Sei da me finalmente

 

Di Melody ( simonabelli@tiscalinet.it )

Note: Questa fan fiction è ambientata nella quinta serie di Buffy the Vampire Slayer.


 

 

Correre…

Correre…

Correre...

Buffy doveva fuggire, correva oramai da un pò e cominciava a sentirsi stanca, un enorme paura le tormentava il cuore, la stavano inseguendo e lei doveva scappare, non sapeva bene da chi ma sapeva con certezza che doveva fuggire.

Da qualcosa...qualcosa che la spaventava a morte ma non capiva cosa. La strada era buia e deserta ma all'improvviso davanti a lei si formò una luce, forte, intensa, accecante. Non sapeva perché ma questa la rassicurava, doveva cercare di raggiungerla, le sue gambe sembravano essere così pensanti… ma non poteva fermarsi….all'interno della luce distingueva a malapena l'ombra di una figura ferma, immobile poi sentì una voce, ma più che una voce un sussurro appena percettibile:

"Sei da me finalmente"

Doveva raggiungere quella voce, non capiva ma ugualmente sapeva con certezza che quella era la sua meta, la sua unica via di salvezza, la sentì di nuovo

"Sei da me finalmente" 

 

Buffy si alzò di soprassalto, era sudata e il cuore le batteva a più non posso. Si prese la testa fra le mani, non era possibile! Aveva fatto ancora quell'incubo, erano oramai molte notti che questo la tormentava, sembrava così reale e al risveglio gli lasciava addosso una strana paura. Pensò al sogno durante tutto il giorno sentendosi inquieta e domandandosi perché si sentiva nervosa e angosciata. La sensazione non la abbandonò fino a sera e le cose non migliorarono nemmeno quando uscì per la sua solita ronda notturna. Forse perché era troppo presa da questi pensieri che non si accorse che un gruppo di vampiri la stava aspettando e la sorpresa per lei fu grande quando se ne vide piombare addosso dieci tutti insieme. Presa alla sprovvista non riuscì a difendersi immediatamente e rischiò che uno di loro riuscisse quasi a morderla. Lottava ma era in difficoltà, si sentiva inspiegabilmente tropo stanca e svogliata. Un vampiro le fu addosso, Buffy si divincolò e ad un certo punto questi si trasformò in polvere. Spike apparve dall'altra parte con un paletto di legno in mano.

"Attenta" Urlò, Buffy si girò di scatto e fronteggiò con un calcio un nuovo vampiro. Spike, affianco a lei eliminò gli ultimi rimasti. A lotta finita la Cacciatrice si ritrovò a terra piena di polvere, Spike allungò una mano per aiutarla a rialzarsi, la ragazza l'accettò titubante e il vampiro non poté fare a meno di sottolineare quel comportamento:

"Quale onore la Cacciatrice in persona si è degnata di toccarmi la mano"

Buffy oramai non dava più molta importanza al sarcasmo di Spike, ma in quella sera era strana e molto nervosa perciò raccolse velocemente il paletto che era rimasto a terra e con un braccio bloccò Spike, poi lo spinse verso una lapide e guardandolo dritto negli occhi mormorò fra i denti:

"Sparisci dalla mia vita specie di vampiro o giuro che un giorno mi toglierò la soddisfazione di infilarti questo paletto nel cuore"

Il vampiro non disse nulla, cosa diavolo aveva fatto ora di sbagliato?

Quelle parole, dette in quel momento lo ferirono ma non lo fece vedere ne sembrò impaurito, per tutta risposta lui la fissò con uno sguardo intenso che sembrava leggergli dentro. Buffy fu tentata di allontanarsi ma non lo fece, rimase ferma anche lei e guardò Spike negli occhi.

Si era mai fermata guardarlo così da vicino?

No, ma poi per quale motivo doveva guardare Spike negli occhi? Eppure c'era qualcosa che la stordiva in quello sguardo: Sentimenti...un'infinità di emozioni contrastanti. Lui non aveva mai abbassato lo sguardo ed ora sorrideva

"Spero che non tutti i vampiri ti facciano l'effetto che ti faccio io..." alzò una mano mostrando che il paletto che fino a poco prima Buffy stringeva con foga ora era finito nelle sue mani senza che lei se ne accorgesse nemmeno "...altrimenti saremmo rovinati"

Buffy riuscì finalmente a rimettere in ordine le idee, velocemente si staccò da Spike vergognandosi per quel suo comportamento, cercò una risposta pungente da dare al vampiro ma non ne trovò nessuna perciò si girò e se ne andò maledicendo Spike in cuor suo.

Il vampiro guardò la ragazza allontanarsi con passo veloce e sorrise, poi si diresse verso casa dove prese una bottiglia di sangue e si sdraiò sul divano continuando a sorridere.

 

 

Buffy non riusciva ancora a crederci...era rimasta imbambolata davanti a Spike, per pochi minuti non era riuscita a fare nulla e tutto per cosa poi? Per un paio di occhi che aveva visto tante altre volte. Si sentiva molto stanca in quei giorni e in più il sogno che faceva quasi tutte le notti la innervosiva, temeva che fosse una specie di avvertimento per qualcosa. Tutto questo doveva essere la causa del suo strano comportamento. Arrivò a casa e si intristì nel trovarla deserta, se almeno ci fosse stata sua sorella…avrebbe preferito ascoltare le sue continue chiacchiere piuttosto che stare da sola. Ma quella sera Dawn era rimasta a dormire con Willow e Tara. Buffy decise di andare al letto subito infondo aveva davvero bisogno di un po’ di riposo. Era sicura che l’indomani, dopo una bella dormita, il suo malessere sarebbe passato.

 

 

Quando Buffy si svegliò nel cielo il sole era già altro, doveva essere tardi, aveva dormito bene, l’incubo quella notte non era tornato a tormentarla. Eppure si sentiva ugualmente nervosa e angosciata e non si spiegava il motivo. Per distrarsi un po’ uscì in strada e cominciò a camminare cercando di trarre beneficio dall’aria calda di quella mattina, ma era tutto inutile, non poteva evitare di pensare all’incubo e a quella presenza che la inseguiva. Soprappensiero non si era accorta di essere arrivata davanti al Magic Shop, mise da parte tutti i suoi pensieri ed entrò. Anya era alla cassa occupata a parlare a gran voce con un cliente

"Ciao Anya, dov'è il sig. Giles?"

la ragazza le rispose senza prestarle molta attenzione

"E' tutto il giorno che è dietro quegli scaffali a cercare non si sa cosa fra i suoi libri"

Buffy girò l'angolo e trovò Giles che, con uno sguardo preoccupato, leggeva una pagina di un grosso libro marrone

"Lei pensa sempre al divertimento..eh?"

"Ah Buffy! Avevo proprio bisogno di parlare con te" disse Giles restando però sempre concentrato sul suo libro

"bene altre catastrofi?"

Giles la guardò e la invitò a sedersi

"il consiglio degli osservatori mi ha chiamato poco fa, secondo le loro fonti il demone Athos dovrebbe essere arrivato qui a Sunnydale"

"Athos e chi è uno dei moschettieri?"

"Buffy...sto parlando sul serio, ho cercato molto fra i miei libri e questo essere è davvero molto pericoloso"

"Questa notte sono stata a caccia e non è successo nulla di strano... a parte un gruppo di vampiri che mi hanno attaccato all'improvviso. Odio doverlo dire... ma se non ci fosse stato Spike sarei uscita malconcia da quel duello"

"Spike? Va bè lasciamo perdere ora abbiamo cose più importanti di cui parlare, perché in quello che devo raccontarti c'entra Glory"

Buffy rabbrividì solo nel sentire pronunciare quel nome .

Morte…una sensazione di morte la invase…

Non avrebbe mai potuto dimenticare l'enorme senso di impotenza che l'aveva circondata quando si era trovata a doverla combattere, mai avrebbe dimenticato la paura che aveva per sua sorella Dawn e mai e poi mai avrebbe dimenticato che per colpa sua lei era morta.

"Cosa c'entra Glory?...Oramai è morta non è più un problema per noi. Sig. Giles non mi dica che in qualche modo è ritornata in vita?"

"No Buffy non si tratta di questo"

Giles le spiegò che prima di morire Glory stava cercando di creare un essere molto forte, quasi quanto lei, che la aiutasse a trovare la chiave. Aveva usato formule magiche molto antiche e potenti, l'essere non era stato completato solamente perché Glory aveva trovato Dawn prima di avere il tempo di finirlo. Ma ora in qualche modo l'essere era riuscito a prendere vita e si aggirava per Sunnydale.

Buffy aveva ascoltato con attenzione tutto il discorso e si sentiva inquieta, solo l'idea che qualcosa o qualcuno avesse a che fare con Glory la faceva star male

"E cosa vuole questo demone? Che poteri ha?"

"Io credevo che Athos fosse solo una leggenda, ma il consiglio mi ha assicurato che non è così. E da quello che so di lui... è un essere fortissimo. Inoltre… ha il potere di prendere la mente delle persone"

"La mente?"

"Si una volta che lo hai fatto entrare nella tua mente non sei più padrona di te stessa ma devi seguire la sua volontà".

Decisero di aspettare l'arrivo di tutti gli altri al Magic Shop per poter discutere insieme di una possibile soluzione. Tara e Willow furono le prime ad arrivare in compagnia di Down, quando anche Xander fu arrivato Giles raccontò anche a loro di Athos. Sembravano tutti incuriositi e un pò impauriti da questo nuovo essere, Xander chiese

"Come lo troviamo? Insomma ora che si fa?"

Anya gli diede un colpetto con il braccio

"Non vorrai metterti a caccia di mostri anche oggi?! Dovevamo fare sesso ricordi?"

Tutti gli sguardi si puntarono su Xander che balbettò "Anya per favore"

"Uffa" brontolò la ragazza mettendo il broncio "D'accordo sto zitta"

Giles si aggiustò gli occhiali ignorando quella conversazione

"Non è facile trovarlo...non sappiamo che forma abbia e non abbiamo molte informazioni su di lui. Possiamo solo aspettare che in qualche modo sia lui a farsi vivo"

Buffy promise di stare molto attenta ad ogni particolare, Xander offrì il suo aiuto per qualsiasi cosa e Willow e Tara decisero di rimanere da Giles per aiutarlo nelle ricerche. Buffy si avviò verso casa con sua sorella. Per tutto il pomeriggio la cacciatrice si occupò della casa e di Dawn, solo verso sera la lasciò sola per andare a fare un giro di perlustrazione

"Ehi cacciatrice"

Una voce familiare la fece voltare

"Spike... più non ti voglio vedere e più ti incontro"

Il vampiro sorrise appena, ma il suo era un sorriso triste

"Devo parlarti"

"Non ho nessuna voglia di parlare con te"

la cacciatrice riprese a camminare, ma la mano di Spike la bloccò, Buffy fu di nuovo attraversata da un brivido

"Insomma cosa vuoi?" lo aggredì

"Stammi ad ascoltare, sono sicuro che ti interesserà"

"Nulla di quello che dici tu mi interessa. Nulla!"

Spike allora strinse ancora di più il suo braccio

"Si può sapere cosa diavolo ti ho fatto?"

"A parte aver cercato di uccidermi? A parte aver catturato Angel e aver spaventato tutti i miei amici? A parte quella montagna di problemi che hai creato a tutti? A parte questo Niente!"

"Quello era tanto tempo fa, ora sono cambiato"

"Non farmi ridere...tu ora hai un cip in testa che non ti permette di uccidermi… altrimenti lo faresti"

"Sai che non è così"

"Io so solo che succhieresti tutto il mio sangue, fino all'ultima goccia con immenso piacere"

detto questo si allontanò da lui e Spike non la seguì.

La perlustrazione si rivelò tranquilla e anche abbastanza noiosa, nessun vampiro attaccò la cacciatrice, e visto che la serata era calma Buffy decise di tornare a casa da sua sorella. Mentre camminava pensò a Spike, era così infastidita da lui ultimamente, e quel giorno lo aveva trattato proprio male, forse troppo. Immersa in questi pensieri entrò in casa e trovò Spike e Dawn seduti sul tappeto di casa sua a ridere insieme. Dawn gli corse incontro

"Buffy! Spike è rimasto qui a proteggermi mentre non c'eri. Ci stavamo divertendo un mondo, mi stava raccontando di quando ha combattuto contro..

Spike lanciò un occhiati proibitiva alla ragazzina

"Di quando ha...combattuto per gioco...contro un suo amico e..."

cercò di inventare Dawn

"Ho capito" la interruppe Buffy "Ora vai a dormire"

"Ma no! Fammi stare un altro pò con Spike"

"Down"

"ti odio quando fai così"

la ragazzina guardò Spike, gli scoccò un bacio sulla guancia e se ne andò al letto. Spike si alzò da terra

"Sembra che tu sorella gradisca la mia compagnia molto più di te"

"Cosa ci fai qui?"

"Ho pensato che con quello che si dice in giro non era il caso di lasciare Dawn da sola"

"Che vuoi dire?"

"Se prima mi avessi lasciato parlare ora lo sapresti... e comunque te lo dico se prometti di non insultarmi, almeno per questa sera"

"Spike non ti faccio nessuna promessa...perciò se vuoi parlare parla, altrimenti vattene"

Spike rimase in silenzio per qualche secondo poi decise di parlare

"Ho sentito dei vampiri che raccontavano di un tipo che va in giro facendo domande su di te"

"Un tipo? Un demone?"

"Non lo so, il suo aspetto è quello di un essere umano, ma pare che questi emani talmente tanta energia che tutti i vampiri sono spaventati da lui"

"Non sai nient'altro?"

"No ma posso cercare di scoprire qualcosa di più"

Quelle notizie scossero Buffy, Spike non gli aveva detto nulla di particolare, ma ora le parole di Giles avevano preso una forma reale e ora sentiva che un pericolo imminente era vicino. E questo la spaventava, sopratutto perché in qualche modo tutta questa faccenda gli ricordava Glory e perché non si era ancora ripresa del tutto dallo shock della sua morte. Si sedette sul divano prendendosi la testa fra la mani, Spike la guardava in silenzio

"Che c'è Buffy?"

"perché dovrei dire cos'ho proprio a te?"

"perché in questo momento in questa stanza siamo solo io e te"

Non sapeva perché ma in quel momento doveva parlare con qualcuno, ne sentiva il bisogno, raccontò a Spike tutto quello che sapeva di Athos. Poi alzò il viso e guardandolo sussurrò

"Ho paura! Non voglio rivivere la stessa storia passata con Glory, tutto questo riporta i miei pensieri al momento della mia morte. Ho paura di morire di nuovo"

Spike la guardava stupito da quell'improvvisa confessione, Buffy sorrise amaramente

"Ed ora immagino che la cosa ti stia dando un immenso piacere...la cacciatrice che ha paura, ti piace no?"

Spike per tutta risposta si limitò a sussurrarle

"Tu non morirai di nuovo... te lo prometto"

Poi l'abbracciò lievemente, Buffy cercò di sfuggire da quell'abbraccio ma fu trattenuta dal calore che quelle braccia emanavano e si lasciò stringere. Era così stanca di sentirsi sola, era così stanca di dover essere forte per tutti, era stanca. Spike la tenne stretta a se per tanto tempo senza parlare. Buffy si stupì del senso di benessere improvviso che l'aveva percorsa. Il profumo di Spike era inebriante, non se ne era mai accorta ma ora le piaceva stare li. Si sentiva al sicuro. Poi, come per accertarsi che era davvero Spike la persona che la stava facendo stare bene, alzò il viso verso di lui. Il vampiro accennò un lieve sorriso poi le prese il viso lo accosto delicatamente al suo e la baciò. Un bacio dolce, molto dolce, Buffy rispose a quelle labbra… ma fu un attimo, un attimo solo. La ragazza saltò in piedi

"Come ti sei permesso Spike?!"

"Non mi sembrava che non volessi"

"E poi pretendi anche che io ti dia fiducia? Non posso fidarmi di te! Mai, nemmeno per un secondo"

"Buffy era solo un bacio, non ho resistito...lo sai cosa provo per te e..."

"Smettila! Non parlare di sentimenti, non tu, tu che sei solo un mostro. Mi fai sentire sporca lo capisci? Mi fa sentire sporca solo il fatto che tu creda di essere innamorato di me"

Spike la guardò tristemente poi raggiunse la porta senza dire una parola, ma Buffy era infuriata lo bloccò sulla porta

"Non venirmi più vicino, non ti voglio più vedere, non voglio nemmeno vederti passare da lontano. Sparisci...da Sunnydale, dalla mia vita, dal mondo...sparisci"

Il vampiro se ne andò sbattendo la porta.

Buffy si gettò sul divano, era così arrabbiata, Spike era l'essere più spregevole che conoscesse. Come diavolo si era permesso di baciarla? E perché diavolo lei, anche se per un secondo, l'aveva contraccambiato? Si accorse di avercela più con se stessa che con Spike, trattava malissimo il vampiro solo perché era lei a stare male. Si addormentò così immersa in questi pensieri.

 

 

Spike era tornato alla sua cripta, era stato maltrattato molte volte ma mai nella sua lunga vita si era sentito così demoralizzato. Buffy lo feriva continuamente, non faceva altro che trattarlo male. Lui non chiedeva nulla, voleva solo dimostrargli, con il tempo, che era cambiato, ma lei lo considerava un mostro, nulla di più e glielo aveva fatto capire più di una volta, qualsiasi cosa facesse era sbagliata. E poi quella sera gli era sembrato di toccare il paradiso: Buffy così teneramente abbandonata fra le sue braccia, e quel bacio che anche lei aveva contraccambiato per un attimo. Ma era stato tutto sbagliato, era dovuto ad un momento di debolezza e Spike adesso ne era certo. Buffy lo faceva star male ogni giorno di più e anche con gli altri le cose non andavano bene. Il gruppo di Buffy, esclusa Dawn, lo odiava e anche dagli agli altri vampiri non era rispettato, da quando aveva il cip lo consideravano solamente un buono a nulla e un traditore. C'era una sola soluzione per lui...avrebbe fatto quello che la cacciatrice gli aveva ordinato più volte: Sparire.

Doveva andare in un posto dove nessuno lo conosceva, dove avrebbe potuto ricominciare tutto e tornare ad essere il vecchio Spike.

Di corsa tornò a casa di Buffy e dopo essersi accertato che in casa non ci fosse nessuno ancora sveglio si arrampicò fino alla finestra della camera di Dawn. La ragazzina dormiva profondamente e Spike guardandola provò un senso di tenerezza

"piccola"

mormorò scotendola dolcemente, Dawn si girò nel letto

"Ehi piccola" insistette lui

Dawn allora aprì gli occhi assonnati

"Spike che ci fai qui?"

"Parla piano...non voglio che tua sorella ci senta"

Dawn annuì "e' successo qualcosa?"

"Sto per andarmene"

Dawn si tirò su dal letto sbarrando gli occhi

"te ne vai? Dimmi che non è vero ti prego"

"E' la verità mi dispiace"

"E' per colpa di mia sorella, vero?"

"Lasciamo perdere dai...non importa ora. Devo andare via è l'unica cosa giusta da fare. Per lei, per me e per tutti"

"Non per me però!" disse la ragazzina con le lacrime agli occhi

"Sei l'unica che mi fa sentire accettato lo sai? Per questo non potevo partire senza salutarti"

"Dove andrai?"

"Non lo so, ma prometto che mi rifarò vivo con te"

Dawn lo abbracciò forte

"Si promettimelo, ti prego non sparire"

 

 

Era di nuovo davanti alla porta della sua cripta, ora avrebbe preso tutte le sue cose, le avrebbe messe in macchina e sarebbe sparito per sempre da Sunnydale. Come era strano il destino, quando era arrivato in quella città non aveva minimamente intenzione di restarci e ora che stava per andarsene per sempre non avrebbe voluto abbandonarla. Una morsa di tristezza lo avvolgeva mentre entrava in casa. Si guardò intorno per vedere cosa cominciare a prendere ma il suo sguardo si fermò in una angolo infondo alla stanza, c'era un ombra, c'era qualcuno

"Chi sei?"

l'ombra si mosse verso di lui rivelando la figura di un uomo dai lunghi capelli neri e gli occhi scuri. Indossava un lungo cappotto ed era tutto vestito di nero. Camminava con eleganza verso di lui

"E così tu saresti il famoso William il sanguinario.... ho sentito parlare molto di te. Ti immaginavo diverso, visto così sembri innocuo"

Spike non aveva bisogno di chiedergli che fosse, sentiva l'energia che emanava, un'energia mai sentita prima

"Tu sei Athos"

"In persona. Vedo che la mia fama mi precede"

Cosa voleva da lui? Spike non ricuciva a capirlo ma sentiva odore di guai

"Io non amo chi si introduce in casa mia senza bussare e in questo momento sono anche molto impegnato, quindi se non ti dispiace troppo vorrei che togliessi il disturbo"

Con una velocità impressionante Athos gli fu vicinissimo e lo guardò con occhi che gelarono il povero Spike

"Conosci il mio nome, ma non sai con chi stai parlando. Sei molto forte Spike, ma in confronto a me non sei nulla"

"Cosa vuoi?"

"Ero venuto qui per chiederti di unirti a me ed aiutarmi a uccidere la cacciatrice"

"Lascia stare Buffy, non la devi nemmeno toccare"

L’essere rise fragorosamente

"Mi avevano detto che ora sei dalla sua parte ma sinceramente mi rifiutavo di crederci"

Athos appoggiò una mano sulla mente di Spike

"Poi mi sono detto... sicuramente è per via di quel cip che ha in testa... è per quello che finge di aiutare la cacciatrice, per non essere ucciso ora che non può difendersi, è così non è vero?"

Spike sentì una dolorosa fitta nel cervello cercò di allontanarsi ma con una mano il demone lo bloccò, era troppo forte per fare qualsiasi cosa, il dolore alla testa aumentava sempre più poi finalmente cessò. Athos aprì la mano e la mostrò a Spike:

il cip era li.

Il vampiro non poteva crederci, aveva provato in tutti i modi a farselo togliere, era il suo più grande desidero orami da tanto tempo ed ora in pochi minuti non c'era più, il demone ora rideva

"Sei sbalordito eh? Ora che questo cip non c'è più mi aiuterai a prendere Buffy?"

"Cosa vuoi da lei?"

"Semplicemente ucciderla!"

"Perché?"

“Perché è per questo che sono stato chiamato qui fra di voi. Dopo averla uccisa il mondo sarà nelle mie mani e potrò farne quello che voglio. E tu ora mi aiuterai!"

"Se sei tanto forte perché chiedere il mio aiuto?"

"Perché voglio entrare nella mente di Buffy, una volta presa la sua mente lei farà tutto quello che vorrò, compreso uccidersi o uccidere i suoi amici per me"

"E qual'è il mio ruolo in tutto questo?"

"Per entrare nella sua mente mi serve un tramite… qualcuno con il quale lei parlerebbe tranquillamente, qualcuno di cui si fida"

"Allora mi dispiace ma hai sbagliato persona, la cacciatrice mi odia"

"Non mentire!" la sua voce rintronò nella stanza "da quello che so.. siete molto vicini"

"C'è una cosa che non sai di me. Con il cip o senza cip, prima di toccare Buffy è sul mio corpo che devi passare"

Athos lo guardò serio

"Ma che razza di vampiro sei? E pensare che mi avevano parlato così bene di te"

lo prese con una mano e con forza lo gettò sul muro, Spike si contrasse dal dolore

"Speravo di non dover arrivare a tanto, ma visto che mi costringi...per convincerti dovrò passare al piano B"

Si avvicinò a Spike alzandolo con una sola mano e sbattendolo ripetutamente sul muro

"Scommettiamo che ti faccio cambiare idea?"

 

 

Buffy si rigirava ripetutamente sul divano, stava facendo ancora quel sogno, correva, correva, sapeva che era un sogno eppure era così reale. All'improvviso una voce la svegliò, confusa dal sonno fece fatica a mettere a fuoco l'immagine che aveva davanti. In ginocchio vicino al divano c'era Dawn, con gli occhi lucidi e rossi, Buffy si tirò su a sedere di scatto

"Che succede?"

"Spike"

Riuscì solo a dire la ragazzina

"Spike? Che cosa c'entra? Ti ha fatto del male...io quel verme lo uccido"

"Sta per andarsene"

"Come?"

"E' venuto a salutarmi una ventina di minuti fa. Parte... e non tornerà più"

"Finalmente era ora che lasciasse Sunnydale"

rispose Buffy ma in realtà quella notizia la sorprendeva e non la faceva stare bene.

Dawn la guardò severa

"Tu lo devi fermare, sei l'unica che può farlo!"

"Fermarlo non ci penso nemmeno"

"Perché sei così cattiva con lui, perché non gli concedi mai una minima possibilità?"

"Tu dimentichi quello che ha fatto, perché dovrei perdonarlo?"

"Perché? Io posso darti un infinità di buoni motivi! Perché da quando ho scoperto di essere la Chiave è l'unico che mi ha aiutato a capirmi, perché mi vuole bene e perché vuole bene a te, perché ultimamente sta aiutando tutti noi anche se tutti lo maltrattano...

Dawn ora piangeva sommessamente

"Perché io gli voglio bene" sussurrò

Buffy abbracciò sua sorella, dannazione perché era così attaccata a quel vampiro? Cercò di pensare ad una soluzione, in cuor suo sapeva di non volere che se ne andasse e non se ne spiegava il motivo. Guardò sua sorella in lacrime con gli occhi imploranti

"E va bene Dawn, vado a parlargli subito...tu promettimi solo che resterai qui tranquilla ad aspettare il mio ritorno”.

La ragazzina annuì

"Promettimi solo che lo farai restare".

 

 

Buffy uscì di casa immediatamente. Cosa era successo a Spike? Perché questa decisione improvvisa? Non aveva mai considerato davvero una possibile partenza di Spike. La lite che avevano avuto solo poche ore prima gli tornò in mente, ripensò al modo in cui l'aveva trattato, forse era stata eccessiva.

Eccessiva!

Stava parlando di Spike e Spike meritava ben più che questo. Eppure le dispiaceva, si sentiva in qualche modo responsabile. Era arrivata davanti alla porta della cripta del vampiro e come al solito la spalancò con un calcio

"Spike!" urlò ma non ricevette risposta, un fruscio la fece voltare, in fondo alla stanza vide un uomo, un bellissimo uomo da fare elegante che avanzava verso di lei e la guardava

"Tu chi sei? Dov'è Spike?"

L'uomo non rispose e le fu ancora più vicino, Buffy fu catturata da quegli occhi neri, non riuscì a fare nulla, la sua mente si oscurò per un attimo, non poteva far altro che rimanere a fissarlo. L'energia che quell’uomo emanava era talmente forte da togliergli ogni pensiero. La ragazza era ipnotizzata da quella figura

"No Buffy"

La voce tremante di Spike la riportò alla realtà

"Stagli lontano" disse il vampiro in un sussurro.

L'uomo ora era vicinissimo a Buffy, gli sfiorò delicatamente una spalla con la mano e con voce dolce e sicura disse

"Ci rivedremo presto" e uscì dalla porta.

Buffy riuscì finalmente a distogliere lo sguardo da quella figura e cercò Spike, il vampiro era rannicchiato in un angolo, i vestiti erano sporchi di sangue e il suo viso era gonfio e pieno di ferite.

"Mio dio Spike cosa ti è successo?"

il vampiro cercò di parlare ma dalla sua gola uscirono solo lamenti, poi chiuse gli occhi svenne. Stava male e Buffy si sentiva impotente, era un vampiro ed era forte abbastanza da riprendersi ma Buffy non lo aveva mai visto in quello stato. Ripulì come meglio poteva le ferite e lo adagiò nel letto poi di corsa andò a casa di Giles.

L'osservatore andò con preoccupazione a rispondere al suono insistente della porta

"Chi diavolo è a quest'ora di not.. Ah Buffy! Che succede?"

Buffy raccontò quello che era accaduto a casa di Spike e le condizioni in cui lo aveva ritrovato, Giles decise che era meglio andare a vedere di persona.

Arrivati a casa del vampiro Giles osservò le ferite

"Chi può averlo ridotto così? Mio Dio! Deve essere stato qualcuno davvero forte"

"La persona che ho visto qui.... sembrava umana ma emanava una tale forza...deve essere stato lui"

"Non preoccuparti per Spike, è molto forte, domani si sveglierà e starà già un pò meglio".

 

 

Giles andò a casa di Buffy ad occuparsi di Dawn per quella notte, mentre Buffy decise di rimanere vicino a Spike, nel caso durante la notte si fosse svegliato. La bionda cacciatrice rimase a lungo a fissare il viso livido del vampiro con la mente affollata dai pensieri. Si stupì di come gli sembrò indifeso in quel momento, le sembrava quasi impossibile che fosse la stessa persona che in passato aveva cercato di ucciderla in tutti i modi, che aveva rapito il suo Angel e che lei aveva dovuto affrontare tante volte.

Quando la mattina arrivò Dawn, accompagnata da Giles, entrò come una furia nella cripta, non aveva dormito tutta la notte preoccupata com'era per Spike. Trovò sua sorella addormentata su una sedia vicino al letto di Spike, poi guardò il vampiro e sentì una morsa al cuore. Non aveva un bell'aspetto e Dawn temeva per la sua salute. Si avvicinò a lui e gli accarezzò leggermente il viso mormorando

"Vedrai...presto starai di nuovo bene"

A quelle parole Buffy si svegliò di soprassalto, guadò sua sorella, Giles e poi Spike

"Devo essermi addormentata...è già mattina?"

Giles annuì mentre Dawn corse ad abbracciare la sorella. Non passò nemmeno un ora che tutta la Scooby gang arrivò a casa di Spike e attesero pazienti e speranzosi un suo risveglio. Tara era la più vicina a Spike quando questo aprì debolmente gli occhi, si guardò intorno e osservò i ragazzi che erano li

"C'è per caso una festa?"

Tara sorrise

"Siamo qui per te. Ragazzi venite Spike si è svegliato"

Tutti si precipitarono vicino al letto

"Tutti qui per me? Devo essere malato gravemente allora"

Non fece in tempo a finire la frase che Dawn gli si precipitò addosso per abbracciarlo, Spike emise un lamento di sofferenza per la botta ricevuta ma contraccambiò l'abbraccio. Buffy era immobile e guardava la scena davanti a se. Giles si fece posto far gli altri

"Sei stato ferito gravemente, se non fosse per la tua forza e perché sei un vampiro ti ci sarebbero voluti mesi per riprenderti. Devi raccontarci cosa è accaduto"

Spike si sistemò un pò meglio nel letto

"Era lui...Athos e...." guardò Buffy "Sta cercando te mia cara"

Buffy restò immobile ma nel suo volto passò un ombra scura. Nessuno dei presenti, Anya compresa, parlò, tutti aspettavano che Spike cominciasse il suo racconto. Il vampiro spiegò di come aveva trovato Athos a casa sua, dell'enorme energia che gli sentiva sprigionare. Poi Spike abbassò gli occhi

"Lui vuole Buffy sottomessa alla sua volontà, per averla ai suoi servigi e poi ucciderla...temo che non sarà facile fermarlo"

"Perché?" chiese finalmente Buffy

"E' molto forte, ma non è questo il problema , il problema è che ha un'immensa capacità di prendersi la mente delle persone...io non ce la facevo più a resistergli"

Xander guardò Spike perplesso

"Cosa voleva da te?”

"Vuole arrivare a Buffy ma sa che lei ha una mente troppo forte, perciò ha cercato il mio aiuto, l'aiuto di una persona vicina a lei…che…"

"Tu non sei una persona vicina a me Spike" si affrettò a precisare Buffy

"Si vede che lui pensava di si" rispose Spike dandogli poca importanza "Ha pensato che io e te fossimo amici ma che, visto che ho provato tante volte ad ucciderti, io volessi allearmi con lui"

Xander sorrise

"E come mai non hai accettato? Ti ha offerto troppo poco?"

Spike guardò il ragazzo in modo cattivo, possibile che anche ora, dopo tutto quello che era successo, non meritasse nemmeno un pò di fiducia?

"Quando ha capito che non avrei accettato, ha cominciato a torturarmi ed io non riuscivo a difendermi. Non so fin dove sarebbe arrivato… per fortuna poi è entrata Buffy"

Per qualche minuto nella cripta cadde il silenzio totale, poi Giles

"Dobbiamo subito cercare un modo per affrontarlo, sono sicuro che non passerà molto tempo prima che lui arrivi a Buffy o, visto che ha fallito con Spike, a qualcuno di noi.”

Giles appoggiò una mano sulla spalla del vampiro

“Spike se ricordi qualcos'altro devi dircelo, tutto può essere utile.”

Spike scosse la testa, poi ricordò

.....il CIP...

doveva dirgli di come gli aveva tolto il cip. Ma subito cambiò idea, non voleva dirgli del cip, erano così diffidenti nei suoi confronti, se glielo avesse detto non gli avrebbero permesso di stare con loro, Buffy l'avrebbe evitato. Spike era ancora deciso a lasciare Sunnydale ma prima voleva aiutare Buffy; non poteva andare via proprio ora. Giles nel frattempo aveva cominciato ad impartire ordini a tutti, Tara e Willow dovevano cercare qualche incantesimo adatto al caso, Anya occuparsi del negozio e Xander accompagnare la cacciatrice in un giro perlustrativo in cerca di indizi. Tutti fecero per uscire ma Dawn non si mosse

"Vedo che come al solito nessuno si è preoccupato di trovare qualcosa da fare anche per me. Poco male, tanto io voglio rimanere qui a fare compagnia a Spike"

Buffy si avvicinò a lei a passo veloce

"Tu non rimani da nessuna parte, vai con il Sig. Giles, li vedrai che se stai buona e in silenzio farai qualcosa di utile per tutti"

"Perché devi trattarmi sempre così! Ti odio"

Spike la guardò "Vai piccola non preoccuparti per me, lo sai che non puoi rimanere sola con l'uomo nero"

Buffy lo fulminò con lo sguardo e uscì seguita da tutti gli altri.

Spike si guardò intorno...era di nuovo solo.

 

 

Fuori dalla cripta i ragazzi si salutarono e ognuno si affrettò ad andarsi ad occupare di quello a cui erano stato assegnato. Buffy, rimasta sola con Xader, stava per incamminarsi con lui quando si bloccò

"Xander...potresti aspettarmi un attimo?"

"Che succede?"

"Devo andare a chiarire un paio di cosette"

 

 

Spike era appena tornato a sdraiarsi quando la porta si aprì con un tonfo, si tirò su e vide Buffy

"Hai dimenticato la borsetta?"

Lei non rispose ma gli si avvicinò ancora di più, il vampiro scosse la testa

"Ti avverto... se hai intenzione di pestarmi...non sono dell'umore adatto"

La cacciatrice lo ignorò, fissò il pavimento e cominciò a parlare, più a se stessa che al vampiro

"Questa notte mentre tu dormivi...io ti guardavo e mi chiedevo continuamente...cosa gli sarà accaduto?"

Spike la guardava incredulo

"Tu sei rimasta tutta la notte a vegliare su di me?"

Buffy si pentì di quello che aveva detto

"Solo perché nessun altro sarebbe rimasto Spike"

"Tu decidi di passare la notte con me e io dormo... ma non è possibile! Non potremmo ripetere questa sera, ti assicuro che tutto andrà in modo diverso"

Ironizzò lui

"Spike non credere che io provi compassione per te perché sei ridotto così, ti ricordo che porto sempre con me il mio paletto"

Un attimo di silenzio poi Buffy riprese

"Ti dicevo... questa notte mi chiedevo cosa ti fosse successo....ora lo so... ma ugualmente non riesco a capire... perché l'hai fatto?"

Spike si alzò lentamente in piedi

"Perché ho fatto cosa?"

"Perché ti sei fatto torturare quando finalmente potevi avere una buona occasione per uccidermi?"

Spike sorrise amaramente

"Credi davvero che io voglia ancora ucciderti? Ci credi davvero!" Urlò

La ragazza non rispose

"Davvero Buffy...credevo che orami almeno l'avessi capito. Non pretendo che tu contraccambi quello che provo, non pretendo nulla. Forse hai ragione quando dici che sono un mostro, forse merito tutte le cose cattive che mi dici.... posso sopportare tutto questo...ma non posso sopportare che tu non creda a quello che provo. Sono cambiato e un giorno dovrai convincertene anche tu"

Per tutta risposta Buffy gli si avvicinò ancora di più, lo fissò negli occhi per un lungo momento poi appoggiò una mano sul viso di lui e lo avvicinò al suo. Spike non osava nemmeno muoversi per paura di rovinare tutto ma quando le loro labbra furono vicine parlò

"Aspetta"

"Che c'è?" Buffy si bloccò ma non si allontanò

"Quando, dopo averlo fatto, avrai voglia di insultarmi ricordati una cosa: sei TU che mi stai baciando"

La cacciatrice sorrise e irresistibilmente attratta da quegli occhi lo baciò.

Spike contraccambiò dolcemente quel bacio, non sapeva di poter avere dentro di se così tanta dolcezza, non l'aveva mai provata. Fu un bacio lungo al quale nessuno dei due sembrava voler metter fine, poi Buffy si allontanò da lui

"Grazie per quello che hai fatto" mormorò, poi raggiunse la porta ma prima di uscire si girò di nuovo verso Spike

"Era solo per ringraziarti... solo per ringraziarti"

Spike sorrise, se avesse avuto un cuore ora gli sarebbe scoppiato di gioia.

 

 

Buffy raggiunse Xander che la stava ancora aspettando fuori dalla cripta, il ragazzo la osservò

"Tutto bene Buffy?"

"Si" Rispose lei fingendo sicurezza, ma Buffy si sentiva confusa, aveva baciato Spike, ora si chiedeva perché lo aveva fatto, ma ciò che la confondeva di più era il fatto che avrebbe voluto che qual bacio non finisse mai. Xander interruppe i suoi pensieri

"Ti vedo così strana ultimamente Buffy e questa storia di Athos non può che peggiorare tutto"

"La morte di mia madre, il dovermi occupare di Dawn da sola...le responsabilità. E poi la mia morte e il mio ritorno.... a parte questo no... non mi è successo nulla"

"Vedrai che pian piano supererai tutto....io ti sono vicino, tutti noi ti siamo vicini"

"Lo so, ma mi ci vorrà del tempo per riprendermi".

Per le due ore seguenti perlustrarono le strade della città senza trovare un minimo indizio su Athos, così decisero di ritornare al Magic Shop per vedere se Giles avesse trovato qualcosa. Davanti alla porta però Xander la fermò

"Perché non vai a casa a dormire un pò Buffy?"

"Non posso...sono la Cacciatrice io e non posso concedermi riposo"

"Una cacciatrice stanca morta è una cacciatrice morta, no?"

Buffy lo guardò severa

"Ok lo ammetto battuta di pessimo gusto. Ma... davvero Buffy, questa notte non devi aver dormito molto, vai a casa prometto che penserò io a tua sorella e che al tuo risveglio sarai informata di qualsiasi novità"

Buffy si sentiva davvero stanca e aveva voglia di stare un pò da sola a pensare per questo si fece convincere con la promessa che l'avrebbero chiamata se fosse successo qualcosa di importante.

 

 

Appena fu a casa e appoggiò la testa sul cuscino del letto il sonno ebbe il sopravvento su ogni pensiero, dormì tranquilla per la prima ora poi il sogno tornò... più reale che mai.

Correva correva e correva...

Il più veloce che potesse, doveva fuggire, correva oramai da un pò e cominciava a sentirsi stanca, un enorme paura le tormentava il cuore, doveva scappare, cercava di guardasi indietro per vedere chi la stava inseguendo, ma non capiva, non vedeva nessuno sentiva solo al sua forte potenza. Tutto la spaventava a morte ma non sapeva il perché. Le sue gambe si facevano sempre più pesanti mentre si guardava intorno.... la strada era buia e deserta, troppo buia e troppo deserta, ed ecco all'improvviso davanti a lei una luce, forte, intensa, accecante. Non sapeva perché ma la rassicurava, era la sua salvezza, doveva cercare di raggiungerla, all'interno della luce distingueva a malapena l'ombra di una figura ferma, immobile poi sentì una voce, ma più che una voce un sussurro appena percettibile:

"Sei da me finalmente"

Quella voce lei la conosceva...ma di chi era? Era quasi arrivata alla luce....

Buffy si svegliò urlando, era un sogno, solo un sogno doveva stare calma. Ancora una volta era tutta sudata, respirò lentamente poi alzò il viso e vide un ombra infondo alla sua camera, il sangue gli si gelò

"Chi sei?"

Gridò, un voce calma e inquietante rispose

"Non lo sai? Eppure ci incontriamo quasi tutte le notti"

L'uomo fece un paso avanti permettendo a Buffy di vederlo

"Quando dormi…quando la tua mente sprofonda nell’abisso ….quando è più debole…io sono li che ti aspetto"

Buffy balzò in piedi, guardò l'uomo dai profondi occhi neri e dal portamento elegante

"Tu sei Athos?"

"In persona"

"Sei tu che popoli i miei incubi, non è vero?"

"Sei proprio sicura che siano incubi?"

L'uomo si avvicinò, Buffy avrebbe voluto reagire ma stranamente si sentiva stanca e senza forze, Athos le appoggiò delicatamente una mano sulla nuca

"Che piacevole sorpresa cacciatrice... mi avevano detto che non era facile prenderti… che eri molto forte, ma ora la tua mente è debole...lo sento"

Lui le si avvicinò e le baciò leggermente la fronte

"E' così debole.... vedo tutto quello che ti è successo...vedo i tuoi dolori...i tuoi ricordi...per questo tu sarai mia... perché non hai la forza per resistermi"

Perché non combatteva, perché non lo eliminava velocemente come aveva già fatto altre volte con altri demoni? Buffy riusciva solo a rimanere immobile, era come se ogni sua energia si dileguasse pian piano, sentiva la sua mente fondesi con quella di lui, era un miscuglio di emozioni di pensieri diversi, poi lui le sfiorò leggermente le labbra

"Tornerò presto...e questa volta sarà per sempre"

Detto questo Athos lasciò la camera, Buffy rimase immobile senza riuscire a pensare a nulla, senza poter mettere in ordine le idee...la sua mente era vuota.

 

 

Spike si era alzato dal suo letto, non gli piaceva sentirsi malato, ne che gli altri provassero compassione per lui. E poi non riusciva a mandare giù il fatto che quell'Athos lo avesse maltrattato così senza che lui potesse fare nulla. Ma avrebbe avuto modo di vendicarsi ne era certo. Presto quell’essere avrebbe capito chi era il grande Spike. Con la sua macchina con i vetri oscurati decise di muoversi anche se c'era il sole, era deciso a passare al Magic Shop ma l'istinto lo portò davanti la porta di casa di Buffy. Restò per un momento a fissare la porta e si lasciò invadere dalle sensazioni che poco prima gli avevano dato le labbra di quella ragazza.

Vivo…

Si vivo era il termine esatto per spiegare come si era sentito, una sensazione che non aveva mai provato nemmeno quando non era ancora un vampiro, nemmeno quando era ancora William. Doveva smettere di pensare a quel bacio…sicuramente non ci sarebbero state altre occasioni per lui, si faceva solo del male così. Con una coperta sul corpo scese in fretta dalla macchina e suonò, nessuno venne ad aprirgli, forse Buffy non c'era o forse non apriva sapendo che era lui. Suonò ancora ma non ricevendo risposta e non potendo stare troppo con la coperta sotto il sole forzò la porta con un calcio

Del resto lei lo fa sempre quando viene a casa mia, pensò.

In salone nessuno ma Buffy doveva essere in casa perché nella sua camera c'era la luce accesa. Spike salì sopra e la trovò ferma, immobile a fissare il vuoto, il vampiro la chiamò una, due volte ma lei non accennò a muoversi allora le si avvicinò, e provò a scuoterla

"Buffy! Ehi Buffy?"

La ragazza finalmente lo guardò, poi osservò la stanza intorno a lei smarrita

"Cosa ti è successo?"

Chiese il vampiro, lei per tutta risposta lo abbracciò, si sentiva persa e impaurita. Spike la strinse a se senza dire nulla, Buffy non si era mai sentita così indifesa. Rimasero stretti l'uno all'altra in silenzio poi Buffy raccontò di cosa gli era accaduto e del senso di impotenza che aveva provato davanti a quell'essere. La ragazza si strinse ancora di più a Spike

"Forse Athos ha ragione... io non so resistergli... mi porterà via con se perché sa togliermi ogni capacità di reazione. E' finita per me..."

Spike allora le sollevò il viso e la guardò

"Calmati ora... nessuno ti porterà via. Dopo tutte le volte che hai salvato il mondo, dopo tutti i pericoli che hai passato, credi davvero che ora questo essere possa riuscire a fare di te quello che vuole?"

"Questa volta è diverso!"

Spike si perse nei suoi occhi era la prima volta che la vedeva così indifesa

"Perché credi che ora sia diverso?"

"Perché io ho perso la forza di lottare, dopo tutto quello che mi è accaduto non sono più la stessa... non ce la farò ad affrontare ancora una cosa così grande"

Spike le accarezzò le guance

"Non ti accadrà nulla...io te lo prometto"

Dette queste parole lui la baciò, quasi senza accorgersene, attratto da qualcosa che andava oltre la sua volontà. Poggiò delicatamente le sue labbra su quelle di Buffy aspettandosi di essere fermato da lei da un momento all'altro.

Ma non accadde.

Buffy ricambiò quel bacio, che dapprima fu lungo e tenero, poi divenne più profondo. Fu per entrambi un bacio che annullò tutto quello che c'era intorno. Spike non riusciva a smettere, le tuffò le mani nei capelli e rabbrividì quando lei gli accarezzò il petto. Continuando a baciarla la fece distendere sul letto e cominciò ad accarezzarla su tutto il corpo, si fermò un attimo e guardò i suoi occhi

Io amo questa ragazza

pensò tornando a baciarla. Era tanto tempo che Buffy non riusciva a stare così bene con qualcuno a lasciarsi andare così con un uomo. Non voleva pensare a niente, voleva solo godersi quella sensazione di benessere che la invadeva. Spike non sapeva se era giusto spingersi oltre quei baci e quelle carezze, fino a poco tempo prima non si sarebbe mai posto quel problema con una donna, ma ora lui era diverso e sopratutto Buffy era diversa dalle altre donne. Era spinto da qualcosa che non lo faceva ragionare, le sue mani scivolarono sulla camicetta di lei e presero a sbottonarla, un bottone poi l'altro. Le accarezzò il seno e lei chiuse gli occhi e rabbrividì lui poi iniziò a baciargli tutto il corpo mentre le mani raggiungevano i pantaloni. Improvvisamente lei si irrigidì e Spike se ne accorse, sperò che nulla andasse storto ma lei sgusciò via da sotto di lui e si affrettò a riabbottonarsi la camicetta, poi guardò Spike che rimase immobile temendo quello che ora lei gli avrebbe detto

"Lasciami sola" intimò lei con voce fredda

"Buffy io..."

"Vattene Spike"

Lui si alzò, infondo all’anima solo tristezza

"Dovremmo parlare io e te"

Buffy scattò in piedi come una molla e lo prese per la camicetta, Spike trattenne un grido di dolore, le ossa gli facevano ancora male

"Sei sempre qui pronto ad approfittarti di me, non è vero?"

"Approfittarmi di te? Buffy anche tu..."

"Anche io cosa? Sai benissimo che per me questo non è un periodo semplice. Oltre a tutto quello che ho passato ora c’è anche Athos. E’ appena stato qui e mi ha tolto ogni capacita di reazione. Oh ma tu certo che lo sai! Non ti è sembrato vero di approfittare della mia debolezza"

Spike guardò negli occhi la ragazza che aveva davanti, possibile che pensasse di lui queste cose? Che lo credesse ancora così meschino? Possibile che doveva sempre ferirlo come mai nessun'altra aveva fatto? Aveva creduto che anche lei lo volesse, per un attimo aveva conosciuto la felicità totale e si era convinto che anche Buffy provasse amore per lui. E forse Buffy lo provava ma non avrebbe mai smesso di consideralo un mostro. Con uno strattone si allontanò da lei e lasciò in fretta la casa.

 

 

Oramai la sera era arrivata, Spike camminò per un ora senza meta e pensò. Pensò ai suoi molti anni di vista passata.

Quel dannatissimo CIP...

era iniziato tutto così, per colpa di quei soldatini e di Riley.

E poi Buffy....

Tutto questo l'aveva portato a dover riflettere su se stesso e a lui non piaceva farlo... quello che si struggeva dentro cercando delle risposte era il vecchio William... non Spike.

Eppure il vampiro ora sapeva che c'era un luogo nascosto dentro di lui, così ben nascosto che lui stesso si era dimenticato di averlo.

Era in quel luogo che aveva rinchiuso tutte le sue emozioni, tutti i suoi sentimenti umani.

Era stato un giovane romantico follemente innamorato dell'amore e della vita ed era stato deluso da entrambi.

Poi l'incontro con Drusilla...diventare un vampiro... cattivo...spietato.

La gente lo temeva... paura era di questo che si alimentava.

Nessuno lo considerava più una nullità.

Aveva sempre creduto che il diventare vampiro lo avesse cambiato completamente ma ora sapeva che non era così. La sua nuova vita gli aveva dato solo più forza, più sicurezza. E allora era diventato malvagio, tutte le stragi che aveva compiuto le aveva fatte per dimenticare, per cercare di distruggere quell'angolo pieno di sentimenti in lui che tanto lo aveva fatto soffrire.

E ce l'aveva fatta...o almeno era questo che lui aveva creduto. Ma ora si sentiva talmente umano... talmente tanto da non poterlo sopportare.

Si ora aveva dei sentimenti umani e questo cosa gli aveva portato? Nulla solo sofferenze, si faceva pena da solo, perché ora sapeva che in fondo non era mai valso molto, ne quando era un giovanotto romantico e innamorato, ne quando era un vampiro. Promise a se stesso che le cose per lui sarebbero cambiate e che sarebbe partito, per sempre. Appena questa storia di Atohs sarebbe finita lui sarebbe sparito per sempre dalla vita di Buffy.

 

 

Buffy era sdraiata sul letto a fissare il soffitto, era sempre più confusa, non si riconosceva più, non capiva i suoi comportamenti. Stava per fare l'amore con Spike e questo la sconvolgeva, se non si fosse fermata in tempo l'indomani si sarebbe svegliata con Spike al suo fianco e la cosa sarebbe probabilmente andata avanti finché un giorno lui non sarebbe riuscito a togliersi quel dannatissimo cip e avrebbe deciso che ne aveva abbastanza di lei mordendola mentre dormiva.

Non doveva dimenticare!

Spike era solo un assassino, lo era sempre stato, per tutta la sua lunga vita da vampiro e la natura non si cambia. Era già scesa la sera da un pò quando Buffy decise di essersi ripresa abbastanza da andare da Giles e raccontare a tutti cosa era accaduto con Athos. Tutto il suo gruppo era al Magic Shop, e quando Buffy entrò ognuno di loro era occupato a fare qualcosa tanto che nessuno al notò

"Salve ragazzi, vorreste fermarvi un attimo e darmi retta, ho da raccontarvi qualcosa di molto importante"

Willow le corse incontro

"Stai bene?"

Lei annuì

"Oddio deve essere stato terribile con Athos"

"E tu come lo sai?"

"Ce lo ha appena raccontato Spike" disse indicando il divano infondo alla stanza.

Buffy guardò il vampiro comodamente seduto che accennò appena da un saluto e un senso di rabbia e vergogna la invase

"Tu cosa ci fai qui? Non mi sembra che nessuno ti abbia mai chiesto di diventare un membro del nostro gruppo?"

Spike si alzò e le andò incontro con la solita sicurezza e spavalderia

"Buffy, avevo già deciso di partire ed ora sono sempre più convinto di farlo. Ma non prima che tutta questa storia di Athos sia finita"

La ragazza indietreggiò di qualche passo, non aveva nessuna voglia di averlo così vicino

"Bè visto che sei così deciso a partire...perché non farlo subito. Ti prometto che sopravvivremo ugualmente"

"Ora hai bisogno di me"

"Io non ho mai avuto bisogno di te"

Giles fermò il dibattito mettendosi far i due

"Mi dispiace contraddirti Buffy ma ora tu hai bisogno di lui, vieni con me devo farti vedere cosa ho scoperto"

Buffy seguì Giles

"Spike le ha raccontato proprio tutto?"

"Si, dettagliatamente. Ha raccontato tutto varie volte"

Spike le si avvicinò e le sussurrò

"Non preoccuparti... non proprio tutto tutto".

 

 

Tutta la Scooby Gang raggiunse il retrobottega e si sedette in cerchio, Willow e Xander presero posto vicino a Buffy

"Allora Buffy noi siamo stati qui tutto il giorno a cercare informazioni e alla fine siamo riusciti a trovare qualcosa...”

Giles prese in mano un librone impolverato e continuò

"Athos è uno dei più potenti guerrieri di Katos. Molto tempo fa i Katos erano dei semplici uomini finché un giorno durante la guerra un gruppo di questi massacrò senza pietà un intero villaggio, senza risparmiare nessuno, nemmeno le donne e i bambini. I più potenti stregoni locali di allora si unirono per fare vendetta e li trasformarono in demoni".

Tutti ascoltavano Giles senza interromperlo

"Questi dovevano essere dei demoni innocui ma qualcosa andò storto e diventarono si dei demoni, ma forti e malvagi. Gli stregoni per riparare a questo errore li imprigionarono tutti in delle sfere di energia e li dispersero per il mondo. Nessuno poteva liberarli dalla sfera perché per farlo ci voleva la formula conosciuta solo dagli stregoni che avevano fatto l'incantesimo. La sfera era molto potente e sprigionava una notevole forza, forza che uccise i più deboli, il maggior numero di loro morì…ne rimasero solo tre, i quali subirono il processo inverso e assorbirono la forza delle sfere. I sopravvissuti acquistarono così potere e forza ogni giorno di più. Non solo... ognuno di loro prese dalle sfere un potere particolare, nel nostro caso Athos acquistò quello di appropriarsi delle menti delle persone. Non so come Glory abbia trovato al formula per liberarlo dalla sfera ma lo ha liberato"

"Come lo fermiamo?" Chiese Buffy

"Non è così semplice, se ti avesse trovato in un momento normale avrebbe faticato a prenderti, perché la tua forza di volontà avrebbe resistito per molto tempo. Sarebbe stata un operazione lunga e rischiosa per lui. Per questo si è rivolto a Spike gli serviva l'aiuto di qualcuno a te vicino per prendere la tua mente velocemente. Ed ha pensato a Spike perché è un vampiro e perché ha cercato di ucciderti, credeva che tutto questo avrebbe giocato a suo favore.

"Invece Spike non ha stranamente ceduto" puntualizzò Xander

"Già e questo gli avrebbe creato dei grossi problemi se questa sera lui non avesse scoperto tutto"

"Tutto cosa?" Chiese Buffy

"Che in questo periodo la tua mente non è forte"

"Ma io non sto poi così male"

"Se nella tua mente legge anche un pò di solitudine, confusione, dispiacere, incertezza... per lui è un gioco da ragazzi prenderti quando e come vuole"

"Quindi...devo solamente cercare di essere un pò più forte"

"Purtroppo Buffy non è così facile, puoi far finta di stare bene ma se non ci stai davvero lui lo capirà"

"E allora cosa possiamo fare?"

"Una soluzione c'è... ma è l'unica!"

"La odio quando mi tiene così sulle spine, me lo dica, cosa posso fare per ucciderlo?"

"Willow ha trovato un incantesimo"

Buffy guardò l’amica

"E’ così semplice! Bè potevate dirmelo prima"

Willow rimase in silenzio e lasciò che Giles continuasse

"Buffy fammi finire, l'incantesimo può rendere la tua mente più forte ma non è abbastanza. All'incantesimo deve essere abbinata un'altra cosa ….solo così questo sarà completo e solo così la magia renderà la tua mente talmente forte e impenetrabile che potresti rigirare l’energia del demone verso lui stesso e fargli scoppiare la mente"

la cacciatrice non ne poteva più di tutte quelle spiegazioni poco chiare

"Sig. Giles... arrivi al punto, cos'è che serve per completare l'incantesimo?"

“Il morso di un vampiro”

Tutti rimasero in silenzio, si guardarono l'un l'altro senza capire bene, poi Buffy scoppiò a ridere

"Lei mi sta dicendo che Willow e Tara mi faranno l'incantesimo, poi io dovrei uscire, cercare un vampiro e chiedergli -Scusa mi morderesti...si adesso basta- e detto questo lui si fermerà. Nessun vampiro lo farebbe"

"Dimentichi un vampiro qui presente"

Spike sobbalzò a quelle parole, tutti gli sguardi dei presenti si fermarono su di lui.

Gelo.

Nel cuore di Buffy cadde il gelo,

le sue mani tremarono….morso…vampiro…sangue…Angel…Spike…tante immagini passarono vorticosamente nella sua mente, era senza parole

"Vuole dire che..." balbettò

"Che dovrai farti mordere da Spike"

Ci fu un attimo di silenzio, un silenzio pesante poi Buffy scattò in piedi urlando

"Lei è pazzo... siete tutti pazzi! Dimenticate che è molto tempo che Spike non aspetta altro che mettere i suoi dentacci sul mio collo"

Buffy cercò la tacita approvazione di Willow che però rimase immobile, evitando di proposito di guardare Spike si rivolse di nuovo a Giles

"Complimenti...ha trovato davvero una buona soluzione"

"Buffy cerca di calmarti... Spike non ti farà del male e se dovesse farlo noi saremo qui a fermarlo"

"Forse tutti voi dimenticate che io odio Spike e non ho nessuna intenzione di farmi mordere da lui...in nessun caso! Nessuno! Qui l'argomento è chiuso"

Giles cercò di calmarla appoggiandogli una mano sulla spalla

"Rifletti Buffy non ci sono altre soluzioni"

"Oh si che ci sono! Affronterò quell'Athos con la mia forza...come ho sempre fatto"

Spike ci aveva messo un pò a riprendersi dallo stupore di quello che aveva sentito. Mordere Buffy…che strana sensazione gli provocava solo il pensiero. Fino a poco tempo prima non avrebbe desiderato di meglio ma ora non voleva farlo…non poteva farlo….era così confuso, si alzò in piedi

"Come al solito nessuno si preoccupa di chiedere il mio parere... eppure mi sembra che in tutta questa storia io sia coinvolto direttamente"

Buffy allora lo guardò freddamente

"Ti sarebbe piaciuto mordermi, non è vero? Un sogno che si realizza e per lo più con l’approvazione di tutti i miei amici"

Spike la ignorò

"Voglio che per tutti sia chiara una cosa: io non morderò Buffy, in nessun caso!"

Detto questo il vampiro lasciò il negozio sbattendo la porta alle sue spalle, Buffy lo guardò uscire e poi si lasciò cadere sul divano.

 

 

Nel Magic shop era calato il silenzio, Anya era tornata e servire un cliente, Down guardava fuori dalla finestra con gli occhi lucidi, Xander, Willow, Tara e Giles fissavano Buffy aspettando una sua reazione

"La smettete di guardarmi? Non cambierò idea e non dirò nulla... quindi potete andare, anzi andate a cercare una soluzione migliore al nostro problema" sbraitò Buffy nervosa.

Tara si alzò

"Sig. Giles, Xander, Dawn venite con me devo farvi vedere delle cose"

Passo accanto a Willow e gli fece l'occhiolino sussurrandogli

"Parla un pò con lei"

Gli altri capirono la situazione e seguirono Tara nell'atrio del negozio, appena furono sole Buffy guardò la sua migliore amica

"Anche tu vuoi che io lo faccia vero?"

"Io so che non c'è altra soluzione, ma non voglio che tu faccia nulla che non ti senti"

Buffy abbracciò l'amica e versò calde lacrime, lacrime che gli liberarono il cuore

"Io non me la sento Willow, mi sono successe così tante cose ultimamente...non posso sopportare anche questo...è più forte di me non voglio"

"C'entra anche Angel, vero?"

Buffy alzò gli occhi e guardò l'amica, senza rispondere, Willow si affrettò a continuare

"Insomma questa storia del morso ti ricorda anche Angel?"

"Terribilmente! Quando lui mi ha morso...tu non sai che legame profondo si posa istaurare fra una cacciatrice e un vampiro quando vieni morsa. Io Angel lo sento, nella mia pelle nelle mie vene e lui sente me, non ce la faccio ad avere un rapporto così con Spike.. insomma io non lo voglio un rapporto così con Spike, mi spaventa"

Buffy non poteva farlo, non si fidava di Spike, si forse era per quello... ma non solo, dopo il modo in cui si comportava con lui in quei giorni, l'idea di dividere con lui qualcosa di così profondo la spaventava. Buffy si asciugò gli occhi

"Di a tutti gli altri che non lo farò! Mi dispiace Will ma non posso proprio. Preparate quell'incantesimo, lo faremo comunque è sempre meglio di niente no?"

Willow annuì e Buffy continuò

"Sconfiggerò ugualmente Athos, ce la farò come ho sempre fatto, con la mia forza"

Willow non se la sentì di aggiungere nulla ne di provare a convincerla ancora, Buffy era decisa a rifiutare il morso di Spike e lei non poteva farci nulla.

 

 

Dawn approfittò del momento di distrazione di tutti per allontanarsi e quando fu sicura di non essere vista sgattaiolò fuori dalla porta. Sunnydale di notte le faceva veramente paura e del resto con tutto quello che aveva visto non poteva essere altrimenti. Raggiunse di corsa la cripta di Spike, entrò, lui non c'era. Si accomodò sul letto e nell'attesa accese la TV... davano al replica di una telenovela, pensò a quante volte l'aveva vista insieme a Spike, era la sua preferita, sorrise ricordando. In quel momento la porta si aprì e Spike entrò, vide subito Dawn infondo alla stanza

"Che ci fai qui piccola?"

"Smettila di chiamarmi piccola… non lo sono più"

"Scommetto che tu sorella non sa che sei qui"

"Si io..."

"Sei scappata un'altra volta"

"Volevo vederti Spike, io li odio tutti a quelli"

"Quelli chi?"

"Giles, Willow, mia sorella e tutti gli altri. Oggi quando sei andato via eri sconvolto e nessuno si è preoccupato per te"

Spike si tolse la giacca e abbracciò la ragazzina

"Dawn Dawn...è così bello sapere che ci sei tu che tieni a me. Non preoccuparti ora, infondo i tuoi amici e tua sorella hanno ragione, io ho fatto delle cose davvero orribili in passato, ci sono cose che non si possono dimenticare"

"Ma tu ora non sei più così... tu ora sei migliore...migliore di tutti loro"

Spike non rispose, cosa poteva dire?, la tenne abbracciata ancora per un pò e poi

"Ora ti riaccompagno al negozio, saranno già in pensiero per te".

Dawn annuì, si alzò in piedi e seguì il vampiro ma prima di lasciare la cripta chiese

"Questa storia del morso... ti fa stare male vero?"

"Si ma non accadrà, io non morderò tua sorella"

Si incamminarono insieme per la strada buia, ora che c'era Spike al suo fianco Sunnydale non le faceva più tanta paura, anzi si sentiva al sicuro e protetta. Dawn lo guardò, gli piaceva osservarlo perché adorava i suoi occhi e i suoi modi di fare beffardi che mascheravano i suoi veri sentimenti. Spike portava una maschera…che lo proteggeva dai suoi sentimenti e Dawn lo sapeva…per questo poteva vedere attraverso quella maschera. Spike non aveva un anima come Angel ma Dawn sapeva che anche lui sapeva amare e soffrire, all’improvviso lo fermò e gli mormorò

"Se io fossi in Buffy, sarei la persona più felice del mondo"

"E perché? La sua vita non è poi così felice"

"Se io fossi in lei... mi basterebbe sapere che tu mi ami così tanto per essere felice"

 

 

Buffy era rimasta nel retro nel negozio mentre Willow era tornata di là ad annunciare agli altri la decisione presa dalla cacciatrice. Ognuno disse la sua ma nessuno se la sentiva di cercare ancora di convincerla a farsi mordere da Spike.

"Tu che ne pensi Dawn?" chiese Tara cercando la ragazzina con lo sguardo.

Dawn...solo in quel momento tutti si resero conto che era sparita. Chiamarono varie volte e Buffy sentendoli si precipitò nel salone

"Dov'è mia sorella?"

Xander la guardò con aria colpevole

"Non è colpa nostra Buffy siamo tutti molto presi da questa storia"

Buffy prese la giacca

"Vado a prenderla e questa volta una bella punizione non gliela toglie nessuno!"

Xander si alzò

"Vengo con te... ma a proposito... dov'è che andiamo a cercarla?"

"Non serve cercarla, so benissimo dove è andata... da Spike"

La cacciatrice aprì la porta e andò quasi a sbattere alla sorella, Down entrò tranquilla

"Stavi cercando me?"

Buffy la guardò severa e non rispose

"Ero qui fuori, volevo prendere un pò d'aria"

"Non mentire, so benissimo dove sei stata"

La ragazzina non negò ma nemmeno disse nulla

"Invece di aiutarmi mi dai altri pensieri tu, lo sai che è pericoloso girare da sola di notte"

"Non ero sola, al ritorno Spike mi ha accompagnato"

"E non voglio più sentirti dire che vuoi vedere Spike, anzi non voglio nemmeno sentirti pronunciare il suo nome"

"E invece io continuerò a dirlo... perché lui è l'unico che mi tratta normalmente, è l'unico che non mi considera inutile e voi non avete un minimo di considerazione per quello che prova"

"Non sai quello che dici Dawn... perché dovremmo interessarci ai sentimenti di un mostro?"

La ragazza scoppiò a piangere

"Spike non è un mostro e voi lo sapete benissimo... i … i mostri siete voi"

Tara corse ad abbracciare Dawn e guardò Buffy

"Non essere così dura con lei... sai che vuole bene a Spike"

Già Buffy lo sapeva. E lei cosa provava esattamente per quel vampiro? Lo odia davvero così tanto?

Guardò le due streghe

"Ragazze vi prego preparate quest'incantesimo e facciamolo subito, ho bisogno di andare a casa a riposare".

Willow, Tara e Giles e Xander cominciarono a preparare tutto l'occorrente, Anya era seduta su uno sgabello annoiata a morte, non vedeva l'ora di poter restare finalmente sola con il suo Xander. Dawn aveva smesso di piangere ed era ferma in un angolo a guardare gli altri lavorare, nel vedere il suo sguardo triste a Buffy gli si strinse il cuore avrebbe voluto andare da lei per fare pace e chiedergli scusa ma aveva la testa così confusa che non trovava nessuna parola da dire. Era immersa in quei pensieri quando gli fecero sapere che tutto era pronto. Buffy dovette sedersi all'interno del cerchio che i ragazzi formavano tenendosi per mano. Willow iniziò a dire qualcosa in una strana lingua, mentre Tara girava intorno a Buffy gettando continuamente diversi liquidi colorati, di cui Buffy ignorava la composizione. Poi una grande luce entrò dal soffitto, Buffy sentì come una grande energia che gli entrava dentro, ma durò un minuto e subito dopo tutto cessò

"Fatto!" esclamò entusiasta Willow

"Fatto? Sicura che sia riuscito?" la cacciatrice era perplessa

"E' perfettamente riuscito, te l'ho detto non è una grande forza quindi è normale che tu non senta nulla”.

Tara abbracciò Willow baciandola delicatamente sulle labbra

"Sei stata bravissima"

Willow le sorrise

"Lo sei stata anche tu".

Tutti decisero che era il momento di andare a casa e Buffy esausta prese per mano sua sorella, salutò tutti e uscì.

 

 

Per tutta la strada le due ragazze non si scambiarono parola, arrivati a casa Buffy la guardò dolcemente

"Vai al letto Dawn, questa sera siamo tutte e due stanche, ti prometto che domani ne parleremo"

"Solo se mi prometti che parleremo anche di Spike ho delle cose da dirti"

Buffy non voleva parlare di Spike, era l'ultima cosa al mondo che volesse ora, ma non poteva rifiutare

"Promesso parleremo anche di lui"

Dawn annuì

"Buonanotte allora"

"Buonanotte sorellina" disse Buffy sorridendo.

 

 

Buffy non vedeva l'ora di poggiare la testa sul suo cuscino, pregava in cuor suo che almeno per quella notte non facesse quell'incubo. Ma forse era troppo stanca anche per gli incubi. Si addormentò subito ma non passò molto prima che il sogno tornò.

Correva di nuovo, correva più che poteva, si voltava e ora vedeva chi la seguiva, era Athos. Lui camminava con il suo solito modo calmo ed elegante e lei correva ma nonostante ciò lui le era vicino, le era quasi addosso. Finalmente la luce infondo alla strada iniziò a farsi vedere insieme alla figura che non riusciva a riconoscere e ancora quel sussurro

"Sei da me finalmente"

Buffy si svegliò, ma questa volta non per l'incubo qualcuno la stava toccando, anzi qualcuno le accarezzava delicatamente il corpo, Buffy scattò in piedi e accese la luce; Athos era li e la fissava. La cacciatrice trattenne il fiato, non ora, non in quella notte non era ancora pronta, lui sorrise leggermente

"Da questo momento non ci sarà più bisogno che io entri nei tuoi sogni, da questa notte tu sarai mia"

Buffy sferrò un calcio allo stomaco del demone, che indietreggiò con una smorfia

"Cosa te lo fa credere?"

Forse la magia era servita a qualcosa, Buffy non si sentiva sottomessa a lui

"Perché reagire cacciatrice? Non puoi nulla contro di me. Nulla! Inoltre non amo essere preso a calci da una donna"

"Visto che sembri intenzionato a frequentarmi ti ci dovrai abituare"

Il demone era infastidito da quel comportamento, in un minuto bloccò le braccia di Buffy che provò inutilmente a divincolarsi

"Lasciati andare... vedrai non te ne pentirai"

Posò la sua mano calda sulla mente di Buffy e lei non riuscì a parlare

"Credi davvero di potermi resistere... vieni con me ed io ti mostrerò una vita che non hai mai conosciuto ne immaginato"

Buffy si sentì improvvisamente stanca, la stanza intorno a lei prese a girare, un vortice di pensieri la invase, non riusciva più a fare nulla.

 

 

Spike aveva girato a piedi per la città per tutta la notte ed ora era arrivato dove si era promesso di non andare: sotto casa di Buffy. Si trovava li a fumare una sigaretta come aveva fatto in tante altre sere. Non sapeva bene nemmeno quali erano i pensieri che gli affollavano la mente, sapeva solo che si sentiva vuoto come non mai, solo come non mai.

Amore, solitudine, dolore…erano tutti sentimenti umani e allora perché li provava?

Alzò gli occhi alla camera di Buffy e vide che la luce era accesa, era sveglia! Avrebbe voluto parlargli, lo voleva più di quanto avesse mai voluto qualsiasi cosa, ma lei lo avrebbe cacciato, non poteva andare, anzi era meglio andare via di li al più presto prima di cadere in tentazioni. Diede l'ultimo sguardo alla finestra e l'ombra di un uomo attirò la sua attenzione. Capì immediatamente, si precipitò alla porta e l'aprì. Passo nella camera di Dawn la ragazza dormiva, la scosse per svegliarla ma non ci riuscì, Athos doveva avergli fatto qualcosa, non era possibile che dormisse così profondamente.

Non aveva tempo ora, la lasciò li, infondo stava bene ed entrò nella camera di Buffy. Davanti a lui la scena che gli si presentò fu proprio quella che temeva, la cacciatrice era completamente abbandonata fra le braccia di quel demone

"Buffy" gridò

Ma lei non lo sentì nemmeno, e rimase immobile a fissare l’affascinante essere davanti a lei, Athos invece lo guadò e i suoi occhi neri erano talmente profondi e freddi da far rabbrividire

"Vattene vampiro... non vedi che è un incontro privato"

"Davvero? Mi dispiace ma ora dovrai aggiungere un invitato alla festa"

Athos rise

"Povero Spike, povero illuso, non puoi fare nulla per lei, non vedi che oramai è mia"

Buffy non si muoveva era come in trance, Spike non aveva scelta si scaraventò sul demone sferrando un calcio potente, Athos fece una smorfia di dolore adagiò Buffy sul letto e rispose agli attacchi del vampiro, iniziò una breve lotta alla fine della quale Athos scaraventò Spike sul muro provocandogli un dolore fortissimo.

"Non capisco perché ti ostini a farmi perdere tempo..." disse mentre lo alzava dal pavimento e con una corda lo legava forte alla lettiera

"Visto che ci tieni tanto stai a guardare... ti farò uccidere da Buffy appena avrò finito di prendere la sua mente"

Spike provò a liberarsi dalla corda, si divincolò con quanta forza aveva ma era inutile, non poteva muoversi. Quel demone era troppo forte sia per lui che per la cacciatrice. Athos tornò a guardare Buffy, la prese fra le braccia, le accarezzò il viso e le baciò lievemente le labbra

"Scusa l'interruzione cara, prometto di dedicarmi solo a te ora"

Buffy farfugliò qualcosa di incomprensibile e lui tornò di nuovo ad appoggiare la mano sulla tempia di lei

"La vedo tutta la tua mente, i tuoi ricordi... sono così dolorosi.... io li cancellerò"

Un debole no uscì dalla gola di Buffy

"Si invece, la morte di tua madre ti ha fatto soffrire non è vero? E tua sorella...è la chiave..hai paura di non poterla difendere?"

Buffy annuì, quell'essere riusciva a tirare fuori le sue paure, i suoi pensieri più nascosti

"Sei un bastardo"

gridò Spike ma Athos nemmeno lo guardò e continuò

"Ne hai passate davvero tante...ti manca ora il tuo Angel! Poverina, non riesci proprio a dimenticare il momento in cui ha perso l'anima".

Delle lacrime rigavano il volto di Buffy che non riusciva fare nulla

“Ma lui ora ti ha abbandonato…non tornerà più da te…io invece sono qui”

La ragazza continuava a piangere incapace anche solo di pensare. Spike non poteva accettare che finisse così, non poteva perderla proprio ora, non voleva che le accadesse qualcosa sopratutto ora che lui era li e non poteva fare nulla. Ma la volontà di Buffy era annullata oramai, Spike lo vedeva benissimo, ancora pochi minuti e Buffy sarebbe stata sotto l'influenza completa di Athos. Continuò a divincolarsi e a cercare di slegare la corda che lo teneva imprigionato. Athos era tutto preso da Buffy

"Vieni via con me ragazza, infondo cosa ci fai qui? Nessuno può proteggerti, nessuno ti capisce veramente, tu sei una cacciatrice e non è questo il tuo mondo. Con me dimenticherai tutto"

Buffy sentiva la sua mente sempre più debole... e la sensazione era piacevole, era bello abbandonarsi a lui, fra quelle braccia c’era la promessa di una vita nuova, una vita senza problemi, gli occhi di quell’uomo gli promettevano una nuova dimensione in cui lei sarebbe stata un’altra, Buffy riusciva a vedere solo questo. Era stanca, stanca di tutto, mosse un po’ la testa per guardare meglio Athos e poi si rifugiò fra le sue braccia accoglienti.

Stringendola a se lui sorrise soddisfatto

"Bene... è ora di andarsene da qui"

"No" urlò Spike "Buffy tu devi reagire. Non puoi lasciarci, non puoi abbandonarci"

Disperazione, impotenza… non poteva perderla così. Athos tornò ad interessarsi a lui

"Perché no Spike? Pensi davvero che sarebbe felice qui fra di voi. Perché dovrebbe rimanere?...Perché tu sei innamorato di lei?"

Spike lo ignorò e continuò a parlare a Buffy

"Devi restare Buffy perché noi non possiamo stare senza di te, i tuoi amici tua sorella…e io Buffy pensa a noi"

Ma Buffy non reagiva, Athos raccolse un paletto dalla scrivania di Buffy

"Che ne dici piccola di festeggiare la nostra unione facendo fuori questo vampiro?"

Meccanicamente Buffy prese il paletto che Athos le porgeva e fissò Spike, lentamente iniziò a camminare verso di lui.

Spike sapeva che stava per morire, quella sera mentre camminava era passato davanti al Magic Shop e senza farsi notare aveva osservato dentro, aveva visto Buffy sottoporsi all'incantesimo e sperava che questo fosse utile ma evidentemente non era molto potente visto che non sembrava che Buffy resistesse al demone.

Morire...

Spike non si era mai posto il problema con serietà...

era un vampiro e non poteva morire...

tranne che con un paletto di legno e la ragazza che stava avanzando verso di lui aveva in mano proprio un paletto di legno. Il fatto che fosse Buffy poi ad ucciderlo, il fatto che fosse proprio la donna di cui era innamorato gli sembrava uno strano scherzo del destino. Buffy era vicinissima a lui quando Spike riuscì finalmente a liberare le mani dalla corda. In un minuto il vampiro pensò a tantissime cose, era troppo tardi oramai troppo tardi per fare qualsiasi cosa, c'era un unica soluzione e Spike lo sapeva bene. Non voleva farlo, oddio era così tanto tempo che non lo faceva più, prese coraggio, tirò fuori i denti, si tuffò su Buffy, mirò il suo collo e la morse.

 

 

Sentì il sangue della cacciatrice fluire nel suo corpo come un dolce nettare, gli scorreva dentro, provocandogli una strana sensazione, di dolore, di piacere… di unione . Lei era rimasta immobile e lui continuò a bere quel sangue, ne bevve un pò, si sentiva così unito a lei in quel momento, erano un unica cosa, la sentiva sua perché la vita di Buffy dipendeva da lui. Spike si staccò da lei mentre pensava a questo e la guardò, Buffy barcollò ma rimase in piedi Athos li guardava, era stato colto di sorpresa e ora li fissava stupiti cercando di capire il perché del comportamento del vampiro, poi cercando di riprendere la situazione in mano si avvicinò alla ragazza

"Buffy... uccidilo e andiamo via"

Spike tratteneva il fiato, dannazione l'incantesimo doveva funzionare, ma Buffy stringeva ancora il paletto e aveva ripreso ad avanzare verso di lui, Spike non sapeva che altro fare, la fissò in volto e vide che lei le stava strizzando l'occhio. Funzionava! Buffy era tornata in se, il sacrificio che Spike aveva fatto era servito a qualcosa. Buffy era a pochi centimetri da lui quando si voltò, guardò Athos

"Sarai anche un bel ragazzo lo ammetto, ma tu non sai che non basta questo per prendersi la mia mente, proprio no" detto questo si gettò su di lui, Athos ora era spazientito, la fermò sollevandola per un braccio

"E' ora di farla finita"

Appoggiò di nuovo la mano sulla mente di Buffy ma questa volta invece di far perdere le forze a lei fu lui a provare un immenso dolore, ritrasse la mano

"Dannazione che succede?"

"Succede che la mia mente ora è molto forte" disse Buffy guardandolo e sorridendo "Talmente forte che non solo ti resiste ma può anche distruggerti"

Prese la mano di Athos e la tenne con forza appoggiata sopra alla sua fronte, il demone cercò di liberarsi ma le sue energie andavano diminuendo, urlò più forte che poteva, poi privo di forze guardò la ragazza davanti a se

"Non è possibi..."

Ma non fece in tempo a finire la frase che sparì, Buffy si accasciò a terra stanca.

 

 

Dawn entrò in camera della sorella come una furia

"Buffy che succede? Ho sentito delle urla"

"Che tempismo perfetto!" ironizzò la cacciatrice, Dawn osservò la stanza messa sottosopra, sua sorella che aveva un viso esausto e un morso sul collo e Spike dolorante e con il viso sporco di sangue infondo alla stanza. Non le ci volle molto a capire che qualcosa era successo, qualcosa che riguardava Athos. Spike si alzò e porse la mano a Buffy, questa volta lei l'accettò senza riserve

"Come stai?"

"Come una che è stata appena morsa da un vampiro, ma per il resto bene grazie"

"Mi dispiace di averlo fatto Buffy"

"Anche a me dispiace... ma non sarei qui ora se tu non mi avessi morso. E scommetto che ti è piaciuto talmente tanto che non vedi l'ora di riprovarci"

"Non parleresti così se potessi sapere quello che provo. Da quando frequento te e il tuo gruppo, ho sentito che giorno dopo giorno la parte umana di me era tornata a vivere... ora è come se l'avessi persa tutta di nuovo"

Dawn era sconvolta dall'accaduto e dalle parole di Spike, corse ad abbracciarlo, Buffy la guardò

"Sbaglio o sono io tua sorella....non dovresti abbracciare me? Almeno potresti..Aspetta un momento"

Buffy tornò a fissare Spike

"Il cip...tu hai il cip...come sei riuscito a mordermi"

Era arrivato il momento di dirglielo, Spike temeva quel momento ma non poteva più nascondere quel segreto

"Non ce l'ho più...è stato Athos a togliermelo la prima volta che l'ho visto, quando è venuto a casa mia"

"tu non hai più...io non posso crederci"

"Me l'ha tolto perché credeva che senza cip lo avrei aiutato"

Buffy restò in silenzio

"Dawn per favore, torna in camera tua"

"No io voglio..."

"Ho detto vai in camera tua".

Dawn se ne andò borbottando, Buffy si avvicinò a Spike

"E tu sei entrato in casa mia, sei stato con mia sorella mi hai persino morso... senza avere il cip"

Spike annuì

"Avresti potuto ucciderci tutti e noi non ce ne saremmo nemmeno accorti"

"Non vi ho uccisi però, anzi sono stato qui a salvarti la vita... questo vuol dire che puoi fidarti di me Buffy, ti prego non puoi farmi questo dopo tutto quello che è successo in questi giorni"

"Tu credi di essere cambiato? Come faccio a fidarmi di te dopo che mi hai tenuta nascosta una cosa così importante come il cip"

Spike si avvicinò a Buffy, talmente che poteva sentire il suo respiro sulla pelle

"Non riesci davvero a capire perché non te l'ho detto?"

"Certo che lo capisco! Perché almeno avresti potuto uccidermi con più calma"

"Non te l'ho detto perché sapevo che mi avresti evitato, allontanato come un appestato e io questo...non potevo sopportarlo"

"Sparisci Spike"

Spike non disse nulla, prese la giacca che gli era caduta durante il combattimento si sistemò i vestiti e arrivò vicino alla porta

"Avevo promesso che me ne sarei andato e lo farò immediatamente. Non sentirai più parlare di me Buffy"

Diede un ultimo sguardo al collo di Buffy ancora un pò sanguinante, sapeva che quel morso oramai li legava. Poi si fermò davanti alla camera di Dawn

"E' giunto il momento di andare per me, piccola"

"No Spike io..."

"Non dire nulla, per favore"

Dawn si bloccò e rimase in silenzio. Buffy ascoltò la porta di casa sua chiudersi con un tonfo, e senza sapersi spiegare il perché scoppiò a piangere.

 

 

Dawn entrò in camera

"Fermalo, non farlo andare via"

"No questa volta non lo farò, so quanto ti dispiace ma..."

"Non devi farlo per me… ma per te"

"Per me? Io non voglio un assassino pericoloso come Spike che gira per Sunnydale...è meglio così credimi"

"Spike NON E' un assassino pericoloso, e tu lo sai benissimo. Ti ha dimostrato di essere cambiato così tante volte...ed anche ora che non ha più il cip"

Nella mente della ragazza passarono come in un film tutti i momenti trascorsi con Spike, le loro liti, le loro battute e tutti i momenti in cui lui l'aveva aiutata, con Glory e dopo a morte della madre. Perché era così difficile ammettere che era vero, che Spike non era più quello di prima

"Lui ti ama Buffy e anche tu lo ami anche se ti uccideresti piuttosto che ammetterlo"

"io non lo amo"

"Allora perché piangi così?"

"Non lo so"

"Non lasciare che un'altra persona per te importante se ne vada"

Buffy si alzò in piedi, si asciugò gli occhi e come una furia corse in strada.

 

 

Spike camminava a passo lento, ogni passo che faceva si allontanava di più da lei e allontanandosi da lei sentiva più solo, più vuoto. Ad un tratto sentì la voce di Buffy lei lo stava chiamando, lui si voltò e lei era li, per un momento nessuno dei due parlò si fissarono solamente per un attimo che parve un eternità, poi lei parlò

"Volevo solamente...ringraziarti per quello che hai fatto per me"

"Non c'è nient'altro?" chiese Spike

Lei scosse la testa, Spike sorrise amaramente, cosa si aspettava una dichiarazione d'amore all'ultimo momento?

"Bene ringraziamenti ricevuti, addio Buffy" e riprese a camminare ma si voltò di nuovo perché lei parlò ancora

"Intendevo… grazie per tutto, non solo per questa sera ma per tutto quello che hai fatto per me in questo periodo"

Spike non sapeva che rispondere perciò si voltò di nuovo e continuò il suo cammino, Buffy correndo lo raggiunse

"Possibile che non hai nulla da rispondere?"

Spike allora si bloccò e la guardò

"Cosa dovrei dirti? Io ti ho già detto tutto in questi mesi, forse tu non mi hai mai ascoltato"

"Spike quel morso ci lega e tu lo sai"

"Lo so benissimo sento il tuo sangue scorrermi nelle vene continuamente e mi dispiace per te non deve essere piacevole sentirsi legata ad un mostro"

Buffy senza pensarci troppo gli prese la mano e rabbrividì a quel contatto

"Io non penso che tu sia un mostro"

"Eppure non fai altro che ripetermi che lo sono"

"Non è facile per me dimenticare quello che eri e quello che è successo. Ma credimi Spike lo so che non sei un mostro e so anche che sei una persona piena di sentimenti"

Spike si liberò di quella stretta di mano, non ce l'avrebbe fatta ad andarsene se la toccava ancora una volta

"Io ti amo Buffy ed è per questo che me ne vado"

Buffy guardò a terra

"Buffo… il mio destino si ripete… devo averla già sentita dire da qualcuno questa frase"

"Già, ma non è la stessa storia"

Spike prese di nuovo a camminare

"Aspetta ti prego, hai ragione questa volta è diverso perché io non ti lascerò andare via!"

"Perché dovrei rimanere?"

"Perché ho bisogno del tuo aiuto qui a Sunnydale"

"Te la cavi benissimo anche da sola credimi"

"Bè anche perché, al contrario di quello che sembra, tutti noi qui siamo affezionati a te"

"Sopravviverete anche senza me, credimi"

"Allora Spike rimani per me"

Spike tornò su i suoi passi, le andò vicino

"Per te?"

Buffy lo attirò a se e lo baciò dolcemente, lui si lasciò andare poi si staccò da lei

"Per te?" Ripetè

"Si perché io ti amo"

L'aveva detto!

Buffy non poteva crederci, l'aveva detto per la prima volta a se stessa e a Spike. Il vampiro pianse, non gli era mai capitato nella sua lunga vita di piangere di gioia

"Attenta Buffy" Mormorò fra le lacrime "Oramai l'hai detto e non mi ti toglierai più di torno per tutta la vita, perché io ho intenzione di amarti per sempre"

"Non chiedo di meglio" rispose Buffy, finalmente era felice dopo tanto tempo, guardò il vampiro biondo negli occhi e lui mormorò

"Sei da me finalmente"

Buffy ebbe un brivido,

il sogno…

ora capiva, ora le era tutto chiaro. Era Spike che l'aspettava alla fine del sogno nella luce accecante, era Spike che l'aspettava per salvarla e che gli diceva quella frase. Forse avrebbe dovuto capirlo prima ma l'importante era che adesso era li, che tutti e due erano li.

"Quella frase… ripetimela ancora"

"Quale?"

"Quella di poco fa"

"Sei da me finalmente" ripeté Spike senza capire.

Buffy tuffò le mani nei capelli biondi di lui e lo baciò felice sapendo che avrebbe potuto continuare a farlo per sempre.

Dalla finestra Dawn aveva guardato tutta la scena da lontano. Li aveva visti parlare e baciarsi, baciarsi e parlare.

Ora poteva sorridere, era fiera di se stessa.

 

FINE

 

 

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