Il tramonto... la mia alba

 

di Maria B. (moments@inwind.it)

 

 

 

Episodio fan-fiction per B.T.V.S.

Tutti i personaggi sono di proprietà della Worner Bros e di Joss Wedon, tranne Elia, Andrew Paul Anderson,  qualche demone e vampiro.

 


 

Nota dell’autrice:

L’episodio è collocato subito dopo gli avvenimenti del mio primo episodio fan-fiction in due parti “Il sacrificio – Il figlio” (a proposito fatemi sapere cosa ne pensate – gradisco anche le critiche – sia del primo sia di questo).

Anche se riguarda la storia d’amore tra Angel e Buffy (ci sarà anche una intromissione della Donna e si parlerà anche del figlio, tanto per avere un minimo di continuità), il racconto parla d’altro e mi sono divertita ad inventarmi un nuovo personaggio, Elia, che “forse” redimerà uno di quei personaggi negativi (Ethan Rayne) di cui non si può fare a meno.

Buona lettura e buon divertimento.

(Chiedo scusa in anticipo per gli errori di grammatica)

 

**********

 

Angel – … Buffy …..

Si interruppe mentre stava tirando sù le coperte tutte arrotolate ma lei non c’era.

Si preoccupò. Era entrato dalla finestra della sua camera per farle una sorpresa (corse anche il rischio di bruciarsi).

Down – Buffy svegliati siamo già in ritardo – entrò veloce ma vide Angel che stava per rimettere sul letto le coperte e con un gesto delle mani le fece capire che non c’era -.

Buffy – Ti vuoi decidere a scendere?

Chiamava sua sorella dalla cucina.

Si era svegliata presto ed aveva preparato la colazione - Down fece una smorfia di sorpresa -.

Down – Oh! Mio Dio. Angel presto chiama Wesley perché qui stanotte c’è stata l’invasione degli ultracorpi. – si avvicinava teatralmente – Ridammi mia sorella brutto baccello che non sei altro altrimenti uso i miei superpoteri per distruggerti – la minacciò con un mestolo di legno -.

Buffy – Spiritosa! Per una volta che mi sono svegliata presto e mi sono decisa a prepararti la colazione. - poi si rivolse ad Angel - Ciao amore. Cosa ci fai qui di mattina presto? Non voglio che tu ti bruci!

Angel – Sono venuto per stare un po’ con te.

Buffy – Si! E la mia tesina, la discuti tu con il professore?

Angel – Ma oggi non c’è. Ho controllato. Vedi il caro professore di psicologia stà male, non verrà a scuola e così approfitteremo di questa giornata per stare insieme.

Down – Che bello! Andiamo al mare? Ho scusa Angel. Su! Andiamo da qualche parte. Dove il sole non ci raggiunga è chiaro – guardano Angel che la stava fissando -.

Angel – Tu hai lezione “ragazzina”. Vedi …. per tua sfortuna i tuoi insegnanti stanno tutti bene.

Buffy – Quanto mi dispiace per te!

Down – Vi odio!

Angel – Ti penseremo intensamente mentre ci godremo una giornata di libertà – la prendeva palesemente in giro -.

Down – Se non fosse che ti voglio bene ti infilerei un paletto nel cuore.

Angel – Cattiva bambina. Fai colazione e poi subito a scuola.

Fecero colazione come una normale famigliola che si rispetti, tranne Angel naturalmente che si limitò a sgranocchiare qualcosa. Down face delle allusioni alle frittelle preparate da Buffy che erano alquanto schifose, poi prese il sacchetto per il pranzo e lo buttò nel secchio della spazzatura. Buffy fece una smorfia di offesa e per giunta Angel allungò un biglietto da 10 dollari a Down per il pranzo.

Down – Va bene “famiglia” io vado. Ci vediamo alle quattro. – salutò Angel con un bacio (che lo intenerì molto) ed abbracciò Buffy – Divertitevi sorellina.

Down uscì da casa e loro rimasero soli.

Buffy – Non l’hai persa l’abitudine di controllarmi eh! – riferendosi al fatto che Angel era al corrente che il professore non sarebbe andato a lezione -.

Angel – Beh! Credo proprio che non lo farò mai. Ti devo tenere d’occhio. Ti dispiace?

Buffy - No. Mi piace. Mi preoccuperei se non lo facessi più. – lo baciò – Che ne dici di rimanere chiusi in casa e dedicarci a noi per una volta tanto? – lo prese per mano per condurlo al piano di sopra -.

Angel – E perché credi che sia venuto di mattina col rischio di incenerirmi?

Buffy – Per assaggiare le mie rinomatissime frittelle!

Angel – Veramente non ho ancora deciso di morire.

Buffy - Spiritoso!

Era una delle rare volte in cui Angel preferiva casa Summers per rimanere da solo con Buffy.

In effetti, lui si sentiva a disagio in quella casa e così, per stare soli, lontano dagli occhi di Down, e soprattutto delle sue orecchie, andavano alla vecchia magione che lui aveva trasformato in casa per lei.

Si! Per lei! In verità, anche se all’epoca vi portò Spike e Drusilla, il pensiero in Angelus era di portare lì “la sua nemica”. Buffy. La “Cacciatrice” che lui amava pur dovendola odiare ed uccidere.

Molte volte avrebbe potuto farlo ma non lo fece mai perché, anche Angelus il demone, ne era innamorato.

Poi dopo il suo ritorno dalla dimensione di Acathla e dopo aver deciso che sarebbe rimasto insieme a Buffy la sua vita si era assestata.

Ora poteva invecchiare e così decise di sfruttare tutte le sue conoscenze passate per i suoi studi e decise di laurearsi.

Fù un giochetto da ragazzi. Si inventò che soffriva di una malattia che lo costringeva a stare lontano dalla luce del sole e così ottenne di fare gli esami di sera.

In poco tempo si organizzò per lavorare da solo ed aprì uno studio di ricerche proprio in quella vecchia magione, il che gli permetteva di aiutare la scooby gang al meglio.

 

Andarono di sopra e lontano dagli occhi del mondo si amarono.

Ogni volta era più dolce e più intenso.

Ogni sguardo era infuocato ed ogni gesto aspettato e contemplato.

Angel ed Angelus insieme. La passione. L’amore. Il desiderio dell’altro. Tutto era così straordinariamente naturale.

Ogni volta era sempre più intenso e più speciale.

Ed il momento più bello era quando dopo avere appagato i loro intimi desideri di unione rimanevano abbracciati a coccolarsi.

Era in quei momenti, non troppo frequenti, ma smisuratamente intensi e felici, che si confessavano le loro cose.

Buffy -  Perché non vieni a vivere qui?

Angel – Penso che non sia il momento.

Buffy – E quando sarebbe il “momento”?

Angel – Quando porterò qui armi e bagagli.

Buffy – Te lo chiederò ancora.

Angel – Mi preoccuperei se non lo facessi.

Ci fù un momento di silenzio ma entrambi pensavano ad una sola cosa.

Buffy – Ci stai pensando?

Angel – Sempre. E’ come se fosse già con noi. Me lo sento vicino.

Buffy – Non abbiamo parlato del nome! Che nome gli daremo? Angel Junior, Liam, Angelus? E’ importante il nome sai? – lui se la rideva perché il tono di Buffy era punzecchiante -

Angel – Come mai sei sicura che sarà un maschio? Non era nudo quando lo abbiamo visto! Era avvolto in quella strana tutina bianca ….

Buffy – Mi è stato concesso di avere un figlio e vuoi che sia anche femmina? – lo interruppe - No! Ne sono sicura. So già che sarà un maschio e che mi farà impazzire.

Angel – Già perché le femmine sono più brave!

Buffy – Però sono più affettuose!

Era sempre così, anche se parlavano di tutto era inevitabile pensare al loro futuro.

Litigavano sul nome, sulla scuola, sull’educazione, sugli amici. Poi si rendevano conto che non sarebbe successo presto e si calmavano un po’.

Angel dormiva profondamente e Buffy se ne stava seduta sul letto a studiare. Ogni tanto lo guardava e si chiedeva cosa sarebbe di lei se Angel non fosse stato lì con lei a condividere quella “vita che non era vita”. Lo sguardo di Buffy si posò sulla foto di Joyce. Quante cose avrebbe voluto raccontargli ma il pensiero di quello che sarebbe dovuto succedere le invadeva la mente. <<Un figlio! Mio Dio! Un figlio …>> mentre stava pensando queste cose sentì bussare violentemente alla porta e le urla di Spike erano davvero fragorose.

Spike – Ehi! Cacciatrice dei miei stivali! Apri subito questa maledetta porta altrimenti la butto giù!

Angel si svegliò di soprassalto e infilatosi alla buona i pantaloni seguì Buffy che era schizzata dal letto.

Era mezzogiorno e Spike aveva di sicuro qualche problema per essere lì a quell’ora con il rischio di bruciare.

Aveva una mano ustionata quando Buffy aprì.

Spike – Era ora! Mi ci vorrà una settimana per guarire – Xander arrivò subito dopo di lui e chiuse la porta dietro di sé -.

Era spaventato a morte e corse in cucina a bere qualcosa di fresco. Era terrorizzato.

Angel – Che cosa succede …..

Spike - Ma bene! Voi due ve la spassate mentre io rischio di morire – disse notando che nessuno dei due era vestito decentemente -.

Buffy – Non per contraddirti ma tu sei già morto.

Spike - Per colpa di quello scimmione che invece di venire qua a disturbare Romeo e Giulietta si precipita nella mia cripta a chiedere aiuto, ed ancora non mi ha detto un bel niente, io rischio un’ustione totale.

Angel - Ma che cosa gli è preso?

Buffy seguì Xander in cucina.

Spike – Non lo so. Mezz’ora fa è venuto nella mia cripta io stavo dormendo beatamente mentre sognavo una rossa mozzafiato che….

Angel – Taglia corto.

Spike - …ed in quel preciso istante si è precipitato lì con quella faccia spaventata e con un filo di voce mi ha chiesto aiuto. Ma io non sono riuscito a capire come aiutarlo. Lui continuava a tremare e ad ansimare e così l’ho portato qui. Speriamo di aver più fortuna.

Angel – Xander non è tipo da fare scene. Deve aver visto qualcosa …..

Buffy - …qualcuno.

Angel – Chi?!

Buffy - Ethan Rayne!

Spike – Come non detto – riferendosi al fatto che lui, in mezz’ora, non aveva ricavato un ragno dal buco mentre Buffy, in pochi minuti, a quanto pare, ne sapeva più di lui -.

Xander – Dopo aver accompagnato Anya - si sedette finalmente rilassato – stavo andando al mausoleo per fare delle ricerche, come aveva chiesto Wesley, per il demone Sairho, ad un tratto mi sentii come se fossi diventato più piccolo. Mi sentivo sempre più piccolo. Non arrivavo al gradino; mi accorsi che c’era un gatto e quel gatto era enorme…. mastodontico….. gigantesco ed io ero il topo. Capite? Io ero il topo! Maledizione. Stava per mangiarmi. Correvo veloce ma più di una volta stavo per finirgli in gola a quel maledetto. Ho cominciato a gridare, cioè a squittire, ma nessuno mi sentiva. Ero terrorizzato.

Angel - E come sei arrivato alla conclusione che era Rayne?

Xander – Perché dopo un po’ sono ritornato normale e quel figlio di buona donna se la stava ridendo. E mi ha intimato di portare un messaggio a Giles. Vuole che gli riferisca che se non gli procuriamo quello che cerca lui mi trasformerà in topo per sempre.

Buffy – Non devi credergli tonto. Anche se lui conosce la magia nera non significa che lo possa fare. Questa è una cosa …. Oh oh! Amy …..è diventata un topo! E Will non è ancora riuscita a ...

Xander – E’ finita. Sono morto. Sarò un topo e finirò in bocca al primo gattaccio che incontrerò. Sono finito.

Buffy – Come mai non sà che Giles è in Inghilterra? I conti non tornano. Da quello che sappiamo di lui è un tipo che calcola sempre tutto. È preciso – intanto Angel scambiando un’occhiata con Buffy si diresse silenziosamente verso la porta laterale – e controlla sempre che i suoi artefatti vadano a buon fine.

Subito dopo Angel trascinò nella stanza (tenendolo per il collo) il fatidico Ethan Rayne.

Spike – Tranquilli. Lo sapevo che ci seguiva. L’ho fatto apposta per farlo abboccare.

Angel – Già. Come nò!

Lo portò al centro. Ranes aveva il fiato corto.

Xander – Adesso ti uccido maledetto negromante. - si avvicinò minacciosamente -.

Angel – Non ancora. Prima lascialo parlare.

Buffy – Allora? Vuoi ripetere a noi quello che hai detto a lui?

Rayne – Io non mi ripeto mai.

Buffy – Che cosa vuoi da noi.

Rayne – Aiuto.

Spike – Non era più semplice scrivere un bigliettino? O fare una telefonata?

Rayne – Io non faccio cose semplici.

Buffy – Già. Tu sei contorto.

Rayne – E poi volevo la vostra attenzione.

Buffy – C’è l’hai. Allora ti decidi a parlare?

Rayne – Voglio che mi troviate qualcuno.

Angel – Voglio?! - Lo guardava minaccioso e assunse un atteggiamento tipo: se lo ripeti di strangolo – (per un momento Buffy riuscì ad intravedere Angelus in quel tono di voce mellifluo, ma guardandolo negli occhi si rassicurò).

Rayne – Oh scusatemi! Gradirei il vostro aiuto nella ricerca di qualcuno ed in cambio …..

Buffy -  …..in cambio di niente. Se hai bisogno d’aiuto noi te lo daremo per quanto ci è possibile, ma noi non vogliamo niente da te. Non vendiamo cioccolatini noi. Ti ricorda qualcosa vero? E ti ricordi anche di Hallowin, o di quando mi hai tatuato per sfuggire a quel demone o anche di quando hai trasformato il Signor Giles in un demone? - gli si avvicinò minacciosa -.

Angel – Non rinvanghiamo cose passate. – poi rivolto a Ranes - E chi dovemmo cercare?

Rayne – Una persona. – esitò – Anzi una donna ……. – esitò di nuovo -, per la precisione ……… una donna …….. vampiro.

Angel – Una vampira! Ha un nome? Sai chi è? Ti deve qualcosa? O tu gli devi qualcosa? Vuoi spiegarti meglio? Stò cominciando a innervosirmi.

Xander – Perché non lo cacciamo a pedate?

Rayne – Lei possiede qualcosa che forse interessa anche voi due! – indicò Angel e Spike -.

Spike – Che cosa? Una banca del sangue. Una montagna di soldi. Un esercito di vampiracci cattivi capace di sconfiggere voi umani?

Rayne – Un segreto.

Angel guardò Buffy in modo colpevole, dopotutto loro avevano più di un segreto e non avevano intenzione di condividerli con nessuno, almeno per il momento.

Buffy – Santo cielo Rayne, “lei possiede un segreto”, e chi non c’è l’ha?

Rayne – Ascoltate questo: un giorno ero a Los Angeles, entro in un locale, e riflessa in uno specchio vedo una bellissima donna. Era bruna, viso solare, occhi profondi, sguardo accattivante e sensuale, molto, molto attraente. Era meravigliosa…...

Xander – E’ pazzesco. Ma tu ci hai preso per un’agenzia matrimoniale? Ribadisco la mia proposta di cacciarlo fuori a pedate.

Rayne – Non ho finito: lei cenava, bevevo vino e mangiava. Ad un tratto si alzò come se avesse avvertito qualcosa. Si diresse sul retro. Io la seguii. C’era un vampiro che stava cercando di uccidere qualcuno. Lei gli saltò addosso e lo mandò via. L’uomo era steso a terra svenuto e non si accorse di quello che vidi io. Lei era un vampiro. - Rayne si rese conto di ever catturato l’attenzione di tutti – Si! Era lei la vampira. – continuò - Lo aiutò ad alzarsi. Chiamò l’ospedale. E quando arrivarono lei aveva quel bellissimo viso che avevo visto prima. Poi si dileguò ed io l’ho persa di vista.

Rayne – Non è tutto. Un paio di giorni dopo, un po’ prima dell’alba, io mi trovavo vicino ad un promontorio, diciamo per un esperimento, e la rividi. Il sole stava per spuntare lei era appoggiata alla portiera di una macchina, il sole spuntò e lei rimase per un paio di minuti in estasi a guardarlo e poi si coprì il viso con un braccio ed entrò nell’auto. Io ero a piedi e non potei seguirla ma per un attimo pensai che volesse suicidarsi. Avevo il cuore in gola tanto era l’emozione.

Angel – Si rifletteva nello specchio …. ed ha guardato il sole sorgere. – guardò Buffy con un senso di invidia nei confronti della sconosciuta - Ha visto l’alba …..

Spike - … e mangiava cibo normale. È una vampira fortunata. La invidio. Si! La invidio e la odio.

Sia Angel sia Spike avrebbero voluto anche loro essere nelle stesse condizioni della sconosciuta ma purtroppo non lo erano.

Buffy -  Non ho mai conosciuto un vampiro del genere. E’ possibile questo? E’ possibile che esistano vampiri che aiutano gli umani e che mangiano cibo invece di sangue? Che riescono  a guardare l’alba spuntare? Anche solo per pochi minuti?

Rayne – Allora vi interessa?

Angel – Perché vuoi il nostro aiuto? Non sei in grado di scoprire da solo dov’è?

Buffy – Se sei qui vuol dire che anche lei si trova qui. Allora Rayne come mai vuoi il nostro aiuto?

Rayne – E’ vero. Io so già che si trova a Sunnydale, ma non riesco rintracciarla. Mi sfugge.

Buffy  – Certe cose le sanno solo gli Osservatori ed il Consiglio. Vero Rayne?

Angel – Già! E con Giles nel consiglio non ti è stato facile trafugare i loro documenti vero?

Rayne – Vero! Il caro Squartatore ha imparato un sacco di trucchetti. Ha eretto un vero e proprio bunker. Ci ho provato un sacco di volte ma non ci sono riuscito. Però un paio di amici mi hanno indirizzato qui e quindi metà del lavoro è già fatto.

Buffy – Ci penseremo Rayne. E la prossima volta telefona.

Lo liquidarono in fretta. Dovevano parlare.

Rayne andò via e tutti e quattro rimasero a guardarsi con uno sguardo di curiosità crescente.

Buffy – Posso anche capire che al mondo esistono altri vampiri che per un motivo o per un altro non vampirizzino gli umani, ma che qualcuno si potesse riflettere allo specchio e mangiare normalmente non lo avevo mai sentito!

Angel – Dalla descrizione non ricordo nessuno che possa assomigliarle.

Spike – Drusilla potrebbe esserlo. Anche lei è meravigliosa. – ripensò a Drusilla perché per Spike, che ne era ancora innamorato, lei era esattamente precisa alla descrizione fatta da Rayne – Ma naturalmente non poteva essere lei. – lo disse con tristezza -.

Tutti lo guardarono spazientiti.

Sentirono bussare. Era Rayne.

Xander – Cosa vuoi ancora?

Rayne – Il numero di targa. – allungò un bigliettino a Xander - A presto.

Xander – Chiedo scusa ai presenti ma per ciò che mi riguarda i vampiri non sono degni di esistere. Sono inaffidabili, bugiardi e ingannatori.

Buffy – Esattamente come gli umani. Xander, la natura di un vampiro è come quella dell’uomo.

Poi si rivolse ad Angel.

Buffy – Io e Xander andiamo da Wesley voi due ci raggiungete dopo. D’accordo?

 

Al negozio Wesley stava parlano al telefono con Cordelia. Le chiedeva di andare lì al più presto perché c’erano dei problemi.

Aveva sentito Giles sul fatto che Rayne aveva tentato più volte di trafugare gli archivi degli osservatori e per un certo senso Giles aveva previsto che Rayne sarebbe andato a Sunnydale.

Aveva preparato Wesley a questa evenienza e quando Xander raccontò l’accaduto sia Wesley che Tara non sembravano sorpresi.

Xander - Sapevate già tutto? Ma bravi! Quindi sono stato la vostra cavia? Ed anche tu Bruto Figlio mio – rivolto ad Anya  che era entrata in quel momento – eri al corrente vero?

Anya – Xander per favore. Non potevo dirti tutto. Adesso calmati che ti spieghiamo.

Xander – Calmarmi? Calmarmi? – era diventato rosso come un pomodoro tanto era arrabbiato -.

Tara -  Per favore Xander ascolta.

Buffy – Sì Xander non innervosirti.

Wesley – Giles mi aveva avvertito a riguardo di Rayne. Io ero sicuro che ci avrebbe provato a fare qualcosa di stupido e così mi sono inventato di …. farti …. andare al mausoleo con una scusa e ….

Xander -  Quindi io sono stato una cavia. Hai deciso che  io, visto che sono il più stupido, dovevo essere il topolino di quel pazzo scatenato. Quello ha fatto questo perché si è innamorato di una vampira. Ed io sono stato prima la tua cavia Wesley e poi quella di Rayne.

Anya – Xander vieni di là che ti devo spiegare alcune cosette.

Tara – Speriamo che lei lo riesca a calmare.

Wesley - Prima che ritorni ti devo dire che ho scoperto come neutralizzare il demone. Poi approfondiremo il fatto della vampira.

Buffy – Sapevi tutto eh?

Wesley – Quasi. Rupert non mi ha detto propri tutto.

Buffy - Va bene poi ne parliamo. Allora cosa devo fare contro Sairho?

Tara – Devi colpirlo con questo dardo. È di alabastro e se riuscirai a colpirlo dritto al cuore lui svanirà.

Buffy – Così la finirà di terrorizzare quei poveri vecchietti dell’ospizio. Ma perché colpisce solo gli anziani?

Wesley – Lui si nutre di esperienze, di ricordi, e gli anziani sono quelli che ne hanno di più.

Tara – Verrò io con tè perché Willow deve aiutare Wesley per una ricerca.

Buffy – Mi fa piacere. Ma stai in guardia. Resta sempre vicino a me. D’accordo? Speriamo solo che il demone si faccia vivo. Allora andiamo.

Era la prima volta che Tara andava a caccia con Buffy.

Down tornò da scuola e portava in mano un piccolo mazzo di fiori che voleva regalare a Buffy.

Lei aveva preso l’abitudine di fare certe carinerie a sua sorella ed a Buffy piacevano.

Dalla finestra Spike notò che stava avvicinandosi a casa e tentò di farle uno scherzo.

Quando Down entrò Spike era dietro l’anta della porta e voleva urlarle dietro per spaventarla ma lei lo sorprese perché non appena entrò:

Down – Ciao Spike. Cosa ci fai quì? – non si voltò nemmeno ed andò dritta verso il tavolo del soggiorno – Non lo sai che il sole brucia a quest’ora?

Spike – Oh! Grazie dei fiori briciola. Mi piacciono tanto. Come facevi a sapere che li adoro?

Down – Spiritoso. Sono per Buffy.

Si avvicinò e Spike l’abbraccio.

Spike – Allora signorina come è andata la giornata?

Down – Piena. Mi hanno interrogato. Ma sono stata brava, poi un compito, poi …

Angel – Fammi vedere! – indicò i quaderni  -.

Down – Uffa! No!

Spike – Ha ragione. La devi smettere di controllarla! Sono d’accordo con te briciola. No!

Angel – Si! – li prese e controllò – Va bene. Vai a cambiarti perché dobbiamo andare al negozio.

Down – Dov’è Buffy? – si accorse che non c’era -

Gli spiegarono tutto mentre erano in macchina.

Lei si sentiva protetta da entrambi ed aveva imparato ad amarli.

Stranamente erano l’unico aggancio alla sua vita perché lei era diventata umana da poco tempo e loro umani non lo erano affatto e per questo motivo li sentiva più vicini.

Mentre erano in macchina Down era stranamente pensierosa.

Angel – Cos’hai?

Down – Due osservatori…. di cui uno momentaneamente in Inghilterra…. due streghe…… due vampiri…. un ex demone…. due cacciatrici delle quali una è in carcere….. un licantropo che ogni tanto si degna di farci una telefonata…. beh! Ragazzi, escludendo i miei compagni di scuola, gli unici esseri umani normali che conosco …. sono Cordelia e Xander.

Angel - Solo Cordelia. Ti ricordi di quando Xander divenne una iena o di quando stava per diventare un pesce? … Anzi una volta … Cordelia stava per dare alle luce sette piccoli demoni ….. e poi lei ha quelle strane visioni …. anzi le aveva….. – poi smise di divagare – Glielo chiederò uno di questi giorni.

Spike – Mi dispiace tesoro ma sei condannata a vivere in nostra compagnia. Non tutti hanno la fortuna di avere una famiglia normale.

Down – Quello che mi preoccupa è che io considero tutto questo “normale”.

Spike ed Angel la guardarono con preoccupazione.

 

Cordelia entrò nel negozio ancora ansimante.

Wesley – Cordelia ti avevo chiesto di venire presto e ti presenti a quest’ora?

Cordelia – Scusami ma quella lezione si è trasformata in tragedia. Il mio professore di Storia ha avuto un infarto ed immaginate su chi è caduto quando gli è preso il colpo? È stato orribile. Ho dovuto fargli un massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca. Ha un alito pesantissimo.

Wesley – E poi? Il ….

Cordelia – Stà benissimo. Gli ho salvato la vita! – interruppe Wesley con una punta d’orgoglio -.

Willow – Sono distrutta ragazzi. È mai possibile che quando cerchi qualcosa che ti interessa non la trovi?

Wesley – Finiamola con il demone succhia ricordi per oggi. Un dardo dovrebbe bastare. Buffy è forte e c’è la farà. Concentriamoci sulla vampira. Va bene?

Willow – Va bene! Ma credo che sia stato troppo facile. Dobbiamo renderci conto che ormai ha succhiato troppi ricordi e se lui vive di questo sarà diventato più forte. Dobbiamo provarci ancora.

Wesley – Hai ragione Willow ma non è una priorità questa. Lo è la direttiva di Rupert. Lui vuole parlare con questa vampira e dobbiamo cercare di rintracciarla. È una che non è facile da trovare. Dobbiamo metterci tutte le nostre forze. Se Rayne è qui possiamo supporre che lei è nelle vicinanze.

Cordelia – Di cosa state parlando? – si sentiva estromessa dal discorso -

Wesley – Ti spiego dopo.

Willow  – Se non figura nemmeno nei libri degli osservatori come faremo?

Wesley – Ma noi abbiamo Rayne ed anche due streghe in gamba! Dobbiamo usare la magia. In questo caso è l’unica cosa che potrebbe funzionare.

Buffy e Tara stavano perlustrando l’ospizio di Sunnydale tenendo gli occhi aperti.

Tara – Sei sicura che si presenterà oggi?

Buffy – Speriamo di sì! Sei nervosa?

Tara -  No ..  no….! - Teneva lo sguardo fisso su qualcuno e Buffy si accorse dalla sua espressione che lo aveva visto -.

Buffy si girò prese la mira e puntò al cuore del demone. Lo colpì perfettamente ma il demone non scomparve ed il dardo finì sul muro. Riuscì a scappare, sembrava un enorme gatto con sembianze umane.

Si guardarono con un senso di impotenza e tornarono al negozio con la coda tra le gambe.

Al loro ritorno al negozio raccontarono tutto e si resero conto che qualcosa non aveva funzionato.

Willow – Lo sapevo!

Wesley – Accidenti. Questo ci farà perdere del tempo prezioso.

Cordelia – Per cosa?

Wesley – Non ora Cordelia. Te lo dico dopo.

Cordelia – Ancora? Mi stai dicendo troppi “dopo” oggi.

Wesley – Mi dispiace tesoro ma ….

Cordelia – Va bene! Ti perdono.

Buffy – E’ stato davvero frustrante.

Tara – Era la prima volta che venivo a caccia con te ed è andata male – lo disse sconfortata -.

Buffy – Non sarà certo l’ultima. Ti ricordi? Siamo sulla “Bocca dell’Inferno”.

Il resto del gruppetto entrò e decisero insieme che purtroppo avevano bisogno dell’aiuto di Rayne.

Spike – Andrò io a cercarlo. Willy, il mio caro amico Willy, mi deve un favore.

Xander – Vengo anch’io. Non voglio perdermi la scena.

Spike – Quale scena?

Xander – Quella che prevede che Willy ti farà scaraventare fuori non appena ti vedrà dopo lo scherzo che gli hai combinato l’ultima volta.

Spike lo guardò schifato.

Xander – Mi voglio divertire. Ne ho diritto dopo quello che ho passato oggi.

Trovarono Rayne il quale non era del tutto contento di aiutarli. Lui lavorava da solo.

Ma Spike lo convinse. Soprattutto quando gli disse che non l’avrebbero potuto aiutare finchè il demone non era stato fatto fuori.

A riguardo del demone Willow aveva ragione. In effetti aveva assorbito troppo materiale e quindi era diventato forte.

Rayne rimase stupito dalle doti stregonesche di Willow e Tara e le osservava ammirato.

Prepararono una formula capace di indebolirlo e nel contempo erano incuriosite dal fatto che Rayne collaborava attivamente.

Willow – E così ti interessa davvero quella “signora”! Non è vero?

Rayne – Non sono affari tuoi strega. – lo disse col tono da duro -

Tara – Si vede che ne sei attratto. È quasi palpabile.

Rayne – Davvero?

Spike – Si. Sprizzi gioia da tutti i pori. È disgustoso!

Down – Senti chi parla! Proprio tu che pensi ancora a Drusilla!

Spike – Lo sai che diventi ogni giorno più impertinente signorina?

Down – E’ vero e tu lo sai.

Continuavano a beccarsi. Buffy li interruppe e mandò Down a casa con Xander ed Anya i quali avevano decisero di averne avuto abbastanza di quella faccenda per questa giornata.

Wesley rimase in negozio ad aiutare Tara e Willow le quali stavano cercando una formula perchè fosse abbastanza efficace per intrappolare la vampira.

Il resto del gruppetto si avviò verso la casa di riposo per attaccare il demone.

Fù abbastanza facile. Spike si fece inseguire, e mentre Angel lo teneva a bada Rayne e Cordelia recitavano la formula che Willow aveva preparato e quando Buffy lanciò il dardo con la balestra il demone scoppiò come una pallone e tutti gli anziani che erano rimasti privi dei ricordi si ripresero.

Cordelia – Che schifo! Come al solito i suoi pezzi sono finiti tutti addosso a me! Come mai voi siete puliti? Vi odio!

Rayne – Però! Ha funzionato! Le due streghette hanno delle buone qualità! Gli offrirò di lavorare con me.

Angel – Io ti consiglio di starne alla larga.

Rayne – E perché?

Spike – Perché lei, – li interruppe indicando Buffy – “Miss. Cacciatrice in persona”, potrebbe anche farti a pezzettini molto piccoli per questo.

Questa era fatta.

Ora si potevano occupare della vampira.

Ci si misero di buon mattino. Per un paio di giorni, una parte del gruppo studiava formule per rintracciare le persone e gli altri andavano in giro per sapere se qualcuno conosceva una misteriosa sconosciuta che frequentava “la notte”.

Sembravano impotenti. Non trovarono niente a parte la formula per rintracciarla.

Intanto in Inghilterra….

Giles passeggiava nervosamente. Aveva letto tutto il materiale. Ma sapeva, dopo il racconto fattogli da Wesley, che era importante scoprire l’identità della sconosciuta, avvertiva una strana sensazione e la sua curiosità lo spingeva ancora a cercare.

Giles si ricordò di sua nonna – “Osservatore” come lui – non aveva solo il suo diario ufficiale ma anche uno privato e si ricordò di avere notato che alcune pagine erano state accuratamente incollate tra loro. Questo lo scoprì subito dopo il suo funerale ma non ci aveva fatto troppo caso, ed era troppo gentiluomo per scollarle, ma lottò contro se stesso e spinto dalla sensazione che aveva ragione osò farlo.

E fù in quelle pagine che trovò il racconto della vita di un vampiro di nome Elia che corrispondeva esattamente alla descrizione fatta da Rayne.

La sconosciuta aveva aiutato una strana signora che stava per essere azzannata da un vampiro e si sorprese quando questa non mostrò alcuna paura di lei che aveva svelato il suo vero volto.

Fecero amicizia (per così dire) e si presentò: “mi chiamo Elia”.

Elia cominciò a raccontargli la sua vita “”…… sono nata settecento anni fa ……. mi ha vampirizzato l’uomo che amavo e che credevo fosse solo malato …….. sin dal principio rifiutai di bere sangue …….. lui cercò di insegnarmi ma io non volevo imparare …… stavo per morire di fame e cominciai a mangiare …. mi accorsi che non mi riflettevo più nello specchio …. ebbi paura ma poi pian piano riuscii anche ad entrare in chiesa ed a tenere un Crocifisso tra le mani senza bruciarmi e nemmeno l’acqua benedetta mi brucia ….. decenni dopo mi accorsi che potevo invecchiare e poi morire e ritornare al momento della mia morte …… potevo vivere tante vite …….. incominciai a riflettermi nello specchio, da allora iniziò una nuova vita per me…. conobbi un uomo ….. Albert ….. gli raccontai tutto e lui mi accettò ugualmente, mi sposai ed adottammo un bambino, vivevo normalmente ….. il dolore della morte dei cari è insostenibile ….“”

Il racconto era molto dettagliato.

Erano delle confidenze di una donna (vampiro) ad un’altra donna ed il fatto che quest’ultima fosse un “osservatore” rese ad Elia il compito più facile perché non doveva spiegargli tante cose.

Giles – Brava nonna – si tolse gli occhiali e si commosse un pochino ripensando a lei -.

“La nonna” aveva mantenuto la promessa di non rivelare niente a nessuno ma Elia acconsentì che scrivesse il racconto del suo incontro. Sarebbe potuto servire.

Giles si rese conto di essere l’unico a sapere chi fosse la sconosciuta vampira, che ora aveva un nome, ma la cosa che lo fece provare una scossa era che Elia faceva collezione di amuleti antichi e introvabili e così ebbe ancora un’altra intuizione. Forse aveva anche un amuleto che da quì a pochi mesi sarebbe servito per distruggere un demone che la bocca dell’inferno avrebbe sputato fuori ed avrebbe causato un sacco di guai prima di ricadere in letargo. Fù per questo motivo che avvisò Wesley di Rayne ma non gli disse tutto.

Avrebbe preso un aereo per Los Angeles un paio di giorni dopo. Telefonò a Wesley e diede istruzioni per come rintracciarla. Ma si premurò di avvertirli di andarci cauti.

Ormai era tutto pronto. La formula. La “gang”. Rayne.

Si diressero verso il posto indicato dalla formula per cercarla e si apprestavano ad eseguire la formula per intrappolarla.

Non si accorsero che qualcuno li osservava.

Era Elia. Li spiava molto divertita e quando Willow cominciò lei sorrise.

Qualcosa cominciò a non funzionare.

Willow – Tara – le disse bisbigliando – il sale, mi raccomando!

Tara – L’ho già usato!

Willow – Cosa? E perché non funziona?

Tara - Willow ti assicuro che ho fatto quello che mi hai detto di fare! – per un momento si guardarono a cercare spiegazioni -

Ad un tratto si trovarono al centro del salone e la luce si accese. Tutti si guardarono come per dirsi: siamo noi in trappola.

Elia – Buona sera signori. Non si usa più avvisare prima di presentarsi a casa degli altri?

Willow – Salve! E così….tu sei Elia …. allora? Come và? Bella questa casa …. quanto paghi d’affitto? – Willow era alquanto nervosa -.

Elia – Così conoscete il mio nome? Cosa volete da mè?

Spike la guardò affascinato. Lei era davvero belle. Buffy si avvicinava con cautela. Angel rimase indietro.

Rayne – E’ stato molto difficile trovarti.

Elia – Ho seminato la strada di tracce e non ve ne siete accorti.

La guardarono stupiti.

Elia – Si! Non è stato difficile accorgersene dopo tutte quelle domande fatte in giro. Non vi conosco e tanto meno ho questa curiosità. Che cosa volete da me?

Sembrava arrogante nelle sue affermazioni.

Erano delusi per la sua freddezza. Ma non era apatia era solo tristezza e solo Angel riuscì a capirlo. Si avvicinò a Buffy e gli sussurrò qualcosa in un orecchio <<Abbiamo sbagliato. Non è come ci aspettavamo>> e Buffy annuì.

Rayne decise di essere diretto.

Rayne – Vorrei sapere come può un vampiro riflettersi nello specchio e ….

Lei s’incupì. Eppure cercava di stare attenta. Si chiese dove aveva visto Rayne. Poi ricordò.

Elia – Ah! Si! Quel locale a Los Angeles. Ora ricordo. Credevo di essere stata attenta. Che cosa vuoi farmi adesso che mi hai trovato? Uccidermi?

Rayne – Ho fatto di tutto per trovarti e dovrei ucciderti?

Elia si diresse verso Buffy.

Elia – La “cacciatrice”!

Buffy – In persona.

Elia - E’ un vero piace fare la tua conoscenza! – si strinsero la mano poi diede uno sguardo a tutti gli altri - Sei stata tu ad ordinargli di trovarmi? Mi devi uccidere?

Buffy – Di solito è quello che faccio. Però prima voglio conoscere il mio nemico.

Elia – Io non sono tua nemica. Non ho mai ucciso umani, né mi sono nutrita di loro e tanto meno li ho vampirizzati….(si diresse verso un poltrona e si sedette) …. e poi non è vero che tu uccidi tutti i vampiri, per quello che ne so sei fidanzata con uno di loro ed un altro lo proteggi.

Spike – Ehi! Ehi! Ehi! Qui si stà esagerando. Chi protegge chi? Io sono in grado di badare a me stesso.

Tutti lo guardarono come per dire: ma quando la smetti di dire stupidaggini.

Buffy – E’ la natura di tutti i vampiri uccidere per nutrirsi. Perché non la tua?

Elia - Non saprei come spiegarlo.

Poi ci fù silenzio. Diciamo che il ghiaccio era rotto. Ora si scrutavano.

Elia – Se non era vostra intenzione uccidermi direi che questa conversazione può anche finire qui. Devo fare tante cose oggi ed ho già perso tempo.

Lasciarono la casa molto delusi.

Rayne – Non è possibile che quella sia la stessa donna che ho visto e di cui mi sono innamorato. – finalmente lo ammise -.

Xander – Lo sapevo che era per questo motivo! Lo sapevo! Ci è andata bene che non fosse arrabbiata almeno quanto me altrimenti avrebbe potuto usare contro di noi quella magia preparata da loro – indicò Tara e Willow -.

Rayne – Non capisco. È così fredda, insensibile, apatica.

Buffy – Per tè tutto è semplice. Vero Ranes? Lei è una donna, io un uomo. Io l’ho vista e mi sono innamorato. Lei mi vedrà e s’innamorerà. Lei è bella, mi piace, le piacerò anche io. Sei un buffone.

Angel – L’ho guardata negli occhi ed ho visto che soffriva. Tu naturalmente non ti sei accorto di niente! Perché hai pensato solo a te stesso.

Spike – Benvenuto nel club degli allocchi Rayne. Credi di vedere una fata ed invece è una strega – ricevette sguardi infuocati da parte di Willow, poi raddrizzò il tiro – Escluso i presenti naturalmente!

Anya – Come sei carino Spike! Gli hai distrutto il morale.

Cordelia – Siamo entrati nella sua vita non preoccupandoci della sua privacy, abbiamo fatto una trappola, l’abbiamo accerchiata, siamo stati davvero bravi! – lo disse con tono autoaccusatorio -.

Wesley – Ho sbagliato. Forse sarei dovuto venire qui, bussare alla porta e presentarmi. Ho sbagliato.

Angel – Non hai sbagliato. Era sbagliato il momento.

Tara – Io credo che dovremmo chiederle scusa. – si voltò indietro e bussò alla porta -.

Elia aprì ed ascoltò il discorso di scusa di Tara.

Tara – Ti chiedo scusa Elia. Non abbiamo attenuanti per averti disturbato e ti assicuro che non accadrà mai più. Di solito non ci comportiamo così. Questa volta abbiamo superato ogni limite. Ti chiedo di nuovo scusa. A nome di tutti naturalmente.

Elia – Scuse accettate. Tu sei Tara vero? Ho sentito la tua amica, quella coi capelli rossi, che ti chiamava così.

Tara – Si! - Le fece un sorriso – Allora …. Ti saluto … mi piacerebbe incontrarti ancora. Ci puoi trovare tutti al “Magic Box”.

Elia – Ci farò un salto una di queste sere.

Tara si voltò ed andò via ed Elia la guardò mentre si riuniva agli altri. Chiuse la porta e salutò con la mano quella strana combriccola -.

L’indomani Angel andò a prendere Giles a Los Angeles.

In macchina gli raccontò del demone che sarebbe sorto e del discorso che avrebbe fatto ad Elia. Ma gli chiese di non dire niente a nessuno.

Al suo arrivo gli fece molto piacere ricevere tutti quei saluti.

Della presenza di Rayne fece finta di non accorgersene.

Salutò tutti ed ascoltò come erano andate le cose.

Giles – Non dovete prenderla come una sconfitta.

Buffy – Non ci indori la pillola. L’unica che ha avuto un pensiero carino per lei è stata Tara che è andata a scusarsi – si voltò verso Rayne – a nome di tutti!

Rayne – Io …

Giles – Tu stai zitto. Non parlare. Non dire una parola. Se non fosse che mi interessa parlare con lei ti avrei buttato già fuori.

Rayne – Ehi! Non scaldarti troppo “Squartatore”.

Giles – Hai cercato di trafugare i documenti del Consiglio. Ti rendi conto di avere messo in pericolo tante persone?

Angel si frappose tra loro due.

Angel – Dopo. Volevi parlargli? È dietro di tè!

Si girarono tutti. Non si erano accorti che era entrata.

Elia – Buona sera! Vedo che siete impegnati. Disturbo forse?

Tara – Ma cosa dici. È un piacere rivederti.

Giles gli andò incontro. A Rayne cominciarono a brillargli gli occhi.

Giles – Lei non sa quanto sono felice di fare la sua conoscenza. Io sono Rupert Giles – le fece il baciamano -.

Elia – Accidenti! Un vero Gentleman! Perché non imparate da lui?

Rayne si ingelosì.

Giles – Le vorrei parlare di una cosa molto importante. In privato. – rivolse lo sguardo a Ranes  che prese la cosa molto male -.

Elia -  Lei ha la capacità di incuriosirmi.

Wesley – Potete andare di là. – indicò la stanza dove Buffy si allenava di solito -.

Tutti li seguirono con lo sguardo.

Giles – Io sono il nipote di … - chiuse la porta dietro di lui e gli altri non sentirono più nulla -.

Fù una lunga conversazione durante la quale Giles spiegò cosa stava cercando.

Durante la sua permanenza in Inghilterra aveva decifrato un documento antico che rivelava una profezia su un demone chiamato il Dormiente. Non moriva mai. Andava in letargo dopo aver ucciso molte persone per nutrirsi.

Elia – Il discorso era dettagliatissimo ma…. a cosa posso esserle utile Signor Giles?

Giles – L’ “Artiglio di Tespia”.

Elia – Capisco!

Giles – Lei sarebbe disposta a darcelo per sconfiggere il demone?

Elia – Io sarei disposta ma…. – esitò per un momento - … è molto pericoloso averlo. Può causare molti danni anche al solo possederlo.

Giles – Le assicuro che ci andremo cauti.

Elia – Non è che io non mi fido di lei. Il fatto è che adesso è al sicuro. È in un posto dove non potrà mai nuocere a nessuno.

Giles – Con questo intende dire che non intende ….. farcelo usare?

Elia – Intendo dire che vi dirò dov’è ma il mio consiglio è di non tirarlo fuori se non quando servirà altrimenti causerà più male che bene.

Si misero d’accordo. Elia gli disse come trovarlo e Giles promise che non avrebbe mai rivelato a nessuno dove si trovava.

Tornarono di là e gli altri facevano finta di niente mentre in realtà le avevano tentate tutte pur di ascoltare.

Elia – Bene! Così questo è il posto dove decidete tutto? Mi piace!

Cordelia – C’è la mettiamo tutta per farlo funzionare a dovere.

Rayne – Posso invitarti a fare due passi? Vorrei mostrarti alcune cose di Sunnydale che forse tu non conosci – si avvicinò con passo deciso -.

Elia – Conosco tutto di questa meravigliosa cittadina. Ci vivevo tanti anni fa. Forse potrei mostrarti io qualcosa che tu non conosci.

Rayne – Come sempre mi spiazzi. Quindi è un si?

Elia – Si.

Uscirono. E lasciarono gli altri alle loro faccende.

Giles spiegò tutto quello che sapeva di Elia e gli altri ne rimasero colpiti. Era una storia affascinante e Giles la rendeva gustosa con tutti quei ghirigori inglesi.

Buffy – Si è fatta una famiglia. Un paio di volte almeno. Mi piace questa Elia.

Angel – Ha adottato dei bambini. Si è sposata. Ha vissuto in modo quasi normale. – il suo tono di voce era strano -

Anya – Però! Quando ero un demone il mio corpo non cambiava e da quando sono umana provo delle strane sensazioni. A lei succede sempre, ogni volta che ritorna al punto in cui divenne un vampiro.

Angel – Considerando che ha più di settecento anni immaginate quante persone ha incontrato. Quante vite ha vissuto.

Spike – Mi chiedo come fa a guardarsi allo specchio

Giles – Forse ci sono tante altre cose che non sappiamo sui vampiri.

Spike – Già! L’affascinante mondo dei vampiri. E’ da un po’ che non lo frequento. Io vado in giro. Vi saluto banda.

Buffy – Anche noi dobbiamo andare. È l’ora della caccia. – Angel la prese per mano ed uscirono – Ci vediamo domani Signor Giles. E tu torni a casa con Tara e Willow e poi subito a letto – rivolta a Down -.

Angel aveva una strana espressione in faccia e lei non potè non accorgersene.

Buffy – Che cosa ti prende adesso?

Angel – Quella donna …. si … insomma ….. quell’entità non ha detto se è figlio mio, ha solo detto che tu lo partorirai ….forse succederà qualcosa per cui tu avrai un bambino, ma siamo sicuri che sarà anche mio? Potrebbe succedere in tanti modi..

Buffy – Ma sei impazzito?! Se avremo un figlio sarà nostro!

Angel – Buffy! Ascolta. Anche se non sarà geneticamente mio io lo amerò lo stesso perché sarà tuo e lo considererò mio …. ma forse nell’entusiasmo non abbiamo capito bene.

Buffy – Adesso smettila. Sarà nostro figlio. Lo concepiremo insieme. Sarà un maschio e …..

Furono interrotti da qualcosa di familiare. Un alone dorato sembrava avvolgerli e la voce era altrettanto familiare.

Donna – Il figlio è tuo Angel. Sarà un bambino speciale che vi darà tante soddisfazioni nella vita.

Dopo aver parlato l’alone scomparve. Rimasero impietriti e Buffy si girò verso Angel.

Buffy – Ma perché fa così? Perché appare così e poi scompare? Ci dice delle cose e poi scappa. Non ti dà nessun particolare e poi scompare. La detesto!

Angel – Hai sentito! Buffy hai sentito?!

Poi abbracciò Buffy e la baciò fino a farla rimanere senza fiato.

Buffy – Eeeeeehi! Se prometti di baciarmi così ogni volta che lei è qui … farò fare un incantesimo da Willow che la faccia ricomparire ogni volta che voglio.

Mentre si avviavano verso casa continuavano a parlare del bambino.

Buffy - Visto che avevo ragione? – poi si voltò verso Angel - Non ha detto per caso quando nascerà o se sarà una femmina vero? Non dà mai tutti i dettagli. Fa sempre così. Odio quando fa così!

Aveva un’espressione strana.

Angel – Che cosa c’è adesso? L’hai sentita anche tu. – avvertì che Buffy era improvvisamente diventata pensierosa, era come se avesse avuto anche lei qualche dubbio.

Buffy – Niente ….  ma …. è come se ci fosse qualcos’altro. Ho paura che non ci abbia detto tutto.

Angel – Forse è  così ma …. Buffy ….. non dobbiamo farci prendere dal panico. A andrà tutto bene. Lo affronteremo quando avverrà.

Si rassicurò, ma il dubbio aveva preso ormai tutti e due.

L’indomani pomeriggio non appena ci fù il tramonto Elia andò ancora al Magic Box per intrattenersi ancora con quei ragazzi strani che avevano cercato di catturarla.

Angel era già lì perché doveva prendere Giles per accompagnarlo all’aeroporto, così avrebbe approfittato dell’occasione per sbrigare qualche faccenda a Los Angeles e magari avrebbe fatto un salto a salutare Gunn e a trovare Faith in carcere.

Elia si trovava a suo agio e cominciò a parlottare con il gruppetto, mancavo solo Spike che sarebbe andato in giro con Buffy a caccia e la aspettava alla sua cripta.

Angel – Ci vediamo tra due giorni. Stai attenta.

Buffy – Stai tranquillo. – gli diede un bacio –

Poi andò verso Giles e lo abbracciò.

Buffy – Mi mancherà Signor Giles! Mi mancherà moltissimo.

Giles – Anche tu!

Quando Buffy uscì gli altri continuarono.

Willow – …. come hai fatto a capire che era una trappola? Credevo d’averla preparata per bene.

Elia – In effetti era abbastanza buona.

Willow – Conosci anche la magia?

Elia – Solo quello che serve.

Willow – Potresti insegnarmi qualcosa?

Elia – Un giorno …. Forse.

Tara – Allora ti trattieni a Sunnydale?

Willow – Se lo fai ti prometto che non ti faremo annoiare.

Elia – Rimarrò solo per una settimana e forse qualche altro giorno. Ancora non ho deciso.

Xander – Perché non ti trattieni di più. Ti faremo divertire ed io ti racconterò di come ho salvato il mondo e la gang non una ma….

Down - … o di quando eri una iena, o un pesce o un topo. Sai Elia abbiamo un sacco di materiale sul “mitico” Xander.

Willow e Tara a stento trattenevano le risate. Ma qualcuno venne in suo aiuto.

Anya – Down, mia cara, non avevi qualcosa da fare? Tipo i tuoi compiti?

Ad Elia piaceva quella comitiva.

Continuavano a chiacchierare. Poi salutarono Giles.

Mentre erano in auto.

Giles – Mi raccomando Angel. Dai sempre un’occhiata a Wesley e soprattutto non dimenticare niente di quello che ti ho detto su Elia. Lo sai soltanto tu oltre me. Lo so che ho promesso ad Elia che non lo avrei detto a nessuno. Ma …. Potrebbe essere utile. E tanto lo so che nonostante i miei avvertimenti lo dirai lo stesso a Buffy.

Angel – Come sempre! Lo sai che non gli nascondo niente, anche perché lei lo scoprirebbe, e sai anche che puoi fidarti di lei. Non preoccuparti. Wesley se la stà cavando benissimo. È diventato in gamba!

Giles – Lo so! – lo disse sospirando -

Angel – Cos’è? È invidia quella che sento?

Giles – No. E’…. solo …. nostalgia!

Angel – Sono solo quattro ore di volo!

Giles – Già! È bella la tecnologia moderna. Comincio ad apprezzarla.

Angel rimase a Los Angels e tornò a Sunnydale un paio di giorni dopo.

Al suo ritorno da Los Angeles trovò casa Summers al buio. Non c’era nessuno ad aspettarlo.

Andò a casa sua. E non appena aprì la porta si ritrovò con in braccio Buffy che le era saltata addosso e cominciò a baciarlo come se non lo facesse da anni.

Angel – Però! Vedrò di fare qualche viaggio un paio di volte al mese.

Buffy – Non dirlo neanche per scherzo.

Angel – Un momento! Dov’è tua sorella?

Buffy – L’ho spedita al campeggio. Per una settimana siamo soli.

Angel – Questo mi piace! Dovresti sbarazzarti di lei un po’ più spesso!

Rimasero a casa e si dedicarono a quello che gli piaceva fare di più “quando erano soli”.

La sera dopo Rayne andò a casa di Elia e la portò un po’ in giro.

Poi lei comprò un mazzo di fiori e si fece accompagnare al cimitero.

Si fermarono ad una lapide. <<Andrew Paul Anderson>> citava la lapide.

Elia – Era mio figlio. È per lui che sono qui. È morto un paio di settimane fa.

Rayne – Tuo figlio? Credevo fosse tuo marito.

Elia – E’ una lunga storia. L’ho adottato 85 anni fa. Era appena nato.

Rayne rimase ad osservarla estasiato. La sua voce era ammaliante, lo teneva incollato al discorso.

Elia - Pensavo che non lo avrei più fatto. Si soffre troppo. Intendevo riferirmi al fatto di adottare un figlio. È così doloroso perdere qualcuno che si ama. Anche se aveva 85 anni, per mè era “il mio bambino”.

Fù una lunga storia quella che Elia raccontò della sua vita. Rayne ascoltava e beveva quelle parole. In quel modo incominciò a conoscerla. Si rese conto che Buffy ed Angel avevano ragione. Era andato lì per una questione d’attrazione fisica. Si rese conto che era superficiale ed egocentrico.

Rayne – Ed io che ero venuto a cercarti …..

Elia – Mi fa piacere quando un uomo mi fa la corte. – lo interruppe – Allora mi stai facendo la corte Signor Rayne?

Rayne – In effetti … si! Mi hai affascinato e tolto il respiro.

Elia – Potrebbe anche succedere qualcosa tra di noi ma ….. devo ammettere che la tua condotta di vita non mi piace!

Rayne – Ma io per tè potrei anche cambiare …..

Elia – Non è questo! Io non ho mai interferito nella vita degli altri, non ho mai preteso questo, molte persone mi hanno accettato per quella che sono e non intendo imporre cambiamenti a nessuno.

Rayne – Ma io non sono “nessuno”, chiedimi quello che vuoi ed io lo farò per tè.

Elia – Resisterai a non praticare magia nera? Resisterai a comportarti bene? Cercherai di usare le tue doti per tè e non contro gli altri? Resisterai a non metterti al sevizio di qualcuno come un mercenario?

Rayne – Quanto tempo ho per rispondere?

Elia – Io rimarrò a Sunnydale per qualche giorno. Mi prometti che ci penserai?

Rayne – Ti prometto che ….. rifletterò sul fatto di pensarci o meno!

Da lontano la loro conversazione era spiata “volontariamente” da Wesley che era lì nelle vicinanze a caccia con Buffy.

Buffy – Non spiare Wesley.

Wesley – Non stò spiando. – lei fece una smorfia di disappunto - E va bene! Ma è solo per lavoro. Ti sei dimenticata che sono un osservatore? Devo fare rapporto e voglio essere preciso nei dettagli.

Buffy – Spione.

Li lasciarono parlare in pace e vennero raggiunti da Angel e Xander che nel frattempo avevano perlustrato la zona.

Xander – Devo ammettere che Elia mi piace. Il fatto che Rayne sia venuto qui non è stato poi così tremendo per una volta tanto. 

Buffy – Chissà cosa succederà tra loro due? Mi incuriosisce.

Wesley -  Se mi lasciavi spiare un altro minuto forse avremmo potuto capirlo.

Angel – E cosa volete che succeda? Io scommetto che passeranno molto tempo insieme. - teneva Buffy per mano e si voltò verso di lei -  Sapete?! L’amore può trasformare un demone in un “angelo”.

Buffy – Potete credergli.

Wesley – Ho sentito Rupert e mi ha spiegato cosa succederà tra un paio di mesi. Dobbiamo cominciare subito le ricerche. – poi vedendo le facce dei suoi interlocutori riprese – Per subito intendo una … due settimane. Va bene?

Buffy – Oh! Grazie padrone! – poi rivolta ad Angel – Hai sentito amore? Ci concede di respirare. Stà diventando proprio umano.

Angel e Xander – Abbiamo creato un mostro!

Anche questa era fatta. Un’altra avventura si era conclusa ed avevano conosciuto una nuova creatura della notte.

Un paio di notti dopo….

Dopo la caccia, e dopo avere salutato Elia (Rayne la seguì, tanto per approfondire la conoscenza), si erano appartati dal resto della “gang”. Nell’aria c’era profumo di bagnato mischiato alla terra, si mise a sedere su uno spuntone di roccia. La abbracciò e guardavano in alto lo spettacolo dell’aurora.

In quei momenti non era necessario parlare e nemmeno guardarsi.

Quasi all’alba, mano nella mano, si diressero verso casa di Angel.

Faceva freddo quel mattino ed accese il fuoco nel camino mentre Buffy si rinfrescava – Angel si era deciso a mettere finalmente qualche specchio con grande sorpresa di Buffy -.

Lo raggiunse e si sdraiò accanto a lui. Faceva davvero freddo. Si raggomitolò accoccolandosi a lui.

Angel – Finalmente!

Buffy – Dovevo festeggiare gli specchi e li ho battezzati uno per uno.

Angel – Civetta!

Buffy – Fatti abbracciare amore perché mi sei mancato da morire mentre ero di là.

Angel – Davvero! Si! – la baciò con passione e se la strinse forte al petto – Anche tu mi sei mancata.

Buffy – Non mi hai raccontato nulla di quando eri a Los Angeles. Sei andato a trovare Faiht? Stava bene?

Angel – Era un po’ giù.

Buffy – E gli altri?

Angel – Bene!

Buffy – Che cos’hai?

Angel – Niente!

Buffy - Perché sei così silenzioso? – lui abbassa gli occhi – Dimmelo! Ti prego! – gli disse accarezzandogli il viso che si era trasformato in Angelus -.

Angel – L’alba… Deve essere così bella. La vedrò mai?

Buffy – Non fare questi discorsi. Non ti riferisci all’alba. Ti stai chiedendo se io mi stancherò mai di non vedere l’alba quando sono con te e di come farai col bambino visto che non puoi stare al sole!

Angel – Allora è così? Ti stancherai un giorno di non guardare il sole che sorge? E come farò con lui?

Buffy – Lo hai detto tu! Lo affronteremo quando sarà il momento. Credo che andrà tutto a posto Angel. Dobbiamo avere fiducia! Io sento che è così!

Angel – Va bene ci penseremo quando è il momento. Ti amo.

Buffy – Quando me lo dici mi sento sciogliere. Dimmelo ancora.

Angel – Ti amo – si guardavano negli occhi -

Buffy – Per ciò che riguarda mè. Se tu sarai con me io non mi stancherò mai …… sai quando sono con te, ed è notte fonda, per me è come se risplendesse il sole e …... quando passiamo queste giornate insieme ed io rimango con te per aspettare il tramonto ….. quel tramonto…. tutti i tramonti ….. ed anche stasera…..aspetterò insieme a te il tramonto …… la mia alba.

Angel la guardò intensamente, le sorrise, l’abbracciò forte e la tenne stretta a sè.

Poi lui si addormentò tra le sue braccia e lei rimase a vegliare sul suo sonno.

Avrebbe atteso il suo risveglio per aspettare insieme un nuovo tramonto ed insieme all’allegra brigata avrebbero affrontato una nuova giornata ed una nuova avventura.

FINE

 

 

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A tutti coloro che hanno letto il racconto: spero che vi siete divertiti.

 

 

 

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