Chiesa di Santo Stefano
La chiesa dedicata
a S. Stefano Protomartire è situata allesterno delle mura
dellantico centro abitato di Poli, vicino al vecchio Cimitero. Abbiamo notizia della
sua consacrazione, avvenuta l11 marzo del 1138, da una lapide frammentaria
conservata allinterno della chiesa. Ledificio risale, però,
ad una epoca posteriore se teniamo conto dei frammenti di scultura trovati
dal Cascioli (pp. 68 e ss.) e collocati attualmente sulla controfacciata
vicino lingresso. Secondo lo studioso i frammenti possono essere
datati al IX secolo e quindi a questepoca la chiesa doveva
già esistere. Il Marocco, inoltre, riporta la notizia di
una fondazione della chiesa avvenuta nel 1082, contenuta in una lettera
di Carlo Conti al vescovo di Tivoli Marescotti del 7 aprile 1728 (pp.
16 e ss.). Nel suo aspetto attuale, tuttavia, ledificio mostra il
susseguirsi di una serie di interventi architettonici e decorativi collocabili
tra il XV secolo ed il XVIII secolo e conserva allinterno solo alcune
testimonianze della sua storia più antica. Sulla parete laterale
destra è conservato un tabernacolo con limmagine della Vergine
in trono con il Bambino, databile al XIV secolo, sulla parete di raccordo
con gli ambienti del Convento degli Scolopi, lantica cappella del
Crocefisso, vi sono alcuni affreschi frammentari di epoche diverse databili,
i più antichi, al XV secolo. A partire dal XVII secolo la chiesa
muta radicalmente la propria funzione diventando chiesa annessa al Convento
ed alle Scuole Pie dei Padri Scolopi. Nel 1627 Lotario ed Appio Conti,
duchi di Poli, offrono infatti il terreno vicino la chiesa, uno
spazioso sito (Marocco, pp. 16 e ss.), a S. Giuseppe Calasanzio
per costruire un collegio a Poli. La prima pietra nel nuovo edificio venne
posta il 3 ottobre del 1628 alla presenza dello stesso Calasanzio e dei
duchi di Poli, Appio III e Giacinta Sanvitali. Loro esplicita volontà
era quella di fondare una casa degli Scolopi che funzionasse per gli abitanti
di Poli come una scuola (Gordiani, pp. 112 e ss.) e nel testamento dei
due coniugi vi era lobbligo per gli eredi di proseguire i lavori.
La chiesa di S. Stefano rappresentava anche la chiesa di famiglia dei
Conti, i quali avevano sepoltura nella zona presbiteriale. Venne restaurata nel 1723, in occasione della visita di papa Innocenzo XIII, da Michelangelo dei Conti di Poli e una seconda volta negli anni 1919-1920. La facciata della chiesa è stata ricostruita nel 1872 come testimonia liscrizione in lettere cubitali posta sul coronamento. Inepoca più recente è stato rifatto il pavimento ed è stato restaurato laffresco absidale raffigurante la Crocefissione. La chiesa è
a tre navate separate da grandi arcate e ha copertura con soffitto ligneo
cassettonato. Il coronamento è
a timpano triangolare. Sulla facciata dellannesso collegio è
collocato lo stemma della famiglia Conti di Poli insieme alliscrizione
che ricorda la benefattrice Giacinta Sanvitali di Parma de Conti
di Fontanellato, sposa di Appio III, duca di Poli, datata 1629. Bibliografia: G. Marocco,
1836, t. XI, pp. 16 e ss.; G. Moroni, 1855, t. |