LA TRISTEZZA DELL'ANIMA 

(Seconda parte) IL FINALE

 

di Cinzia (cinziafaroldi@katamail.com)

 

 

 

Erano le sette di sera ed Angel era seduto alla scrivania intento a battere fa computer un rapporto della polizia riguardante un’indagine relativa all’infettazione del sangue animale che vi era stata qualche settimana prima: fortunatamente, il vampiro, aveva evitato il contagio grazie alle trasfusioni che aveva compiuto su di esso.

Sulla scrivania era adagiata la fotografia di Buffy, la quale se ne era andata dalla città promettendo, però, che si sarebbe fatta sentire ogni tanto. Il vampiro interruppe per un attimo il lavoro intrapreso e pensando agli avvenimenti accaduti ultimamente gli venne in mente Darla: già, che fine aveva fatto? Dall’ultima volta che l’aveva vista, ovvero quando i due si erano divisi nuovamente, non si era fatta sentire; sembrava sparita nel nulla: -“Forse avrà lasciato la città!”; pensava, fra sé e sé Angel. Ma quel pensiero si interruppe bruscamente al suono del campanello: aprì la porta e vide Cordelia che lo fissava spazientita:

 

CORDELIA: -“Allora? Quanto avevi intenzione di farmi aspettare qui fuori!!!”

 

ANGEL: -“Ehi! A quanto pare l’educazione non è il tuo forte! E comunque adesso ti ho aperto!”

 

CORDELIA: -“Si, si bando alle ciance…sono venuta per parlarti di un fatto a dir poco allarmante!”

 

ANGEL: -“Di che si tratta?”

 

CORDELIA: -“Dunque, ieri notte io e Gunn stavamo pattugliando la zona retrostante l’Hyperion quando notammo che vi era qualcuno all’interno dell’edificio; così entrammo lentamente senza farci notare e intravedemmo una figura femminile che stava uscendo dall’entrata principale!"

ANGEL: -“Una figura femminile hai detto?”; chiese perplesso.

CORDELIA: -“Si! Proprio così! Però non siamo riusciti a capire chi fosse perché era troppo buio per vedere bene!”

 

ANGEL: -“Capisco…in tal caso ritornerò personalmente stanotte, intanto tu informa Wesley dell’accaduto!”

 

CORDELIA: -“D’accordo capo!”

 

Successivamente la ragazza uscì dall’appartamento ed Angel ritornò ai suoi pensieri:

 

ANGEL: -“Che questo caso abbia a che fare con la scomparsa di Darla? Magari la donna nell’edificio era lei…chissà questa volta cosa avrà in mente…”

Un’altra distrazione lo sottrasse dalle sue supposizioni: lo squillo del telefono. Angel allora rispose e quando sentì la voce preoccupata dell’agente Kate Lockley chiese immediatamente spiegazioni:

ANGEL: -“Kate! Cos’è accaduto?”

KATE: -“Hanno ritrovato il cadavere del guardiano di notte dell’Hyperion, all’interno dell’edificio: al centro della sala d’ingresso per la precisione…”; spiegò la donna.

Ad Angel venne in mente quello che gli aveva riferito Cordelia riguardo alla figura femminile che aveva intravisto proprio in quel luogo e all’improvviso fu assalito da un grave dubbio: e se Darla fosse ritornata un vampiro? Così Angel ringraziò Kate per l’informazione e, quando ebbe riattaccato la cornetta, decise di recarsi immediatamente sul luogo dell’omicidio.

Giunto a destinazione, riuscì a farsi largo tra la folla formata da poliziotti, agenti di sicurezza, detective e da qualche curioso, intravedendo, successivamente, il cadavere: era un uomo di mezza età, ben messo e completamente dissanguato, ma solo una cosa colpì il vampiro sino a tenerlo col fiato sospeso: i segni sul collo della vittima. Si, perché oltre ai classici forellini del morso, erano impressi due profondi graffi, più o meno all’altezza della giugulare, molto profondi e l’unica persona, o meglio creatura, che poteva lasciare quello come “biglietto da visita” era Drusilla!

ANGEL: -“Ma allora non è Darla la causa di tutto questo!”; pensò lievemente sollevato. Decise quindi di rincasare per avvertire gli altri, ma quando arrivò all’appartamento non vi trovò nessuno: solamente un biglietto in cui era scritto che i ragazzi erano al pub per svagarsi un po’ dal duro lavoro. Il vampiro, allora, si recò là.

Cercò con lo sguardo Cordelia, sperando di trovare insieme a lei anche Gunn e Wesley e li vide seduti al bancone del bar. Il fatto che lo colpì era che con loro vi era anche una donna bionda che stava chiacchierando assieme a Cordy, ma siccome era voltata di spalle Angel non poté vederne il volto. All’inizio pensò che fosse l’agente Kate Lockley, visto il  taglio e colore dei capelli, ma quando si avvicinò e riconobbe Darla, un misto di gioia e preoccupazione gli insorse nell’anima:

 

ANGEL: -“Darla…non sapevo che fossi ancora qui, pensavo te ne fossi andata visto che non ti sei fatta più sentire!” 

 

DARLA: -“Se non sbaglio l’ultima volta che ci siamo visti mi hai detto di togliermi di mezzo!”, rispose freddamente.

Angel la fissava negli occhi notando il lei qualcosa di diverso: era distaccata, fredda, le parole giungevano a lui come dei pugnali scagliati per ferirlo; ma quello che lo colpiva di più era l’intensità degli occhi della donna. Essi sembravano aver perso luminosità; erano cupi e rendevano lo sguardo assente. Ad un tratto la donna si alza dal bancone del bar e se ne va senza salutare né il vampiro né gli altri del gruppo che, invece, l’avevano accolta calorosamente. Allora Cordelia interruppe il silenzio che momentaneamente si era creato:

CORDELIA: -“Caspita! A quanto pare l’educazione non è nelle sue abitudini!”

 

GUNN: -“Bah! Le donne…tutte uguali!”

 

CORDELIA: -“Ma che dici?!”, gridò: -“Magari le altre saranno come tu insinui, ma io no! Sono dolce, bella, brava e soprattutto ben educata!”

 

WESLEY: -“Viva la modestia!”, disse l’osservatore, ottenendo come risultato, una smorfia di disapprovazione da Cordy.

ANGEL: -“Ragazzi, finitela di litigare! Piuttosto: come mai Darla si trovava qui e perché si è fatta viva solo ora?”

WESLEY: -“Ha setto che ha avuto degli impegni ai quali non poteva assolutamente sottrarsi!”

CORDELIA: -“Mi chiedo di cosa si tratti! Non ce l’ha voluto dire assolutamente!”

Angel era pensieroso e si domandava cosa avesse trattenuto la comparsa di Darla fino a quel momento, inoltre la donna era riapparsa proprio la stessa notte dell’omicidio all’Hyperion. Decise quindi di informare anche il resto del gruppo, poi, mentre questi ultimi rincasarono, ognuno diretto al proprio alloggio, il vampiro volle saperne di più sulla comparsa dell’ex – fiamma e soprattutto il perché del suo cambiamento: che sia veramente ritornata un vampiro? Non era possibile. Quei graffi sul collo erano il sigillo di presentazione di Drusilla, ne era più che sicuro; ma allora come si potevano spiegare quegli occhi privi di anima della donna? A quel punto gli balenò alla mente il volto di Drusilla e come una folgorazione capì che poteva essere arrivata a Los Angeles e avere vampirizzato Darla, visto che quest’ultima non voleva morire e la vampira, invece, voleva realizzare il suo assurdo progetto che aveva in mente da anni: ripristinare il loro quartetto di sanguinari. Ma certo! Poteva essere un’ipotesi più che plausibile. MA dove potevano essere nascoste? Questo pensiero assillava incessantemente la mente del vampiro che decise di recarsi nell’unico luogo dove le due vampire si sarebbero recate; dove Darla aveva vissuto gran parte della sua esistenza insieme al Maestro: le fogne.

Giunto sopra un tombino ne pressi del cimitero di Los Angeles, Angel si calò giù per la scalinata che portava alle grandi condutture sotterranee, poi, arrivato in prossimità di un’immensa tubatura, scorse il bagliore, che probabilmente, doveva essere stato prodotto da un insieme di candele. Allora, il vampiro, entrò e quando vide Drusilla e Darla bere dal collo di un malcapitato si convinse che i suoi dubbi erano più che fondati. Senza farsi scoprire, Angel prese un candelabro e lo gettò all’interno di una tanica di benzina posta accanto ad un ammasso di rifiuti portati si lì dalle acque stagnanti. Le due vampire vennero bruciate dalle fiamme di fronte ad un Angel molto turbato. Quest’ultimo prima di andarsene provò un senso di rimorso per non aver potuto fare di più per salvare l’anima di Darla.

 

 

FINE

 

 


 

 

DISCLAIMER: I diritti di questo racconto son o ceduti al sito BuffyItalia. Tutti i personaggi delle serie televisive "Buffy the vampires slayer" e "Angel" citati nella storia sono di proprietà di Joss Whedon, di David Greenwalt, della 20th Century Fox Television Production e della Warner Brothers. Sono stati utilizzati senza il consenso degli autori, ma non ai fini di lucro.

 

 

 

 

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