L'erducazzione dei potenti[1]
Li
studenti in pïazza a fa' ccaciara
Nun te suscita certo maravijjia,
Ché
spesso la contestazzione è fijjia
de chi non se la
passa tanto amara,
e
la mamma nun fa la lavannara
pe'
ffà' qquadrà' er bilancio de famijjia!
Pasolini lo disse a la viggijjia
der
Sessantotto[2], storia che te impara
che
li studenti, da contestatori,
fanno assai presto
a diventà' notai![3]
'Sta
lezzione j'è sfuggita, miei
siggnori,
a
quella dama[4] da le gran maggnere,
ch'ha esposto un
dito che nun usa mmai,
pe' mmostrà' «L’arroganza der Potere»!
http://spazioinwind.libero.it/dario974/
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[1] Chi può permettersi di far la “Rivoluzione”? Comunque, nulla giustifica il “dito medio” alzato della Santanché...
[2]
Durante il Sessantotto Pasolini si
“schierò” con i poliziotti contro i figli dei borghesi che potevano permettersi la Rivoluzione, notando che i
proletari erano, effettivamente, arruolati nelle forze dell’ordine. E ancor
oggi è così, che ci piaccia o no...
[3] Opinione di Eugene Ionesco espressa agli stessi studenti contestatori durante un comizio: “Finirete tutti notai”... Non tutti... La maggior parte son diventati Professori Universitari: molto peggio!
[4] La Santanché, ça va sans dir...