UN NATALE SPECIALE

 

Di Cristal (cristal@buffytvsmail.zzn.com)

 

spoiler per: quinta serie di Buffy.

nota: Riley non se ne andato via, o almeno non ancora ma la madre di Buffy è già morta.

 

 

 

Cordelia represse uno sbadiglio. Quel giorno in ufficio si era annoiata come non mai. Angel non era venuto proprio perché era giorno, Wesley non aveva fatto altro che ronzarle intorno dandole solo fastidio e non erano venuti clienti. Adesso era in casa e cercava di appendere due palle di plastica ad un piccolo albero di natale artificiale. Il tavolo era pieno di foto.
-Che ne pensi Dannis?-chiese al fantasma che abitava in casa sua dopo aver finito. Silenzio.
-Beh grazie Dannis per la tua loquacità!-esclamò sarcastica. Squillò il telefono. Lo prese con un sospiro e si stupì nel sentire la voce di Buffy.
-Oh ciao Buffy!-esclamò stupita-Non mi aspettavo una tua telefonata.-disse.
-Lo so.-rispose Buffy-Cordy posso chiederti un favore?-le chiese un pò timorosa.
-Parla pure.-rispose più stupita di prima. Non si aspettava una simile domanda da Buffy.
-Sai, Dawn è con mio padre in Europa per Natale, Riley è andato a trovare i suoi genitori, Willow è andata con Tara dai parenti di quest'ultima e Xander vuole passare il Natale con Anya. Posso passare le feste da te?-Cordelia spalancò la bocca alla domanda.-Sempre se non hai da fare! Se non hai già qualche impegno per Natale!-esclamò Buffy.
-Ma no, Buffy, vieni pure. Non disturbi per niente. Sono sola anche io. Mi farebbe piacere un pò di compagnia.-rispose la ragazza.
-Grazie Cordelia. So che non siamo mai state grandi amiche, ma comunque grazie.-Buffy sorrise.
-Di niente Buffy. Ti aspetto allora?-rise.
-Dammi il tempo di prendere qualche abito.-le due ragazze si salutarono. Non appena Cordelia chiuse il telefono suonò il campanello. Era Angel.
-Ah ti sei degnato di farti vedere?-gli chiese Cordelia ironica.
-Sarei potuto venire ma avrei rischiato di diventare polvere.-rispose il vampiro con altrettanta ironia.
-Spiritoso!-sorrise con ironia sedendosi al tavolo.
-Che fai?-le chiese notando le foto sul tavolo. 
-Ho trovato le foto del liceo.-rispose osservandone qualcuna.
-Le foto del liceo?-
-Si. Le foto del liceo, con Buffy, Willow, Xander, Oz, Giles eccetera. So che non andavamo molto d'accordo ma in fondo eravamo amici.-Angel gettò un'occhiata alle foto. Vide il volto sorridente di Buffy. Cordelia ne prese tre a caso e le porse al vampiro che la guardò stupito.
-Che fai?-le chiese.
-Sono delle foto con Buffy. Te le regalo.-gliele mise nella tasca interna del cappotto.-Perché sei qui?-gli chiese.
-Ho un appuntamento con Kate e...hai capito no?-Angel sembrava in imbarazzo. Cordelia si trattenne dal ridere.
-Un appuntamento? Con Kate? La poliziotta?-lo squadrò da capo a piedi. Angel indossava un paio di pantaloni neri, con una cintura di cuoio con una grande fibbia di ferro, una camicia rosso cupo e il solito pesante cappotto nero, che Cordelia detestava un pò.
-Beh cosa ci vuoi dire? E poi mi ha invitato lei. Mi sembrava scortese rifiutare.-
-Non c'è bisogno che ti giustifichi con me. Comunque stai bene. E non preoccuparti! Buffy non lo verrà mai a sapere che ti stai rifacendo una vita.-lo punzecchiò. Angel le mandò un'occhiata minacciosa. Cordelia gli rivolse un largo sorriso.
-A Buffy non importa della mia vita e a me non importa più della sua. Ormai non stiamo più insieme e da un bel pò!-
-Si raccontalo a qualcun altro!-esclamò ironica-Comunque adesso vai, non è giusto far aspettare.-lo gettò praticamente fuori di casa. Era meglio che Buffy non lo trovasse lì soprattutto per l'appuntamento di Angel con Kate. Buffy arrivò dopo quasi un'ora.
-E' carino questo appartamento!-disse Buffy quando entrò in casa osservandola bene.
-Grazie! Anche se non ci vivo sola!-Buffy spalancò gli occhi alla risposta di Cordelia.
-Cosa?!-esclamò stupita.
-Vivo con un fantasma.-sorrise-Vero Dannis?-urlò-Dannis?! Ehi ci sei?!-silenzio.-Dannis sei un maleducato! Abbiamo un ospite!-esclamò. L'amica la guardò stupita.

Un cassetto si aprì e si chiuse e Buffy spalancò gli occhi.
-Visto?!-esclamò Cordelia con un sorriso voltandosi verso Buffy che la guardava con occhi spalancati.
-Come va il lavoro?-chiese Buffy sedendosi su una sedia mentre Cordelia posava la sua borsa su un'altra sedia.
-Come al solito.-rispose-Angel si fa vedere solo di sera e Wesley a volte rompe troppo le scatole, ma ormai ci ho fatto l'abitudine.-sorrise-E il tuo?-si sedette di fronte a lei.
-Come al solito. Fortunatamente papà ha portato Dawn in Europa Glory starà buona per un pò.-rispose.
-Da molti problemi?-
-Diciamo che per ora siamo stati fortunati che non ha scoperto la vera identità della mia sorellina, ma si, da molti problemi. I pazzi a Sunnydale aumentano ogni giorno di più, si perché si nutre di cervelli umani. Francamente spero che non lo scopra mai. Ho promesso a mia madre che l'avrei protetta sempre e lo farò.-rimasero in silenzio per un paio di secondi.
-Usciamo?-propose Cordelia. Buffy sorrise.
-Si. E' molto che non faccio due passi per Los Angeles.-rispose. Si misero i cappotti e uscirono conversando allegramente.

-Non avrei mai pensato che esistessero davvero demoni e vampiri.-disse Kate a Angel. Erano andati al ristorante.
-Beh ne hai uno davanti.-Angel sorrise. Kate prese una forchettata della sua pietanza e si sentì in colpa per il fatto che Angel non aveva preso nulla.
-Sei sicuro di non volere nulla?-gli chiese piano.
-Kate, i morti non mangiano.-rispose-Ma non preoccuparti, quando sarò a casa mia berrò un pò di sangue che ho in frigo.-la ragazza quasi si strozzò con il cibo.
-Cosa?!-si stupì. Angel rise.
-Sono un vampiro e i vampiri si nutrono solo di sangue. E siccome io sono un vampiro buono non ne bevo dai colli umani ma lo compro nelle sacche e lo tengo in frigo.-disse piano.
-E' meglio non parlare più di cose da mangiare.-posò la forchetta-In genere con gli uomini parlo di altro, ma con te non so di cosa parlare.-
-Lo so.-Angel abbassò gli occhi.
-Sai, mi sembra strano vederti senza il tuo cappotto.-la ragazza rise.
-Non mi hanno visto in molti senza.-affermò.
-Ah! E a quando affermi non ti conoscono in molti.-
-A Sunnydale, dove abitavo prima, conoscevo qualcuno. La maggior parte umani. E' li che ho conosciuto Cordelia. Era una studentessa del liceo.-disse. Abbassò gli occhi.-Proprio come...-si interruppe.
-Come?-si incuriosì Kate.
-Nessuno.-scosse la testa. Pagarono il conto e andarono via. Non appena fuori si scontrarono quasi con Buffy e Cordelia.
-Angel!-esclamò Buffy ferita da quella visione ma cercando di mantenere la calma.
-Buffy!-Angel era stupito. Cosa ci faceva Buffy a Los Angeles? E con Cordelia? In una frazione di secondo si dimenticò di Kate. Buffy era lì...di fronte a lui...contava solo lei...il suo sguardo stupito e un pò arrabbiato...
-Ah...Angel, oggi mi sono dimenticata di dirti che Buffy passerà il Natale con me o con noi e Wesley. Tutto sta a vedere cosa decideremo.-disse Cordelia cercando di spezzare la tensione.
-Ho capito.-disse Angel. Si ricordò di Kate.-Kate ti presento Buffy, Buffy lei è Kate.-le due ragazze si strinsero la mano.
-Ciao Buffy.-disse Kate con un sorriso.
-Ciao Kate.-Buffy sorrise forzatamente e ritrasse la mano come se quella donna fosse stata un demone pronto ad attaccarla. Osservò bene la bella donna bionda che era con Angel. Non sopportava quella vista. Era furiosa e terribilmente gelosa.
-Vi siete conosciuti a Sunnydale?-chiese Kate guardando Angel.
-Si. Eravamo grandi amici.-rispose Buffy sarcastica guardando anche lei Angel. Però era furiosa.
-Infatti! Ma adesso dobbiamo andare.-disse Angel.-Ciao Buffy. Cordy ci vediamo in ufficio.-Angel si allontanò passando accanto a Buffy e le sussurrò:-Bella giacca.-
Buffy abbassò gli occhi. Aveva indossato la giacca di pelle che Angel le aveva regalato anni prima. Passò una mano sulla giacca nera. 
-Cosa ti ha detto?-le chiese Cordelia quando non li videro più.

-Mi ha fatto i complimenti per la mia giacca.-sorrise amara.
-E' un pò fuori moda e ti sta un pò grande.-Cordelia osservò bene la giacca in questione.
-Me la regalò lui anni fa. Quando ero da poco a Sunnydale.-disse. Cordelia evitò di parlare ancora.

-Sembrava che avesse qualcosa contro di me quella tua amica, Buffy.-disse Kate a Angel. Erano davanti la porta della casa di Kate.
-Chi, Buffy? No, non preoccuparti.-Angel sorrise. Rimasero qualche secondo in silenzio. Kate si avvicinò a Angel e lo baciò. Angel rispose a quel bacio ma nella sua testa c'erano i ricordi dei baci di Buffy. La stava baciando ma era come se stesse baciando Buffy. Senza che lui se ne rendesse conto entrarono in casa e quando cominciò a schiarirsi le idee erano sul divano. Lui era senza camicia e quella di Kate era sbottonata. Ma nonostante tutto pensava ancora a lei...
-Buffy...-sussurrò Angel con la bocca sul collo di Kate. La ragazza si fermò. Il vampiro si alzò e le voltò le spalle. Si sentiva colpevole.
-Avevo immaginato che c'era qualcosa che non andava. Sei diventato strano non appena l'hai vista.-Kate si mise a sedere e si abbottonò la camicia.
-Scusami.-sussurrò-Non è per te.-si voltò verso di lei-Io e Buffy siamo stati fidanzati ma...-
-Tu l'ami ancora.-completò Kate. Angel distolse lo sguardo da quello suo.
-Non dovrei, ma è così.-Kate si passò una mano sui capelli e sospirò.
-Perché vi siete lasciati?-gli chiese. Angel la guardò e alzò le spalle.
-Non volevo darle una vita a metà, perché solo questo può garantire un vampiro. Perché l'amo troppo e non volevo che lei soffrisse. E' per questo che me ne sono andato da Sunnydale, per lei. E poi adesso Buffy sta con un altro ragazzo, un ragazzo normale.-rispose.
-Non era molto contenta di vedermi.-si alzò e fece del caffè.
-Lo so.-Angel si rimise la camicia-Anche se sta con un altro il mio non è un amore non ricambiato.-si sedette sul divano.
-Vuoi dire che lei ti ama ancora?!-Kate si sedette accanto a lui stupita.
-Si, ed è proprio questo che non voglio. Che lei mi ami ancora! Me ne sono andato da Sunnydale apposta.-
-Beh amico sei messo male.-Kate sorseggiò il suo caffè. Ma in fondo ci era rimasta male. Angel non avrebbe mai amato nessuno all'infuori di lei, adesso lo capiva.
-Lo so. Non riusciamo a dimenticarci.-Rimasero ancora un pò a parlare e poi Angel andò via.

La mattina dopo Buffy e Cordelia andarono in ufficio. Wesley spalancò gli occhi nel vedere Buffy.
Cordelia telefonò a Angel.
-Senti bel vampiro, che facciamo per Natale?-gli chiese.
-Cordy stavo dormendo.-rispose Angel con la voce impastata.
-Senti stasera è la vigilia. Non vorrai passarla tutto solo.-Cordelia sospirò-La passeremo a casa tua e per domani saremo di nuovo da te.-
-Va bene Cordelia. Adesso ti dispiace se mi rimetto a dormire?-
-Io non posso venire per preparare il pranzo di Natale e Wesley è un perfetto incapace nel cucinare. Ti mando Buffy. Così mentre tu dormi lei prepara il pranzo.-chiuse. Buffy era rimasta a bocca aperta alle parole di Cordelia, ma suo malgrado dovette andare a casa di Angel per il pranzo di Natale. 
Angel la aiutò ad entrare le borse della spesa. Buffy si sentiva a disagio. Angel indossava solo un paio di pantaloni e Buffy ricordava perfettamente la sua bellezza e quel corpo forte premuto contro il suo, quelle braccia che la stringevano. Chiuse gli occhi un momento ricordando tutti i loro momenti insieme. Quella sera in casa sua quando non sapeva ancora che lui era un vampiro e avevano dormito nella sua stanza, lei nel letto e lui accanto, sul pavimento. La sera del suo diciassettesimo compleanno nel letto di Angel.
Aprì gli occhi. Angel le dava le spalle, svuotava le borse della spesa. Buffy guardò il suo tatuaggio che si muoveva a ogni suo movimento. Le venne da piangere.
-Questo cos'è?-le chiese Angel prendendo in mano in piccolissimo albero di Natale già addobbato.
Quelle parole la riportarono alla realtà.
-Te lo manda Cordelia. Era sicura che non avevi nemmeno un alberello e quindi...-rispose con un sorriso forzato.
-Qualche volta la licenzio!-esclamò Angel-Se ti serve una mano io sono nella mia camera a riposare un pò.-Buffy sorrise. Stavolta veramente.

-Non preoccuparti.-prese l'alberello dalle mani di Angel e lo posò sul tavolo. Angel sorrise e se ne andò nella sua camera.
Buffy si mise all'opera. Cordelia le aveva dato il menù e a lei non restava altro che prepararlo. Mise un grembiule e cominciò a lavorare cercando di fare il minor rumore possibile.
Era gelosa di Angel. Questo lo sapeva da sempre, senza bisogno di mentire nemmeno a se stessa. Ma lei stava con Riley. Ed era giusto che Angel si rifacesse una vita senza di lei. Ma era ugualmente gelosa.

Angel si rigirò nel letto. Il solo pensiero che Buffy era nell'altra stanza non lo faceva dormire. La sera prima quando l'aveva vista era rimasto a bocca aperta, ma quando Cordelia gli aveva detto che sarebbe rimasta per Natale ne era stato felice. 
Ascoltò attentamente il rumore dei suoi passi e delle casseruole, dell'acqua del rubinetto, degli involucri che venivano aperti.
Rimase a rimuginare per quasi un'ora ricordando tutto il tempo con lei, poi si alzò. Indossò una maglietta e si diresse nell'altra stanza. Sulla porta rimase a guardare Buffy che lavorava alacremente. Non la ricordava così bella. 
Buffy si voltò e vedendolo sobbalzò spaventata. Angel rise.
-Prometto che non ti farò del male.-rise.
-Angel! La prossima volta avvisami! Almeno mi preparo con una croce!-esclamò con un sorriso. -Dormito bene?-gli chiese rimettendosi al lavoro.
-Si.-rispose avvicinandosi-Vuoi una mano?-le chiese. Buffy era turbata dalla sua vicinanza.
-Perché no!-esclamò mettendogli in mano una casseruola. Lavorarono allegramente, chiacchierando del più e del meno.
-Perché sei rimasta qui? Potevi andare con tuo padre e Dawn in Europa o con Riley dai suoi genitori.-le chiese Angel quando finirono.
-Le cacciatrici non si riposano, nemmeno per Natale. Non potevo lasciare la caccia, papà voleva passare un pò di tempo con Dawn e i genitori di Riley non sanno ancora della mia esistenza. Tara ha portato Willow dai suoi parenti e non volevo fare il terzo incomodo tra Xander e Anya. Mentre ero sola in casa mi è venuta in mente Cordelia e l'ho chiamata.-rispose.
-Capisco. Senti volevo dirti che quella donna, Kate, lei non è...-
-Non devi darmi spiegazioni.-sorrise
-Ma voglio. Lei non è un vampiro, è un'umana, ma non stiamo insieme.-distolse lo sguardo-Non riuscirei ad amarla come... amo te.-disse piano. Buffy si voltò verso di lui. Angel la guardò. I loro volti si avvicinarono e le loro bocche si unirono. Buffy gli passò le braccia intorno al collo e Angel le circondò la vita. Anche dopo il bacio rimasero a lungo abbracciati. Esistevano solo loro e intorno non c'era più nulla. Erano in un mondo a parte. Un modo solo per loro e nessun altro.
Dopo un tempo indeterminato il loro idillio fu interrotto dal suono del campanello. Angel andò ad aprire. Erano Cordelia e Wesley.
-Eccoci qua! Siamo pronti ai festeggiamenti!-esclamò Cordelia allegra. Posò i pacchetti che aveva in mano sul divano. Buffy era turbata ma non lo diede a vedere.
-Noi abbiamo finito il pranzo per domani.-disse con un sorriso. Parlarono allegramente per molto. Giocarono come bambini riuscendo a coinvolgere anche Angel. A mezzanotte brindarono con champagne, che solo Angel non bevve, scambiandosi baci e abbracci. Poi passarono ai regali. La prima a distribuirli fu Cordelia.
-Questo è per Buffy.-disse porgendole un pacco. Buffy lo scartò e guardò bene il maglione che Cordelia le aveva regalato.
-Che bello! Domani saprò cosa mettere. Non ne avevo idea!-esclamò. Cordelia prese un altro pacchetto.
-Questo è per Wesley.-disse porgendo un pacchetto al Wesley che lo scartò impaziente. Era un porta sigari.
-Bello. Ma io non fumo.-disse osservandolo bene.
-Lo terrai esposto.-Cordelia prese un altro pacco e lo porse a Angel.
-Per il mio datore di lavoro.-gli sorrise porgendoglielo. Era una giacca nera elegante.-Potresti buttate via quel pesante cappotto nero.-
-Ti ringrazio Cordelia, ma il mio cappotto mi piace.-tutti risero. Poi fu la volta di Wesley che regalò a Cordelia una collanina a Buffy un bracciale, scusandosi per il fatto che glielo aveva fatto all'ultimo minuto, e a Angel una lampada. Angel si stupì di quel regalo.

-E' per fare più luce qui dentro di giorno, sembra di essere avvolti nelle tenebre.-gli spiegò Wesley. Cordelia e Buffy si trattennero dal ridere. Poi fu la volta di Buffy che regalò all'amica l'annuario dell'ultimo anno di liceo, che Cordelia non aveva o meglio non se ne erano salvati molti e Buffy ne aveva trovati due. A Wesley una cravatta dicendogli che, nonostante il fatto che non lo vedesse molto, ormai le sue cravatte le conosceva tutte a memoria. Poi diede il suo regalo a Angel. Gli tremavano le mani mentre glielo consegnava. Era uno dei candelabri che Angel aveva nella sua vecchia casa, la vecchia fabbrica.
-Ho pensato che ti avrebbe fatto piacere riavere qualcosa della tua vecchia casa.-gli disse torcendosi le mani. E poi sapeva che Angel adorava le candele.
-Hai fatto benissimo.-Angel lo osservò bene e poi sorrise a Buffy. Fu la volta di Angel. Regalò alla segretaria degli oggetti che erano appartenuti a Doyle che la ragazza strinse forte al petto, a Wesley un set di eleganti penne stilografiche e poi estrasse un pacchetto per Buffy. Glielo porse nel silenzio generale e guardò la ragazza scartarlo. Era una catena d'oro con un medaglione sempre in oro lavorato artigianalmente con un disegno floreale.
-E' bellissimo. Grazie.-disse con un sorriso guardandolo negli occhi.
-Apparteneva a mia madre. Lo rubai dalla sua camera la sera che...-si interruppe. Buffy gli si avvicinò.
-Sono onorata di avere qualcosa che è appartenuto a tua madre.-gli sorrise.
Cordelia e Wesley si scambiarono un'occhiata d'intesa.
-Io mi sento un pò stanca. Wesley mi accompagni a casa?-disse Cordelia alzandosi.
-Vengo io, Cordy.-disse Buffy.
-Potresti accompagnare Angel a fare la ronda.-gli propose l'amica.
-Ah!-esclamò senza parole. Cordelia e Wesley andarono via e Buffy e Angel presero qualche paletto un paio di croci e uscirono per la ronda. Buffy indossò il regalo di Angel.
Arrivarono al cimitero giusto in tempo. Un gruppo di vampiri avevano attaccato delle persone.
-Non state buoni nemmeno a Natale!-esclamò Buffy polverizzandone uno. Le persone scapparono. Li eliminarono in fretta e continuarono il loro giro. In silenzio.
Non sapevano cosa dire. Ogni parola li riportava ai loro sentimenti. Senza che se ne resero conto si ritrovarono abbracciati che si baciavano.
-Non vorrei che ci fossero altri vampiri in giro.-disse Buffy staccandosi un pò ma non del tutto.
-Non preoccuparti. Avrei avvertito la loro presenza.-le disse guardandola negli occhi. Ripresero a baciarsi dimenticando il tempo dimenticando tutto e tutti. Si baciavano, poi si abbracciavano e dopo qualche minuto riprendevano a baciarsi. Tornarono a casa di Angel mano nella mano sorridendo. Non volevano pensare al dopo, non adesso. Non notarono che qualcuno li aveva osservati per tutto il tempo non molto stupito da quella visione. Ma ferito.
Buffy passò con Angel, Cordelia e Wesley anche il capodanno e il ritorno a casa fu per lei più doloroso che mai. Promise a Cordelia di chiamarla presto, guardò Angel con le lacrime agli occhi accarezzandogli il volto e dicendogli: ti amo. Mandò i suoi saluti a Wesley che era in ufficio.
Durante il viaggio in macchina pianse. Quando arrivò davanti casa ebbe voglia di tornare a Los Angeles, tra le braccia di Angel. 
Entrò in casa non notando che c'era qualcuno seduto sul divano. Lo notò quando sulle scale si voltò. Sussultò nel vedere Riley. Scese le scale.
-Riley, sei già tornato?-sorrise. Riley si alzò dal divano. Buffy si avvicinò per baciarlo, ma il ragazzo la allontanò. La ragazza smise di sorridere.
-Sono tornato prima, la vigilia di Natale, e non ti ho trovato a casa. Ho chiamato Xander e lui mi ha detto che eri andata a passare le feste da Cordelia e così ho deciso di farti una sorpresa. Sono andato da Cordelia e lei mi ha detto che eri andata a caccia con Angel. Arrivo al cimitero e cosa vedo? La mia ragazza che per quasi tutta la notte non fa altro che baciare e abbracciare il suo ex ragazzo. Non mi sarei stupito più di tanto se non avessi sempre saputo che non mi hai mai amato.-le voltò le spalle.
-Riley non dire così. Non è vero che non ti ho mai amato.-si sentiva in colpa.
-E cosa dovrei dire?!-urlò.-Ti ho sempre amato, ma tu hai sempre pensato a lui. A Angel! Un vampiro! Anche quando stavi tra le mie braccia. Quando stavamo insieme la notte. Dormivi tra le mie braccia e chiamavi lui. Sussurravi il suo nome. Lo chiamavi. Io ti sentivo. Non era con me che facevi l'amore ma con Angel.-Buffy distolse lo sguardo.-D'altronde con lui non potevi farlo per la sua anima.-disse sarcastico.
-Perdonami.-piangeva.-Cosa posso fare per farmi perdonare?-gli chiese guardandolo negli occhi.
-L'unica cosa che puoi fare è uscire da qui e tornare da Angel. Tra di noi è finita. Per sempre.-Buffy spalancò gli occhi.
-Vuoi che torni da Angel?-gli chiese stupita.
-Con me non sei mai stata bene, felice. Solo lui ti rende felice. Torna da lui. Lui ti ama e tu ami lui.-sussurrò. Prese la giacca e andò via.

Buffy lo guardò mettersi in macchina e andare via. Per sempre. Prese la giacca e uscì anche lei. Si diresse a Los Angeles. Il cuore pareva che le dovesse scoppiare nel petto. 

Angel era steso sul suo letto. Da quando era diventato vampiro non aveva festeggiato molti Natale. Tranne quel Natale in cui Buffy gli aveva impedito di suicidarsi esponendosi alla luce del sole e avevano passeggiato e ballato, anche, sotto la neve ridendo felici. Sorrise. Guardò le foto che gli aveva regalato Cordelia. In una c'erano Cordelia e Buffy. In un'altra Cordelia, Buffy e Willow. Nell'ultima c'erano anche Xander, Oz e Giles. Accarezzò il volto sorridente di Buffy di una delle foto.
Sentì bussare alla porta. Si alzò. Le foto in mano che lasciò sul tavolo.
-Buffy!-esclamò quando aprì la porta. Si spostò per farla entrare. Non appena chiuse la porta, Buffy gli gettò le braccia al collo.
-Angel io ti amo e voglio stare per sempre con te.-sussurrò piangendo.
-E Riley?-le chiese stupito.
-Riley mi ha lasciato.-rispose-Ci ha visto mentre ci baciavamo, la vigilia di Natale e mi ha lasciato dicendomi che dovevo tornare da te.-sorrise. 
-Anche io ti amo, ma sei sicura che la vita che posso garantirti ti basterà?-le chiese. Buffy annuì.
-A me basti tu. Il resto non conta. Io voglio stare con te. Non con la vita che potresti garantirmi.-rispose. Si baciarono a lungo. Erano entrambi felici, tremendamente felici. Ormai non contava più nulla. Solo il loro amore. 

 

 

FINE.

 

 

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