una promessa ad una persona che stimavo molto, invece, tu? Oh oh oh! Tu non sei riuscito a tenerle testa e così sei partito… almeno lì, nella giungla…. Il tuo ego era appagato, vero? Ti sentivi forte, potente… tanto non c’era la Prescelta tra i piedi!” urlò Angel.

E già… purtroppo nemmeno gli “ordini” di Paola avevano frenato gli impulsi d’odio dei due. Tra la pausa di un insulto all’altro, pugni e calci non venivano risparmiati. Ben poco, servirono le azioni di Cordelia e di Wesley per fermarli, ormai era necessario che i due dovevano risolvere i loro problemi.

 

 

IN QUALCHE VICOLO DI SUNNYDALE

 

Intanto, Paola, nel tragitto di ritorno, stava prendendo alcuni appunti sui vari doni trovati.

“Bene… facciamo un po’ il punto della situazione:

Oz: a colpo sicuro, dico loquacità;

Cordelia: anche qui è facile, per fortuna!!, ok… lei ha l’importanza di essere se stessi;

Angel: neanche con il vampirotto è stato difficile… l’amour;

Wesley: grrr… 25 camicie mi ha fatto sudare… comunque la modestia;

Riley: poverino… brutta cosa per lui… mi dispiace… ma se l’è cercata lui… fragilità;

Mr. Giles: mmh… non mi posso lamentare che non sia facile scovare i doni… o sono brava a fare le domande o i doni di Buffy sono veramente grandi e profondi… ok, pensandoci… Buffy quando colpisce, colpisce bene!! L’osservatore possiede la spontaneità!”

E così Paola, per strada, parlava da sola. Per fortuna che Sunnydale di notte (e lo credo!!) non sia frequentata, altrimenti una bella camicia di forza alla ragazza nessuno l’avrebbe tolta!

 

 

VICINANZE DELLA VILLA

 

A circa venti metri dall’entrata della villa, la Cacciatrice sentì strane urla e l’assestarsi di vari colpi. “O qui sono arrivati senza preavviso gli operai o quei due hanno finito la tregua” si disse Pao.

Infatti, appena entrò in casa, la scena non era delle migliori: Angel con i vestiti strappati e qualche rivolo di sangue che gli cadeva dalla fronte e dal labbro inferiore, Riley con un occhio nero, un taglio sulla guancia e il labbro superiore alquanto malconcio. Wesley e Cordelia? Bè… accucciati sulle scale, terribilmente spaventati. Mai videro Angel come una furia!

“Qui che diavolo sta succedendo… quando dico una cosa, anzi quando ordino una cosa, pretendo che sia rispettata. Non perché mi diverto a dare ordini, perché so bene quali potrebbero essere le conseguenze di certe azioni. Pensavo che voi due foste persona adulte e mature, cavolo… tu, Angel, hai quasi 251 anni di esperienza sul mondo e tu, Riley, sei un soldato scrupoloso e attento. Sicuramente avete amato Buffy in due maniere e stili differenti, ma non potete pretendere che l’amore di lei per ognuno di voi due non esista! La gelosia è ammissibile quando… che so… quando è lei che vi ha mollato… no… che vi ha abbandonato… non penso il contrario… siete entrambi dalla parte del torto. Ora… non so cosa ha fatto scattare la rissa e non mi interessa affatto! Mi avete deluso, se questo vi può far capire qualcosa… comunque, credo che voi non abbiate a cuore me, come posso pretenderlo? Mi conoscete da così poco, ma rispettate le persone che hanno amato profondamente Buffy Anne Summers… con il vostro comportamento state facendo diventare più sofferta tale situazione… è già difficile sia sopportare che Buffy sia morta sia organizzare in fretta l’incantesimo sia mettere in quest’ultimo tutte le forze rimaste… voi… invece…. AH! Uomini… chi vi capisce è brava” detto questo, Paola si diresse verso la sua camera.

Tutti si stupirono: era stata straordinariamente calma, nessun scatto di rabbia nessuna gesticolazione strana, coma faceva ogni volta che parlava. Niente di niente.

“Bravo… hai fatto diventare normale Paola” mugugnò Angel, come se fosse stato un bambino appena sgridato.

“IOO!!            Ma senti chi parla!” replicò il soldato.

Wesley prese coraggio: “Smettetela… Paola ha ragione… non è giusto nei nostri confronti. siate civili, almeno per una volta, e se dovete risolvere le vostre incomprensioni, andate in cucina a bervi qualcosa e parlate come persone mature!”

Cordelia non disse nulla. Si alzò e andò nella camera di Paola. Credeva di trovarla giù di morale, invece…

“Pao… che hai tanto da ridere?”

“Oh! Cordy… sto ripensando alla faccia dei due bambini qui sotto, appena sono entrata!!”

“Ah… pensavo di trovarti, che so, riversa sul letto, tutta meditabonda, magari con qualche lacrimuccia…”

“Naaa… ce ne vuole per farmi piangere… comunque per pochi secondi ero ‘tutta meditabonda’ ”

“Ah, si?” si sorprese Cordy “e su cosa stavi meditando?”

“L’altro giorno sono stata sulla tomba di Buffy e lì mi invase una miriade di dubbi, del tipo: è giusto farla tornare? E se lei non vuole? Sto agendo per egoismo? E via di seguito. Quando, poi, ho vi visto piangerla, mi convinsi che era tutto opportuno, ogni mio gesto e azione, tutto… quindi tutti i miei dubbi… puff!! Non c’erano più. Invece, non appena ho visto Angel e Riley, sanguinanti e doloranti, i dubbi sono ricomparsi. Infatti, ho avuto una strana sensazione… e ripuff! Mi son richiesta: allora le mie intenzioni sono solo egoistiche? Penso solo a me? Perché ‘sti due imbecilli con il piffero che si interessano al mio sforzo e a quello altrui per far tornarla da loro. Poi ancora, vorrà lei ricominciare a combattere e a soffrire? Vorrà capire cosa passa per la testa ai suoi due ex che appena si vedono scoppia la 3° Guerra Mondiale? Sai… immagino che dove si trovi ora, lei sia immersa nella più totale pace e tranquillità, quindi, forse, potrebbe scegliere di non rivivere”

“Come te, ho meditato su tutto ciò che sta succedendo e, all’inizio, ritenevo che era estremamente ingiusto riportarla in vita perché si agiva per egoismo. Immediatamente, però, mi venne alla mente l’immagine di Doyle – sai no, chi è? – allora capii! Se si ha la possibilità di ripagare il sacrificio di qualcuno, bisogna farlo. Ho fatto di tutto per farlo ritornare, ma è letteralmente impossibile. Con Buffy invece si! Lei può andare contro le leggi di natura e ‘delle Cacciatrici’! Infatti, possiamo dimostrare che la morte non è il dono delle Slayer. Ok… tutto ciò che ho detto sembra illogico, spero, però, di averti aiutato!”

“Si, Cordy… grazie.” Paola così, abbracciò la sua nuova amica “ Senti un po’… ti va una coppa di gelato, per festeggiare?”

“Festeggiare?”

“Già… per il prossimo ritorno in vita di Buffy e per aver fatto rimanere in colpa i due testosteroni ambulanti!”

Le due risero di gusto, poi Cordy riprese “Che intenzioni hai con loro?”

“Certamente terrò il muso… poi darò sfogo all’immaginazione e all’improvvisazione”

 

 

CUCINA

 

h 11.53 a.m. 07/06/01

I due “pugili” si rintanarono in cucina. Infatti, quando si combatte, l’appetito arriva presto. Purtroppo, lo sconforto lo cancella immediatamente.

“L’abbiamo fatta grossa!” ammise Riley, mentre teneva una bistecca sull’occhio sinistro e con quello destro osservava un grosso panino pieno di schifezze.

Angel sospirò, mentre una tazza di sangue fumante a poco a poco si raffreddava.

Paola e Cordelia scesero le scale ridendo e scherzando, ma non appena misero piede in cucina, tutto fu avvolto da un silenzio imbarazzante.

“Buonasera” salutò, scura in volto, la Cacciatrice.

I due non risposero e abbassarono lo sguardo.

La collega di Angel, invece, a stento tratteneva le risate, come pure Paola.

Riley si fece coraggio, espirò ed inspirò e parlò “Ti facciamo le nostre scuse, vero Angel?” e il vampiro annuì.

“Non c’è nulla da scusare, siete adulti e più che vaccinati, avete un cervello funzionante, senza malformazioni o ritardi… quindi siete padroni appieno di voi stessi e potete decidere se è sensato rispettare qualcuno, il suo operato e le sue richieste!”.

A quelle parole, Angel e Riley si sentirono ancora più in colpa. Purtroppo, le due ragazze, vedendo i volti dei due, non riuscirono, questa volta, a frenare le risa.

“Cosa?!” disse, esterrefatto, Angel.

“Ahaha, ohoh… scusaci… ma le vostre facce!” rispose Pao.

“Ma tu non eri arrabbiata, anzi delusa….??” Fece Riley.

“Ah… si… ma non dura a lungo… penso che avete capito che sono una persona strana, no?” si difese Pao.

“Allora… ci hai preso in giro…” in coro Angel e Riley.

“Siii…” e la Cacciatrice e Cordelia riniziarono a ridere a crepapelle.

“Ma che carine che siete…” rimproverò il vampiro.

 “Eh, no… vampirotto, ve lo siete sol che meritato… Cordy prendi il gelato… si festeggia!!”

Così il buon umore ritornò e i due litiganti accusarono il colpo, imparando la lezione. Ad ogni modo, i due non risolsero, ma s’imposero, anzi Paola impose una nuova tregua. Se, questa volta, non fosse stata rispetta, si sarebbe vista la vera punizione della Cacciatrice.

h 12.42 a.m. 08/06/01

Il quartetto continuava a parlare del più e del meno in cucina. Il momento fu interrotto dal campanello d’entrata.

“Chi può essere a quest’ora?” chiese Cordelia.

“Oh… siamo l’8 giugno, vero?” replicò Pao.

“Non penso che sia …” Pao guardò Riley “ok… sto zitto, si è l’8 giugno” diede un’occhiata all’orologio “da circa 42 minuti!”

“Allora ho capito chi è… mamma mia, nessuno di normal qui, eh? Buffy si è creata proprio un bel gruppo… che vi ha cercato con il lanternino?”

“Eh?!” in coro i tre.

“Ah… lasciate perdere… ora vado ad aprire!”

Tutti quanti la seguirono (Wes non c’era, stava dormendo!). Pao aprì la porta.

“Buonasera” fece il nuovo arrivato.

“Quando qualcuno dice una cosa, tu la segui proprio alla lettera, eh?”

“Mi hai detto 8 giugno, e ora siamo l’8 giugno, o no?!?”

Intanto, Angel, Riley e Cordelia guardarono stupiti: ma perché Oz doveva arrivare a quest’ora di notte? Sentendo la sua risposta più o meno sensata, in coro: “Bè… hai ragione!”

 

 

SALA RIUNIONI DELLA VILLA

 

h 11.12 a.m. 08/06/01

“Penso che domani l’incantesimo si potrà attuare, oggi, però, dovrò scovare gli ultimi doni… quindi siete liberi” Paola si rivolse ai suoi ospiti.

“Ah si si… io andrò a sbirciare i vari negozietti di Sunnydale, per rivangare il passato. Mi accompagni Wes?” fece Cordy e l’uomo, a suo malgrado (a Cordy non si riesce mai dire di no!), accettò.

“Ok… a dopo!” Paola fece per andare, ma Oz la fermò “Ti posso accompagnare?”

“S – si, ma sei sicuro di voler incontrare Willow e Tara, assieme?”

“Devo…”

 

 

FINE SECONDA PARTE.....

 

 


 

Disclaimer: i diritti di questo racconto sono ceduti al sito Crazy for Buffy. Tutti i personaggi della serie televisiva “Buffy – the Vampire Stayer” e “Angel” sono proprietà di Joss Whedon e David Greenwalt, della 20th Century Fox Television Production, della UPN e WB. Sono stati usati senza consenso degli autori, ma non a fini di lucro. Paola, Giacomo Verri e DJ sono personaggi nati dalla “tastiera” dell’autrice.


 

 

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