A mio parere lavorar troppo fa male, in primis all'economia stessa!

Qualche genio nostro politicante, per la precisione quello che Grillo Beppe chiama "portatore nano di democrazia" e quell'altro che io credea fusse intelliggente, ma a forza di respirare i fumi della Ferrari s'è abbrugiato il cervello, ha affermato che in Italia si lavora poco!

E ciò fa male all'Economia!!!

Che bestemmia!!!

Debuttanti allo sbaraglio, proprio!!!

Se tanto mi dà tanto, la Cina dovrebbe essere il Paese più ricco del mondo. E non lo è, checché se ne dica.

Il Giappone è ricco, è vero, ma praticamente non ha mercato interno, per cui gli incredibili guadagni vengono sperperati in una (o al massimo due settimane l'anno) di ferie risicate nelle Boutiques costosissime delle città europee, Roma e Milano comprese, alla “faccia” loro!

Adesso, anche gli USA (http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/esteri/usa-ferie/usa-ferie/usa-ferie.html?ref=hpsez) scoprono l'acqua calda:

 

- SE LAVORI TROPPO, NON HAI TEMPO PER SPENDERE.

- SE NON SPENDI NON COMPRI.

- SE NON COMPRI, L'ECONOMIA RISTAGNA.

 

Non per nulla, fu un geniale "capitalista" ad inventare il sistema di mercato più efficace finora trovato: Ford (non il regista, quello delle macchine, ovviamente)!

Eccone alcuni capisaldi oggettivi:

1) Le 8 ore lavorative (che in Italia furono tutelate da quel Duce tanto vituperato dalla sinistra "venduta" ai miserabili CoPro, e quelli di destra non sanno neppure la differenza tra "Liberalismo", "Capitalismo" e "Destra sociale", quest'ultima proprio sconosciuta, oramai è rimasta solo l'orrida "destra economica", che non tutela i deboli ma vede solo un capitale che non c'è più).

2) Le rate (ora però si compra a rate anche un telefonino: un eccesso assurdo!).

3) I salari alti (diceva: "Se i miei operai non comprano le mie macchine, chi le comprerà? E se li pago poco, come potranno spendere i soldi che non hanno?").

 

A proposito dei salari... I nostri cari dilettanti della politica dovrebbero fare una semplice considerazione. Hanno creato i CO.PRO. (derivazione dei Co.Co.Co, "inventati" PROVVISORIAMENTE dalla Sinistra [diamo a Cesare quel che è di Cesare: 33 coltellate, diceva il mitico Marcello Marchesi]), e sin qui ci siamo, ma... tralasciando che ho sentito il segretario della Cisl dire che si possono anche accettare, come contratti (O Madonna Santa, mi vergogno persino a riportar queste parole), come si fa a pensare che un “contratto” che ha, praticamente, come "UNICO OBBLIGO QUELLO DI ESSER SCRITTO", possa "traghettare" l'Italia, o un qualunque Paese, fuori dalla Crisi?

In Francia (e quanta invidia provo, nel dirlo) per molto, molto, molto meno, han fatto una mezza rivoluzione!!! Qui invece abbiamo chi li difende, e nessuno che neppure si spreca a dire che devono essere messi dei limiti salariali! Come si fa a pagare un lavoratore qualificato meno di cinque euri (NETTI) l'ora?

E nessuno dei nostri “Geni” dell'economia considera che, con questi contratti, non si possono di fatto far mutui, pertanto l'economia non potrà giovarne in una prospettiva temporale ampia?

 

E' vero. Ecco cosa manca, a questa classe politica: la Prospettiva. Hic et nunc, va bene. Ma siam davvero in mano a persone così miopi e senza "senso dello Stato" che non sanno neppure pensare, non dico con lungimiranza, ma almeno con un minimo di BUON SENSO? Chiediamo forse troppo, ai nostri rappresentanti?

 

Son davvero così ingenuo?

 

No, non serve rispondere. E' una domanda puramente retorica! Lo so benissimo da me... Che Iddio ci aiuti, altrimenti siam finiti!

 

 

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