Vengo da te

 

Di Baby_Spike -Francesca- (kenny40@libero.it)

 

 

Scritto da: Baby_Spike ovvero Francesca

Protagonista: Spike

I personaggi descritti non sono di mia proprietà ma di Joss Whedon, della WB e della Fox.

Questa fanfiction contiene spoiler per la 5° stagione. 

 

 

Parte I

 

Non immaginavo che quella triste giornata dell’800 mi potesse cambiare la vita in modo così drastico. 

Non ero nient’altro che William, un ragazzo che voleva esprimere le sue emozioni attraverso la poesia. Ricordo quello strano sentimento che provavo per quella Sesili, era così… rifulgente! Stranamente mi piaceva e mi piace ancora questo aggettivo nonostante gli sfottimenti che ricevetti ai quei tempi.

Ricordo anche quella terribile frase che mi disse Sesili e che mi risentii dire dalla ragazza che amo adesso: “Essere inferiore” fui definito così… 

 

Se adesso inizio a pensare alle donne che ho amato nei miei 200 anni riesco solo a vedere odio, disprezzo e abbandono nei miei confronti.

La prima donna che mi amò, in realtà l’unica, che mi fece provare emozioni impensabili, che mi fece esplorare nuovi orizzonti, che mi diede una nuova vita è scomparsa e non so se la rivedrò più.

Quanto ho amato la mia Drusilla, quanto soffro ogni volta che ricordo  il primo attimo in cui la visi, quando mi tramutò in quello che sono adesso… se l’ho persa forse è stata anche colpa mia, perché quando Dru ritornò da me dopo tanto tempo non amavo più lei…

 

Volevo avere di più di quello che già avevo. Credevo che lasciarsi quella squallida vita alle spalle e ricominciare tutto da capo fosse il modo migliore per non soffrire ancora sperando che questa nuova vita mi andasse meglio. Ma la solitudine, la sofferenza e la tristezza sono rimaste sempre le stesse e mi perseguitano.

Devo dire che ai quei tempi ero un pezzo importante fra i non morti: uccidere ben 2 cacciatrici non è un’impresa facile. Ricordo ancora l’espressione di Angel quando Drusilla gli confessò che avevo appena ucciso la cacciatrice e che avevamo gustato insieme a lunghi sorsi il suo dolce sangue. Ma quando mi scontrai con la seconda cacciatrice negli anni 70 in una metropolitana di New York fu un vero colpo di classe!

Per me era diventato praticamente un hobby, parlo al passato perché ormai non mi posso nemmeno definire un vampiro, dopo che quei maledetti soldatini mi hanno messo la museruola non ho nemmeno il piacere di uccidere qualcuno, sono addirittura arrivato al sangue in bustina… E mi sono limitato a combattere contro la mia stessa razza ottenendo una brutta nomina fra demoni e vampiri. 

Quel cip ha cambiato molte cose, anche il rapporto con Buffy. Oh Buffy! Non faccio che pensare a lei adesso. Sono così confuso che non so se la amo o se la odio. Tutte queste emozioni che cambiano da un anno all’altro grazie ad un sogno mi hanno veramente confuso! Si, certo, adesso la amo, e gliel'ho pure confessato… Certo, per farlo l’ho dovuta incatenare e questo comunque non mi è servito a molto.

E dire che quando Buffy era fidanzata con Angel io ero il primo a dire che il loro era un amore impossibile. Adesso mi trovo al suo posto e mi chiedo: “Perché Angel si ed io no?”. Forse Buffy ha ragione, è raro che una cacciatrice stia con un vampiro… e forse ormai si è fatta la nomina di “quella che sta con i vampiri”, ma non è così, Angel è stato un caso particolare, ha sofferto molto con lui, e adesso non vuole commettere lo stesso errore con me.

Ma la cosa strana è che mi odiava proprio! Capisco che non si vuole mettere con me, ma non è necessario sbattermi la porta in faccia e ordinarmi di sparire per sempre! Quei giorni sono stati bruttissimi… ma devo dire che adesso qualcosa è cambiato. Adesso ha capito che farei qualsiasi cosa per lei. Quel giorno in cui Glory mi rapì ebbi l’occasione di dimostrarglielo…

La Dea iniziò a torturarmi e continuava a chiedermi insistentemente chi fosse la Chiave. Ma non glielo dissi. Sopportai il dolore di tutte quelle ferite e corsi a rifugiarmi nella mia cripta. Stranamente me ne fregava di Dawn, non solo per fare bella figura con Buffy, me ne importava veramente! Uh, un vampiro con dei sentimenti! Eh si, io provo delle emozioni, so cosa sono i sentimenti! Buffy non lo aveva ancora capito. Quanto ho sofferto per lei, eh si, la sofferenza è un emozione, ed io l’ho provata a lungo!

Allora mi venne un’idea per colmare le mie sofferenze: Un robot. Dopo che incontrai una bella robot che mi butto fuori da una vetrata mi venne questa idea: Warren, quel ragazzo si che è un genio! Si costruì una bella ragazza con le caratteristiche che voleva lui, che la doveva amare.

Beh’, la situazione era più o meno la stessa, e visto che Buffy non mi voleva mi sono fatto costruire una Buffy artificiale che mi doveva amare… E diciamo che funzionò, ma non ero soddisfatto, perché nonostante tutto io sapevo che lei non era Buffy. Ritornando a prima…

Entrai triste nella mia accogliente cripta, zoppicando mi guardavo le ferite che ancora sanguinavano, ma sapevo che fra poco tempo si sarebbero richiuse. Mentre riflettevo su quale sarebbe stata la fine di Dawn la mia Buffy bot spalancò la porta in un modo insolito, troppo alla Buffy.

Eh si, me la sono fatta costruire proprio bene! Poi si sedette accanto a me, la guardai negli occhi, mi sembrava di vedere la vera cacciatrice. Mi osservava sorpresa e guardava le mie ferite chiedendo spiegazioni. Le raccontai tutto e quando arrivai al punto in cui Glory mi chiese per la prima volta chi fosse la Chiave lei si irrigidì e mi disse con aria seria: “Gliel’hai detto!” gli risposi: “No! Non avrei mai potuto fare una cosa del genere a Buffy!” lei mi guardò sorpresa dalla frase che dissi e… mi baciò, un breve ma particolare bacio, ma lo fece come se fosse stato un evento unico e irripetibile quando stranamente lo avevamo già fatto un sacco di volte.

Riflettei, e solo dopo il bacio mi accorsi che era la vera Buffy Summers e che non la programmai io per baciarmi ma fu lei a deciderlo. Forse è stata semplice compassione o pena che provava nei miei confronti, ma non mi importava, quel momento probabilmente non avverrà mai più e non mi interessa se riceverò altri pugni o offese da lei perché continuerò ad amarla per sempre nella speranza che questo sentimento un giorno sia ricambiato.

Ma non succederà… parlo ancora come se ci fosse, come se ieri non fosse successo niente, cercando di scordare, di vivere in una vita immaginaria dove lei c’è ancora. Ho versato troppe lacrime sulla sua tomba…

Ed ora, mi sono seduto a scrivere queste brevi pagine di diario, non so bene perché l’ho fatto, chi deve leggerle, credo nessuno… se ci fosse stata Buffy adesso le avrei fatte leggere a lei, ma credo proprio che le dirò tutto a parole, personalmente, adesso che vado a raggiungerla, vado da lei, non so se la incontrerò, ma troppi sono stati i giorni senza di Buffy, la devo rivedere, la devo riguardare negli occhi, la devo abbracciare, devo andare da lei...

 

Spike

 

 

 

 

Parte II

 

Dawn ha telefonato a Willow chiedendole se poteva passare da lei. Dopo la morte di Buffy Dawn (ancora per pochi giorni) starà a casa di Giles fin quando non si trasferirà a Los Angeles da suo padre.

Dawn: vado ad aprire io… Willow, finalmente!

Will: Ciao Dawn…

Le due si siedono sul divano, quell’aria di tristezza resterà stagnante per molto tempo. Willow sorride a Dawn ma il viso della ragazzina resta sempre lo stesso: quello di una persona che aveva perso sua sorella.

Dawn: Willow, ce l’avete tutti con me?

Willow: perché dovremmo avercela con te?

Dawn: è… è stata colpa mia se è successo… se Buffy è…

Willow: Dawn! Non provare a dire una cosa del genere! Ma che ti passa per la testa?

Dawn: Venite a trovarmi sempre di meno… Nemmeno Spike è venuto a trovarmi…

Willow: Oh Dawn! Non dire così… se non ci vediamo è perché ancora non ci sentiamo pronti a riformare la comitiva di una volta senza Buffy… è… è tutto così diverso e…

Dawn: triste…

Willow: già. E poi che centra adesso Spike?

Dawn: Era sua abitudine venirmi a trovare spesso, e ora… è da tantissimo che non lo vedo… ti avevo chiamato per chiederti se avevi sue notizie…

Willow: Non l’ho visto da quella volta in cui… è successo…

Dawn: Oh smettiamola di dire “quella volta”! Buffy è morta!!! E dobbiamo ammetterlo!

Dawn inizia a piangere dolcemente. Willow le poggia una mano sulla spalla

Willow: Scusami, la notte in cui Buffy è morta è stata l’ultima volta che l’abbiamo visto. Era seduto, e piangeva… Mi sembrava strano vedere Spike piangere…

Dawn: Willow...

Will: Dimmi…

Dawn: Ho paura che non abbia retto l’accaduto.

Willow: Cosa vuoi dire?

Dawn: Dai, lo hai capito! Non lo vediamo da quella volta e…

Dawn inizia a piangere più forte e a singhiozzare. Willow la guarda sorpresa.

Dawn: Sono andata nella sua cripta e non c’era… ho… ho trovato solo un paletto… poi sono scappata via.

Willow: No… non è possibile Dawn!

Dawn: è possibile! Io sono stata l’unica che lo ha capito! Che ha capito i suoi sentimenti!

Dawn si alza in piedi e sta per aprire la porta ed andarsene. Willow la blocca.

Willow: Dawn, avevi ragione, non so come la pensano gli altri ma ora ho capito che hai ragione, probabilmente abbiamo giudicato male Spike…

Dawn: Ormai è troppo tardi.

Giles: Scende velocemente le scale dal piano di sopra con un libro in mano e il sorriso sul volto.

Giles: Ragazze, chiamate Tara. Forse potremmo far ritornare Buffy fra noi!

Dawn: Come??? Cosa ha trovato in quel mucchio di libri Giles??? Allora?

Willow: Vado a chiamarla!

Dopo 10 minuti circa Tara suona alla porta di Giles dove tutti erano indaffarati a prendere candele e pozioni. Dawn e Willow stavano spostando il grande tappeto che era in salotto mentre Giles piazzava a cerchio delle candele bianche.

Tara: Ma che diavolo sta succedendo?

Willow: Lo hai chiamato Xander?

Dietro Tara spunta Xander tutto sudato dopo una lunga corsa da casa sua a quella di Giles.

Xander: Che cavolo fate? Una festa?

Dawn: La faremo dopo la festa se questo incantesimo funzionerà!

Tara e Xander: Incantesimo?

Mentre Willow e Dawn iniziarono ad accendere le candele Giles spiega tutto ai due ragazzi confusi.

Giles: E’ una procedura pericolosa, e rara… credo di libri che spiegano come si svolge ce ne siano solo 3 al mondo e io ne ho uno. Se no a quest’ora tutto il mondo faceva resuscitare i parenti cari.

Xander: Oh vada al dunque! Che dobbiamo fare?

Giles: Abbiamo bisogno di tre persona che abbiano un forte potere mentale. Willow e Tara vanno bene. Ma non riusciamo a trovare il terzo.

Xander: Posso essere io se va bene.

Giles non è convinto.

Dawn: Non mi considerate solo perché ho 15 anni?

Giles si gira verso Dawn e lo sguardo gli si illumina.

Giles: Ma certo! Chi ha più potere della Chiave?!

Dawn sorride felice e si posiziona accanto alle due streghette che già avevano preso posto in mezzo al cerchio.

Giles: Forse… è troppo pericolo per Dawn…

Dawn: Uffa! La volete piantare? Io ho molti più anni di lei! E Buffy si è sacrificata per me, ed io farei lo stesso per lei!

Giles: Va bene, iniziate. 

Dal volto delle ragazze si capisce lo sforzo mentale che stanno facendo. Un leggero vento proveniente da non so dove fa oscillare le fiamme delle candele e in quel momento iniziano a recitare strane formule in latino. Poi le candele si spengono. Le tre si guardano negli occhi.

Dawn: non… non ci siamo riuscite?

Willow si alza in piedi, poi anche Tara e Dawn. Si girano verso Giles e Xander e li guardano tristi. Quando… gli occhi dei due si illuminano. Le tre ragazze si girano di colpo e il mezzo al cerchio una leggera luce bianca…. E da lì si apre un vortice da dove esce una bellissima ragazza.

Dawn: Buffy!!!!

Il vortice si chiude, Buffy è stesa per terra. Tutti corrono verso di lei. E’ leggermente stordita. Apre di colpo gli occhi e si mette a sedere.

Dawn l’abbraccia. Poi Willow e tutti gli altri di seguito.

Buffy: Dio mio, come avete fatto?

Willow: Te lo spieghiamo più tardi Buffy.

Dawn: Buffy… Grazie.

Buffy sorride e l’abbraccia ancora più forte. Adesso tutti sono felici. 

Passano 2 giorni, si è pure fatta una festa ma Dawn nonostante il ritorno di Buffy non è felice. Le manca qualcosa, le manca Spike…

Quando finalmente Buffy e Dawn hanno avuto l’opportunità di stare da sole, Dawn porta Buffy in camera sua.

Buffy: Che c’è Dawn?

Dawn: Ti… ti devo far vedere una cosa…

Buffy: Dawn! Piangi?

Dawn apre un suo cassetto e sotto una montagna di quaderni ne estrae uno. Una copertina nera di cuoio. Buffy incuriosita lo prende in mano e inizia a sfogliarlo.

Buffy: Cos’è?

Dawn: L’ho trovato nella cripta di Spike… io… io ho letto sole le ultime righe e ho capito…

Buffy: (sorridendo) Ah già Spike! Dov’è finito quello stupido? E’ da tanto che non si fa vedere!

Dawn abbassa la testa, guarda per terra e piange ancora di più. Il sorriso sul volto di Buffy si spegne.

Dawn: (fra i singhiozzi) Credo che sia una specie di diario…

Buffy lo rigira fra le mani, si chiude in camera sua e si siede sul letto. Perché quella reazione preoccupata? Forse più che preoccupazione era sorpresa. Ancora non aveva chiaro tutto. Apre il diario e legge le prime righe: “Non immaginavo che quella triste giornata dell’800 mi potesse cambiare la vita in quel modo.” Buffy fu subito presa e lesse tutto attentamente, scovava nel passato di Spike, capiva, finalmente capiva… Ha capito chi è… ha capito troppe cose che adesso la rendono triste. Legge le ultime righe e finalmente una lacrima le riga il volto. Una lacrima per Spike… proprio per lui: “Ed ora, mi sono seduto a scrivere queste brevi pagine di diario, non so bene perché l’ho fatto, chi deve leggerle, credo nessuno… se ci fosse stata Buffy adesso le avrei fatte leggere a lei, ma credo proprio che le dirò tutto a parole, personalmente, adesso che vado a raggiungerla, vado da lei, non so se la incontrerò, ma troppi sono stati i giorni senza di Buffy, la devo rivedere, la devo riguardare negli occhi, la devo abbracciare, devo andare da lei...”

Dawn inizia a bussare insistentemente alla porta di Buffy. Buffy scende lentamente dal letto, apre la porta e abbraccia Dawn, prova con tutta se stessa a nascondere quelle strane lacrime.

Dawn: Finalmente piangi anche tu e non mi prendi per una aliena quando apprezzavo Spike.

Buffy: No, no… mi è solo entrato un moscerino nell’occhio.

Dawn: Si, come no.

Buffy: Lo ha fatto per me… Come, come ha potuto… 

Dawn: Lui ti ama.

Buffy: Forse… forse hai ragione.

Dawn sorride.

Dawn: Adesso lo hai capito!

Buffy: Ormai… ormai è troppo tardi…

Dawn: No.

Buffy la guarda sorpresa.

Dawn: Credo proprio che possiamo riportarlo da noi…

Buffy: Come avete fatto con me?

Dawn: Chiama Giles.

E di nuovo… tutti a casa di Giles.

Giles: Ma questa è una pazzia!

Buffy: No! Non è una pazzia!

Tara: Scusatemi se mi intrometto, dobbiamo andare in un altro posto, non si può fare la procedura qua. Qua in basso precisa che bisogna stare in un posto dove la persona è stata per tanto tempo per agevolare la procedura. Buffy è stata abbastanza qua, ma credo che Spike non ne ha avuto l’opportunità…

Dopo un po’ di tempo…

Xander: Ma è una commedia! Abbiamo fatto un sacco di strada con una sacco sulle spalle per andare a far resuscitare un vampiro!

Buffy si ferma.

Buffy: Xander, smettila! Smettetela tutti quanti! Spike non ci ha mai fatto niente di male! Può essere che quel cip ha influenzato il suo carattere ma ormai è successo! E’ cambiato! E se non lo avete capito ha fatto tutto questo per me! Neanche io riesco a mandare giù questo fatto, ma non lo disprezzo più come una volta!

Tutti non osano aprire bocca, Buffy apre la porta della cripta.

Willow: Aspettate… Ma signor Giles! Lei non lo ha letto questo libro! C’è scritto anche che la procedura è più difficile se una persona è già morta. B’è, credo proprio che Spike è già morto…

Giles: Che altro dice?

Willow: Non ce la farà mai a tornare da solo. Qualcuno deve andare a prenderlo.

Xander: Avete visto? Non possiamo farlo. Facciamo una preghiera per il nostro Spike e andiamocene.

Buffy fulmina Xander con uno sguardo.

Dawn: Intanto entriamo…

Buffy entra per prima, osserva tutto con occhio attento. Poi si avvicina lentamente verso la poltrona dove trova un paletto. Dawn si avvicina a lei.

Dawn: Lo avevo già visto.

Buffy: Sei venuta qui?

Dawn: Due volte.

Buffy riposa il paletto e inizia a disporre le candele. Nel frattempo si guardava intorno, quel luogo era così diverso senza di lui.

Buffy: Vado io a prendere Spike.

Giles: Buffy no! E se non riesci a ritornare?

Buffy: Andrà tutto bene.

Xander: Ma perché tutto questo per Spike.

Buffy: Sarebbe troppo crudele! Lui è venuto per me.

Il cerchio è pronto, tutto come prima. Solo che Buffy è in mezzo. Iniziano la procedura, tutte quelle frasi in latino e poi il vortice si apre e Buffy sparisce all’improvviso.

Xander: Ecco che se va di nuovo! Neanche un giorno che la vedo ed è già stata risucchiata.

Giles: Zitto Xander, le puoi distrarre.

Quei minuti senza Buffy sembravano lunghissimi. Poi ad un tratto un’abbagliante luce si sprigionò dal  cerchio che si aprì di colpo. Tutti attendevano i corpi dei due uscire da là. E… fu così! Buffy teneva per mano Spike, tutti e due privi di sensi giacevano sul pavimento.

Le tre ragazze avevano impegnato tutte le loro energie e svennero di colpo.

Xander: (correndo verso Buffy) Guarda, hanno fatto una strage.

Buffy iniziò a muovere le mani, sentiva la sua che ancora stringeva quella di Spike. Era stranamente felice. Apre di colpo gli occhi. Aveva funzionato tutto. Spike ancora non si era svegliato, ma era accanto a lei, finalmente vicini. Lo osservò e lo trovò diverso. Veramente era sempre lo stesso ma lo guardò sotto altri occhi. Poi aprì lentamente gli occhi. E la vide. Vide Buffy, proprio attaccata a lui che lo osservava. Ancora le loro mani erano strette l’una all’altra. Spike gliela strinse ancora di più. Non voleva perderla ancora. Si guardarono dritti negli occhi, non lo avevano mai fatto, Buffy evitava sempre il suo sguardo perché sapeva che provava qualcosa per lui. Ma come diceva Spike nel suo diario non voleva fare lo stesso errore che ha fatto con Angel. Ma ora basta pensare ad Angel! E’ andata male con lui ma non è detto che…

Spike sospirò guardando quel viso perfetto che ancora lo osservava. Ancora i due non avevano le forse per alzarsi. Restarono lì a fissarsi.

Spike: Allora ce l’ho fatta…

Buffy: Cosa?

Spike: A rivederti…

Buffy: Forse non c’era bisogno di suicidarsi.

Spike sorrise e finalmente si alzò, però non lasciò la mano a Buffy e la tirò su.

Buffy: Ho… ho letto il tuo diario…

Spike era leggermente imbarazzato dopo questa notizia. Adesso, tutto d’un colpo Buffy sapeva tutto su Spike, tutto quello che Spike le avrebbe voluto dire ma che la sua timidezza gli impediva di dichiarare. Adesso non aveva più segreti, quella maschera di finzione che era sui due ne andò tutta d’un colpo.

Spike: Davvero? Credevo che… che ormai fosse impossibile…

Spike non la guardò più negli occhi, cercò di ricordare quello che aveva scritto che lei non doveva sapere… Ma… “Oh, al diavolo!” Pensò… 

Spike: Buffy ti amo.

Dawn aveva ripreso le forze, ma rimase là per terra, finta svenuta, ad ascoltare…

Ecco, Spike glielo aveva detto in faccia, guardandola negli occhi. “Come reagisce adesso? Ok preparati la faccia per un bel pugno Spike” 

Buffy: Anch’io.

Spike inghiottisce rumorosamente e fa un respiro profondo per non risvenire.

Spike: Dio mio, lo svenimento ti ha fatto uno strano effetto!

Buffy: Spike, ti amo, sempre, anche se non te l’ho mai detto.

Spike adesso ha avuto il permesso per farlo e sapeva già che Buffy non si sarebbe sottratta ad un… bacio. E fu così…

Adesso non sappiamo come finirà la storia, non possiamo dire “E vissero felice e contenti” perché non lo possiamo sapere. Finiamo il racconto con questa bella scena e poi toccherà alla nostra immaginazione continuare…

 

 

FINE

 

 

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