Ch'Iddio stramaledichi i bbenpensanti,
co' que la cacarella furminante
da cacciàlli in der cesso sull'istante,[2]
se fanno 'ste proposte sì bbrillanti:
Tassa sur porno! Che omini galanti;
Come si er «fai-da-te»[3] fusse 'n'amante,
ovvero «ben-de-lusso» "stravagante",
da vènnelo[4] mo ppari a lli spumanti!
Tassassero la vorgarità, almeno...
sarebbe 'na vittoria un po' sottile:
Un dito medio arzato è 'n gesto ossceno[5]!
E ppe' cchïude er cerchio de la bbotte,
pe' ffa 'na cosa quasi meno vile,
Tassassero dirette le mignotte[6]!
http://spazioinwind.libero.it/dario974/
[1] La Santanché (Quella del dito medio, ricordate?) ha (ri)proposto la PornoTassa, ovvero la tassa più ipocrita dopo quella sul fumo, che uno Stato possa concepire.
[2] Per quanto possa sembrarvi strano, è una citazione/parafrasi dantesca - Inferno, Canto XXII:
[...] Ma stieno i Malebranche un poco in cesso,
sì ch'ei non teman de le lor vendette; [...]
[3] Gli “Svaghi solitari”, si diceva un tempo...
[4] Venderlo
[5] Vedi nota 1 introduttiva.
[6] Lo Stato Italiano, dai tempi della legge sulla chiusura dei bordelli (Legge Merlin), ha perso un notevole introito. Gira che ti rigira, tassare il porno, non è altro che ripristinare una tassa antica, ma... mantenendo le mani pulite.