Sonetto del Seno

 

      Chi su quel sen si vuol abbandonare,

per covar l'armonia dell'universo

      e giacer, calmo, in nell'oblïo perso

che sol quei seni tondi san donare,

 

e poi riprendersi, e poter baciare

      ogni pezzetto di quel seno immenso:

cominciar da un senso, e rifar l'inverso,

      e il naufragar è dolce, in questo mare

 

che non conosce fondo di piacere.

      Tonde colline, regno dell'amore,

sogno maschil di splendide chimere,

 

Seno sì pieno, il tuo mistero è mio:

      allontanar il senno ed il dolore.

Seno, il tuo mister l'ha donato Dio!

 

 

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sabato 5 agosto 2006

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