Bislacco[1]
Bislaccamente
dico quel che viene,
senza paura di
suscitar timore
che
quel che passa è solo e sempre... "amore",
come d'estate mangi
le amarene,
rosse
quanto il sangüe nelle vene:
dolce ne è il
succo, come quel di more,
che
si gusta senza sentir dolore.
Ma dondolano al vento
le altalene...
Le
altalene che dondolano al vento,
nel tramonto
screziato tra le nubi,
ti
lasciano nel cuore lo scontento
di
qualcosa che se 'n va, senza rientro:
par sì che il tempo
il tempo ci derubi,
Lasciandoci
appena un "ricordo",
dentro:
Qual sia l'impedimento
che
la tua vita ti ponesse innanzi,
non
lasciar mai che la tua vita "avanzi"![2]
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