Basilica Madonna della Madia

 

La Cattedrale

La Cattedrale o Basilica della Madonna della Madia è di certo il luogo più noto e più visitato della città di Monopoli. L’attuale edificio 

fu costruito nel XVIII secolo, ma la storia di questa chiesa è molto più antica.

Gli storici locali narrano di un luogo sacro dedicato ai Santi Maia e Mercurio, il quale, era ubicato proprio dove oggi sorge la Cattedrale, forse tale sito fu inglobato dalla Basilica romanica che si iniziò a costruire nel XI secolo, per volere del Vescovo Romualdo.

Tuttavia, nel 1117 i lavori furono sospesi perché  mancava il legno adatto per costruire il tetto della chiesa. Romualdo dopo aver cercato 

nei boschi limitrofi, e non avendo avuto successo, si rivolse alla Madonna. Così nella notte tra il 15 e il 16 dicembre del 1117, nel porto di Monopoli approdò miracolosamente una zattera sulla quale era posta un’icona bizantina raffigurante la Vergine col Bambino.

La Madonna annunciò il suo arrivo apparendo in sogno ad un uomo pio di nome Mercurio e gli ordinò di avvisare il Vescovo.

L’uomo si recò da Romualdo, il quale pensando una bugia lo rimandò a dormire, nuovamente la Madonna apparve a Mercurio il quale si recò dal Vescovo che lo trattò in mal modo.

Alla terza apparizione la Madonna invitò Mercurio ad andare al porto e lì l’uomo trovò la zattera con l’icona. Mercurio, certo di dire la verità, andò nuovamente dal Vescovo il quale questa volta gli dette ascolto e insieme si avviarono verso il porto. Nel frattempo le campane iniziano a suonare da sole, miracolosamente, perciò tutta la cittadinanza fu svegliata e tutti andarono al porto per vedere il prodigio.Giunti lì, il Vescovo cercò di afferrare l’icona ma la zattera si ritrasse tante volte quante era stata rifiutata da Romualdo. 

Al terzo tentativo egli riuscì a prendere l’icona e a portarla in chiesa per le funzioni sacre.

La Madonna fu detta della Madia perché la zattera su cui era posta, ricordava nella forma il tavolo sul quale si impastava il pane, le travi della zattera, invece, servirono a completare la basilica e ancora oggi sono custodite in Cattedrale.

Tutt’oggi questo miracolo è molto sentito dai monopolitani, tanto che ogni anno ci sono due rievocazioni dell’avvenimento: all’alba del 16 dicembre e il 14 agosto. Quest’ultima è fatta soprattutto per i turisti.

L’attuale costruzione è chiaramente barocca, infatti, nel 1741 si decise di ingrandire la Basilica perché, 

la chiesa romanica non riusciva più a contenere un’utenza di fedeli che cresceva sempre più.

La pianta dell’edificio è ha croce latina e si possono notare tre navate, in particolare le navate laterali presentano una ordinata successione di cappelle, le quali portano alla cappella maggiore quella della Madonna della Madia dove, ancora oggi, si trova l’icona che arrivò nel piccolo porto nel 1117.

Questa cappella è detta anche il "Trionfo" perché, l’immagine sacra è stata attorniata da molte decorazioni tipiche dell’arte barocca, 

come ad esempio marmi policromi, oro, argento e quant’altro possa indurre nello spettatore sentimenti di meraviglia e stupore.

Molte sono le opere d’arte della Cattedrale tra le quali si ricordano i dipinti di Jacopo Palma il giovane e di Pietro Bardellino.

Tra le cappelle è molto affascinante quella creata da Francesco De Mura, artista di scuola napoletana, per la confraternita del Santissimo Sacramento.

Anche l’esterno della Basilica propone un impatto molto scenografico tipico della mentalità barocca.

L’edificio è ben riconoscibile anche da lontano per via del campanile, sul quale è collocato un mosaico che riproduce l’icona della Madonna della Madia. Il mosaico è opera di Anna Brigida un’artista monopolitana che oggi opera a Firenze.