Tra le tue gambe pascolerò in pace,
fra
prati di dolcezza e di piacere
in cui sognerò estati e
primavere,
per
gustar ogni mossa tua fugace,
la bocca mia del frutto
tuo vorace,
camminerà
per quella valle a bere,
come fonte sorgiva di
sincere
estasi
di quel corpo che poi giace,
mentre un tocco leggero sfiora
appena
il
segreto pistillo di quel fiore
che oblia nell'uomo ogni
pensiero e pena.
Làsciati andare in gemiti e
sospiri:
sarà
il più bel rumor di quel sapore
che ritmo dà, sublime, ai
tuoi respiri!
Blog: http://bokk74.blog.kataweb.it/