AUTRICE: Dany ( danyelus@libero.it)
DISCLAIMER : I personaggi descritti non sono di mia creazione ma appartengono a Joss Whedon e alla WB.
IL DONO
SPOILER: 3 stagione di Angel.
La
luce filtrava appena dalla finestra, creando effetti di luce nella stanza. Cordelia
era nel suo letto, sotto le coperte, usandole come scudo verso il senso di
solitudine che la opprimeva. Si
sentiva sola… Nonostante
Angel. Nonostante
Wesley. Nonostante
Lorne. Era
il giorno di San Valentino. Il
giorno degli innamorati. Tante
persone felici che si sarebbero scambiate regali e promesse. Il
giorno in cui si sogna di rimanere per sempre accanto alla persona amata. E
lei era sola. In una casa vuota. Credendo
di non poter più amare. Perché
un ragazzo l’aveva tradita. Ed
il vero amore l’aveva abbandonata. Una
lacrima le solcò il viso. Dopo
anni sentiva ancora lo stesso dolore, lo stesso vuoto incolmabile. Doyle… Sempre
e solo Doyle. Doyle,
la metà di un uomo. Doyle,
la metà del suo cuore. Cercava
di cacciare indietro le lacrime, si ripeteva che doveva essere forte. Ma
era troppo facile lasciarsi andare alla disperazione, quando era sola
nella sua casa. Quando
la solitudine le entrava dentro e la riempiva come un virus letale. Sorrise
amaramente, pensando a quando gli fece vedere per la prima volta il suo
appartamento. E
poi le salì alla mente il ricordo del loro bacio. Un
solo bacio. L’unico
che avesse mai significato veramente qualcosa per lei. Il
bacio di Doyle, portatore di un dono che per quanto fosse doloroso lei
custodiva gelosamente, come se fosse figlio loro, come se fosse il frutto
del loro amore. Il
ricordo di quell’unico bacio… il ricordo del loro addio. L’ultima
volta che aveva visto i suoi occhi. L’ultima
volta che aveva sentito la sua voce. L’ultima
volta che si era sentita veramente completa. E
mentre la baciava Doyle sapeva che quello era un addio. Ma
lei no, Cordelia stava appena realizzando l’importanza di quel gesto. Un
gesto che le aveva fatto sbocciare una vita dentro. Che
aveva unito i loro cuori. Che
le aveva aperto gli occhi, facendole comprendere in un attimo che avrebbe
voluto passare con lui il resto dell’eternità. Ma
fu solo un attimo. E
poi il dolore più grande della sua vita. Vedendo
il suo amore lanciarsi contro la morte. Sacrificando
la sua vita per amore. Per
amore di un amico. Per
amore della ragazza che adorava. E
Cordelia ferma… con le spine nel cuore. Guardando
il suo amore bruciare…. Vedendo
sfumare la sua unica possibilità di felicità. E
nel silenzio del suo dolore le grida di Angel…. Un
breve attimo di atrocità.. straziante. Inverosimile. L’aveva
trovato e perso nello stesso istante. Doyle
era scomparso, portando con sé una parte di Cordelia. E
dopo anni lei non riusciva ancora a dimenticarlo, o a starci meno male. La
gola le bruciava mentre la barriera che aveva eretto intorno a sé
crollava. Stringeva
il cuscino, singhiozzando affannosamente. Un
fazzoletto la raggiunse, portato dal suo amico invisibile, Cordy lo prese
per asciugarsi le lacrime. Ma
non serviva. Cordelia
era disperazione. Sentì
una mano accarezzarle i capelli. Ed
una voce, che non poteva confondere: “Sono qui Principessa, va tutto
bene” Cordy
teneva gli occhi chiusi, per assaporare in pieno quel momento, per fingere
che lui fosse veramente lì con lei, invece che una sua allucinazione. La
mano continuava ad accarezzarla. Lentamente. Dolcemente. Era
una strana sensazione di pace, una pace che non provava più da tanto
tempo. Aprì
gli occhi. Ed
era ancora lì. Reale. Stupendo
come nei suoi sogni. Doyle,
che la guardava con i suoi occhi azzurri, che le accarezzava il viso per
asciugarle le lacrime. E
Cordelia lo guardava, trattenendo
il respiro, e
con gli occhi, con i suoi profondi occhi nocciola, gli raccontava
l’oceano di emozioni che aveva dentro. C:
“Doyle…?” Lui
le sorrise. Cordy
gli buttò le braccia al collo, piangendo, stringendolo, ridendo e ancora
piangendo. Lui
la teneva vicina a sé, senza dire una parola. Toccandola.. Accarezzandola.. Baciandole
i capelli… Respirando
il suo profumo… Piangendo. Cordelia
non capiva. Ma
non le interessava capire. Voleva
solo tenerlo lì, vicino a lei. Le
interessava solo stare fra le sue braccia. Le
interessava solo vivere. Vivere
con lui. Vivere
di lui. Realtà
o sogno che fosse. Dopo
infiniti momenti si guardarono nuovamente negli occhi. Ed
il tempo si era fermato lì. Improvvisamente
tutti quegli anni di dolore svanirono. Cancellati
dall’infinita felicità che li riempiva. Cordy
lo guardava negli occhi, cercando una risposta. Cercando
di capire se il ragazzo davanti a lei fosse veramente il suo amore. E
non un demone feroce che la stesse prendendo in giro. Doyle
capì i suoi dubbi. Senza
bisogno di parole. La
baciò. A
lungo… profondamente. E
quel gesto fu la prova che era lui. Cordy
ne aveva la certezza. In
un attimo ogni dubbio sparì. Solo
Doyle poteva farle provare quella emozione. Solo
lui poteva farle crescere dentro quell’amore che era nato al loro primo
bacio. I
loro corpi si stringevano l’un l’altro. Le
mani accarezzavano la pelle fremente. Traevano
la vita stessa dal contatto che li univa. Doyle
la stringeva a sé con trasporto e dolcezza. La
baciava con passione. Di
continuo. Nutrendosi
di lei. Del
loro legame. Fecero
l’amore. Ed
era come la prima volta. Ed
era la prima volta. Lo
fecero con calma, assaporando ogni attimo, ogni emozione. Cordelia
non aveva mai fatto l’amore. Era
stata con un ragazzo solo perché le ricordava Doyle. Ma
l’amore… quello poteva farlo solo con il ragazzo che la teneva fra le
braccia in quel momento. Rimasero
sdraiati l’uno accanto all’altra. I
corpi nudi vicini. Le
labbra che continuavano a cercarsi avidamente. C:
“Mi sembra un sogno.. come… come hai fatto a tornare?” Doyle
sorrise: “Sono stato l’incubo dei P.T.B. per tutti questi anni. Li ho
implorati di darmi ancora un momento da vivere con te. Gli
ho chiesto il permesso di dirti addio.” Cordy
lo guardava tristemente: “Di dirmi addio? Cosa vuol dire? Mi lascerai di
nuovo?” D:
“Purtroppo questa è solo una licenza. Un dono che ci è stato fatto.
Non sai quanto mi piacerebbe poter restare con te. Per sempre. Poterti
stringere a me tutti i giorni.” Cordy
piangeva ed era arrabbiata: “Ma se avresti potuto tornare.. anche solo
per dirmi addio. Perché non l’hai fatto prima?” D:
“Speravo che con il tempo mi avresti dimenticato. Speravo che standoti
alla larga avresti trovato posto nel tuo cuore per un altro ragazzo. Ma
poi ho capito che mi amavi. Esattamente come io amo te. E non potevo
sopportare di vederti sola. Non oggi” C:
“Io ho bisogno di te ogni giorno. Ho bisogno di entrare in ufficio e
trovarci te ed Angel a ridere. Ho bisogno di sapere che sei accanto a
me.” D:
“E lo sono. Sono stato con te sempre. Anche se non mi puoi vedere. Chi
pensi che sia il fantasma che vive con te?” C:
“Tu?… sei sempre stato qui e non hai fatto niente per farmelo
capire?” D:
“Ti ho dato il mio amore…. Ti sono stato vicino. Ho cercato di
proteggerti” C:
“Non posso crederci… per tutti questi anni mi sono sentita sola. Ti ho
odiato per avermi abbandonata. E tu eri qui… e mi sarebbe bastato
parlarti per farti sapere quanto mi mancavi. Per farti sapere che Ti Amo.
Si Doyle, ti amo. E te lo dico adesso perché in passato sono stata
talmente sciocca da non accorgermene. Ti Amo. In una maniera talmente
forte da togliere il fiato.” D:
“Principessa…Ti amo. E ti amerò per l’eternità” Si
abbracciavano. Piangendo. Ripetendosi
in continuazione quelle due parole “Ti Amo” C:
“Avevo dimenticato la pace che provo guardandoti negli occhi. Avevo
dimenticato quanto bastasse la tua sola presenza a rendermi felice. Non
mi importa se sparirai di nuovo. Adesso
tienimi con te. Voglio
fingere che tutto questo sia eterno. E
se non puoi allora portami con te. Paradiso
o inferno. In
qualsiasi dimensione sia necessario. Solo
tienimi con te. Come adesso. Regalami
il mio paradiso. (toccandogli
il petto) E’ qui. Lo sento che batte. E’ il mio cuore. Ma l’ho
donato a te. Non posso e non voglio riprendermelo. Custodiscilo. Amalo.
Nutrilo.
E’
tuo, ed io con lui” Doyle
la guardava con gli occhi colmi di lacrime: “Ti amo. Ed in un’eternità
non potrò amare nessuno diverso da te. Ma non posso incatenare il tuo
cuore. Perché voglio che tu sia felice. Anche se con un altro.
Tu devi vivere.. e amare” C:
“Io non posso amare! Non posso amare nessuno che non sia tu. Credi che
non ci abbia provato? Credi che non abbia cercato di strapparti via dal
mio cuore? Dannazione Doyle, non posso! Non ci riesco. Perché sono fatta
di te. Contro
ogni razionalità. Ok,
è vero. Amo uno spirito, un fantasma. Ma è sempre meglio di un uomo che
ripudierei!” Doyle
sentiva come una morsa al cuore. Era
tornato da lei, e non aveva pensato che potesse essere così doloroso, e
così piacevole contemporaneamente. Avrebbe
voluto prometterle di restare, ma non poteva. I
P.T.B. erano stati chiari… solo un giorno. Un gesto di riconoscenza per
quello che sia lui che Cordy avevano fatto nella lotta contro il male. Ed
era era davanti a lui. La
ragazza che aveva adorato in silenzio per mesi. Il
suo oracolo. La
sua principessa. Ed
era lì.. che piangeva per lui e gli dichiarava il suo amore. E
gli diceva le parole che aveva sempre sognato di sentirsi dire. La
voce di Cordelia lo distrasse dai suoi pensieri… C:
“Angel! Angel… vorrà vederti. Mio
Dio Doyle. Da quando te ne sei andato non l’ho più visto sorridere. Solo
adesso che ha il piccolo Connor è più sereno. Ma tu hai sacrificato la
tua vita per impedirgli di uccidersi. Lui
deve vederti” D:
“Non posso. Sei l’unica persona in grado di vedermi o sentirmi. Ma ti
prego, dagli un messaggio da parte mia. Digli
che sarà un ottimo padre. Digli
che gli voglio bene. Come ad un fratello. Digli
di vegliare su di te da parte mia, altrimenti lo strozzo! E
digli che è stato un idiota a lasciarsi sfuggire quella Kate. E
digli che mi manca. Mi
mancate entrambi, anche se sono sempre con voi” Cordelia
era accanto a lui, e lo guardava con profondo amore. C:
“Gli dirò tutto quello che vuoi. Ma adesso vieni qui..” Dicendo
queste parole lo fece avvicinare a sé, si
baciarono e fecero l’amore. Infinite
volte. Vivendo
ogni attimo al massimo. Dichiarando
l’amore reciproco che li univa. Poi
si addormentarono abbracciati. Felici. Sfiniti. Cordelia
si svegliò qualche ora dopo. Ma
Doyle non era più accanto a lei. Era
andato via mentre lei dormiva, perché voleva evitarle un altro addio
straziante. Ma
Cordelia non era più disperazione. Adesso
sapeva, sapeva che lui era lì con lei. Sempre. E
sapeva che si sarebbero riuniti. Perché
l’unico paradiso al quale poteva pensare erano le sue braccia. C:
“Aspettami amore mio. Il tempo volerà e saremo ancora noi. Insieme”
Fine
[ Crazy for Buffy - http://digilander.iol.it/crazyforbuffy - ]
|