Chi su quel sen si vuol abbandonare,
per covar l'armonia dell'universo
e giacer, calmo, in nell'oblïo perso
che sol quei seni tondi san donare,
e poi riprendersi, e poter baciare
ogni pezzetto di quel seno immenso:
cominciar da un senso, e rifar l'inverso,
e il naufragar è dolce, in questo mare
che non conosce fondo di piacere.
Tonde colline, regno dell'amore,
sogno maschil di splendide chimere,
Seno sì pieno, il tuo mistero è mio:
allontanar il senno ed il dolore.
Seno, il tuo mister l'ha donato Dio!
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