Tamburi nella Notte

di Bertold Brecht

Titolo originale:

"Trommeln in der Nacht"

- 1922 -

 

  Testo presente anche su "WikiPedia" (autorizzato)

 

  

        

            Un Bertold Brecht poco più che ventenne scrisse questo dramma dedicato ai reduci della Prima Guerra Mondiale. Nonostante l’argomento scabroso, il giovane drammaturgo riesce a mantenere un linguaggio estremamente lirico per l'intera piéces, così come era già riuscito nel precedente Baal.

 

            Trama dell'opera

            Bertold Brecht ancora non ha preso coscienza politica di Sinistra (che lo porterà a sperimentare successivamente un'azione scenica basata sull'effetto dello "straniamento"), e questo testo ricalca ancora posizioni anarchiche. Difatti il giovane reduce, tornato a casa dopo lunga malattia (tema che riprenderà Charles Chaplin nel "Grande Dittatore") trova la sua ex fidanzata che sta andando in sposa ad un volgare "industrialotto" che si è arricchito con la guerra (i cosiddetti "squali"). In un crescendo drammatico di racconti, tra case borghesi rispettabili e caffè mal frequentati, borghesi boriosi e prostitute dal cuore d'oro, con un linguaggio a tratti duro ma mai gratuito, i due ragazzi – sullo sfondo delle rivolte Spartachiste di "Rosa la Rossa" – scopriranno ancora di amarsi, anche se non più con la spensieratezza di prima della Guerra. Il giovane Reduce rifiuterà di partecipare alle rivolte di piazza, scegliendo la sua strada.

           

            Scene Chiave

            Due scene in particolare sono da segnalare:

            Il colloquio tra il reduce e la sua (ex) fidanzata, con il breve e intenso racconto dell'acero, che ricorda alcuni dialoghi basati su silenzi e incomunicabilità sul modello di Cechov, che si allontanano da quelli per la dolente sofferenza che alcune immagini ispirano nello spettatore.

            La seconda scena si sviluppa nel finale, quando il Reduce decide di rifiutare le "lusinghe" dei rivoluzionari, per liberarsi della sua "giacchetta" di veterano, che tutti cercano di tirare dalla propria parte, in un impeto di rabbia scaglia un tamburo verso le quinte. La "luna" di cartapesta cade, "rivelando" l'inganno scenico, che 'rappresenta' l'inganno della Vita. In questa scena si può quasi ravvisare una rottura totale con il concetto naturalistico della "quarta parete", anticipando, per alcuni aspetti, lo stesso effetto di Straniamento del Teatro Epico che tanta parte avrà nella successiva produzione teatrale dell'autore.

 

 

     Bibliografia Minima

     Peter Szondi, Teoria del dramma moderno, Torino, Einaudi.

            Bertold Brecht, Tutto il teatro, Torino, Einaudi.

 

          

 

Blog: http://bokk74.blog.kataweb.it/

 

Sito Internet: http://spazioinwind.libero.it/dario974/

 

   

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  Giovedì 30 Novembre 2006

 

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