L'allenatore nel pallone (pubblicato su VecchiaGuardia il 29/9/2000)

Premessa: con questo racconto ho iniziato la collaborazione anche con il giornalino a distribuzione gratuita, legato ad un antico e glorioso gruppo di tifosi, VecchiaGuardia

Non è stato pubblicato anche su "Il Messaggero" a causa di un altro articolo affine scritto pochi giorni prima da Claudio Cagnazzo, opinionista dello stesso giornale.

Continuava a girarsi e rigirarsi su letto: si era coricato da due ore ma non riusciva proprio a prendere sonno.
"E dai, stai fermo che non fai dormire nemmeno a me!"
"Scusa ma stanotte proprio non ce la faccio..."
"Capisco la tua tensione.. però stai giù e rimani tranquillo, vedrai poi che ti addormenti. Pare proprio che la camomilla di
prima non ti abbia fatto effetto".
"Tsè.... manco se me la davi per endovena! Ma poi NON E' la tensione..."
"Come "NON E""?"
"No".
"Non avrai mica paura?"
"Beh..."
"Uno come te? posso capire che tu 'senta' particolarmente il giorno del debutto, ma con tutta l'esperienza che hai..."
"Eh... in passato era diverso... qui se sbaglio mi sputtano... ohè sono in serie A! E se tutto va male? ad allenare un'altra
squadra in questa categoria mi ci rivedi... non ci rientro nemmeno per il buco della serratura... immagino già i titoli dei
giornali... "Serse il re delle partite perse"! E forse vedrai che poi manco per la B qualcuno mi vorrà... vedrai… vedrai!"
"Ci risiamo anche stasera..." Pensò sua moglie. Tirò un lungo rassegnato sospiro.
"Poi vai a vedere chi m'hanno messo a disposizione... vedrai che campionato che ci faccio... magari lo vinciamo... quello
regionale di Subbuteo!"
"Ma finiscilaaaa! NON TE CE FACEVO COSI'..." disse sua moglie alzandosi dal letto ed accendendo la luce della camera.
"Cosi come, scusa?"
"Eh... così... così cacasotto!"
"CACASOTTO IO?... vedrai che domani glielo dico io al presidente! O compra qualche nome importante o mi incavolo
come 'na bestia... anzi lo chiamo adesso!"
"A quest'ora? Ma sei matto? Sono le due!"
"E allora? Che si svegli pure!"
"Ma dài! Lascia perdere che..." non fece in tempo a finire la frase che, cellulare alla mano, chiamò il patron.
"Pronto? Presidente buonasera. Sono le 2, sì, lo so... ah, era sveglio? La sento ansimare...stava correndo? Che fa si allena? Eh
eh! Di notte poi? Ah no, non stava correndo? E che faceva di bello? aaah!... ehm ... ok... per la partita di domani... sa che
abbiamo un organico che non... si si si si .... no, eh che ci sarebbe... cioè vorrei in squadra... sa com'è... noooo non è che mi
manchi nulla, noooo... ma sà... capisco benissimo... come?.... di dove? Tai...che? Ah tahitiano... e che ruolo avrebbe?
Terzino? Ma è sicuro che... sennò? Un 'nazionale' azerbaijano? Sicuro che è un nazionale? Ah... ottimo... e domani? Sà, non
sono così sicuro di vincere... ma nemmeno di pareggiare...ah, va bene anche se... quindi 'sto tranquillo... ah, va bene! Lei
vuol dire che quindi che se non si vince ... perfetto! Grazie mille... grazie della sua fiducia... s'immagini... ah ed eviterò di
romperle ulteriormente le..."

click.

*-*-*-*
"Ma vedi d'annattene..."
"Ciccino, chi era?"
"Ahò era l'allenatore: me sta a fa diventà scemo! Lo caccerei anche solo perché me rompe a st'ora... vedrai a questo che
carriera che glie faccio fa!"

"Dove eravamo rimasti?"

*-*-*-*

"Ora sì che posso dormire tranquillo!"
"Perché caro che ti ha detto?"
"Dice che vada come vada per me non ci saranno problemi... basta che faccio come vuole… che poi comunque me sistema
lui!"