Strumenti e musica tradizionale: IL WHISTLE

Il dio Pan, nero e vociante, spinto da bramosie d'amore, rincorreva la bella ninfa Siringa. Questa per sottrarsi al pressante assalto si tramutò in una canna lacustre: Pan prese la canna, tagliò e ne fece uno zufolo ... attraverso di esso l'orrendo clamore e la caciara del dio divennero dolce melodia ...
È questa la leggenda di uno degli strumenti più antichi del mondo; la leggenda del soffio dell'uomo che diventa musica, del respiro che modula suoni ricavati da un piccolo cilindro cavo. Da quando il mitico Pan ne costruì il primo rudimentale esemplare, quanti flauti, quanti pifferi, zufoli e flageoletti, di legno, di canna d'osso sono stati suonati: nelle storie di Irlanda e Scozia se ne trovano tantissimi, di tutte le forme e dimensioni; quello che è suonato oggi -il whistle o "tin whistle" (flautino di latta) - ne costituisce una variante settecentesca eppure conserva intatta la primitiva magia degli antichi modelli.
All'apparenza sembra quasi più un giocattolo: un semplice piccolo tubo cilindrico in latta con un beccuccio in plastica colorata (che anticamente era di legno) e sei fori per le dita; ma dallo strumento, di una sorprendente personalità, escono i colori e i suoni più delicati e squillanti, più dolci e taglienti, che non possono essere riprodotti da nessun altro flauto. La sua scala è diatonica con un'estensione di due ottave ed una tecnica delle dita molto simile quella delle uilleann pipes. Per passare da un'ottava all'altra bisogna aumentare la forsa con cui si soffia nel beccuccio o (soprattutto nei flauti col beccuccio in legno) scoprire leggermente col dito indice sinistro il foro più vicino alla bocca. Ne esistono di varie lunghezze poiché ad ognuna di esse corrisponde una diversa tonalità: si hanno così modelli che vanno dal whistle basso in Si Bemolle, a quello in Re più comunemente usato, all'acutissimo in Sol sul quale solo le piccole dita di un bambino - ... o di folletto - trovano lo spazio sufficiente per per suonare. La gamma completa è - dal più basso al più alto - sib, do, re, mib, fa, sol. Sono molto economici (circa £. 15.000 l'uno) e permettono di divertirsi dopo un tempo più che accettabile di tentativi.
Ma prima di giungere a virtuosismi apparentemente semplici dovrete impegnarvi non poco.
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LA STORIA E LO STRUMENTO
È questa la storia di uno dei più antichi e conosciuti strumenti Celtici che esistano. Lo strumento in origine si presentava come un tubicino di osso di animale aperto ad un'estremità e munito di beccuccio insufflatore. All'incirca 2000 anni prima di Cristo esso era provvisto di solo 3 fori per le dita che gli rifornivano un estensione di poche note. Nel 1700 si sviluppò un nuovo "strumentino" con l'estensione di 1 ottava in sib e, agli inizi del 1800, con l'avvento delle uilleann pipes si assistette ad una vera evoluzione parallela che portò il whistle in RE nella configurazione odierna. I modelli accordati in Do sono evoluzioni recenti. Il whistle, di origine irlandese, è il principe della celtic music. Coloro che lo sanno padroneggiare bene fanno uscire da un semplice cannuccio le note piu dolci, delicate, espressive e tenere ma anche le più riflessive, tristi e lamentose. È uno strumento la cui qualità e versatilità sono insuperabili non solo dai cugini flauti ma anche da altri strumenti.
Beccuccio: o in plastica colorata o in legno deve essere tenuto tra i denti e le labbra e l'aria deve essere immessa staccando le note con un trillo TRE se si tratta di una melodia allegra specie delle polka o una sillaba TE (come consigliano i costruttori) se la melodia è curata sul DOLCE.
Cannello: in latta più spesso o legno (nei modelli vecchi cedro) può essere anche in argento. È munito di 6 fori per le dita. Ha un'estensione di oltre 2 ottave e ½ che si ottengono aumentando la pressione del fiato nel beccuccio o (specie nei modelli in legno) scoprendo leggermente l'ultimo foro. Il cannello è conico verso l'imboccatura ma alcune ditte (tra le quali la più specializzata e famosa GENERATION) fabbricano i whistles con cannelli cilindrici. Normalmente è accordato in RE ma esistono modelli in SIB, DO, MIb, MI, FA, FA#, SOL, SI.
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TECNICA
Il tin whistle è uno dei più semplici strumenti da suonare ma uno dei più difficili da suonare bene. Numerosi abbellimenti si possono ottenere glissando (si ottiene "strisciando" le dita sui fori) e gorgogliando con la lingua sfiorando delicatamente il beccuccio del flautino. Alcuni sono dotati di un regulator tuner cioè un regolatore d' accordo. Negli staccati e negli staccati in salita basta "usare la lingua" mentre nella variazione di semitoni basta semplicemente scoprire leggermente i fori delle note. Le dita vanno tenute rilassate e devono muoversi il più scorrevolmente possibile sul chanter. Le diteggiature sono sequenziali e la tecnica è simile alle uilleann pipes.
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ABBELLIMENTI
Numerosi gorgoglii, gorgheggi, e zufolii simili al canto degli uccellini sono ottenibili giocando con le note. Ad esempio si può scoprire il primo foro per ottenere diversi staccati di qualità e molto importante è, come per le Uilleann pipes, il vibrato che si ottiene vibrando le dita sui fori. Si possono richiudere tutti i fori tra una nota e l'altra per ottenere un bell'effetto. Molto importante è l'approccio emotivo con il whistle. "Non bisogna sottovalutarlo, bisogna rilassarsi ed esprimere le proprie emozioni attraverso le dita e il fiato che viene diritto dall'anima; bisogna insomma trattarlo come una seconda pelle, non pensando a nulla tranne che ai sentimenti" cosi diceva un famoso whistler esprimendo il fascino che la personalità docile ed allo stesso tempo ribelle di questo strumento incute su ogni musicista. Testimoniando ogni volta come il whistle potesse diventare " un amico " in carne ed ossa.
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TIPI DI MUSICA
Adatto a qualsiasi genere, in origine veniva usato per hornpipes, reel, polkas, jigs e anche marches. La sua versatilità gli consente di suonare musica per qualsiasi strumento o di accompagnarne un numero illimitato. Anche se il compagno per eccellenza rimane la Uilleann pipe, si adatta molto bene alla concertina (piccola fisarmonica), alla chitarra, alla voce, al bodhran e all'arpa.
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VARIANTI
Numerose varianti si trovano in Italia (Sifol), Germania (flauto dolce) e ungheria. Il sifol: è uno strumento più rudimentale degli altri. Si presenta con 5 fori ed ha un suono più incisivo. Flauto dolce: 8 fori, 1 ottava e ¾. È più irruento e meno dolce del whistle che può passare dal "festoso" al "triste" con maggior facilita. Ungherese: 3-4 fori, suono basso e glissato, diteggiatura non sequenziale, legno leggero. Come assolo ha ben poche chances ma come accompagnamento a bouzouki o violino è insuperabile.
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GRANDI NOMI
Più o meno gli stessi protagonisti del uilleann piping, dell'oboe, del flauto celtico e traverso e casualmente anche della concertina (Gilbert Clancy) o accordion (Phil Cunningham). Grande whistler forse il migliore fu Sean Potts che assieme con lo uilleann piper Paddy Moloney diede sfoggio nel gruppo dei Chieftains con una grande prima del musical priest e del Tom Billy' s reel. Attualmente sia Liam O'Flynn specie col suo "Farewell to Govan" che Jose Angel Hevia hanno portato avanti una tradizione ancora famosa dai tempi di Willie Clancy (1918-1973) col commento di Seamus Ennis. Anche Jean Ives Le Pape, Jerry O Sullivann e Todd Denmann sono whistlers affermati che ci lasceranno qualcosa. Attualmente i modernissimi Celtic Spirit, gli storici Dubliners e Enya ci danno un'idea di come il whistle possa essere considerato sia come strumento di musica moderna sia come strumento di musica classica.
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