Bislacco[1]

 

 

Bislaccamente dico quel che viene,

   senza paura di suscitar timore

che quel che passa è solo e sempre... "amore",

   come d'estate mangi le amarene,

 

rosse quanto il sangüe nelle vene:

   dolce ne è il succo, come quel di more,

che si gusta senza sentir dolore.

   Ma dondolano al vento le altalene...

 

Le altalene che dondolano al vento,

   nel tramonto screziato tra le nubi,

ti lasciano nel cuore lo scontento

 

di qualcosa che se 'n va, senza rientro:

   par sì che il tempo il tempo ci derubi,

Lasciandoci appena un "ricordo", dentro:

 

          Qual sia l'impedimento

che la tua vita ti ponesse innanzi,

non lasciar mai che la tua vita "avanzi"![2]

 

 

 

 

 

http://spazioinwind.libero.it/dario974/

 

 

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Martedì 4 ottobre 2005

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[1] La vita è una sola... perché sprecarla?...

[2] Non lasciar sprecare (“avanzare”) mai nulla della tua vita, come d’un piatto che non ti piace, per gusto o per tigna.