Lo stesso Edificio ecclesiale ,dove l’Assemblea è convocata per la
celebrazione della Parola e per la Frazione del Pane,viene concepito come un CORPO: TESTA, ORGANI, MEMBRA. “Ora voi
Siete corpo di Cristo e sue membra,ciascuno per la sua parte”.(1
Cor.12,27)
“Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo?…”( 1Cor .6,5 )
“…cerchiamo di crescere in ogni cosa verso di Lui, che è IL CAPO,CRISTO, dal quale tutto IL CORPO,
ben compaginato e connesso, mediante la collaborazione di ogni giuntura,
secondo l’energia di ogni MEMBRO, riceve forza per crescere in modo da edificare se stesso nella carità”
( Ef.4,15-16).
“…Come infatti il CORPO, PUR ESSENDO UNO , ha molte MEMBRA, e tutte le MEMBRA, pur essendo molte, sono UN CORPO
SOLO, così anche CRISTO. E in realtà NOI TUTTI SIAMO STATI BATTEZZATI IN UN
SOLO SPIRITO PER FORMARE,UN SOLO CORPO, Giudei e Greci, schiavi e liberi…( 1
Cor.12,4-13).
S. Roberto Bellarmino raffigura con una metafora il Corpo di Cristo che
è la Chiesa:il PRESIDENTE come il CAPO,
la TESTA DEL CORPO; la
PAROLA DI DIO come LA BOCCA; l’EUCARISTIA come il CUORE da cui si nutre e disseta la Chiesa:
l’ASSEMBLEA come le MEMBRA, LE BRACCIA, LE GAMBE DEL CORPO DI CRISTO.
Partendo da questi presupposti scritturistici e anche da molti Padri della Chiesa , noi abbiamo
concepito lo stesso spazio ecclesiale,come un CORPO: la
CHIESA-EDIFICIO-FORMA-INVOLUCRO, fa presente ed accoglie la
CHIESA-ASSEMBLEA-POPOLO SANTO DI DIO. CORPO DI CRISTO, “ICONA DELLA VERGINE
MARIA”.
Ecco perché nella forma spaziale della nostra cripta si manifesta la
santità e nei segni sacramentali,la significatività del CORPO DELLA VERGINE
MARIA.
L’ABSIDE CENTRALE: LA TESTA CHE PRESIEDE: CRISTO CHE VIENE SULLE NUBI
DEL CIELO PER PRENDERE POSSESSO DEL SUO REGNO E CONSEGNARLO AL PADRE: CONDURRE
LA STORIA AL SUO FINE:L’ETERNITA’.
LE ABSIDI LATERALI: LE SPALLE
DEL CORPO: SU UNA VIENE RAPPRESENTATA PER ANTICA TRADIZIONE , LA MATERNITA’
MISERICORDIOSA DELLA VERGINE MARIA. SULL’ALTRA IL SANTO TITOLARE DELLA CHIESA:
S.ILARIO.
L’AMBONE: NELLA TESTA SI APRE LA
BOCCA , da dove Dio parla al suo popolo nella proclamazione della Parola.
LA MENSA EUCARISTICA: NEL CORPO
C’E’ LO STOMACO : LA CHIESA PREPARA IL CIBO SPIRITUALE, IL PANE E IL VINO , PER
FAR CRESCERE E FORTIFICARE I SUOI FIGLI.
IL FONTE BATTESIMALE: NEL CORPO DELLA VERGINE MARIA, ICONA DELLA
CHIESA, C’E’ LA MATRIX, IL RAHEM, L’UTERO, DOVE LA CHIESA PARTORISCE A NUOVA
VITA I FIGLI DI ADAMO FACENDOLI FIGLI DI DIO.
L’ASSEMBLEA DISTRIBUITA ATTORNO
AI SEGNI A FORMA DI MEMBRA DI UN CORPO BEN STRUTTURATO E COMPAGINATO.
E questo perché “ il popolo di Dio che si raduna per la Messa , ha una struttura organica e
gerarchica, che si esprime nei vari compiti ( o ministeri )…pertanto è necessario
che la disposizione generale del luogo sacro sia tale da presentare in certo
qual modo L’IMMAGINE DELL’ASSEMBLEA RIUNITA, permetta una conveniente
disposizione di tutti e favorisca il regolare svolgimento dell’ufficio di
ciascuno” .(IGMR.257)
.
“Nel giorno chiamato del “Sole” CI
SI RADUNA tutti insieme, quelli che abitano in città e quelli della
campagna e si PROCLAMANO LE MEMORIE DEGLI APOSTOLI E GLI SCRITTI DEI PROFETI, finchè il tempo lo permette.
Poi quando la proclamazione è terminata ,COLUI CHE PRESIEDE FA
L’OMELIA.
Poi tutti insieme ci alziamo in piedi e innalziamo PREGHIERE.
Finite le preghiere ci salutiamo l’un l’altro con UN BACIO
Poi a colui che presiede vengono portati UN PANE, una coppa d’acqua e
VINO; Ehli li prende e INNALZA LODE E GLORIA AL PADRE dell’universo nel NOME
DEL FIGLIO PER LO SPIRITO SANTO e fa UN RENDIMENTO DI GRAZIE per essere stati
fatti degni da LUI di questi doni.
Quando Egli ha terminato L’AZIONE DI GRAZIE il popolo ACCCLAMA “AMEN” che in ebraico significa “E’ COSI’”
Dopo che il Presidente ha reso
grazie e tutto il popolo ha acclamato, i DIACONI distribuiscono a ciascuno dei
presenti IL PANE, IL VINO, LACQUA CONSACRATI E NE PORTANO AGLI ASSENTI…
I facoltosi e quelli che lo desiderano, danno liberamente ciascuno
quello che vuole, e ciò che si raccoglie viene posto ai piedi di Colui che
presiede.Questi soccorre gli orfani, le vedove e chi è indigente…” Giustino.
Prima Apologia ,57,2-5;57,3-6.