- Un salto nel passato -

(Prima parte) 

 

di Cinzia (cinziafaroldi@katamail.com)

 

 

 

Buffy era comodamente seduta su una poltrona a studiare il programma dell’università quando suonò il campanello della porta, così si diresse ad aprire: si trovò davanti la Scooby – gang al completo con a capo Willow e Tara che avevano stampato in faccia un sorriso smagliante:

BUFFY: -“Salve ragazzi! Qual buon vento vi porta qui?”

 

WILLOW: -“Oh Buffy, sapessi! Finalmente dopo interminabili tentativi ci siamo riuscite!!!”, disse entusiasta.

 

BUFFY: -“Riuscite a fare che?”

 

WILLOW: -“Abbiamo trovato un incantesimo che potrebbe recare gravi danni a Glory e forse anche sconfiggerla

                      definitivamente!”

 

BUFFY: -“Ma…ma è fantastico! Io…non posso crederci…”

 

TARA: -“Credici eccome!”, rispose sorridente.

 

WILLOW: -“Che ne dici se lo sperimentiamo immediatamente?”

 

BUFFY: -“Dico che va benissimo!!!”

 

Così, le due streghe entrarono in casa seguite da Anya, Xander e il signor Giles e si disposero in un cerchio intorno a Buffy ceh invece doveva rimanere seduta al centro reggendo fra le mani una candela bianca accesa. Mentre Willow recitava la formula per la riuscita dell’incantesimo, intorno alla cacciatrice scaturì una luce bianco – rosata che l’avvolse completamente poi, fra lo stupore di tutti, compresa la strega, Buffy svanì nel nulla:

 

XANDER: -“Wi…Willow…che hai fatto! L’incantesimo doveva far sparire per sempre Glory! Non Buffy!”, disse sconvolto.

 

WILLOW: -“Io non lo so! Devo avere sbagliato qualche cosa!”

 

XANDER: -“Questo l’avevo capito anch’io!”

 

GILES: -“Adesso calmatevi! Calmiamoci tutti quanti!”; intervenne l’osservatore: -“Probabilmente Willow potrebbe

                 essersi sbagliata nella traduzione del rituale!"

 

WILLOW: -“Forse…eppure mi sembrava tutto così logico!”

 

TARA (prendendole la mano): -“Ormai quello che è fatto, è fatto; adesso dobbiamo trovare un incantesimo che la

             riporti qui da noi! Potrebbe essere ovunque!”

 

GILES: -“Ve bene, allora io mi recherò a casa per cercare nella mia collezione di libri mentre voi rimanete qui e provate

                 a rileggere l’incantesimo per scovare eventuali errori!”

 

Così dicendo il bibliotecario lasciò l’abitazione di Buffy. Nel frattempo, quest’ultima, era atterrata, dopo un clamoroso salto da un’apertura nel cielo, su una grande distesa di erba e fiori profumati attraversata da una piccola stradina:

 

BUFFY: -“Ma…dove sono finita?, disse massaggiandosi la gamba dolorante: -“Ho come l’impressione che

                  l’incantesimo di Willow non abbia funzionato! Bè, pazienza…siccome sono qui cercherò qualcuno ceh mi

                  aiuti a ritornare a casa, anche se, credo, sarà un’impresa ardua!”

 

La cacciatrice, allora, percorse la stradicciola che alla fine la condusse ad un piccolo paesino:

 

BUFFY: -“Caspita! Non pensavo che la gente di campagna fosse così…così…così antiquata!”, disse incredula.

 

Il paesino era formato da un agglomerato di poche case rispetto a quelle odierne, alcune erano in legno, altre in stile settecentesco. La cacciatrice, allora, avendo scorto in lontananza un uomo vestito in modo molto strano, decise di chiedere informazioni:

 

BUFFY: -“Scusi signore? Mi sa dire dove ci troviamo?”

 

L’uomo che la guardò in maniera sinistra a causa del bizzarro abito che portava rispose: -“Ma che domande signorina! Siamo a Galway, Irlanda!”. Buffy non credeva alle proprie orecchie: quel luogo così settecentesco era Galway?! Poi, all’improvviso le sorse un dubbio: c’era qualcosa di insolito nell’abbigliamento dell’uomo, nella pettinatura, nella forma delle case e del paesaggio, così decise di domandare anche l’anno:

 

BUFFY: -“E mi saprebbe dire che anno è, perché vede la mia memoria è alquanto ridotta!”

 

UOMO: -“Certamente! Siamo nel 1753!”

 

A quelle parole Buffy, per poco, non svenne: il suo presentimento, purtroppo, si era avverato: era ritornata indietro nel tempo. Il lato positivo della faccenda stava nel fatto ceh quello era l’anno in cui Angel era ancora un essere umano e magari, con un po’ di fortuna, l’avrebbe incontrato. Così, ringraziò l’uomo e si diresse nel centro della cittadina. Notando le occhiate che i passanti le lanciavano, probabilmente a causa del suo abbigliamento che si dimostrava fuori luogo in quell’epoca, prese in prestito un abito da una ragazza che lavorava in una bottega e iniziò a girovagare per i vicoli del paese. Fece per oltrepassare una piccola via quando si scontrò con un passante:

 

MR. MAHLYDE : -“Numi del cielo! Prestate attenzione a dove mettete i piedi signorina!”, gridò l’uomo: indossava capi raffinati e dal portamento, Buffy dedusse che doveva appartenere ai ceti privilegiati, ma la cosa che colpì maggiormente la ragazza era l’espressione e i lineamenti del viso; le ricordavano qualcuno ma non riusciva a spiegarsi chi fosse e quindi rimase come incantata ad osservarlo:

 

BUFFY: -“Oh! Scusi!…cioè scusatemi! Non so proprio dove ho la testa! E’ solo che ero soprappensiero!”

 

MR. MAHLYDE: - “Bè, cercate di stare più attenta la prossima volta! Anche se spero che non ci sia!”

 

BUFFY: -“Certamente signore! Ah! Un ultima cosa: sapete dove posso trovare Liam Mahlyde?”

 

MR. MAHLYDE: -“Per caso siete una delle sue numerose donne che corteggia?”, domandò in tono severo.

 

BUFFY: -“Ecco…in un certo senso…”

 

MR. MAHLYDE: -“Dovevo immaginarmelo! In fondo qui mezzo mondo femminile conosce mio figlio!”, rispose

                                 disgustato.

 

Buffy non credette alle proprie orecchie: quello che aveva di fronte era il padre del suo adorato Angel! Adesso si spiegava quel volto famigliare.

 

MR. MAHLYDE: -“Ad ogni modo se proprio ci tenete a vederlo lo potrete trovare rintanato in qualche bordello o

                                 taverna ad ubriacarsi e divertirsi!”; e così dicendo se ne andò di buon passo.

 

Le parole pronunciate dal padre di Liam provocarono nella cacciatrice un moto innato di gelosia nei confronti di tutte quelle donne che avevano amato Angel ancora prima di essere trasformato in un vampiro; ma tutto questo svanì alla vista di un ragazzo contro la parete di una casa nella penombra di quest’ultima che stava osservando una serva cingere l’acqua dal pozzo. Grazie ai suoi sensi sviluppati di cacciatrice, Buffy riconobbe in quel ragazzo la figura di Liam, ma prima di avvicinarsi decise di attendere che la donna se ne fosse andata. Quando quest’ultima si dileguò tra la folla di passanti, Buffy fattasi coraggio, si avvicinò al giovane per osservarlo più da vicino. Liam si accorse di lei e con passo lento le si avvicinò sorridendole:

 

LIAM: -“Buongiorno…serve qualcosa dolce bellissima signorina…?”; domandò il ragazzo baciandole delicatamente

               una mano.

 

Buffy era senza parole per l’emozione: d’impulso avrebbe gettato le braccia la collo di Liam per baciarlo appassionatamente, ma siccome per lui era una completa sconosciuta preferì trattenersi, rispondendo, notevolmente imbarazzata, alla sua domanda:

 

BUFFY: -“No…è solo che assomigliate tanto ad una persona che mi è molto cara…”; disse con un filo di voce.

Il ragazzo le si fece più vicino:

 

LIAM: -“Ed è per questo motivo che mi osservavate da lontano?”

 

BUFFY(rossa in volto): -“Si…è per questo…”

 

LIAM: -“E ditemi…amate questa persona?”; chiese con un sorriso affabile in volto.

 

BUFFY: -“Si…più della mia stessa vita!”

 

LIAM: -“Oh…come vorrei essere quella persona…sarei l’uomo più felice di questo mondo…”

 

La risposta del ragazzo suscitò in Buffy ironia: infatti quest’ultimo non sapeva che quell’uomo per il quale la cacciatrice avrebbe abbandonato tutto e tutti, per il quale avrebbe gettato alle fiamme anche la propria esistenza era lui. La ragazza voleva raccontargli tutti i momenti belli che avevano vissuto insieme ma subito questo desiderio si dissolveva lasciando il posto alla tristezza: sicuramente Liam l’avrebbe considerata una pazza squilibrata, quindi, ancora una volta, preferì tacere decidendo successivamente di andarsene:

 

BUFFY: -“Scusatemi, ma ora io dovrei andarmene…”

 

LIAM: -“Prima rispondete ad un’ultima domanda: cos’è quel velo di tristezza che leggo nei vostri occhi…?”

 

Buffy non riuscì più a trattenersi e le lacrime scesero a rigarle il viso:

 

LIAM: -“Perdonatemi! Ho forse detto qualche cosa che vi ha ferito? Se è così vi prego sinceramente di scusarmi!”; rispose seriamente preoccupato.

 

Il tono irrisorio che aveva tenuto sino a quel momento si tramutò in ansia per quelle lacrime scese sul viso di Buffy, la quale abbracciò Liam in cerca di conforto. Il ragazzo non riuscì a trattenersi e ricambiò quel gesto con un dolce bacio; inspiegabilmente non considerava quella ragazza come una delle tante amanti occasionali, anzi, dentro di lui avvertiva nascere qualcosa di nuovo che non aveva mai provato prima.

 

 

 

 

FINE PRIMA PARTE...

 


 

 

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