LA TRISTEZZA DELL'ANIMA 

(Prima parte)

 

di Cinzia (cinziafaroldi@katamail.com)

 


Erano trascorsi ormai due mesi dalla separazione definitiva tra Angel e Buffy e il vampiro si era trasferito a Los Angeles, la città degli angeli, dove aveva fondato un'agenzia investigativa di cui faceva parte anche Cordelia che svolgeva il ruolo di segretaria e manager. Questa agenzia si occupava di risolvere strani casi riguardanti l'occulto o il paranormale e sfruttava anche la collaborazione di un neo cacciatore di demoni di nome Gunn e dell'esperienza dell'ex osservatore Wesley; inoltre i membri del gruppo potevano contare sulla collaborazione dell'agente speciale Kate Lockley. Gli affari procedevano a gonfie vele e in quell'arco di tempo avevano sconfitto molti demoni, ma Angel non nutriva alcun sentimento di gioia in tutto questo perché non poteva rassegnarsi all'idea di non vedere più il dolce viso della cacciatrice. Con il suo volto impresso vivamente nella memoria girovagava, ogni sera, per le strade e le vie della città cercando di dare un senso alla propria esistenza senza il suo unico amore, il suo punto di riferimetno: per lui, Buffy, era tutto. Cordelia escogitava qualunque tipo di stramberia per distrarlo, per allontanare quel dolore che lo opprimeva: lo portava in discoteca, oppure a bere qualcosa al pub insieme agli altri membri del gruppo, gli presentava diverse ragazze, ma tutto questo sembrava non funzionare, né tantomeno cambiare anche minimamente lo stato d'animo del vampiro.

Una sera, Angel, uscì come il suo solito, dopo aver cenato lontano dagli occhi indiscreti degli altri: infatti, anche se sapevano i gusti della sua vera natura, il ragazzo si sentiva a disagio nel bere una bottiglia di sangue davanti a loro!
Mentre camminava sommessamente per un viale dove si affacciava una fila di villette, vide, dall'altro lato della strada, una donna bionda, la quale procedeva con la stessa velocità sua che lo stava fissando. Lo sgomento apparve negli occhi del vampiro che riconobbe la donna come Darla: indossava un lungo abito di raso, rosso acceso e ai piedi calzava un paio di sandali neri; quest'ultima, nel frattempo, si stava dirigendo verso di lui. Quando l'ebbe davanti riaffiorarono tutti i sentimenti scomparsi dal giorno in cui aveva riottenuto l'anima:

DARLA: -"Ciao Angel! Come avevo previsto ci si rivede di nuovo…"; disse sorridendo.

ANGEL: -"Già…e scommetto che non è una coincidenza, dico bene?"

DARLA: -"Su, non essere così pessimista e sorridi! Non sei felice di rivedermi?"

ANGEL: -"Effettivamente no."; rispose seccato.

DARLA: -"Peccato…speravo mi riservassi un'accoglienza più calorosa…"; e mentre pronunciava queste parole si avvicinava sempre di più al vampiro, che però si allontanò di scatto e senza dire una parola ritornò alla propria abitazione.

Era quasi l'alba, ormai, ed Angel avvertiva una certa sonnolenza, così si diresse verso la camera da letto; si tolse il lungo cappotto e il maglione nero e si distese: poco tempo dopo era già addormentato. La sera quando si svegliò si sentiva stanco e tutto dolorante perché non aveva chiuso occhio a causa dei sogni che aveva fatto su Darla. In quel momento, proprio quando si stava rivestendo, entrò nella stanza Cordelia:

CORDELIA: -"Buongiorno!…o forse dovrei dire buonanotte…comunque…dormito bene?"

ANGEL: -"Non molto. Come mai questo interessamento nei miei confronti?"

CORDELIA: -"Oh, insomma! Non si può essere gentili con il vampiro più bravo e bello del mondo?"

ANGEL: -"Andiamo Cordelia! Cosa c'è sotto?"

CORDELIA: -"E va bene mi arrendo…volevo solo domandarti di uscire con una mia amica…"

ANGEL: -"Cordelia io…"

CORDELIA: -"Aspetta, lasciami finire! E' una bella ragazza: alta, bionda, con gli occhi verdi e soprattutto è single…come te!; disse sogghignando.

ANGEL: -"Cordy."

CORDELIA: -"Si?"; chiese con un sorriso smagliante.

ANGEL: -"Chiudi il becco!"

CORDELIA: -"Oh, bene!!! Grazie tante! E io che cerco in tutti i modi di aiutarti! Ma tu guarda che bell'esempio di 
gratitudine!"

ANGEL: -"Ti ho già detto come la penso in proposito e non intendo soffermarmi un minuto di più su questo 
argomento!; e così dicendo uscì dall'appartamento, lasciando dietro di se una stupefatta Cordelia.

Mentre attraversava la via che portava al locale dove era cliente abituale, avvertì che qualcuno lo stava seguendo: si voltò e vide di nuovo Darla:

ANGEL: -"Ma che fai adesso? Mi spii?"; chiese seccato.

DARLA: -"Perché mi domandi questo?"

ANGEL: -"Andiamo lo sai benissimo! Ogni volta che metto piede fuori dal mio appartamento ti incontro sempre!"

DARLA: -"E va bene, lo ammetto…volevo solamente rimanere in tua compagnia…"

ANGEL: -"No, la verità è un'altra! Tu vuoi convincermi a vampirizzarti; ma se è questo che hai in mente, ti avviso 
subito che è fuori discussione!"

DARLA: -"Lo so, lo so! Me l'hai detto anche a Sunnydale, ma io voglio stare un po' con te…tutto qui!"

ANGEL: -"Adesso non me la sento…mi dispiace…"

DARLA: -"Già, dimenticavo…ho saputo che tu e la cacciatrice avete rotto…che peccato…"; disse ironicamente.

ANGEL: -"Vedo che le notizie girano in fretta! E, comunque, non ne voglio parlare, specialmente con te!"

DARLA: -"D'accordo, non ne parliamo più…ma adesso vieni con me…"

I due così si diressero verso il locale gestito dal demone Host; ordinarono un paio di drink e poi Darla invitò Angel a ballare un lento. Per la prima volta, dopo tanto tempo, il vampiro si sentiva allegro, quasi felice, e Darla questo lo capiva e la felicità invadeva anche il suo spirito di essere umano; poi, all'improvviso, la donna gli diede un bacio appassionato ed Angel, dapprima rimase sorpreso, ma poi sentendo attraverso quel bacio l'amore che Darla provava nei suoi confronti, si abbandonò a quel romantico istante. Siccome si era fatto tardi, i due dovettero lasciarsi perché Angel doveva occuparsi della risoluzione di un caso affidato alla sua agenzia e non voleva abbandonare gli altri. Dopo essersi salutati con un altro bacio, questa volta più dolce, Darla chiese l'indirizzo del vampiro così da annotarlo per poi andarlo a trovare l'indomani; successivamente, Angel, raggiunse la sede dell'agenzia dove lo attendevano Cordelia, Wesley e Gunn. 

I membri del gruppo, però, sembravano distratti dalla loro missione e continuavano a fissare incessantemente lo sguardo e l'espressione serena impressa sul volto del vampiro. A quel punto lui intervenne:

ANGEL: -"Mi volete spiegare cosa avete da fissarmi in quel modo?"

CORDELIA: -" Mmmmh…sei stranamente più sereno del solito!"

ANGEL: -"Perché io di solito appaio sereno?"

CORDELIA: -"E' questo il punto, non lo sei mai stato! Andiamo…cosa c'è sotto?"

GUNN: -"Per caso hai conosciuto una bella ragazza?"

ANGEL: -"Ve lo chiedo gentilmente: mi fareste la cortesia di farvi gli affari vostri?!"

CORDELIA: -"E va bene! E va bene! Eravamo solamente curiosi di sapere cosa ti fosse accaduto, perché finalmente ti
vediamo più felice! E detto tra noi…la felicità non è il tuo forte!"

ANGEL: -"Molto spiritosa Cordy, davvero molto spiritosa…"; disse seriamente.

CORDELIA: -"Grazie, lo so!"

WESLEY: -"Scusate se interrompo questa loquace conversazione…ma dovremmo continuare ad occuparci del caso su 
una congrega di vampiri che ci è stato assegnato dall'agente Lockley!"

GUNN: -"Hai ragione Wesley, mettiamoci al lavoro!"

Il gruppo lavorò fino alle sei del mattino, poi Cordelia, Gunn e l'ex osservatore ritornarono ai propri alloggi, mentre Angel si diresse verso la camera da letto per riposare un po' ( la sede dell'agenzia era l'appartamento del vampiro).
Nel frattempo Darla, che aveva ottenuto l'indirizzo del ragazzo, si era recata da lui per fargli visita, ma trovandolo addormentato decise di attendere il suo risveglio seduta accanto a lui. Calò la sera ed Angel si svegliò e la sorpresa fu grande, quando trovò, sdraiata accanto a lui Darla che stava dormendo.

ANGEL: -"Darla? Ehi Darla!"; chiamò piano.

DARLA: -"Angel…ben svegliato!"

ANGEL: -"Bè, questo lo dovrei dire io a te!"; disse sorridendo.

DARLA: -"Scusami! Mi sono addormentata un'altra volta, ma sai…erano le sei del mattino e allora…"

ANGEL: -"Non ti devi giustificare! E' tutto nella norma…adesso sei una donna a tutti gli effetti!"

DARLA: -"Già…non mi sentivo più così da quando il Maestro non mi trovò priva di sensi in un vicolo infetta dalla sifilide…"; disse malinconicamente la donna.

ANGEL: -"Per favore evitiamo di parlare di episodi spiacevoli! A proposito: come mai sei venuta da me?"

DARLA: -"Non c'è un motivo particolare…sono solo passata a fare un salutino…"; e mentre pronunciava queste parole si chinò, leggermente, per baciarlo. In quel preciso istante, però, la porta dell'appartamento di Angel si aprì: erano Cordelia, Gunn e Wesley, ritornati all'agenzia per avvertire il vampiro che avevano sgominato da soli la banda di non - morti che si aggirava per la città. Non vedendolo nella cucina si diressero in camera da letto e…

CORDELIA: -"Aaaaaaaaaahh!!! Mio dio! Quella è Darla!!! Presto Gunn passami una croce e un paletto, muoviti!"

WESLEY: -"Ehm, Cordelia…"; tentò di interromperla.

CORDELIA: -"Oh, santo cielo! C'è Darla qui!!! Proprio qui!"; urlò sempre più agitata la ragazza.

WESLEY: -"Cordelia ma non vedi che…"

CORDELIA: -"Oh, caro il mio ex - osservatore io vedo benissimo cosa sta succedendo, c'è una vampira assetata di 
sangue nel letto del mio capo e…ehi! Aspetta un momento…che ci fa la vecchia fiamma di Angel nel suo 
letto?"

WESLEY: -"Non ci arrivi?"; chiese ironicamente.

CORDELIA: -"Ops…scusate…non volevo disturbarvi, ma credevo che la signorina qui fosse morta e sepolta…o morta 
e polverizzata!"

ANGEL: -"Cordelia, Darla è ritornata dall'inferno come essere umano, adesso è dei nostri!"

CORDELIA: -"Adesso si spiegano tutti quei sorrisi, lo sguardo sereno…"

ANGEL: -"Ok, ok! Cambiando argomento: che ci fate qui?"

GUNN: -"Siamo venuti per avvisarti che abbiamo sconfitto la congrega dei vampiri!"

ANGEL: -"Bene, ottimo lavoro!"

CORDELIA: -"Già…Angel? Se hai un attimo di tempo vorrei parlarti un momento!"

ANGEL: -"Va bene, dimmi pure!"

CORDELIA: -"Da sola!!!"

Angel, allora si rivestì e raggiunse la ragazza nel salotto, mentre gli altri componenti del gruppo erano rimasti a parlare con Darla:

ANGEL: -"Allora? Che volevi dirmi di così tanto importante?"

CORDELIA: -"Bè…ecco…prima che venissimo qui, siamo passati un attimo a casa mia perché avevo dimenticato la 
borsetta e…"

ANGEL: -"Allora?"

CORDELIA: -"Ecco…non so come dirtelo…"

ANGEL: -"Avanti! Sputa il rospo!"; disse il vampiro, che ne frattempo iniziava ad alterarsi.

CORDELIA: -"Ha telefonato Buffy…e chiedeva di te, io le ho detto che non c'eri e lei…ha risposto che sarebbe venuta 
domani mattina…"

Angel non riusciva a credere alle proprie orecchie: finalmente stava iniziando a rifarsi una vita, quando ecco che ritorna lei: la sua amata, il suo sole, la sua esistenza…la sua Buffy. Ad un tratto sentì che le gambe cominciavano a cedergli, così si appoggiò allo schienale di una poltrona:

ANGEL: -"B…Buffy viene qui domani mattina?"

CORDELIA: -"Si, ha detto così…dovrò dirle di andarsene?"

ANGEL: -"No…no, non ce né bisogno…"; rispose ancora sconcertato.

CORDELIA: -"D'accordo…e con Darla come la metti?"

ANGEL: -"Non lo so…dentro di me c'è tanta confusione! Credevo che non l'avrei più rivista, credevo che Buffy si 
fosse rifatta un'esistenza normale senza di me, pensavo di non farcela a superare questo momento, e invece, 
quando ero sul punto di dimenticarla, ecco che ritorna!"

CORDELIA: -"Non voglio fare la guastafeste, ma può anche darsi che Buffy non venga qui espressamente per parlare 
di voi, ma forse per discutere di faccende che riguardano il nostro lavoro! E' bene che tu rimanga con i 
piedi per terra Angel o soffrirai ancora…"; e così dicendo se ne andò insieme agli altri due.

Intanto, Darla, gli si avvicinò:

DARLA: -"Angel? Che hai…mi sembri sconvolto…"

ANGEL: -"No, non è niente…non ti preoccupare, adesso devo uscire, ti chiamo quando torno, ok?"

DARLA: -"Va bene, allora ci vediamo dopo!"

Quando, finalmente, Darla uscì, Angel si abbandonò su una sedia e pianse, pianse tutte le lacrime che aveva, lacrime di gioia perché aveva l'opportunità di rivedere Buffy o lacrime di dolore perché sentiva che l'avrebbe persa di nuovo, non lo sapeva nemmeno lui, ma una cosa era certa: non aveva mai pianto così tanto in vita sua. Quando si fu ripreso, decise di uscire per rischiararsi le idee, per non pensare, ma purtroppo neanche questo servì a molto: mentre percorreva le vie più desolate di Los Angeles, le immagini di Buffy affiorarono nella sua mente e tutti i ricordi e le emozioni si mischiavano e confondevano, provocando in lui un'enorme angoscia. Decise quindi di rincasare e quando rientrò nel suo appartamento, prese la fotografia della cacciatrice che teneva nel suo libro di sonetti preferito e osservandola e contemplando la sua bellezza aspettò pazientemente il mattino quando sarebbe venuta da lui. 

Il giorno seguente, come aveva stabilito, arrivò in città Buffy che accompagnata da Wesley entrò in casa del vampiro:

WESLEY: -"Eccoci qua!"

BUFFY: -"Grazie per avermi fatto da guida Wesley! Adesso potrei rimanere sola con lui?"

WESLEY: -"Certamente!"; detto questo l'uomo lasciò l'appartamento. Angel, nel frattempo si era addormentato sul divano stringendo a se la foto di Buffy, la quale, quando lo vide iniziò a piangere in silenzio per non destarlo; ma, come se avesse avvertito la sua presenza, il vampiro si svegliò e si accorse con gioia che Buffy era accanto a lui:

ANGEL: -"Buffy, perché stai piangendo? Non sei felice di rivedermi?", chiese con il cuore in gola.

BUFFY: -"E' proprio per questo che piango, perché sono contenta! Sono passati due mesi dall'ultima volta che ci siamo 
visti, ma per me è come se fosse trascorsa un'eternità!", e mentre parlava, le lacrime rigavano 
incessantemente il suo viso.

ANGEL: -"Anch'io provo la stessa cosa, ma tu sei venuta fini qui per parlare di noi, vero?"

BUFFY: -"A dire la verità, mi ha mandato il signor Giles per avvisarti che una congrega di vampiri molto potente è 
fuggita da Sunnydale ed è arrivata a Los Angeles, quindi io potrei esservi utile!"

ANGEL: -"Non ce né bisogno, hanno già provveduto a polverizzarli Cordelia e gli altri", disse in tono serio e deluso

BUFFY: -"Ah! Non lo sapevo…non mi hanno detto niente…"

ANGEL: -"Bene, allora se sei venuta qui per parlarmi solo di questo puoi anche andartene…sto aspettando una 
persona…". Nell'udire quelle parole a Buffy gli si gelò il sangue nelle vene, Angel si stava comportando nuovamente da sire con lei e questo non lo poteva sopportare perché lo sentiva freddo e distaccato:

BUFFY: -"Chi stai aspettando…Angel?"

Il vampiro non fece in tempo a rispondere che la porta dell'appartamento si aprì e comparve Darla sulla soglia:

DARLA: -"Angel, non mi avevi detto che avevi visite e se sapevo che era la cacciatrice sarei arrivata molto prima…"; disse in tono arrogante.

BUFFY: -"Non ti preoccupare, stavo per andarmene!"; rispose altrettanto freddamente la cacciatrice.

ANGEL: -"No, aspetta ancora un po'…sei…sei appena arrivata in città e vuoi già andartene?!""

BUFFY: -"Perché no? Noi non abbiamo più niente da dirci! Me l'hai detto tu stesso, ricordi? Comunque partirò domani 
in tarda mattinata per Sunnydale e fino ad allora credo che non vi disturberò più!", e lanciando un ultima occhiata stracolma d'odio verso Darla, uscì dalla casa. Il vampiro aveva immaginato il loro incontro diversamente, molto diversamente e quando la ragazza se ne fu andata, la tristezza e lo sconforto assalirono nuovamente la sua anima già torturata.

All'improvviso senti le braccia di Darla cingergli la vita:

DARLA: -"Angel, basta pensare a lei, adesso ci sono io nella tua vita, o sbaglio?"

ANGEL: -"Io, non lo so…è tutto così confuso e non so nemmeno io cosa voglio!"

DARLA: -"Va bene, ho capito… ti lascio solo, ma quando ti sarai calmato fammi sapere…"

ANGEL: -"D'accordo"

La donna, allora, lasciò l'appartamento e il vampiro decise di informarsi per quanto riguardava il luogo dove risiedeva momentaneamente la cacciatrice. Andò, quindi dal gruppo di amici, i quali, però, no lo seppero aiutare un granché, per il fatto che nemmeno loro erano al conoscenza di dove abitasse la ragazza. A quel punto, Angel, decise di attendere l'arrivo della notte per poi andarla a cercare: anche se avesse dovuto setacciare da cima a fondo tutta la città, non gli sarebbe importato, la cosa che lo opprimeva in quel momento era che Buffy, finalmente era ritornata, anche se per poco da lui e quest'ultimo l'aveva trattata sgarbatamente facendola soffrire ancora di più nell'avergli tenuto nascosto il ritorno di Darla nella sua vita. Quando finalmente calò l'oscurità, il vampiro scese nel seminterrato dove era parcheggiata la sua automobile, una cabriolet nera decappottabile, e successivamente si recò alla ricerca dell'abitazione della cacciatrice, percorrendo le varie strade di Los Angeles; ma della ragazza nessuna traccia: purtroppo non possedeva neanche il numero di telefono e , quindi, non poteva chiamarla. 
Ad un tratto, però, Angel vide che da una villetta che si affacciava su un grande giardino uscì una ragazza bionda, dai capelli lunghi. Aguzzando la vista riconobbe la cacciatrice e immediatamente scese dalla macchina e giunse davanti a lei:

ANGEL: -"Ciao Buffy, finalmente sono riuscito a rintracciarti…stai uscendo per la ronda?"; chiese un po' imbarazzato.

BUFFY: -"Perché, non si vede?"; rispose con sarcasmo.

ANGEL: -"Se ce l'hai ancora con me per quello che è successo oggi, non ti biasimo…mi sono comportato da perfetto 
idiota e…"

BUFFY: -"Angel! Non ti preoccupare…è acqua passata, in fondo tu hai diritto di rifarti una vita anche se sei sempre 
stato tu a lasciarmi!"

ANGEL: -"Io voglio farti vivere un'esistenza normale, almeno in amore, e con me al tuo fianco non saresti stata 
felice…"

BUFFY: -"Se permetti, quello lo dovevo decidere io! Non puoi comandare i miei sentimenti…non potrai mai farlo!", urlò la ragazza, che nel frattempo, iniziava ad alterarsi.

ANGEL: -"Ma è la cosa migliore per tutti e due!"

BUFFY: -"Per me non lo è! Risvegliarmi la mattina illudendomi che tu sia ancora a Sunnydale; o addormentarmi la sera 
senza averti visto almeno una volta mi fa stare male, molto male…"

ANGEL: -"Anch'io provo la stessa cosa Buffy…ma sono convinto che meriti molto di più che trascorrere la vita 
insieme a uno come me…"

BUFFY: -"Io invece sono convinta che non sopravviverò a lungo senza di te…", rispose in lacrime.

Angel sapeva cosa sentiva Buffy in quel momento e voleva consolarla, abbracciarla, starle accanto per sempre; ma sapeva che questo non sarebbe potuto accadere: in fondo lui era un vampiro e sarebbe vissuto per l'eternità, mentre lei era un essere umano e sarebbe invecchiata e poi morta e non poteva sopportarlo: no, non avrebbe saputo affrontare il dolore della perdita della donna che aveva sempre amato, anche prima che diventasse una cacciatrice…sarebbe stato troppo per lui. Ma questo non lo poteva dire a Buffy perché sapeva che non l'avrebbe mai accettato e quindi preferì tacere di fronte a Buffy in lacrime. Allora, la cacciatrice, notando l'espressione serie ma allo stesso tempo triste che il vampiro aveva impresso sul suo viso, capì che non sarebbe bastata la sua presenza a Los Angeles per ritornare insieme a lui e quindi decise di partire quella notte stessa:

BUFFY: -"Scusami, ma adesso devo preparare i bagagli…"

ANGEL: -"Ma non avevi detto che saresti partita domani in tarda mattinata?"

BUFFY: -"Ho cambiato idea…non c'è più motivo per cui io debba rimanere e credimi…è meglio così…"

ANGEL: -"No…ti prego…non te ne andare!"

BUFFY: -"E allora che cosa devo fare Angel?! Io non so più come comportarmi! Non vuoi che io ti trascorra il resto dei 
miei giorni con te, ma quando voglio allontanarmi, tu mi dici di restare! Senti…io non posso passare il resto 
della vita con la speranza che tu possa ritornare con me definitivamente, perché so già che non andrà a finire 
così…mi sto abituando all'idea di non vederti più…perciò è meglio per tutti e due che io me ne veda 
stanotte…"

Angel aveva ottenuto quello che voleva: sperare che Buffy, non restandogli più accanto, si sarebbe rifatta una nuova esistenza senza di lui, certo ci sarebbe voluto del tempo, ma la lontananza avrebbe, a poco a poco, cancellato ogni cosa: ma allora perché si sentiva così triste? Buffy stava per rientrare in casa ma Angel le prese la mano e la invitò ad andare con lui all'agenzia investigativa: insieme agli altri membri del gruppo stavano progettando di sventare un altro covo di vampiri e l'aiuto di una cacciatrice sarebbe stato molto utile. La ragazza, dopo varie insistenze accettò, salì sulla vettura del vampiro ed insieme si recarono al luogo prestabilito. In realtà questo fatto rappresentava, per Angel, una scusa per rimanere accanto alla ragazza sino all'indomanimattina, quando, purtroppo, se ne sarebbe andata.
Giunti a destinazione, entrarono nell'appartamento del vampiro e videro che gli altri erano già arrivati:

CORDELIA: -"Oh! Finalmente ti sei deciso a venire Mr. "la mia anima è un tormento"! Ciao Buffy!"

ANGEL: -"La tua ironia mi sorprende, ma dovresti farne a meno", rispose seccato.

CORDELIA: -"Siamo nervosetti! Che ti è successo?"

ANGEL: -"Niente che ti riguardi Cordelia e adesso possiamo metterci al lavoro?"

CORDELIA: -"Veramente eravamo qui per informarti che, mentre tu eri occupato a risolvere i tuoi problemi 
sentimentali, noi abbiamo distrutto anche il nuovo covo di vampiri!", rispose alterata.

ANGEL: -"Ah…beh…vedo…vedo che state migliorando ogni giorno di più…è una buona cosa…", disse un po' imbarazzato il vampiro. All'improvviso, però, suonò il campanello ed Angel andò ad aprire la porta: era Darla. Tutti i membri del gruppo guardarono Buffy, come se stessero aspettando una sua reazione, ma visto che non apriva bocca, iniziarono a fissare il vampiro, anch'egli sorpreso di vedere la sua ex - amante; se così si poteva ancora definire. Siccome capirono che la situazione fra i tre iniziò a farsi tesa, lasciarono l'appartamento promettendo ad Angel che sarebbero ritornati l'indomani. La prima dei tre a parlare fu Darla:

DARLA: -"Ma guarda un po' la stranezza del destino: ogni volta che vengo a trovare Angel ci sei anche tu! Ti sei 
trasferita qui, per caso? Non è ora che lasci al città?"

ANGEL: -"Darla, smettila!"

BUFFY: -"No, non ti preoccupare Angel! In fondo tu e Darla siete diventati molto intimi, a quanto pare, e io sono 
arrivata qui a Los Angeles senza un minimo di preavviso! Perciò credo sia meglio che me ne vada…e questa 
volta è per sempre!"

Così, la cacciatrice, se ne andò dall'agenzia non facendo caso alle suppliche di Angel per farla restare. Allora, il vampiro, tentò di rincorrerla ma Darla gli si parò davanti, bloccandogli il passaggio:

ANGEL: -"Spostati, Darla!"

DARLA: -"No!"

ANGEL: -"Ho detto di spostarti!!!", intimò il vampiro.

DARLA: -"No! Tu non puoi trattarmi in questo modo! Prima accetti la mia compagnia; esci con me, siamo felici 
insieme, e adesso perché ritorna quella ragazzina mi vuoi lasciare così?!"

ANGEL: -"Noi non siamo mai stati realmente una coppia, e questo lo sai benissimo anche tu!"

DARLA: -"Già…ma credevo potessimo diventarlo! Come quando anch'io ero un vampiro e…"

ANGEL : -"Basta, smettila! Non voglio più rivangare il passato! Ho intenzione di guardare al futuro e lasciarmi alle 
spalle tutto il resto! Credevo che anche tu fossi cambiata, ma purtroppo mi sbagliavo…e adesso te lo dico 
per l'ultima volta: spostati!"

A quell'ultimo avvertimento la donna si scostò dalla porta permettendo al vampiro di uscire all'inseguimento dell'unica ragazza che aveva sempre amato sinceramente: Buffy. Quest'ultima, intanto, era ritornata nella sua casa, presa in affitto per quel giorno e aveva preparato i bagagli; Angel arrivò all'abitazione più in fretta che poté e riuscì a parlare con la cacciatrice:

ANGEL :-"Buffy, sono venuto qui solo per dirti che io ti amo ancora…non ho mai smesso di amarti…"

BUFFY: -"Anch'io Angel! E' per questo che sto così male quando ti vedo con delle altre…"; la ragazza aveva in volto un'espressione triste, malinconica; i suoi occhi si erano arrossati per il troppo piangere.

ANGEL: -"Io so che ho sbagliato e avrei dovuto vivere nel tuo ricordo per sempre…"

BUFFY: -"No Angel, no! Anche tu hai il diritto di rifarti una vita, come io, dopo di te, ho avuto Riley, tu, se con Darla 
saresti felice, non vedo quale sia il motivo per non affrontare una nuova relazione…": ma anche se tentava di apparire comprensiva e felice per la nuova vita del suo adorato Angel, non riusciva a mascherare la sua infinita tristezza e questo non sfuggì al vampiro:

ANGEL :-"Buffy…non so cosa darei per poter rimanere accanto a te per sempre…"

BUFFY: -"E allora perché non lo fai?!", urlò la cacciatrice.

ANGEL: -"Perché tu non hai la minima idea della sofferenza che provo al solo pensiero che un giorno morirai, che ti 
perderò per sempre! Buffy, io resto e resterò in ogni momento un vampiro e devo scontare le mie colpe per 
gli omicidi commessi in passato, ma non voglio affrontare anche questo dolore…non ci riesco…"

Buffy, allora, si avvicinò a lui e lo abbracciò; baciandolo con tenerezza: non voleva più parlare perché il suo cuore gli diceva che quello che aveva detto il vampiro era vero, ma la speranza in lei non si era affievolita del tutto. Angel, la lasciò fare; gli erano mancati quei momenti di felicità con Buffy e li stava rivivendo in un solo attimo accanto alla sua cacciatrice. Lentamente, il bacio, si fece più intenso, passionale e i due ragazzi non smisero di stringersi ed accarezzarsi perché consci che, la mattina seguente, si sarebbero dovuti lasciare di nuovo.

I due innamorati, però, non si accorsero che, qualcuno nell'ombra, li stava osservando: Darla. La donna era fisicamente e moralmente stanca di tutto quello che la circondava e aveva trovato un grande aiuto per superare questa crisi nella figura di Angel e si era illusa di potere ancora far parte della sua vita, ma si rendeva conto, solo in quel momento, che la sua era solo una fantasia, un bel sogno. E allora perché combattere per un amore impossibile? Magari se fosse stata nuovamente una vampira l'avrebbe amata, ne era certa; ma Angel, sembrava non voler ascoltare le sue suppliche. Allora come fare?

- : "Ben tornata Darla…"

La donna si voltò e lentamente, dall'ombra, emerse una figura femminile dai lunghi capelli castani e dalle unghie affilate, che si stava dirigendo verso di lei. Lo sgomento era impresso negli occhi di Darla:

DARLA: -"Drusilla!"



FINE PRIMA PARTE.....

 

 


 

 

DISCLAIMER: I diritti di questo racconto son o ceduti al sito BuffyItalia. Tutti i personaggi delle serie televisive "Buffy the vampires slayer" e "Angel" citati nella storia sono di proprietà di Joss Whedon, di David Greenwalt, della 20th Century Fox Television Production e della Warner Brothers. Sono stati utilizzati senza il consenso degli autori, ma non ai fini di lucro.

 

 

 

 

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