Venere "Bagnata"

Il titolo par d’un bel film porno;

Ma – ahimé – non è, per vostro scorno:

Come sempre è l’usuäl ritorno

Al venerdì d’acquazzon bagnato

con tuoni fulmini lampi e poi saette

Che nostri progetti gode a far a fette

Con insistenza e malignità devota,

E non puoi andar qua e là beato

Se non vuoi esser infangato

Dalla melma, o da malnata mota

Se vai in campagna, o pesca della trota…

Ma pur Venere è come una sposina

Che s’alza sempre lieta la mattina

Ed è contenta ognor del suo marito

E del piacer ch’ancora le ha fornito!

Per noi il piacer di Venere è l’istesso:

se non si scampagna, resta cibo e sesso,

da soli, o in compagnia, chi si cimenta

fa quel che ognun può, e certo non spaventa

la pioggia, il vento, o la peggior tormenta!!!

 

 

Home Page

Venere clandestina

 

Venerdì, pieno Maggio,

Vago, poetico miraggio,

Giunto ora come un raggio

a passo lento e saggio

Nel torrido passaggio

Verso un vagabondaggio

D'un pï acer selvaggio

E d'opportuno assaggio

Che non conosce oltraggio

Del Sol, dolce massaggio

Sulla pelle; quest'omaggio

Di buon tempo, a vantaggio

Dell'umore, del paesaggio,

Della vita e del… foraggio

Che nei campi resta ostaggio

Dell'abbraccio di due amanti

Che in segreto stanno là…

Home Page