La fuga

(pubblicato da il 4/10/2000)

Sua moglie gli aveva preparato sciarpetta, guanti, cuscinetto
per il sedere ("vacci tu col culo sopra una gradinata fatta con
un lastrone di cemento freddo e con le emorroidi che ciò!"),
giacchettino della tuta come quello del mister, giacca a vento
uguale agli addetti al campo, due calzettoni di lana del povero
zio usati come braccioli ("porca puttana come piccano!") "...e
non ti scordare il cappellino... sì quello blu di flanella e i
guanti di lana..." "No! Io i guantini di lanina non li metto...
c' ho quelli di Mazzantini! Quelli che m'ha dato quella volta
della partita con la Juve, alla fine durante l'invasione di
campo. Eh! gl'avevo detto 'O i calzoni o i guanti ' che tanto
la maglia gliel'avevano già presa ' e lui me disse 'Pigliate i
guanti che sono senza mutande...".
Mise le scarpe di suo figlio grande : erano quelle di due anni
fà, come quelle di 'maicolgiordan' Lui pensò "Ma che c...o
de piedi c'ha mio figlio...' anche perché suo figlio di grande
non aveva solo la statura. Passò per il corridoio e si guardò
nella specchiera grande così combinato: aveva un non so che
di "omino della Michelin" ma d'altronde quest'anno
l'influenza l'aveva già scampata una volta e se metti caso ci
ricadeva se la teneva. Guardò l'ora "Porca vacca! Io vi saluto
ch'è tardi, sennò non trovo posto in gradinata!"così dicendo
prese a correr giù per i sei piani che lo separavano dalla
fermata del bus, davanti al portone del suo palazzo. Tra il
pianerottolo che separa la seconda alla terza rampa di scale
s'accorse che una delle scarpe si era slacciata; la rampa
successiva vide che anche l'altra scarpa s'era slacciata, ma
non aveva tempo di fermarsi e allacciarle... notò poi da un
finestrone che il bus era già alla fermata; accelerò. La vedova
del secondo piano lo vide quasi volare sopra gli scalini. Lui
pensò "Cavolo! 'Ste scarpe sono davvero fatte per correre!" 
I lacci per la corsa svolazzavano a destra e a manca. Giunse
all'ultima rampa. Vide che il portone era aperto e pensò bene
di saltare tre a tre gli ultimi scalini: da fuori sentiva sgassare il
bus, che stava partendo. Puntò bene un piede sullo scalino
pronto per un salto "olimpico" ma non s'accorse che un
laccio era finito sotto l'altra scarpa. Si lanciò. La vedova del
secondo piano riferì poi di aver sentito un primo tonfo sordo,
poi una sequenza di rumori e gridolini ed infine un fragore di
vetri rotti.

Il bus strombazzando partì : poco dopo arrivò a
sirene spiegate un ambulanza.