Loop di Mauro Comodi

 Una domenica pomeriggio, un ultr ed un suo amico decidono di vedere insieme la partita del Perugia. Escono da casa, entrano nello stadio. Dopo pochi minuti sono gi in curva Ore 15, inizia il match. L'ultr (essendo tale) aveva gi visto un mare di partite e viveva praticamente solo per quello, l'altro non era mai entrato allo stadio. Fino ad oggi. La partita si sussegue in modo incredibile, alterna momenti di calma piatta con attimi agonisticamente "drammatici". Forse l'aggettivo drammatico eccessivo, ma la partita suscita nel ragazzo queste sensazioni. Emanuele, cos si chiama il ragazzo, guarda per tutti i 90 minuti la gara come una nave in balia del mare e delle proprie onde. La partita trascorre, il tempo pure, cos si arriva facilmente alla fine. Ore 17 : il ragazzo dopo aver visto la partita ed aver salutato l'amico ultr, sale a casa : tutto tace, i genitori non sono rientrati. Emanuele per deve assolutamente scrivere e dire cosa ne pensa di questa partita ai suoi amici. Cos accende il computer, in contemporanea accende lo stereo. Vuole mettere un cd, non s quale. Ma si ricorda la canzone finale di un film visto la sera appresso: Porcelain di Moby. Quest'ultimo un grande, uno dei pi eclettici autori musicali del momento, un grande artista. Il ragazzo prende il cd, lo infila nello stereo (una della pi grandi invenzioni degli ultimi anni) e schiaccia Play. La musica inizia, il ragazzo inizia a scrivere: Una domenica pomeriggio, un ultr ed un suo amico decidono di vedere insieme la partita del Perugia. Escono da casa, entrano nello stadio. Dopo pochi minuti sono gi in curva