"CHANGE" - CAMBIAMENTI

Di Francesca - baby_spike - (kenny40@libero.it)

Protagonisti: Spike e Buffy.

Questa puntata dovrebbe sostituire "Crush". I personaggi descritti non sono di mia proprietà ma di Joss Whedon, della UPN e della FOX.

A Ronnie e a Manu, le mie sorelline "virtuali"! E a Bea, la mia super amica buffyana!

I demoni, i vampiri e tutti i mostri di Sunnydale non sono più la prima preoccupazione di Buffy.

La madre è malata gravemente e Spike si è preso una cotta per la cacciatrice.

Buffy vuole passare sopra a questo problema e vivere una vita normale senza vampiri di nessun genere aiutando sua madre.

Ma neanche il tempo di uscire che si ritrova un vampiro che l'aspetta sotto casa da una notte. 

Suona qualcuno alla porta...

Buffy: Oh no...

Buffy si alza dal divano su cui era comodamente seduta e si avvicina alla porta. Immaginava già chi fosse, il suo incubo!

Buffy: Spike, vattene subito di qui. Non ti aprirò mai la porta neanche si ti metti in ginocchio!

Willow: Buffy, cosa stai dicendo?

Buffy apre la porta, davanti c'è Willow con un pacchetto in mano.

Buffy: Ah, scusami, credevo che non fossi tu... entra pure.

Willow: (poggiando il sacchetto sul tavolo inizia ad estrarre delle cose) Ecco, qualche regalino dalla tua Willow babbo Natale! 

Buffy: (estraendo dal sacchetto un libro) Compito per le vacanze? Che bel babbo Natale!

Willow: e anche uno yo yo! 

Buffy: grazie.

Willow: questo libro di magia lo dai a tua sorella e mi raccomando fai tanti auguri di buona guarigione a tua madre da parte mia.

Buffy: lo farò. Vuoi restare un po’ qua?

Willow: Oggi non posso, devo andare da Xander, vuoi venire anche tu?

Buffy: (accompagnando Willow alla porta) no, non è il caso, ho ancora da lavare un po' di piatti.

Willow: Ah, poco fa ho notato che ci sono una trentina di sigarette sul tuo tappetino davanti alla porta di casa.

Buffy riflette per qualche secondo ed alza gli occhi al cielo.

Buffy: Ci penserò io.

Willow: Bene. Sei sicura che non vuoi venire?

Buffy: Ho una cosa importante da fare sta sera.

Willow: Lavare i piatti?

Buffy: Devo andare da qualcuno a chiarire qualcosa...

Willow: Parli di Spike vero?

Buffy: Si...

Willow: Allora vai, e poi raccontami come è andata!

Willow si allontana, Buffy prende il cappotto al volo ed esce di casa.

Ed eccola di nuovo lì, nel luogo che conosce meglio, dove ha passato più tempo in tutta la sua vita. Il cimitero. 

Ha già inquadrato quella tetra ed odiosa cripta dove ha fatto irruzione una ventina di volte. 

Velocizza il passo, arriva davanti alla cripta. Ma all'improvviso le si oscura la mente... Cosa doveva dirgli? Con che parole? Con che tono? 

Si, quello era sicuro, doveva chiarire il suo odio per Spike e la loro impossibile relazione. 

Ma non vuole sprecare troppo tempo, allora dà un calcio alla porta come le è solito fare. Stava per iniziare un lungo discorso di chiarimenti ma Spike non c'era. Si addentrò nella cripta guardandosi in torno. 

Il televisore era acceso ma l'immagine era confusa e l'audio non funzionava. Accanto alla poltrona c'era la solita bottiglietta di ......... e sul tavolino 6 pacchetti di sigarette.

Avanza lentamente, regna il silenzio, i suoi passi sono gli unici suoni in quel cimitero… tac, tac, tac, tac, tac… toc? Ma ora i suoi passi fanno un rumore diverso, il pavimento non è uguale in questo punto. Le sorge un dubbio… 

Si abbassa, e nota una botola, una botola a cui non aveva mai prestato attenzione. La apre estremamente incuriosita e si butta dentro. Atterra con un tonfo. I suoi occhi si spalancarono increduli alla vista di quella stanza… Alla sua destra delle casse completamente ricoperte di foto sue!

Una cinquantina di foto della cacciatrice incollate con cura. Alla sua destra un mezzo manichino con una parrucca bionda, sapeva già chi doveva rappresentare. Sente un rumore, cerca di uscire dalla cripta ma dalla botola spunta proprio lui, Spike…

Il loro sguardi si incrociano, Spike guarda la stanza, guarda tutto il materiale su Buffy che aveva conservato con amore. Inghiottisce rumorosamente e riesce a spiccicare quattro parole.

Spike: Che… ci fai qui?

Buffy: Ti stavo cercando e sinceramente mi devi delle spiegazioni!

Dà ancora un’occhiata confusa che passa dalle foto di Buffy alla persona reale, dalla persona reale alle sue foto…

Spike: (assume il suo solito tono rigido) Non ho niente da spiegare, sai già tutto… (leggermente imbarazzato)

Buffy: Sono venuta a chiarire un cosa… non devi più farti vedere! Né in questo quartiere, né in questa città, sparisci da questo stato, da questo mondo!

Spike si avvicina lentamente a Buffy. Lei fa un passo indietro diffidente. Le prende le mani, le stringe forte…

Buffy: ma cosa…

E la sorprende con un bacio, un breve bacio che Spike aspettava di darle da tanto tempo sperando che adesso qualcosa potesse cambiare. 

Buffy con uno spintone lo scansa alla svelta. Le da uno schiaffo che credo rimarrà impresso sul viso di Spike per sempre. Ed ecco il comune momento che accompagna gli incontri dei due. La lotta.

Buffy sferra un pugno, Spike si abbassa e lo evita, le prende il braccio da dietro ma lei lo scaraventa in avanti. Spike si rialza velocemente con un potente colpo di reni. Dopo quel bacio Buffy ha assorbito tutta la rabbia possibile per una potente lotta.

Spike sferra un gancio a Buffy che fa una capriola in aria e atterra con leggerezza. Sferra un pugno nello stomaco di Spike che si accascia momentaneamente a terra, sta per rialzarsi ma Buffy lo precede con un potentissimo destro che scaraventa Spike su un mucchio di casse distruggendole…

Buffy si ferma. Il viso di Spike si agghiaccia…

Buffy lo guarda confusa e inizia lentamente a capire… casse di legno. Erano casse di legno… Spike provò a spiccicare qualche parola in quei brevi istanti…

Spike: Buffy… 

Buffy si avvicina a Spike.

Spike: Ti amo…

Spike tende la mano verso di lei… Buffy la sfiorò per un breve istante, ma lentamente se la vede tramutare in piccoli granelli di polvere… Guarda sconvolta il viso di Spike e dopo un secondo… non c’è più…

Silenzio, un enorme silenzio. Buffy si accascia a terra sulla polvere di Spike che si era sparsa con eleganza sul pavimento. 

Si accovaccia sempre si più stringendo fra le mani i suoi resti. Alza il viso… sconvolta, vorrebbe svegliarsi da quell’incubo! Una lacrima le riga il viso e fra un singhiozzo e l’altro riesce a mormorare:

Ho ucciso Spike… 

Si alza lentamente, il viso sconvolto. Si appoggia alla parete senza distogliere lo sguardo da quel mucchio di casse a pezzi.

Si gira intorno, dà un’occhiata alle foto che lui aveva conservato accuratamente. Accarezza la parrucca di quella bambola.

E scappa, corre via da quel luogo, inciampa sulla bottiglia di liquore posto accanto alla poltrona e apre la porta e la sbatte bruscamente alle sue spalle. Attraversa velocemente il cimitero. Poi rallenta il passo a qualche metro da casa, apre la porta e sale le scale per camera sua. Chiude la porta a chiave e si sdraia sul suo letto.

Dopotutto cos’era successo di tanto strano e sbagliato, aveva ucciso Spike, aveva ucciso un vampiro! Cose di ordinaria amministrazione per lei, finalmente non vedrà più il vampiro che ha odiato di più nella sua vita e che continuava ad odiare… 

Ma continui flash back la perseguitano, rivive di nuovo la scena, e quella frase che Spike disse prima di polverizzarsi le rimbomba nella mente, perseguitandola…

Ti amo, ti amo, ti amo… E solo dopo la sua morte Buffy si rende conto di amarlo, ma lui non lo ha mai saputo, insisteva pazientemente nonostante i pugni e le offese di Buffy, e soffriva, soffriva per lei… Buffy inizia a singhiozzare, le lacrime le scendono lentamente sulle guance, le rigano il viso, la vista le si annebbia, si porta le mani davanti al viso e si odia, si odia profondamente per la cosa che ha fatto. Guarda fuori, le sigarette erano ancora là, sul tappetino di casa sua, e non si poteva mai immaginare che un giorno le potessero mancare le sue visitine sotto casa, quando sbirciava dalla finestra ogni volta che Buffy si avvicinava a Riley e loro continui battibecchi. Ormai è inutile vivere nel passato e soffrire del presente, Spike è morto, e nessuno potrà più riportarlo in vita.

FINE