Oltre  la  notte

 

di  Alvina (alvinaangel@libero.it)

 

 

 

La figura snella,elegante del vampiro attraversava la strada .Tutt’intorno era silenzio,non si sentiva neppure il fruscio di una foglia. Spike era furioso,pensava ancora alla Cacciatrice,non riusciva a dimenticarla,anche se ormai si era reso conto che lei amava Angel ,e lo avrebbe amato per sempre.Tra loro era stato bello,ma per lei non era amore e non sarebbe stato mai. Spike era assorto in questi pensieri,quando all’improvviso la vide: una figuretta sottile dai lunghi capelli biondi camminava a passi svelti davanti a lui.Non resistette all’impulso e la chiamò per nome – Buffy!-

La ragazza si voltò di scatto e…..un’espressione di immenso stupore apparve sul viso del vampiro: non era la Cacciatrice!Quella ragazza aveva i capelli lunghi e biondi e la figura minuta di Buffy,ma il viso era diverso…i lineamenti delicati e ancora più regolari di quelli della Cacciatrice catturarono subito l’attenzione di Spike.

La ragazza lo fissò spalancando due grandi occhi verdi,che come dardi arrivarono diritti al cuore di Spike.Per un attimo i loro sguardi si incrociarono e provarono entrambi una sensazione fortissima e sconosciuta…..era come se si conoscessero da tempo immemorabile…il vampiro cercò di parlare,ma dalle sue labbra non usciva alcun suono.Si scosse,e si rese conto che la ragazza era sparita: ebbe la consapevolezza che non l’avrebbe più vista,e questo gli fece provare un acuto dolore.

Continuò a camminare,come un automa,senza meta,senza neppure più pensieri.

All’improvviso nell’oscurità senti’ un urlo agghiacciante: si guardò intorno e vide due individui che trascinavano a forza una ragazza.Si rese subito conto che erano vampiri e, senza pensarci un attimo,corse verso di loro. I due si accorsero della sua presenza e ringhiando si scagliarono contro di lui.Mentre uno spinse violentemente a terra la ragazza,l’altro colpi’ Spike con un pugno.Il vampiro biondo schivò abilmente il colpo e lo restitui’ con maggiore forza,ma nello stesso momento l’altro vampiro lo attaccò alle spalle.Spike combattè con tutte le sue forze,finché i due vampiri si diedero alla fuga.Solo allora si rese conto che la ragazza era ancora a terra: corse verso di lei e l’aiutò a rialzarsi – Ehi,piccola,stai bene?- le chiese Spike,ed era sinceramente preoccupato per lei.-Credo di si’…- rispose la biondina,rialzandosi a fatica.Il vampiro si senti’ sollevato nel vedere che non era ferita.- Vieni,ti accompagno a casa – le disse premurosamente. – Non ho una casa,non so dove andare,- rispose lei – sono appena arrivata in questo posto…

La ragazza parlava con uno strano accento,che Spike non conosceva.

Senza pensarci sopra,le disse: - Bene,allora ti porterò a casa mia - .Lei lo fissò con i suoi occhi luminosi e annui’.

Spike la prese per mano e si diressero verso la cripta che da tempo era la sua dimora.

Il vampiro si senti’ stranamente felice: camminava mano nella mano con una sconosciuta, e gli sembrava di attraversare le tenebre con lei. Ebbe la sensazione (per lui molto piacevole) di andare con lei oltre la notte…

Finalmente arrivarono alla cripta di Spike,e il vampiro temeva che la ragazza si spaventasse nel vedere il luogo in cui lui abitava,ma ciò non accadde.Infatti la ragazza si guardò intorno compiaciuta,e alla fine disse: -Mi piace questo posto,complimenti,Spike!- Il vampiro si stupi’ nel sentire che lei conosceva il suo nome.La ragazza si accorse del suo stupore e sorrise.-Ho sentito che quei due ti chiamavano Spike…-cercò di spiegare.In effetti, Spike si era accorto che i due vampiri lo avevano riconosciuto,ma in quel momento non ci aveva badato. –Tu invece chi sei ?- chiese il vampiro- Non conosco neppure il tuo nome…La ragazza gli rivolse un sorriso enigmatico: - Io sono Hedra, e da molti secoli sono prigioniera di un terribile incantesimo.Sono condannata a vivere in eterno e a vagare senza meta,fino a quando non incontrerò il vero amore.Se questo sarà mai possibile,- aggiunse con un sorriso triste.

Spike la fissò con i suoi magnetici occhi chiari,senza parlare.Si sentiva smarrito,era la prima volta che si trovava di fronte a qualcosa che non riusciva a comprendere,e che al tempo stesso lo attraeva terribilmente.

Dopo un po’ di tempo,riusci’ finalmente a tirare fuori le parole, e disse,prendendole le mani nelle sue: - Senti, piccola, hai voglia di raccontarmi tutto dall’inizio ?- Con piacere,Spike! – rispose la ragazza, e gli sorrise.

Mentre raccontava la sua strana storia,Hedra vide scorrere davanti ai propri occhi le immagini della sua vita passata…

Si vide bambina,che correva nell’immenso parco del suo castello,laggiù, nella remota terra dove un tempo regnava il misterioso popolo etrusco.

Poi si vide ragazza, molto bella e leggiadra, con i lunghi capelli biondi e il viso delicato.Non aveva preoccupazioni, tranne quelle che occupavano tutte le dame del suo tempo,e nel complesso era abbastanza felice, anche se si rendeva conto che le mancava qualcosa.L’amore… ci pensava spesso, aspettava con impazienza che arrivasse a dare un senso alla sua vita dorata, ma in fondo insipida, di nobildonna.

Ma forse non sarebbe arrivato mai,e lei si sarebbe rassegnata,come tutte le altre, ad un matrimonio combinato dal padre.Forse l’uomo dei suoi sogni non esisteva affatto…Mentre pensava a queste cose,Hedra non si rendeva conto del tempo che passava.

Un giorno giunse a corte un alchimista, uno strano personaggio che pretendeva di conoscere il segreto dell’eterna giovinezza e dell’immortalità.Era esperto di incantesimi e formule magiche e riusciva a stupire i cortigiani con fenomeni inspiegabili.Era un uomo di età indefinibile e di aspetto inquietante.Nessuno sapeva di dove venisse,né chi fosse. Si faceva chiamare Nekis,e raccontava di venire dalla lontana terra dei Faraoni.

Il giorno che vide la giovane Hedra,la fissò intensamente con i suoi occhietti che avevano il colore del ghiaccio.In quel momento decise che quella ragazza doveva essere sua, e l’avrebbe conquistata a qualsiasi costo.

Cominciò a girarle attorno,cercando qualche argomento per attrarla verso di sé,e, quando si accorse che la giovane era affascinata dai poteri occulti, colse prontamente l’occasione.Si offri’ di insegnarle i segreti della magia, cosa che lei fu felice di accettare,ma ben presto si rese conto che Hedra era un’allieva straordinaria.Ottenne il dono della premonizione,e il potere di viaggiare nello spazio e nel tempo.

Dopo circa un anno, Hedra conosceva i segreti della magia: era in grado di fare e disfare incantesimi,di predire il futuro e di leggere il pensiero.Nekis cominciò a temere, perché sapeva che presto la  ragazza avrebbe letto i suoi pensieri e si sarebbe allontanata da lui.Infatti, quando Hedra si rese conto che quell’uomo viscido la voleva per sé,fece un incantesimo che le permise di imprigionarlo per sempre nella cripta del castello.Ma prima che l’incantesimo avesse effetto, il perfido Nekis riusci’ a lanciare una terribile maledizione.

Passarono gli anni, e la bella Hedra si rese conto di essere eternamente giovane e immortale, ma altrettanto eternamente infelice.

Da quel momento vagò senza meta, attraverso i secoli, alla ricerca di un amore che forse non avrebbe mai incontrato e di qualcuno che probabilmente non esisteva.

Da pochi giorni era arrivata a Sunnydale, per puro caso, sbagliando strada…e adesso era li’,nella cripta di quell’affascinante vampiro biondo.

 

Ecco,la storia era finita, e Spike ebbe la sensazione di svegliarsi da un sogno. Si sorprese a fissare intensamente la ragazza, come non aveva mai fatto con nessun’altra,neppure con la Cacciatrice.

Hedra ricambiava il suo sguardo con  infinita dolcezza.

Nel frattempo, la notte aveva raggiunto la fine del suo corso, e stava per cedere il posto all’alba.Fra poco la luce avrebbe inondato la terra e per  Spike era giunto il momento di dormire. La situazione lo imbarazzava, anche perché si chiedeva se Hedra sapesse che lui era un vampiro.Dal momento che poteva leggere il pensiero,sicuramente conosceva già i suoi segreti!

Pensò la ragazza a risolvere la situazione,proponendo a Spike di andare a letto: lei si sarebbe sistemata sul divano.Il vampiro rifiutò con decisione, offrendo il suo letto alla ragazza.Alla fine decisero di dormire insieme, senza nessuna malizia.

Spike prese Hedra fra le braccia e la posò sul letto, le rimboccò le coperte e le diede un leggero bacio sulla fronte. Poi si distese accanto lei,completamente vestito, e cercò di dormire.

Quando si svegliò,era già buio.Istintivamente allungò una mano, e sobbalzò: Hedra se n’era andata!Si alzò di scatto e la chiamò a voce alta per tutta la cripta.

- Spike!Che cosa accade?- chiese una voce dallo strano accento.-Piccola- disse il vampiro- Mi hai fatto prendere un bello spavento…Cerca di non fare mai più questi brutti scherzi!-

La ragazza rise, e Spike la guardò accigliato. Aveva davvero temuto di perderla e questo lo faceva stare male, chissà perché…

 

Passavano i giorni, e Spike sentiva di non riuscire a fare  a meno di Hedra. Si stava accorgendo di quanto quella misteriosa ragazza fosse importante per lui, e questo lo rendeva inquieto.

Un giorno, Spike accese il televisore per vedere la sua solita soap opera, si accomodò sul divano e prese fra le braccia Hedra.Sentiva infatti la necessità di averla vicina in ogni momento,anche nelle situazioni più banali come questa.

Le passò un braccio intorno alle spalle,attirandola verso di sé, e intrecciò la mano con la sua.La ragazza appoggiò la testa bionda sulla spalla del vampiro, e chiuse gli occhi.

Si sentiva protetta accanto a lui, ed era,per la prima volta nella sua vita secolare, veramente felice.

Ogni notte,il vampiro e la sua nuova amica andavano a caccia,e passeggiavano nel cimitero tenendosi per mano.Talvolta si sedevano su una lapide e restavano nel silenzio,abbracciati,a parlare e a godere quella loro meravigliosa e misteriosa intimità.

Una notte in cui l’aria era particolarmente piacevole,Spike e la ragazza erano da ore abbracciati su una lapide,e stavano tanto bene che avevano completamente perduto la nozione del tempo.All’improvviso Hedra fissò i suoi occhi verdi nei bellissimi occhi del vampiro e dopo un attimo di silenzio gli fece una strana domanda: - Spike,vorrei tanto sapere che cosa c’è oltre la notte,oltre quelle tenebre che noi conosciamo e che abbiamo imparato a non temere…Tu lo sai ? 

- Non lo so,piccola…Me lo sono chiesto tante volte,ma non ho mai trovato una risposta.- Detto questo,Spike restò in silenzio,accigliato.Gli dispiaceva perché non era in grado di dare una spiegazione alla donna che si era ormai accorto di amare.

Dopo quella notte,Hedra non gli fece più strane domande,e Spike ne fu felice,perché temeva sempre di deluderla.

 

Una notte,in cui era scoppiato un fortissimo temporale,Spike tornò nella cripta molto tardi.Quella sera Hedra non era uscita a caccia con lui,perché non si sentiva bene,e lo aspettava con ansia.Quando il vampiro apparve sulla soglia,la ragazza gli corse incontro per abbracciarlo,ma appena lo vide si fermò di colpo.Spike aveva un aspetto preoccupante,era bagnato dalla testa ai piedi e ferito.

Un lungo taglio sottile,rosso di sangue,gli attraversava la guancia destra.

- Oh,mio Dio,Spike !- esclamò Hedra – che brutta ferita!Vieni qui,cercherò di medicarti - 

- Non preoccuparti,piccola,- rispose il vampiro con un sorriso forzato- non è altro che un graffio!- Ma Hedra,che sapeva leggere i pensieri della gente, si accorse che mentiva.

Spike,che era sfinito dalla dura lotta contro un’intera banda di vampiri,si lasciò cadere su una sedia.La ragazza senza dire nulla si avvicinò a lui e si sedette sulle sue ginocchia.Gli passò le braccia intorno al collo e gli accarezzò dolcemente la nuca.Il vampiro non rimase stupito,perché tali effusioni erano molto frequenti fra di loro,e la strinse forte fra le braccia.Si perse totalmente nel profumo di lei,a tal punto che si scordò del bruciore che gli provocava la ferita.

All’improvviso,accadde qualcosa di inaspettato,un gesto che Spike avrebbe ricordato per sempre: Hedra prese il viso del vampiro fra le mani e si chinò per succhiare il sangue che usciva dalla ferita.Quando ebbe finito,alzò lentamente verso di lui gli occhi verdi,che scintillavano in modo insolito,e gli disse:-Spike,ho succhiato il tuo sangue,quindi noi due adesso siamo legati in un vincolo molto più forte- e ,dopo un attimo di silenzio,aggiunse: -Sentivo di doverlo fare…ti prego,non odiarmi per questo!-Il vampiro rispose: -Oh,piccola,tu sei l’unica donna che mi abbia amato veramente,ma sono certo di non meritare il tuo amore…tu lo sai che cosa ho fatto,conosci il mio terribile passato…l’amore che provo per te non potrà mai cancellare tutte le atrocità che ho commesso- e mentre parlava i suoi bellissimi occhi chiari si riempirono di lacrime.

-Non dire nulla- lo pregò Hedra- non rovinare questo momento…io ti amo e ti accetto per quello che sei,a volte penso che ti ho atteso per secoli…ed ora sei qui,vicino a me e…- non riusci’a finire la frase,perché Spike le chiuse la bocca con un bacio.

 

Quando si staccarono,Hedra si sentiva stordita: le labbra di Spike erano morbide e sensuali,la sua lingua si muoveva delicatamente ma con arte,risvegliando i suoi sensi.

C’erano stati altri baci fra loro,nei giorni passati insieme,ma erano baci quasi innocenti,ricordava che le loro labbra si erano appena sfiorate,sembrava quasi che entrambi si ritraessero nel timore di quella violenta,incontenibile passione che sarebbe,presto o tardi,inesorabilmente scoppiata tra loro.

Le loro labbra si cercarono avidamente,le loro mani si intrecciarono,i loro corpi si avvinghiarono con passione,avvolgendoli in una fiamma che sembrava inestinguibile.

Solo allora Spike si rese conto di avere ancora addosso i vestiti bagnati e ridendo disse alla ragazza:-Sei tutta bagnata,piccola,…è colpa mia!- .Si sfilò la maglietta nera e restò seminudo,mostrando uno splendido corpo snello e muscoloso.Hedra lo ammirò a lungo,con immenso desiderio.Il vampiro le tolse la maglietta aderente che indossava e che modellava perfettamente le sue forme, lasciandola con indosso soltanto l’elegante reggiseno di pizzo.La guardò e gli sembrò divinamente bella…assomigliava incredibilmente  alla Cacciatrice,era innocente e sensuale come lei.La strinse forte e la baciò ancora,avidamente,mentre lei infilò la mano nei suoi corti capelli chiari e aderi’ perfettamente a lui.

La passione li travolse a tal punto che non desiderarono altro che di perdersi l’uno nell’altra.Spike sollevò la ragazza tra le braccia e la depose sul letto.Continuarono a baciarsi,fino a che non si trovarono completamente nudi.

Tempo dopo,quando Spike cercava di pensare a quella notte,ricordava con immenso piacere che non ci fu un solo centimetro del suo corpo che la dolce Hedra non avesse baciato.Infine,sfiniti e appagati,si addormentarono l’uno fra le braccia dell’altra.

Era già sorto il sole,quando Hedra si svegliò in preda all’angoscia.Aveva fatto un sogno spaventoso,ed aveva l’inquietante certezza che fosse un sogno premonitore.Nel passato aveva fatto di questi sogni,ed ogni volta si erano puntualmente avverati.

Si voltò verso Spike,che dormiva profondamente,e lo guardò a lungo.Aveva stampato sul viso un sorriso indecifrabile.

Si distese nel letto e si tirò il piumone fino al mento,chiuse gli occhi e restò in silenzio,a pensare.Era felice di stare accanto al suo biondo vampiro,anche se oramai era sicura che un terribile pericolo incombesse su di loro.

 

Era passato un bel po’ di tempo quando Spike finalmente si svegliò.Con gli occhi ancora chiusi,istintivamente allungò una mano verso Hedra.Non senti’alcun contatto,per cui con un sussulto apri’ gli occhi e si alzò a sedere sul letto.Della ragazza non vi era neanche l’ombra.- Ehi,piccola, dove sei ?- si mise a gridare – accidenti, ti ho detto tante volte di non farmi di questi scherzi, sai bene che non li sopporto! – Si alzò in piedi, s’infilò in fretta i pantaloni di pelle e corse a cercarla per tutta la cripta.Un sottile timore lo rendeva inquieto,quasi presagisse quanto stava per accadere.

Proprio in quel momento,la ragazza apparve.Indossava un lungo accappatoio bianco e  con le mani scuoteva i capelli bagnati.- Che cosa succede,Spike ? Perché stai urlando? – chiese stupita. – Accidenti, piccola – rispose il vampiro – ma dov’eri ?-

Hedra lo guardò e sorridendo gli disse :- Ho fatto un bagno…, è…un fatto grave ?-

- No,ma io ho troppa paura di perderti, e poi – aggiunse – non sopporto di stare anche per poco lontano da te!-

- Capisco…- disse la ragazza ridendo – ma in bagno con me non ti lascio entrare!-

-Non esserne troppo sicura,piccola…- minacciò allegramente lui.Si avvicinò a lei e le fece scivolare l’accappatoio giù dalle spalle, poi si fermò a guardarla.-Dio,com’è bella – pensò – e quanto la desidero!- Osservò il suo seno piccolo e turgido e si senti’bruciare dal desiderio.

La prese per mano e si avvicinò al letto.Hedra si distese cercando di coprirsi con l’accappatoio.Spike prese un seno fra le mani e vi accostò le labbra.La ragazza lo afferrò per i capelli e lo costrinse ad affondare il viso sul suo seno.Il piacere che provarono entrambi fu immenso,tanto che desiderarono di unirsi ancora.

-         Piccola,mi fai impazzire – disse il vampiro cercando di possederla.

-         Oh, Spike…di nuovo ?- Scoppiarono a ridere e scomparvero sotto il piumone.

 

 

Quando si svegliarono,era metà pomeriggio.Erano stati a letto tutto il giorno e non si erano neppure accorti del tempo che passava.Avevano fatto l’amore molte volte,e ogni volta era stato diverso,ma sempre molto eccitante.Appena scesa la notte,

sarebbero usciti a caccia,ma c’era ancora tempo…per cui decisero di restare sotto il piumone,abbracciati, a godere quella loro nuova e meravigliosa intimità.

Spike cercò con tutte le sue forze di non pensare alla Cacciatrice,perché conosceva l’insolito potere di Hedra e ne temeva le conseguenze.Non voleva rischiare di rovinare quel magico momento.Aveva avuto la fortuna d’incontrare una donna che lo amava senza riserve,che lo accettava per quello che era,con il suo passato di feroce assassino,e che per lui avrebbe affrontato qualsiasi prova…no, non poteva perdere tutto questo per inseguire un sogno irrealizzabile.

E venne la notte.Era ora di uscire nell’oscurità e affrontare il crudele mondo delle creature della notte.Anche lui era una creatura della notte,e fino a poco tempo prima una delle più temibili,- pensò Spike fra sé e sé – una pericolosa creatura notturna che aveva avuto la fortuna di incontrare un angelo e di conquistare il suo amore. – Spike!Sono pronta…- Hedra apparve davanti a lui. Il vampiro rimase senza fiato: indossava aderenti pantaloni neri di pelle e una maglietta rossa molto scollata,i lunghi capelli biondi erano sciolti sulle spalle.Gli ricordava più che mai la Cacciatrice…era più alta di lei,ma aveva lo stesso corpo minuto e sensuale, gli stessi movimenti rapidi ed eleganti.Aveva di nuovo una terribile voglia di lei,di stringerla fra le braccia e di possederla all’infinito…ma non c’era tempo,dovevano uscire a caccia, magari al ritorno…se non erano troppo stanchi…

La ragazza si avvicinò a lui, gli mise le braccia intorno al collo e lo baciò con passione.- No,piccola…- disse Spike – se fai cosi’non usciamo più…sai bene che non posso resistere! –

-         Stai zitto!- rispose lei e lo baciò di nuovo.

Si baciarono a lungo,dolcemente …poi Hedra afferrò la giacca e tenendosi per mano uscirono correndo dalla cripta.

La notte era limpida e calda,almeno in apparenza molto tranquilla.Il vampiro e la ragazza ridevano e scherzavano tra loro.Infatti… chi l’ha mai detto che le tenebrose creature della notte non possono essere felici e innamorate ?

Avevano fatto pochi passi quando all’improvviso…

-         Spike…hai sentito ?- chiese Hedra spalancando gli occhi nel buio.Aveva udito un fruscio e si sentiva inquieta.In quel momento le tornò in mente il sogno che aveva fatto…sapeva che un pericolo li minacciava e forse ora era vicino più che mai. – Non ho sentito niente – rispose il vampiro- ma qualunque minaccia ci attenda nella notte,deve fare in conti con me!E poi…

Non ebbe il tempo di finire la frase,perché qualcosa di terribilmente pesante lo colpi’ alla testa,e Spike sprofondò nel buio.

 

 

Quando si svegliò,la testa gli doleva atrocemente.Cercò di sollevarsi,ma non riusci’.Si accorse di avere le mani e i piedi legati. Hedra…dov’era ? Al pensiero di lei,ebbe improvvisamente paura.Non era stato capace di proteggerla…se le fosse accaduto qualcosa non se lo sarebbe mai perdonato.

Si guardò intorno,ma era troppo buio.Non conosceva il luogo e, cosa ancora più grave,non conosceva il suo nemico.

Passarono alcuni minuti,che a Spike sembrarono secoli.Ad un tratto una voce risuonò nell’oscurità: - Allora, vampiro,finalmente farò la tua conoscenza! –

La voce si fece più vicina e prese consistenza.L’uomo teneva in mano una torcia e il suo passo era forte e sicuro.Spike alzò il viso e lo guardò: lo strano individuo era di età indefinibile,di media altezza e piuttosto robusto.Aveva crudeli occhi colore del ghiaccio infossati nelle pieghe delle guance cascanti.La bocca dalle labbra sottili si piegò in un sorrisetto beffardo.

- Spike il vampiro- disse lentamente – o meglio ‘il Sanguinario’…bene,bene…credo proprio che sarà un piacere battermi con te.

Sai, la vita per noi immortali talvolta diventa molto noiosa, se non troviamo qualche diversivo…ti assicuro che battersi con un demone per me è sempre molto eccitante.

E poi…- aggiunse socchiudendo i suoi piccoli occhi chiari – quando ti avrò eliminato,sparirò per sempre in compagnia della tua piccola amica.

Nel sentire queste parole Spike non si trattenne: - Hedra è la mia ragazza – gridò – che cosa le hai fatto,bastardo?-

Lo strano personaggio sorrise ambiguamente e rispose: - Calma, ragazzo,a suo tempo saprai tutto…ritengo giusto che tu conosca la verità prima di morire!- e si allontanò.

Il vampiro si lasciò cadere al suolo.Era disperato…la donna che amava era nelle mani del suo acerrimo nemico e lui non poteva in alcun modo salvarla.

 

Nel frattempo,nella sala centrale della cripta, Hedra giaceva legata su un altare.

Non piangeva,né si lamentava,ma era immobile e il suo sguardo fisso verso l’alto.

Il suo pensiero era rivolto a Spike, temeva che il malvagio Nekis gli avesse fatto del male,o peggio l’avesse ucciso: Nekis era capace di qualsiasi nefandezza,lo sapeva bene.Restò un attimo assorta,poi sorrise: le era appena venuta un’idea!

Era in grado di staccare la propria anima dal corpo,perciò avrebbe tentato di mandare il suo corpo astrale da Spike per avvertirlo che lei era viva (almeno per il momento) e per indicargli il luogo dove si trovava.

Il vampiro si era addormentato, ed era in preda a sogni agitati.

All’improvviso gli apparve in sogno il viso della donna amata e si svegliò.

Non credeva ai propri occhi: Hedra era li’,davanti a lui, e indossava una lunga tunica bianca.- Spike ,ascoltami, - disse – sono viva, e sono prigioniera del perfido Nekis.Costui è senza pietà, e se non acconsento ai suoi desideri ,ha deciso di sacrificarmi al  Dio del male –

Il vampiro era senza parole: non riusciva a comprendere come mai la ragazza si  trovasse li’ vicino a lui, ma in fondo pensò che erano tanti i segreti di Hedra che non

riusciva a comprendere.

- Spike,dai, non restare immobile – insistette la giovane- non sono un fantasma,anche se dall’abito che indosso potrebbe sembrare!Ascoltami: adesso ti slego,poi tu dovrai 

affrontare Nekis.

- Va bene,intanto fammi uscire da qui.- poi aggiunse: - Ehi,piccola…devi spiegarmi come hai fatto!-

- Un’altra volta,Spike – disse lei sorridendo – adesso non c’è tempo…

Hedra  gli slegò i piedi e le mani e lo aiutò ad alzarsi.Gli indicò la strada da seguire per raggiungere la sala centrale,e subito dopo scomparve.

- Ma…dove ti sei nascosta ?- esclamò Spike guardandosi intorno – Senti,piccola,se è uno scherzo non è affatto divertente!- Non riusciva a capire…e non c’era neppure molto tempo per agire.

Alla fine, pensò che probabilmente Hedra sapeva ciò che faceva,per cui prosegui’ cercando la sala centrale.

Passando attraverso lunghi e stretti corridoi sotterranei giunse ad una stanza molto ampia,con quattro aperture laterali.Al centro della sala c’era un altare,di quelli antichi, usati per fare i sacrifici alle divinità.Sull’altare giaceva distesa una figura umana,interamente vestita di bianco.Spike si avvicinò con cautela,e la riconobbe.

- Oh,finalmente – disse la ragazza,e tirò un sospiro di sollievo – slegami, Spike, dobbiamo fuggire, stanno arrivando!-

- Chi…sta arrivando ? – chiese il vampiro mentre cercava di sciogliere i nodi che le serravano i polsi sottili – Chi sono, piccola ?…Che cosa ti hanno fatto ?-

Hedra lo fissò negli occhi,poi disse: - Spike, Nekis è il capo di una setta di adoratori del Male …vuole impossessarsi dei miei poteri, e poi sacrificarmi alla loro crudele divinità.Mi hanno fatta spogliare, e mi hanno fatto indossare questa tunica bianca, che rappresenta la purezza della vittima che deve essere offerta in sacrificio.

Dobbiamo fuggire subito,perché presto saremo raggiunti dai terribili demoni guardiani.-

Non ebbe finito di parlare, che Nekis arrivò alle loro spalle.

- Bene, bene, - disse con quella sua voce melliflua che faceva rabbrividire – la dolce Hedra e il suo amico vampiro! - 

Si avvicinò e afferrò per un braccio la ragazza.

- Ehi, tieni a posto le mani, o ti uccido!- lo minacciò Spike.

- Che paura!…William il Sanguinario…che cosa puoi farmi ? Vuoi mordermi, forse ?

Peccato che non puoi uccidermi…Hedra non ti ha detto che sono immortale ?- rise.

Spike fece un gesto di disappunto.- Accidenti!Ma…ci deve essere un modo per sbarazzarci di lui!- sussurrò all’orecchio di Hedra.

Si’,c’era un modo…e solo Hedra lo conosceva.- Spike,esiste un solo modo per uccidere Nekis: devi tagliare la sua testa con un colpo netto,altrimenti sopravviverà.In tanti hanno provato,ma nessuno finora è riuscito!- 

Spike non aveva paura.Sentiva rinascere  dentro di lui l’emozione tante volte provata quando era William il Sanguinario, ai primi tempi della sua condizione di vampiro.

Nello spazio di un attimo, i ricordi lo sommersero…

Si rivedeva giovane, appena vampirizzato da Drusilla, vagare per le strade di Londra, in compagnia di Angelus e delle loro amanti.

La violenza lo eccitava, l’odore del sangue lo stordiva, la sola idea del delitto lo inebriava.Non passava notte in cui non fosse coinvolto in una rissa,non c’era persona a Londra che non tremasse nel sentire il suo nome.

E ora… quella specie di sacerdote dallo strano accento, lo aveva chiamato col suo antico nome, spingendolo a rivelare la sua natura demoniaca.

Spike si scosse dai ricordi, e si trasformò in vampiro.

Nekis lo fissò stupito: sapeva chi era, ma non immaginava una cosi’rapida metamorfosi.Spike non gli diede neppure il tempo di pensare, ringhiando gli si scagliò contro.Nekis estrasse all’improvviso una spada.

Hedra lanciò un grido: - Spike, attento! – Il vampiro si scagliò contro Nekis, e cercò di disarmarlo. La lotta fu serrata, ma alla fine il vampiro riusci’a disarmare il suo avversario. Dopo un ultimo colpo molto forte, la spada cadde a terra. Spike,che intanto aveva ripreso il suo aspetto umano,con una mossa rapida la raccolse e la impugnò nella mano sinistra.

Avanzò verso Nekis, che retrocesse spaventato. Il vampiro si avvicinò per tagliargli la testa, ma in quel momento le porte si spalancarono e nella sala fecero irruzione i demoni guardiani. Erano alti circa due metri, e molto forti.

Spike non li temeva, e si scagliò contro di loro. Con la sua agilità e la sua forza, riusci’ ad abbatterli, anche se con qualche difficoltà.

Infine insegui’Nekis, che approfittando della mischia stava fuggendo trascinando con sé la ragazza.Costui si voltò,afferrò Hedra e con violenza la spinse contro Spike. I due caddero a terra. Spike si rialzò quasi  subito e aiutò Hedra a rialzarsi.- Stai bene,piccola ?- le chiese premurosamente – Si…credo- rispose lei un po’ confusa.

Il vampiro la prese per mano e cercarono di seguire Nekis.- Presto,- disse Spike- se riuscirà ad uscire dalla cripta, sarà libero!- Non poteva permettere che quell’orribile individuo restasse in vita,sarebbe stato troppo pericoloso per lui e per la ragazza.

Nekis era arrivato sulla  porta della cripta, quando il vampiro lo raggiunse. Lo abbattè con un pugno e, prima che costui potesse rialzarsi, gli fu addosso. Hedra gli passò la spada. Spike con la mano destra afferrò l’uomo per il collo, e con la sinistra gli tagliò la testa.Il sangue usci’copiosamente dal collo reciso.

Nekis era morto. Definitivamente. 

Spike abbracciò Hedra stringendola forte.La ragazza gli rispose con un bacio sulle labbra.

Il vampiro lasciò cadere a terra la spada.

Si voltarono a guardare  i corpi stesi sul pavimento, poi Hedra raccolse i vestiti che aveva dovuto lasciare ai piedi dell’altare, e uscirono nella notte.

 

 

Arrivati nella cripta di Spike, la ragazza disse: - Vado a fare un bagno, e a cambiarmi- e si congedò da lui con un bacio.

Dopo poco tempo, il vampiro entrò in quella che era la sua stanza da letto,e restò a bocca aperta: Hedra lo aspettava distesa sul letto.Indossava una corta sottoveste di seta rossa, che lasciava scoperto il suo splendido corpo.

Spike si senti’ trafiggere da un acuto desiderio e si avvicinò a lei. La ragazza lo fece stendere sul letto e si mise sopra di lui.Gli serrò le braccia intorno al collo e lo strinse a sé.Il vampiro senti’ la sua lingua solleticargli un orecchio,e provò un intenso piacere.Infilò una mano sotto al corto indumento di Hedra, e scopri’ con piacere che la ragazza non indossava nulla.L’accarezzò dolcemente,fino a che lei emise un lungo gemito.Spike allora con un rapido scatto la rovesciò sul letto e si stese sopra di lei.

Da quel momento ( e questo durò molto a lungo) la cripta risuonò dei loro gemiti…

Per ore e ore restarono soli, godendo della reciproca compagnia. Avevano chiuso il mondo intero fuori dalla cripta,per godere in pace la loro straordinaria intimità.

 

Erano follemente innamorati, e questa condizione li rendeva molto felici.

In tale modo, passarono alcuni mesi. 

Ogni notte uscivano a caccia, e la ragazza cominciò a desiderare di essere di aiuto al suo compagno,perciò un giorno chiese a Spike di insegnarle a combattere.

Il vampiro accettò volentieri, anche perché l’idea di questi allenamenti con lei lo eccitava molto.

Hedra dimostrò di essere molto più brava di quanto Spike avesse previsto, e questa fu per lui una piacevole scoperta.

Si divertivano molto,finché un giorno…

Era stata una bella lotta: si erano battuti a lungo, e la ragazza era riuscita a metterlo a terra già due volte.Spike era disteso sul pavimento, Hedra era sopra di lui.

All’improvviso il vampiro ricordò quando la Cacciatrice lo aveva messo a terra, e poi, una volta sopra di lui, lo aveva baciato con passione.

Fu solo un attimo. D’un tratto si rese conto che Hedra poteva leggere i pensieri, per cui cercò disperatamente di cacciare l’immagine della Cacciatrice.

Era troppo tardi: la ragazza aveva capito,anzi, aveva visto.

Con uno scatto, Hedra si mise in piedi, gli lanciò un lungo sguardo pieno di collera e di dolore, e  senza dire una sola parola, corse via. Spike la vide allontanarsi, agile ed elegante nella maglietta verde e nei pantaloni aderenti dello stesso colore.

Quella fu l’ultima volta che la vide.

 

Passarono giorni e giorni, vuoti e inutili.

Spike la cercò dappertutto, ma non riusci’ a rintracciarla.

Non si rassegnava, e ogni notte, quando usciva a caccia, sperava di incontrarla da qualche parte, anche se sapeva che ciò era impossibile.

Hedra lo aveva lasciato: aveva letto nei suoi pensieri che lui amava ancora la Cacciatrice ,e che forse l’aveva scelta perché in qualche modo gli ricordava lei.

Lo aveva amato moltissimo, ma non poteva accettare di dividerlo con un’altra, anche se ormai costei viveva solo nei suoi ricordi.

Il vampiro era molto triste. Quella ragazza era diventata importante per lui, e sentiva di non poterne fare a meno.La Cacciatrice non lo amava… si’,tempo fa aveva provato riconoscenza, e anche una forte attrazione fisica per lui, ma il suo cuore apparteneva ad Angel,e sarebbe stato cosi’ per sempre, lo sapeva.

La Cacciatrice non lo aveva mai amato, e la sua Hedra se n’era andata… che cosa gli restava ? Lunghi giorni, mesi, forse anni, di solitudine e disperazione.

- Hedra, piccola, - mormorava Spike – torna da  me, sono stato molto stupido, ma ora ho capito quanto ti amo!- e cosi’ dicendo camminava nervosamente per la cripta, che 

risuonava dei suoi sospiri.

Una notte, mentre attraversava il cimitero, vide la lapide dove tanto tempo fa era seduto accanto a Hedra. Gli tornò in mente la strana domanda che lei gli aveva rivolto…che cosa c’è oltre la notte. Quella volta non aveva una risposta da darle, e si era rammaricato di ciò.

Adesso sapeva. Ma era troppo tardi. O forse… no.

                                                                                 

Fine.

 

 

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