“Non prendertela andrà meglio un’altra volta…” “Parli bene tu… seh seh.. intanto te ne vai a casa…poi festeggi… ti sbatti la tua tipa, invece io mi devo ribeccare il cazziatone, lo stesso che sorbisco (mio malgrado) tutte le domeniche sere appena metto piede a casa di mio padre…” “E che ci vai a fare…” “Seh, inventane un’altra, non c’è verso, mi tocca come il pane ed in più s’incazzerebbe come pochi il vecchio, poi sai se non mi faccio vedere più che spesso mi taglia i viveri… dopo che al pub non mi fanno più credito…” “E tu cambia pub!” “Seh, già fatto, quelli più vicini a Stratford Rd. me li sono sputtanati tutti.. poi manco al market mi si filano più”. Era quasi notte, Mark e Spud discutevano appena fuori il campo di campo di calcio dell’Hamingtonshire, sacche in spalla ed una gran voglia (almeno per ora) di una bella pinta.

“Spud, te la offro io la pinta…” ”No, amico.. lascia perdere” ”Insisto… Sondra stasera va ad un addio al nubilato di una di quelle strafighe che lavorano con lei ed io non ho voglia di sprofondare solo nel divano a beccarmi la tele e tutte le menate della domenica sera…” ”Ok amico ma facciamo una cosa breve… ‘sta domenica ho il turno del pupo e mio padre non ha sicuramente voglia di continuare a fare il bambinaio quando gioca a bridge coi dirimpettai… sai lui gioca grosso ed a casa sua non si smette mai fino a quando albeggia…”.

I due si aggiravano per le strade di Leith come due lucciole : le loro tute nike erano fin troppo sgargianti. Arrivarono al pub, da Burns, un posto tranquillo, almeno fino al loro arrivo.

Entrarono : sulla porta Spud ebbe un’esitazione. Vide Walton-faccia d’angelo ed un paio di tipi grossi  più di lui seduti ad un tavolo “Mark, scusa sarà per un’altra volta…” “ Che ti piglia?… a chi devi dei soldi?” “Bingo! C’è Fred Walton lì… ed ha tutta l’aria che con i suoi amichetti stasera cerchi ossa da spezzare…Sai, un piccolo debito insoluto… capirai che ho cambiato anche numero di telefonino per colpa sua…” “Spud, aspetta, andiamo dilà che su Sky fanno la partita serale del campionato italiano, li è buio, vedrai che non ti rompe l’anima nessuno.. poi guarda qui che sacrifico per te…” tirò fuori una stagnola, l’aprì : due anfe che parevano dire ingoiami ingoiami.

Entrarono e mentre Spud sgattaiolava dal retro Mark ordinò due guinness : si misero in fondo alla sala, più al buio possibile. Non passò molto che le anfe mischiate con la guinness ebbero il loro effetto… anche fisiologico. Spud si alzò “Vado a pisciare… aspettami” Mark non rispose : si vedeva che era alle stelle, riusciva a malapena a dire qualche sillaba riferita alle azioni della partita che stava vedendo ed all’allenatore che continuava a dare calci alla panchina “Forte quello… ce ne vorrebbe uno qui come lui… chissà di che si fa…”

Si sentì un gran trambusto provenire dai bagni : dalla porta girevole schizzò fuori come un siluro Spud con dietro uno degli amici di Walton-faccia d’angelo.

Si creò un parapiglia tale dentro il locale che, a parte Spud che continuava a correre sopra i tavoli, gli altri avventori ebbero l’occasione per imbastire una rissa “Brutto figlio di troia…fermati… drogato merdoso…” Walton-faccia d’angelo fu preso in mezzo da due gallesi che spuntarono chissà da dove ed a cui evidentemente le mani prudevano fuor di misura.

Nella sala TV Mark stava per vedere il fischio di chiusura della partita ed insieme a quello stava per planare dal volo della anfe continuava ad essere sempre su di giri ma dentro di se sentiva un vuoto.

“Maaaaark per diooooo scappa con meeeeee!!!!” passò Spud di filato difronte a lui : non capì una sola sillaba delle parole sconclusionate dell’amico ma si ritrovò davanti Walton-faccia d’angelo incazzato come non mai e in una maschera di sangue : gli era arrivata una pinta in fronte ed oramai il taglio gli aveva riversato il sangue nel viso facendolo sembrare come Freddy Krueger.

“Waaaalton amico mio!” fece Mark “E tu chi cazzo sei?” “Amico, come non mi riconosci…. Mark.. Mark Renton, quello del rave dell’altro mese a Oxford street” “Ma che cazzo vuoi?” “Figlio di puttana quel Spud eh?” “Ma che lo conosci?” “Certo è un mio amico… cel’hai con lui?” “Piu che altro mi deve un paio di testoni il fottutissimo…” “Permetti?” Mark imitò quello strano allenatore che vide alla TV dare calci alla panchina : Walton-faccia d’angelo cadde a terra e Mark Renton fu espulso dal campo.. pardon… venne accompagnato fuori da due omini neri.

“Cazzo sti arbitri… menano molto di più di quanto pensassi…” mentre venne strattonato dentro un cellulare.