Vertigini

 

Di Dany -Ayla- (aylaluna@tin.it)

 

 

 

 

La moto rombava nella notte silenziosa, scandendo ritmicamente i suoi pensieri..
Era scappato via quasi senza pensarci, ed ora era li su quella strada senza meta ma con troppi ricordi da seminare.. Lo aveva rifiutato ancora una volta, spezzandogli quel cuore che non aveva, e sbattendogli in faccia quelle inutili verita' quasi a voler fargli male di proposito..
Aveva ascoltato come sempre, senza parlare, guardandola con quei suoi occhi colmi di dolore, poi era andato via in silenzio, deciso a porre fine a quell'interminabile sofferenza..
Ed era partito senza un addio, perche' in fondo non aveva nessuno da salutare..

 

 


 

 

L'orologio continuava a far scorrere le sue lancette, incurante della ragazza seduta al tavolo di fronte. Il suo era l'unico suono udibile nella stanza, e lei era li ferma, la testa tra le mani, sul volto l'espressione stessa del dolore..
Lo aveva ferito, ancora una volta.. urlandogli contro tutta la sofferenza di quegli ultimi mesi..
Perdere Down era stato orribile ma necessario, Sunnydale era una costante fonte di pericolo per lei, e Los Angeles le avrebbe donato quella parvenza di vita che meritava. Aveva progettato tutto senza una sola parola, ed aveva ancora davanti agli occhi, il viso sconvolto della sorella, quando quel padre inesistente, era venuto per portarla via..per sempre.. Quell'espressione tradita… non l'avrebbe mai dimenticata…

 

 


 

 

La moto continuava il suo ignoto tragitto,quasi si stesse guidando da sola..
Il vento gelido sembrava attraversarlo per poi fuggire al contatto del suo essere ancora piu' freddo. La strada che si lasciava dietro sembrava urlare e quella da percorrere era deserta e monotona. Ma lui non stava neanche guardandola, i suoi occhi si erano fatti specchio del suo recente passato e proiettavano in lui mutevoli ricordi di ciò che era stato..
Briciola… solo lei gli aveva voluto bene, ed era andata via senza una parola, o un saluto, aumentando la solitudine che da sempre invadeva le sue giornate.. Sarebbe rimasto per lei, se avesse potuto scegliere, ma forse per questo era stata allontanata, ..non dargli un motivo per restare.. probabile..
E gli occhi si bagnarono delle sue stesse, ritrovate, lacrime..

 

 


 

 

Stava pensando a lui, ancora una volta, ed era incredibile come le venisse spontaneo farlo, nonostante i suoi inutili sforzi. Era sempre stato così, tutto dannatamente spontaneo; ignorarlo, cercarlo, amarlo e mandarlo via.. un insolita routine che si ripeteva, ormai.. da quel primo bacio..
Ne era passato di tempo da allora… forse neanche tanto, ma si sentiva più vecchia, ed in colpa..
Per aver tradito Angel, ed aver provato gusto nel farlo, e per aver tradito lui, usandolo tutte le volte che ne aveva bisogno, illudendolo e maltrattandone quei sentimenti troppo puri anche per lei..
Ne sentiva la mancanza ora… e non riusciva neppure a capirne il motivo.. 
Era sempre stato cosi' tra loro, e c'era sempre stato un dopo, ma questa volta no… questa volta i suoi occhi avevano assunto una luce che non conosceva, questa volta il dolce tepore della notte aveva portato con se il gusto amaro dell'addio..Stava tremando ora, calde lacrime rigavano il suo viso, e le sue labbra erano ferme in una solida continua domanda.. "perché"... 

 

 


 

 

"La vita e' una continua vertigine… non fai in tempo a guardare oltre, che devi subito battere in ritirata.. E quel primo malore che ti invade, si scolpisce a fuoco nella memoria, fermandoti per il resto dell'esistenza, al solo ricordo di quella strana, immotivata sensazione.."
Era così anche per i vampiri, non accadeva con la stessa frequenza, ma una volta provata non c'era alcuna via di ritorno.. Lui lo sapeva bene..
Era andato avanti per oltre un secolo, stordendosi di continuo pur di sfuggire a quell'attimo intenso che gia una volta lo aveva portato alla fine..
"Attimo rifulgente" lo chiamava…
E si era spergiurato di cambiare, pur di non esserne nuovamente investito. Ma aveva fallito…
Lei gli era entrata dentro, stravolgendo ogni decisione e mutando il suo aspetto, lei era stata la sua vertigine.. e nuovamente stava andando incontro alla fine…

 

 


 

 

L'alba stava per sorgere e le sottili ombre che si delineavano sulla superficie del tavolo, le erano quasi familiari.. Come era cambiata la sua vita.. Lei stessa per molti versi era stata l'artefice di quel dolore che disperatamente cercava di sconfiggere. Si era investita di una responsabilità troppo grande, quella di rinunciare per sempre ai suoi desideri, allontanandoli… E così aveva fatto anche con lui.. senza capire.. che era l'ultimo, …che dopo più nulla avrebbe avuto un senso…

 

 


 

 

Continuava a piangere, i lineamenti contratti, il viso immobile.. ma piangeva..
Ciò che in lui poteva forse considerarsi un anima, ora urlava, contro l'incoerenza di quella vita che per ben due volte lo aveva rifiutato..
A nulla erano valsi i tanti sacrifici, i combattimenti, le morti, i gesti eroici.. restava sempre il solito poeta deriso ed incompreso.. con troppe azioni in più da farsi perdonare, e tanta.. troppa stanchezza per spiegare ancora una volta i suoi perché…

 

 


 

 

Sola… era rimasta sola… se rivedeva il suo passato di cui tanto si era lagnata, poteva quasi ridere di quella sciocca ragazza piena d'amore e di altrettanta ingratitudine..
Poco a poco, la vita le aveva insegnato il vero dolore, ed ora si, che avrebbe tanto rivoluto quell'esistenza difficile, ma felice..
Tornare indietro.. impossibile..
E poco alla volta tutto era scomparso, come in una piccola commedia di sobborgo, ogni attore si era cautamente allontanato per lasciarla sola sull'immenso palcoscenico.. vuoto..
Angel, Joice, Riley, Giles.. solo volti sbiaditi nella memoria, ed i suoi amici così importanti di un tempo.. anche loro scomparsi.. andati… chi incontro alla tragedia, chi proseguendo per lunghe strade parallele.. Ed infine lui.. cacciato da quel desiderio di morte che ora la invadeva completamente.. Lo aveva respinto, pur desiderandolo immensamente, ed ora se ne pentiva..
Ma era tardi, ora..
Sul palcoscenico stava per calare il sipario.. lo spettacolo volgeva al termine, e lei aveva ancora il suo ultimo atto da recitare.. 
..la fine..

 

 


 

 

La benzina si stava esaurendo, ma non importava, i suoi pensieri lo avevano condotto verso un enorme palla di fuoco, sempre più vicina..
Riusciva quasi a percepirne il calore sulla pelle, e le lacrime ormai sembravano acido nei suoi occhi vitrei.. 
Quello sguardo da sempre dedito alla passione e colmo di luce, stava per spegnersi definitivamente, in un bagliore immensamente più forte.
Nella mente ancora lei, per un ultimo lungo addio..
Sorridendo si avviò verso il suo destino, ed in quel sorriso amaro si potevano leggere le ultime parole che un tempo gli erano state dedicate.. Le stesse, che lo videro nascere a nuova vita..
"polvere alla polvere" anche un vampiro nel suo finire non era poi così diverso dal più grandioso tra gli uomini.. 
"cenere alla cenere" ..e mentre cenere diventava, il suo sorriso si spense ed il suo ultimo pensiero andò a quella giovane ragazza bionda, tanto ostinata nella sue assurde convinzioni..
..Cenere alla cenere.. se ci avesse pensato prima, forse lei avrebbe capito, forse lo avrebbe amato.. Ma era tardi, troppo…
Un'ultima sublime vertigine.. e tutto si spense…

 

 

 

Fine

 

 

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