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la voga di coppia >>

Ultimo argomento generale ma molto importante, è il ritmo di voga.

Attenzione: la frequenza è il numero di colpi al minuto, il ritmo invece si riferisce ai tempi e modi in cui si effettuano le varie fasi della voga, e in particolare al rapporto tra passata in acqua e ripresa. Infatti la voga è un movimento ciclico, che si può suddividere appunto in passata e ripresa, più le due fasi "intermedie" di estrazione e immersione delle pale, che ad esser precisi non possono essere inserite né in una né nell'altra fase.

 

Ovviamente la fase di spinta in acqua deve essere effettuata, nei limiti della correttezza tecnica, il più forte possibile. Quindi, a parità di numero di colpi, l'equipaggio con ripresa più lenta, verosimilmente sarà quello più veloce.

 

Trovare il giusto ritmo però non è affatto semplice. Se la ripresa è troppo veloce, non si sfrutta a sufficienza lo scorrimento della barca impresso con la fase propulsiva. Se è troppo lenta, si inizia un nuovo colpo quando la barca ha eccessivamente rallentato, e quindi la passata risulta appesantita.

 

In genere, nell'ambito di una gara, a parità di impulso in acqua, una ripresa troppo veloce farà sì che l'equipaggio arrivi in fondo con affanno, ma senza avere espresso tutto il suo potenziale di forza. Se invece la ripresa è troppo lenta, l'equipaggio arriverà in fondo con i muscoli distrutti, ma senza affanno.

 

Un bravo canottiere, e in particolare un bravo capovoga, deve saper trovare il giusto ritmo per l'equipaggio. Quel ritmo grazie al quale si sente che la barca "scorre" nel giusto modo, sfruttando la fase propulsiva e allo stesso tempo riuscendo ad esprimere al meglio tutta la propria forza e potenza.

 

Nelle pagine successive, saranno analizzate nello specifico la voga di coppia e quella di punta.

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